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Autore: gm19961    29/11/2011    3 recensioni
"In realtà, non m'immaginavo di perdere tutto quello che le ragazze sognano. Ho perso i miei gioielli, i miei vestiti, non vivo più in una reggia ma in un appartamento londinese modesto. Dovrei essere davvero triste, ma non lo sono. Il mio cuore piange solo perché tu sei lì, io qui. Siamo così distanti eppure così vicini. Mi hai abbandonata, più di una volta. Ma ora so cosa devo fare e l'avrei dovuto capire fin dall'inizio. Questa volta non fuggirò ancora da te, John."
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Yeah, you've got that something 
I think you'll understand 
When I'll feel that something 
I wanna hold your hand”

        11 Giugno 1966. Royal Lodge.
   

     Il parrucchiere se ne andò. Aveva appena finito di acconciare i capelli di entrambe le principesse.  Valerie li portava raccolti con due ciocche bionde boccolose che le ricadevano in avanti. Il vestito poi, era nero,  corto coperto da un golfino bianco e una collana vistosa intorno al suo collo candido. Non si era nemmeno truccata molto, ma voleva apaprire al meglio quella sera. L’avrebbe fatta pagare una volte per tutte a John. E aveva uno sguardò diabolico negli occhi tanto che Elisabetta...-Ma perché mi guardi così male?-chiese lei quasi spaventata.-Oh, non stavo guardando te. Stavo solo pensando.-sorrise angelicamente e uscì corse verso la finestra. Aveva sentito rumore di un auto aprirsi. Erano senz’altro loro. Si sistemo bene la scollatura dell’abito e incitò Elisabetta a scendere verso il salone.
-Che posto mozzafiato.-disse Ringo alzando la testa verso gli enormi lampadari di cristallo e i costosissimi quadri attaccati alle pareti. Paul intanto era troppo preso a specchiarsi negli innumerevoli specchi attaccati ai preziosi muri della reggia. George invece esplorava il salotto, scrutandolo da ogni punto di vista. E John eh, John se ne stava seduto sulle scale con le mani incrociate, a guardare il pavimento.-Suvvia Johnny, tirati su.-disse Paul continuando a pettinarsi i suoi favolosi capelli a caschetto.-Sto solo pensando.-
-A che cosa?-chiese George sedendosi in parte a lui.-A un modo di scappare da qui con lei senza che nessuno la scopra.-Ringo guardò John con gli occhi sbarrati e increduli.-Stai dicendo che vuoi “Prendere in prestito” la principessa e poi rimetterla al suo posto. Oh John… ma perché non puoi provarci con una un po’ più facile?-
-Perché amo le sfide, caro Rings! E voi tre mi aiuterete!- Paul sentendosi chiamato in causa guardò John.-Ma non penso proprio, qui il ragazzaccio se tu, non noi. Non correremo il rischio di andarcene in prigione perché tu possa rapire una principessa!!-si esibì in modo quasi teatrale Paul, scuotendo la testa ripetutamente.-Io non voglio rapirla, voglio solo, come ha detto Ringo, prenderla in prestito e riportarla dopo qualche oretta.-
-Ma come pensi che qui non se ne accorgono?-
-E’ facile, uno di voi la porterà in cortile, uno distrarrà le guardie e uno distrarrà le persone in sala da pranzo. Una volta in giardino la porterò in auto et voilà!-i tre si guardarono e scossero la testa contemporanemante.-Suvvia, non avete recitato nei film senza un minimo di consocenza teatrale! Mettetele in atto sto cose, andiamo!-disse John supplicandoli ma ovviamente non dicendo “per favore” o “grazie”.-Lo sai che c’è una parolina magica per tutto…-disse George guadando gli altri.
-Tette, culo, SOLDI?! No, li avete già avuti stamattina, non ho più nulla..-
-Niente di tutto ciò, vogliamo la parolina magica con la “p”.-disse Paul sorridendo smagliante al leader del gruppo; quest’ultimo si morse le labbra e riluttante disse “Per favore, aiutatemi.” Gli altri si guardarono e annuirono.-Bene, dopotutto, la prigione potrebbe essere un’esperianza affascinante!-disse Ringo strofinandosi le mani soddisfatto.-Perfetto! Allora George ti distrarrai i tizi in sala da pranzo, Rings tu distrarrai le guardie e Paulie tu la porterai in cortile. Sarò qui tra un paio d’ore o anche di meno.-John corse via nell’auto gentilemente “affittata” da Brian e aspettò che i ragazzi svolgessero il loro compito.
