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Autore: Morpheus Wings    29/11/2011    5 recensioni
“allora dobbiamo cercare qualcuno che riesce a far innamorare tutti in un solo colpo”.
“di un amore struggente” aggiunse Dean al ragionamento di Sam.
“e totale, non mi sembra ce ne siano molti in grado di poterlo fare” riprese Sam.
La mente dei due cacciatori era già iper-attiva e c’era un nome che gi frullava in mente, all’unisono.
“io sto pensando a Cupido” asserì Dean.
“anch’io” convenne Sam.
Attenzione questa fanfictione è una Dean/Castiel, perciò più avanti si leggerà di cosucce slashose!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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3.

23 gennaio-parte II

La plumbea atmosfera fu smorzata dalla risata sonora dell’angelo dai capelli biondi. Balthazar nell’udire le spiegazioni della vicenda non si trattenne dallo sbeffeggiare soprattutto Dean, che rimase incollato al corpo di Castiel, continuando ad imprecare all’orecchio di questi.

Fatemi capire, Dean ha offeso Castiel e Cupido l’ha punito con una venerazione totale e spasmodica mista all’obbedienza forzata? Quell’angelo comincia a salire nella lista dei miei preferiti!” disse ironico l’angelo.

I tre lo guardarono sbigottiti. La spiegazione di Balthazar era semplice e plausibile. A loro non era venuta in mente una cosa del genere.

Ecco cosa ha fatto Cupido!” esordì Sam facendo accendere la lampadina che aveva in testa.

Quel pennuto maledetto mi ha fatto diventare la puttanella di Castiel?” sputò Dean, con tutta la rabbia che aveva in corpo. Per fortuna Castiel non aveva, ne poteva avere, problemi all’udito o avrebbe perso un timpano a causa delle urla del cacciatore che era avvinghiato a lui.

Ma davvero voi stupide scimmie dal cervello ristretto non lo avevate capito?” chiese Balthazar palesemente esultante dal fatto che lui fosse stato lo scopritore della punizione, ma una vocina dentro di lui gli disse che forse era meglio se fosse stato zitto e lasciare così il gratto capo alla mercè di quei tre, almeno si sarebbe fatto altre risate. Ma la frittata era ormai fatta!

Obbedienza… mmh…” riflettè Sam ignorando le parole dell’angelo.

Fottiti!” fu la risposta secca di Dean.

Hey Cass” s’intromise Sam di nuovo in quel battibecco, senza prenderne parte “proviamo a fare una cosa!”

Cosa?” risposero gli altri all’unisono, ovviamente ognuno con differenti stati d’animo, Dean con speranza, Balthazar con curiosità e Castiel… beh Castiel, si può supporre che la sua fosse una sorta di… no è inutile era proprio impassibilità!

Castiel, prova ad ordinare a Dean di staccarsi da te!”

I tre rimasero sorpresi dalla semplicità della cosa. Se Dean doveva obbedire a Castiel, effettivamente poteva staccarlo solo lui da quella situazione angusta e ambigua.

Credi che funzionerà?” chiese l’angelo, quello con il trench.

A provare non costa niente!” gli rispose Sam.

Su Cass muoviti!” esortò Dean.

Eh sì…” cominciò Balthazar “ Devi proprio imparare a rispettare mio fratello!”

Chiudi il becco maledetto pennuto!” sentenziò Dean.

Dean, staccati da me” ordinò grave Castiel.

Dean sentì di nuovo la forza invadere il suo corpo e prenderne controllo. All’ordine dell’angelo il suo corpo reagì, staccandosi da questi e rimanendo immobile a fissarlo, non molto distante da lui.

I quattro osservarono la scena, ma da angolature diverse. Balthazar era quello più lontano perciò riuscì a vederla nella sua completezza. Sam, che era quello accanto ai due, sbattè le palpebre più volte, senza distogliere lo sguardo, fisso e puntato davanti a sé. Castiel e Dean potevano solo vedersi a vicenda, data la vicinanza ridotta, ogni respiro poteva essere sentito e percepito dall’altro.

