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Autore: Domi_Carr    28/11/2011    1 recensioni
La mia prima fan fiction sul mondo musicale. Nata da un'idea: un chitarrista famoso e apprezzato incontra una collega altrettanto talentuosa ma all'alba del successo.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dj Ashba
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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CAPITOLO 40
 
“Chiamata anonima”
Presi il cellulare e risposi istintivamente, senza pensare, dopo avere posato Emma nel seggiolone al lato del tavolo da pranzo. Doveva essere qualcuno che voleva farmi gli ennesimi auguri per il compleanno.
“Pronto Elena? Sono io, Dj”
Un nodo mi si formò in gola. Erano quasi tre anni che non lo sentivo e nemmeno avevo desiderato farlo. Quella telefonata arrivò veramente inaspettata.
“Ciao” risposi io, a corto di idee sulle cose da dire.
“Buon compleanno” disse lui “Ho visto la data di oggi e ti ho pensata”
“Grazie” risposi, sbrigativa.
“Come te la passi? Tutto ok?”
“Ok sì, ho cambiato band dall’ultima volta che ci siamo visti. Le cose vanno bene. Tu?”
La conversazione era veramente sforzata.
“Bene, le cose vanno bene anche qui sai che ho appena finit”- la sua frase venne interrotta dalla vocina acuta di Emma, che chiedeva “Mamma torta! Voglio torta!” indicando la torta alla frutta che avevano portato i miei genitori quella mattina per festeggiare e che lei voleva iniziare a mangiare.
“Un attimo che sono al telefono” risposi, senza pensare alle conseguenze di quella frase.
Ero abituata a fare più cose contemporaneamente, compreso stare al cellulare e badare a mia figlia ma non avevo collegato quell’azione e quella risposta con la persona alla quale stavo effettivamente parlando.
Dj tossì innervosito.
“Scusa, ma chi è che parla?”.
Io restai il silenzio, accorgendomi improvvisamente di quello che era appena accaduto.
“Hai una figlia?” chiese, scandendo le parole con tono sorpreso.
“Sì” risposi, mentre nella mia mente si accavallavano pensieri, sovrapponendosi nonostante cercassi di trovare un filo logico a quello che avrei dovuto dire.
“E… perché…” la voce si era fatta rotta, probabilmente stava elaborando la situazione “quanti anni ha?”
“Due”
“Ed è…” – interruppi la sua domanda con un sacco “Sì”.
“Perché non me lo hai detto?” urlò lui, preso dalla rabbia.
Pensai che, alla fine dei conti, la sua era una reazione perfettamente comprensibile.
“Io non…” nemmeno a me le parole fluivano molto bene.
“Ma è mia figlia! Anche se ci siamo lasciati non avrei il diritto di”- si interruppe. Probabilmente stava piangendo “Come hai potuto decidere anche per me?”
“Quando ho scoperto di essere incinta non sapevo cosa fare… la band mi ha licenziata, ho dovuto fare i salti mortali col lavoro, e devo ancora-”
“Ascolta, ma ti rendi conto di quello che sta succedendo? Io ti chiamo per farti gli auguri per il compleanno e scopro che ho una figlia che non ho mai conosciuto. Cosa dovrei dirti? Che hai fatto bene a non dirmelo nemmeno!?”
“Senti, non è così facile…”
“Ah no, non lo è per niente! Come fai a pensare che io possa stare tranquillo?”
A quel punto per il nervosismo iniziai a piangere anch’io “Dj, ascoltami. Ti ho voluto bene, sinceramente. Ma una figlia è stata un bello shock, sul serio. Il gruppo, la mia carriera, tutto è andato in fumo quando è arrivata lei. Ma adesso è la mia vita, non potrei immaginare nulla di diverso. Non ti ho detto di Emma perché sapevo che avevi altre cose per la mente, altre donne, altri impegni, tutto dall’altra parte del mondo rispetto a dove siamo noi”
“Ma come ti sei permessa di non farmi nemmeno conoscere mia figlia? Qui sei tu che hai deciso per me, Elena. Ti sarei rimasto accanto, se solo lo avessi saputo. Sono uno stronzo, lo ammetto, ma non fino a questo punto”
“Tu non  puoi nemmeno immaginare cosa abbia voluto dire per me tutto quello che è successo da quando ci siamo incontrati. Non avrei mai pensato di essere così felice con qualcuno. Ma le cose cambiano, e nonostante tutti gli errori, si cresce Daren, davvero”.

 
 
 
 Piccola nota conclusiva: un ringraziamento sentito a tutte le lettrici che in questi mesi (otto mesi di fan fiction è veramente un record per me!) hanno letto e apprezzato il mio lavoro.
  
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