Ringo scuotendo il capo un paio di volte guardò le due guardie, immobili davanti alla porta d’entrata del palazzo. Le guardò  e sorrise sguiatamente. E poi fece il segno della croce, si sedette sui gradini e rotolo giù per le scale, senza farsi alcun male. Le guardie, preoccupate si mossero verso di lui per vedere come stesse il batterista. La porta era libera, e Paul vide le due principesse arrivare giù dalle scale. Deglutì quando guardò Valerie in tutto quel semplice splendore. La prese a braccetto e la portò di fuori; fece l’occhiolino a George, il quale prese a braccetto Elisabetta e la portò in sala da pranzo.-Ehm, Paul il salone è di la!-lui ridacchiò.
-Lo so, ma vorrei fare due chiacchiere con lei, se non le dispiace, principessa.-lei non obiettò e si lasciò trasportare dalla bellisima voce di Paul e il suo aspetto a dir poco favoloso. Inziò ad incamminarsi verso la porta d’entrata e Ringo ancora per terra, mentre stava per essere soccorso dalle guardie, rubo il capello di quest’ultima e corse nella porta opposta del giardino, inseguito da essi: significava il via libera. Paul la portò vicino all’auto e preoccupata Valerie gli chiese “Ma perché siamo qui?” Lui mortificato e con un sorriso dispiaciuto gli stampò un bacio sulla guancia e  le disse “Mi dispiace, non mi odi!”in quel momento la portiera si aprì e John afferrò per i fianchi la principessa-Presa!- infliandola in parte a lui nell’auto che sfrecciò via in pochi secondi.-
VAI JOHNNY, BUONA FORTUNA!-gridò Paul all’auto ormai lontana. John si girò verso di lei, mentre era al volante e le sorrise, sbattendo le ciglia. La principessa lo guardò in cagnesco e gli urlò nelle orecchie.-Riportami a casa, John!!-disse lei picchiettandogli la testa con dei pugni leggeri.
-Ehy, vuoi farmi sbandare?! Stai buona e non preoccuparti, mica ti sto rapendo!-la ragazza respirò lentamente e con calma aprì bocca.-Se non mi riporti immediatamente al castello, io ti denuncio per tentato rapimento, e so che hai anche “quelle” intenzioni!!-lui scosse la testa.-Ma che dici? Io non metto le mani addosso alle donne!-disse lui sorridendo arrogante.
-Ma comunque ti trovo molto maliziosa, principessa. Mi piaci ancora di più.-la ragazza aprì al bocca incredula e si sedette al posto del passeggero, allungando le gambe verso il sedile.-Ma che fai?!-chiese lui concentrato a guardare in avanti.-Pensa a guidare tu! Se muoio giuro che ti riporto in vita per RIUCCIDERTI.-disse lei urlando.-Mi hai anche scompigliato i capelli.-disse lei mortificata, guadandosi nello specchietto.-Dio, sei uguale a Paul. Ma com’è che i capelli sono così importanti?-disse lui ridacchiando. Lei si girò verso di lui e gli tirò una sberla sulla gamba.-Taci, Lennon!-lui tacque e dopo cinque minuti di silenzio si girò verso di lei.-Ehy, so esattamente dove stiamo andando… e posso dirti una cosa?-
-No, non puoi.-disse lei con le gambe accavallate e a braccia conserte
.-Sei perfetta con i capelli più corti, stai molto meglio così, a mio “modesto” parere.-disse lui sorridendole. Lei deglutì e non commentò.-Dove mi stai portando?-lui frenò bruscamente.-Siamo arrivati.-John sorrise. Uscirono entrambi dalla macchina e si ritrovarono in un bosco, con un torrente che sfociava in un lago a pochi metri di distanza. Gli alberi erano in fiore e c’erano pure delle barchette.-Ti piace?-non seppe che dire. Era tutto così bello e incredibile. Si limitò ad annuire. Sentì la mano di John sfiorare la sua e questa volta non lo respinse, si era infatuata della sua pazzia e della sua determinazione.-Non riesco ancora a capire che ci fa uno come te con una come me.-disse cercando di trovar un punto di dialogo.-Shh.-disse lui facendole l’occhiolino.-E’ tutto troppo perfetto per rovinarlo con le parole..-la fece sedere sulla panchina, accanto a lui e lo fissò emozionata. Forse quello sì che era un incontro con i Beatles che aveva sempre sognato. Pensava di essersi perduta negli occhi del bassista, ma evidentemente si sbagliava. John era molto di più, il suo carattere per quanto fosse rozzo o semplice l’attraeva. Il suo profumo, i suoi capelli, il suo tutto. Lo adorava, ma non era sicura di provare un qualcosa di più. John invece era sicuro di provare quella cosa che non si scorda tanto facilmente, si era proprio innamorato di lei: completamente. L’aveva amata come quando l’aveva scambiata per una ragazza normale e si era innamorato pur sapendo che il loro era praticamente un rapporto impossibile.