Credo che ci sia un limite di distanza che Dean deve rispettare” alitò Castiel, accarezzando il volto del cacciatore. Questi di rimando fu attraversato da una strana scossa, che imputò all’opera di Cupido senza soffermarsi due volte.

sì, lo credo anch’io” Sam si limitò ad asserire.

Ma che scenetta romantica!” rispose Balthazar passandosi una mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere di nuovo.

Cass” parlò Dean ignorando l’altro angelo “ricordi della questione del personal space di cui parlammo l’ultima volta?” si affrettò a dire all’angelo dagli occhi blu dato che non si spostava.

Sì Dean, ricordo, ma io non ho fatto niente” si giustificò l’angelo.

Lo so, ma dato che io non posso, perché non provi a spostarti tu?” suggerì il biondino.

Quello con il trench non si fece ripetere due volte il suggerimento e si affrettò a mettere distanza dall’altro. Purtroppo per Dean, si mosse troppo in fretta e con troppa foga, tanto che il corpo di Dean venne scaraventato in direzione del fuggiasco, sbattendoci contro. Ma ahimè per la sanità mentale del cacciatore, in seguito anche del fratello, i loro corpi non furono gli unici a collidere, nello scontro vennero chiamate in causa anche le loro labbra, che si unirono in un leggero bacio sotto lo sguardo stupefatto di tutti i presenti.

I due si separarono, prendendo di nuovo le distanze per quanto possibile, senza staccarsi l’uno dagli occhi dell’altro, il respiro affannato. Dean sentì di nuovo la scossa che aveva sentito in precedenza, che gli fece rizzare la pelle. Nessuno dei due osava proferire verbo.

Per oggi credo di aver visto abbastanza” Balthazar ruppe il silenzio e dopo aver parlato lasciò la stanza con un sonoro sbatter d’ali.

I tre furono di nuovo lasciati da soli a risolvere la faccenda.


I Winchester si trovavano nel motel, dopo che Castiel li aveva trasportati, con qualche difficoltà visto che Dean al minimo contatto della mano dell’angelo si era di nuovo avvinghiato a lui, scoprendo così di non poter resistere al tocco della creatura celeste con il trench.

Castiel li aveva lasciati per tentare di convincere Cupido a togliere quella stupida punizione, così ai due non rimaneva che attendere il suo ritorno sperando in buone notizie.


L’angelo era ritornato in città, convinto di poter ritrovare Cupido e infatti era lì, intento ad osservare le sue creature che pomiciano incessantemente per tutta la cittadina.

Castiel gli si avvicinò poggiandogli una mano sulla spalla per attirare la sua attenzione e quando la conquistò cominciò a parlargli in tono autoritario.

Devi annullare la punizione di Dean”.

Non posso!” aggiunse Cupido temerario.

Devi! Abbiamo bisogno di lui per combattere”

Non mi interessa!” disse voltando il viso in segno di superiorità “deve imparare a rispettarti, come osa trattarti in quel modo?”

Castiel tacque, non sapeva che dire, infondo la conversazione non era il suo forte.

L’attenzione di entrambi fu catturata da una coppia che si era seduta sulla panchina proprio dinanzi a loro. I due erano entrambi uomini, ma non era quello che colpì la loro attenzione. La cosa che colpì Castiel fu il suono della parola compleanno pronunciato dai uno dei due sconosciuti, che lo scosse immediatamente dai suoi pensieri.

Il biondino di sinistra prese le mani di quello di destra e, guardandolo negli occhi, gli chiese di sposarlo. Gli occhi del suo amante si illuminarono e gettò le braccia intorno al compagno urlando “Sì” ad alta voce. Poi il biondino di destra, che dalle circostanze doveva essere il festeggiato, esordì con una frase ad effetto che fece breccia nel cuore del suo amato e, senza averne la minima idea, nel cuore di Castiel.

