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Autore: Rox    21/07/2006    1 recensioni
Subito una mano scattò all’insù e finalmente il professore di storia della magia si rese conto che per la prima volta in molti anni, aveva ottenuto la completa attenzione dei suoi alunni: “mi dica signorina Granger” “ha parlato di una profezia, professore…potrebbe…” “cavalieri dei tempi remoti,venuti da un futuro passato, in possesso di magici gioielli governando i quattro elementi, sconfiggete la bestia incatenata nel punto più alto del profondo trovando l’unico cavaliere che in esso mai potranno dividersi” “ma non ha senso,professore…” “signorina Granger, sono solo fandonie. Questa è considerata dai più grandi storiografi semplicemente una favola per bambini… Sono solo leggende. Non fateci caso”
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO PRIMO

CAPITOLO PRIMO

Chimera Von Bekesy era seduta tranquillamente sotto il suo albero preferito.

Il suo caschetto di capelli spettinati ad arte con la lunga frangia, venivano mossi dal vento estivo, mentre un paio di occhiali dalle lenti a specchio, coprivano i meravigliosi occhi verdi della ragazza.

Un leggero sorriso aleggiava sul volto della donna mentre continuava la lettura del libro che aveva appoggiato alle ginocchia.

"ah... ecco dov'eri finita... ti stavamo cercando..."

la ragazza distolse solo un attimo gli occhi dal libro che stava leggendo, per scoccare solamente un'occhiata infastidita al ragazzo inginocchiato davanti a lei.

"sono in pausa, Zilliacus. E dove la passo non sono affari tuoi."

"uhm... siamo dolci come il rabarbaro stamattina..."

Gli occhi azzurri del ragazzi brillavano di ironia, mentre con un movimento fluido le si sedeva affianco.

"Che diavolo stai a fare?" chiese completamente stizzita la ragazza, mentre l'altro sogghignava.

"prendi fuoco troppo facilmente, Bekesy!"

"e tu non hai mai sentito dire che chi gioca con il fuoco, prima o poi si scotta?"

"già...peccato che l'acqua non possa infuocarsi..."

"può sempre bollire, però..." ribatté la ragazza mentre con molta calma segnava il punto dove era arrivata a leggere.

"mm... non mi tentare Bekesy...potrei essere portato ad accettare... ma non ero venuto in qui per ricevere proposte indecenti di primo pomeriggio... volevo solo avvisarti di fare i bagagli..."

La ragazza tornò immediatamente seria e fissò gli occhi in quelli del ragazzo.

"è quindi arrivato il momento?"

"si, Chimera... è arrivato il momento. Finalmente potremo andarcene da questo buco e tornare nel mondo reale... "

"tu pensi che ci lasceranno..."

Julius Caesar si rabbuiò e scosse la testa.

"questo non accadrà mai, e lo sai benissimo anche tu come finirà questa storia... ce lo ripetono da quando siamo arrivati qui, portati dal destino."

"destino... ho smesso di crederci tanto tempo fa... anzi ormai dopo tutto questo tempo passato segregata in quest'oasi di infernale pace e tranquillità, non so più nemmeno dirti chi io sia in realtà!" e un sorriso amaro comparve sul suo volto, mentre l'altro le stringeva delicatamente la mano.

"noi siamo cosa proviamo, Mera... è l'unica cosa di cui io ora posso esserne certo."

 

"Harry James Potter... come diavolo hai potuto anche solo pensare una cosa del genere?"

Hermione Granger stava guardando con il peggiore dei suoi sguardi, quello che lei riteneva in quel preciso momento, non più il suo migliore amico, ma l'uomo più spregevole della faccia della terra.

"come hai potuto solamente insinuare che io, Hermione Granger, potessi essermi messa con Blaise solo per il gusto di far ingelosire Ron che, tra parentesi e te lo vorrei ricordare a chiare lettere, sta da ben oltre un anno con la sorella di Fleur?"

Harry Poter alzò gli occhi al cielo e sospirò.

"io non sto insinuando nulla, Herm! la mia era una pura e semplice domanda... andiamo! lo sappiamo entrambi che a te è sempre piaciuto Ron... Almeno fino all'estate scorsa, finchè Malfoy non ha messo la testa a posto e con lui Zabini!"

"appunto! la mia presunta cotta per Ron, se mai ci fosse stata, cosa anche questa insinuata della tua mente malata, sarebbe finita quando ho incontrato Blaise... ti è così difficile credere che anche io, altro te e a quello scemo del tuo migliore amico, potessi trovare una persona da amare?"

"ma, no Hemione, cosa ti viene in in mentre! Io sono contentissimo che tu e Zabini vi troviate bene, solo che..."

"solo che, un bel corno! Abituati alla situazione. Io AMO Blaise. Punto."

la discussione aveva praticamente fatto girare tutta l'intera tavola dei Grifondoro, tanto da non rendersi conto che il preside quella mattina aveva posizionato davanti alla tavolata dei professori, la sedia con il cappello parlante.

La discussione sarebbe continuata se non fosse stato che ad un certo punto le porte della Sala Grande si spalancarono e da esse comparvero quattro ragazzi: due donne e due uomini. 