-Quindi tu… tu ti sposerai?-le chiese lui, guardando il cielo.-Sì, tra un anno, circa qualche mese dopo i miei diciott’anni. L’Inghilterra ha bisogno di un nuovo Re e di una nuova Regina. Ma io non voglio esserlo. E’ così frustrante. Tu non puoi capire… la gente si aspetta cose da te e tu non puoi deluderle se non vuoi che la tua reputazione vada a puttane o altro.-
-Hai praticamente descritto la mia vita da Beatle.-disse lui sorridendo sereno.-
Credo che essere una principessa e un Beatle sia differente.-disse lei sarcastica.-Nah. Tutti i due per continuare a mantenere la nostra reputazione candida e immacolata siamo obbligati a fare delle cose. Solo che tu sei obbligata, io sì, lo sono anche io ma io potrei mandare come hai detto tu “ a puttane” tutto ciò che ho costruito. E poi gli impegni, non vivere la vita di una persona normale, andare al bar o al mercato come un uomo o una donna normale, ti scoccia. Ti senti come in un pesce rosso in una boccia. Al centro delle attenzioni di tutti e tutti vogliono una parte di te. Ma dopotutto di che ci dobbiamo lamentare? Abbiamo tutto, eccetto la libertà.-disse lui striacchiandosi e portando un braccio intorno alla vita della principessa. La spinse accanto a sé e Valerie appoggiò la testa sulla sua spalla.-Però, che strani che siamo. Un attimo fa ti avrei preso a testate e ora…. E ora…-
-E ora?-chiese lui curioso e spostando con una mano la ciocca dei capelli dal suo splendido occhio destro.-E ora sento che mi piaci, e sento che non potrei fare a meno di te..-disse lei fissando il vuoto.-Vale lo stesso per me, piccola cosetta carina.-le alzò lo sguardò e le bacio le labbra lentamente. Valerie con una mano accarezzò i capelli di John e lui accarezzò la sua schiena, staccandosi poi da lei con un sorriso.-Preferivi così, vero?-disse ridendo. La futura Regina sorrise e annuì.-Molto meglio.-
-Dai, andiamo a parlare alla suocera.-disse lui ridendo e prendedola per mano, accompagnandola alla macchina, e aprendole la portiera e facendola sedere dentro. –John?-chiese lei seduta in parte lui.-Che c’è?-
-Credo di essermi innamorata.- e lui sorpreso, allibito indietreggiò.-Tu.. tu mi hai tradito! Chi è questo manigoldo? Dimmelo che gli strappo il cuore!-disse con convinzione e sarcasmo.-Sei tu.-disse lei sorrendo e avvicinandosi a lui- Lui le schioccò un bacio sulle labbra e strofinò il suo naso contro il suo.-Vale lo stesso per me, cosetta.-
-Piantala di chiamarmi così!!-rispose lei infastidita.
-Ma è un nome terribilmente affascinante!-
-Lennon, taci!-
-Come vuole, sua Altezza. Anche se sei una nana.-
-OH DIO, PRIMA CHE TI PRENDA A CALCI NEL TUO BEL SEDERE, INIZIA A GUIDARE!-
-Ti piacerebbe, cosetta.-
-Ho detto di non chiamarmi più così!!-
-E se non lo faccio, cosa mi fai?-
-…-
-AHHH! Okay, non lo faccio più ma staccati dai miei capelli!!-
-Oh, finalmente.-
-Sei violenta. Peace and love, cosetta, peace and love.-
-Vuoi vedere te la voglio infilare la pace e l’amore?-
 -Amore, io non aspetto altro.-
-Inizia a guidare poi quando scendi dalla macchina vedi che ti faccio.-
-In un vicolo? E’ tutti così tremendamente coinvogente!-
-E GUIDA, PERVERTITO!-
 
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Finalmente il mio pc ”funziona”.. e si fa per dire, sono almeno riuscita a prendere le mie ficton e trasportarle su un altro pc v.v Okay, questo è il terzo capitolo, mi scuso per il ritardo ma il mio pc rosa si sta piano piano riformattando e porta via i residui di tutto il mio lavoro negli ultimi due anni :’D
Coooomunque che capitolo TREMENDAMENTE COINVOLGENTE X°°°D
Scherzo scherzo, spero che vi sia piaciuto care le mie lettrici e lettori :)
Vi amo per il fatto che avete atteso sta storia sia nel bene che nel male ç_ç <3
Un bacione a tutti,
gm19961

   
 
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