Non ho bisogno di anelli né di regali nel giorno del mio compleanno, mi basta averti accanto e in dono voglio solo le tue labbra”. Detto ciò baciò l’altro appassionatamente, scatenando la gioia dell’angelo dell’amore.

Che magnificenza!” disse saltellando e battendo le mani.

Non puoi giocare con i sentimenti altrui” gli rispose l’altro con il trench.

Castiel, si chiama Amore ed è la cosa più bella che nostro Padre ci abbia mai regalato”

Ancora con i regali… se… ami una persona… devi regalargli qualcosa?” disse nervoso portandosi la mano dietro il collo per smorzare la tensione.

Cupido lo guardò da capo a piedi come se l’avesse visto per la prima volta.

Certo!” rispose velocemente “se ami una persona vuoi solo renderla felice! E un modo carino è quello di regalargli qualcosa, specialmente quando è il suo compleanno, ma il regalo più bello e desiderato che si possa fare è l’Amore stesso! Non c’è nulla di più bello che sussurrare Auguri sulle labbra della persona amata. Lo trovo stupendo, non credi?”

Castiel s’innervosì ancora di più, ricordandosi che l’indomani sarebbe stato il compleanno di Dean, e non rispose alla domanda muovendosi sul posto, mostrando la sua agitazione che all’altro non sfuggì.

Che c’è fratello? Sei innamorato di qualcuno?” disse alzando di un’ottava la sua voce e facendo sbrilluccicare i suoi occhi.

Io… ehm… io devo andare” si affrettò a dire Castiel e con la stessa velocità a smaterializzarsi.

Dopo qualche minuto di riflessione si decise ad andare al motel per riferire a Dean che Cupido non voleva liberarlo dalla punizione.


Dean era sotto la doccia, lasciando che l’acqua percorresse tutto il suo corpo e sperando che portasse via tutti i suoi pensieri. Me quelli erano lì aggrappati al suo cervello e più s’imponeva di non pensarci più le cose gli sfuggivano di mano.

Non riusciva a non pensare che aveva baciato Castiel! Il verginello della situazione! Vabbè che era stato un incidente, ma non se l’era presa per quello. Il motivo per cui era così frustrato è che in fondo gli era piaciuto! Aveva avvertito una strana scossa percorrerlo per tutto il corpo e soprattutto in zone che non avrebbero dovuto essere chiamate in causa! E tutt’ora il solo pensarci provocava in lui un'altra scossa che arrivava fin al basso ventre, destando qualcuno che fino a poco prima era rimasto dormiente. Per giunta, poteva essere quasi sicuro di aver visto uno strano guizzo nello sguardo di Casiel.

Ma che diavolo ti prende Dean?” pensò il cacciatore, tirando un pugno contro il muro per riprendere controllo del suo corpo. “ Andiamo amico è Castiel! Non solo lui è un angelo, ma è anche nel corpo di un uomo, come ti salta in mente di pensare a certe cose!” si disse quando ripensò alle labbra così carnose e ruvide dell’angelo e al suo respiro che gli aveva solleticato il volto, inebriandolo del suo profumo.

Maledetto Cupido! Deve essere colpa sua! Non c’è altra spiegazione” aggiunse, pensando a Sam che se la rideva, come aveva fatto prima.

Non si accorse dello sbatter d’ali che anticipava l’ingresso dell’angelo, sentì solo la sua voce chiamarlo.

Dean” disse la voce roca alle spalle del cacciatore.

La strana e estranea forza catturò di nuovo il corpo, nudo stavolta, del biondino che lo condusse direttamente tra le braccia dell’intruso. Castiel non ebbe il tempo di accorgersi del cambiamento nel corpo del suo avvinghiatore, ma notò che era tutto bagnato.

Castiel!” chiamò “Quante volte devo dirti che non devi materializzarti quando sono in bagno!”.

Mi dispiace” disse vicino al suo orecchio, scuotendo di nuovo il corpo del cacciatore con delle scosse, che raggiunsero di nuovo certe parti del corpo.