Nel tempo di un nanosecondo le bocche si zittirono, le posate smisero di tintinnare e i calici vennero posati, mentre i quattro avanzavano con passo fermo verso Silente, posto in piedi alla fine della Sala Grande.

Con un sorriso, il preside richiamò l'attenzione dei suoi studenti presso di sé con un leggero colpo di tosse:

"bene... innanzi tutto, buongiorno. Come state vedendo oggi si aggiungeranno a noi quattro nuovi studenti. Vedo alcune facce sconvolte, tra voi e quindi devo confermare i vostri dubbi.

Si, si essi sono esattamente quegli unici quattro studenti scomparsi sia dal mondo magico, che da quello babbano per lungo periodo.

Come molti di voi ben sapranno quattro potenziali maghi, iscritti o frequentanti varie scuole di magia, scomparvero alcuni anni fa e di loro si persero completamente le notizie.

Finalmente i nostri servizi segreti sono riusciti a rintracciare i rapitori che si occupavano di un commercio illecito di bambini tra il mondo magico e quello babbano,liberando quindi quelli che diventeranno in vostri compagni di scuola per questo ultimo anno scolastico.

Quindi... ora non ci resta che sciogliere i dubbi sullo smistamento nelle case.

Professoressa McGranitt, prego!"

Con un movimento fluido della mano, la donna fece comparire un foglio di pergamena e schiarendosi la voce chiamò il primo nome:

"Katharina Orczy!"

Subito, con passo svelto si avvicinò alla sedia una ragazza piccolina e molto minuta. I lunghi capelli color dell'oro, danzavano sulle sue spalle come fili sottili di una ragnatela e gli occhi grigi riflettevano la gioia di trovarsi in quel lungo.

Subito il cappello parlante sorrise e con voce forte e sicura declamò la casa d'appartenenza:

"CORVONERO!"

La tavolata interpellata esplose in un applauso e qualche urla, mentre la professoressa chiamava anche il secondo ragazzo, inarcando un sopracciglio per la difficoltà del nome:

"Nebuchadnezgar Urquhart!"

Alla sedia si avvicinò quello che si poteva definire l'opposto della ragazza appena passata: alto quasi due metri con la pelle color dell'ebano e il cipiglio scuro, pareva quasi un gigante proveniente dalle savane africane.

Sedendosi, comunque la sua prestanza fisica era notevole e il cappello gli stava stretto in testa e su di lui, pareva più uno scherzo da Halloween, più che una cerimonia.

il cappello rifletté un solo secondo e ancora il suo strappo si aprì dichiarando un entusiastico:

"TASSOROSSO!"

Ma dal tavolo non si levò nemmeno un sussurro, tutti troppo intimoriti dal gigante, mentre il terzo nome risuonava nella sala:

"Julius Caesar Zilliacus!"

Meno alto e meno prestante dell'amico precedente, Julius si diresse con passò fluido e aristocratico verso la sedia dove il cappello aspettava,mentre uno stuolo di ragazzine sedute appena dietro di lui ridacchiavano notando il fisico asciutto e l'incarnato del volto dai lineamenti perfetti.

Nemmeno il cappello riusciva a dargli un'idea di ridicolo visto che il ragazzo riusciva a portarlo come se fosse il più bel cappello ma visto prima.

Dopo un attimo di esitazione il cappello dichiaro con voce sicura:

"SERPEVERDE"

E dal tavolo dei purosangue si levò un composto, ma elegante applauso.

Infine gli occhi si posarono sull'ultima ragazza rimasta, mentre il suo nome riecheggiava nella sala:

"Chimera Von Bekesy!"

con passo deciso e scattante, la donna raggiunse lo sgabello il pochi passi e senza gentilezza, ma con impetuosità, si posò in testo lo strano copricapo.

Ogni alunno della scuola rimase ad aspettare il verdetto mentre il cappello rimuginava a bassa voce:

"mm... non saprei proprio dove metterti, ragazza mia... troppa confusione in testa e nell'animo... nel tuo cuore c'è il fuoco.. ma necessiti anche dell'acqua, della terra e dell'aria per sopravvivere...dove ti metto ragazza mia... mah... diciamo... ma si, perché no? stesso coraggio... stessa imprudenza... stessa lealtà... no Corvonero No... troppi impulsi e poco uso del tuo fine cervellino.... che spreco, sai?... mm... molta ambizione vedo... ma neanche una goccia di sangue puro! non saresti molto bene accetta a Serpeverde... Grande lealtà... come già dissi... ma, No... il fuoco divampa in te... quindi...  GRIFONDORO!"

E la tavolata esplose in urla di gioia, mentre sospirando la ragazza si tolse il capello di dosso e si diresse verso il tavolo della propria casa.

Julius sorrise:

"Paura di rimanere senza casa, vero Bekesy?"

E come se la ragazza avesse sentito cosa il ragazzo aveva appena sussurrato gli lanciò un'occhiata assassina, mentre senza farsi vedere alzava il dito medio e glielo mostrava.

Ed entrambi si sorrisero.

  
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