Dean iniziò ad innervosirsi quando sentì la presenza incalzante di qualcun altro, qualcuno che gli apparteneva tra l’altro, non voleva che Castiel se ne accorgesse sarebbe stato troppo imbarazzante, e già lo era tutta quella situazione per giunta era nudo e perciò non poteva nasconderlo come avrebbe voluto.

Dean” riattaccò l’altro, minando con la sua graffiante e suadente voce l’autocontrollo del Winchester “dobbiamo parlare, staccati” ordinò.

Dean spalancò gli occhi e indietreggiò a malincuore, il terrore lo pervase, ora Castiel avrebbe scoperto il suo segreto.

La sua mente ragionò in fretta e dato che non poteva disobbedire, si decise per la seconda opzione che Cupido aveva incluso nel pacchetto attrazione-fulminante-per-l’angelo-con-lo-sparco-trench, quindi allungò una mano a sfiorare l’altro e immediatamente si ritrovò avvinghiato a lui.

Tirò un respiro di sollievo, parte del pericolo era scongiurato, solo la parte più evidente ora bisognava tenere la parte più percettiva a bada e il gioco era fatto.

Dean… ma cosa?” domandò confuso Castiel, era convinto che all’altro non piacessero certe cose, ma forse si sbagliava e un sentimento, piccino piccino, simile alla speranza, iniziava a farsi strada in lui.

È meglio stare così” farfugliò Dean, provando la prima spiegazione logica che gli venne in mente “Se restiamo a 5 centimetri di distanza potrebbe accadere un altro incidente come quello di stamattina”.

Castiel tacque un momento e a Dean non piacque affatto quella pausa, poi riprese a parlare cambiando completamente discorso.

Ho parlato con Cupido, ha detto che non ti libererà dalla punizione finchè non avrai imparato a rispettarmi”

Figlio di puttana” si limitò a dire cercando con tutte le forze di tenere a bada la parte percettiva del problema che diventava sempre più grossa man mano che il respiro di Castiel solleticava il suo orecchio e l’odore gli invadeva le narici.

Odore di… vento” si ritrovò a pensare. Il suo odore emanava freschezza come se fosse un misto tra la menta e il muschio, ma non era così invadente, era così inebriante sembrava di poter sfiorare il cielo semplicemente con un profumo.

Cosa ti ha detto?” aggiunse velocemente tentando di distrarsi da quella nuova dipendenza e tornare al suo problema che stava per sfuggirgli di mano.

Che non ti toglierà la punizione” ripetè l’angelo.

Cos’altro?” i discorsi di Dean diventavano sempre più brevi e concisi.

Castiel cominciò ad accelerare il suo respiro, complicando la situazione senza saperlo. Il suo corpo, fino a quel momento immobile, iniziò ad agitarsi al ricordo di quello che aveva appreso poco prima.

Dean fraintese la situazione, imputando al suo fallimento quel cambiamento repentino in Castiel. Varò nella sua mente varie scuse da poter rifilare per potersi parare il culo, ma non accennò una parola aspettando che l’altro facesse la prima mossa.

Castiel riprese a parlare ma disse solo poche cose.

Nulla… nulla che ti interessi” gli rispose infine “ora devo andare” detto ciò si volatilizzò, con profonda gratitudine di Dean.

Dean corse sotto la doccia e la regolò in modalità circolo-polare-artico cosicchè avrebbe raffreddato i bollenti spiriti.

Si intimò di rilassarsi ma dopo un minuto si ritrovò ad urlare:

MALEDETTO CUPIDOOOOOOOOOOOO!!!”




ok scusate per il ritardo ma è colpa di Misha e del suo maledetto Gishwhes!!!

ecco qui il terzo capitoletto!

Il quarto è a buon punto e sono fiduciosa di terminare questo sclero con il quinto capitolo.

Che dire? ah... se non ci fosse Balthazar... bisognerebbe crearlo!

Comunque... grazie mille per i vostri commenti, mi commuovono sempre ç_ç

Ps potrei impiegare un po' di tempo a postare il capitolo 4... esami in vista, perciò non odiatemi ç_ç

   
 
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