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Autore: Marauders    22/07/2006    29 recensioni
Spiegatemi…cosa c’è di tanto sconvolgente nelle parole “Mi vuoi sposare?” Mi chiamo Ron. Penso che mi conosciate tutti, vero? E penso anche che conosciate la mia amica…Hermione… Ecco…non chiedetemi che cosa mi sia passato per la testa…ma le ho proprio detto quelle parole, così…senza rifletterci…senza rendermi conto che ho ancora 17 anni compiuti da poco più di cinque mesi, che devo ancora cominciare l’ultimo anno a Hogwarts e che non stiamo nemmeno insieme. By Padfoot.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ho scritta in un momento di lucidità dopo un pomeriggio di febbre alta e mal di testa cane dovuto - ora ho scoperto cos’ho…- alla mononucleosi che mi ha attaccato un mese fa e che ancora non mi ha lasciato! Non preoccupatevi…sono ancora viva, e la degenza mi permette di poter scrivere di più!

Guardiamo sempre i lati positivi…^^

Grazie a chi si è interessato della mia salute e a Gigia 990 che mi ha addirittura dedicato una sua splendida ff !!!

 

Padfoot

 

 

 

Se adesso non vuoi sposarmi, ti vuoi mettere con me?

 

 

Spiegatemi…cosa c’è di tanto sconvolgente nelle parole “Mi vuoi sposare?”

 

Esatto…non ci trovo niente di assolutamente tremendo nemmeno io…anzi…se mi trovassi dall’altra parte scoppierei a piangere di gioia, salterei al collo del mio lui e comincerei a strillare felice una serie di “SI, SI, SIIIIIIII!!!!!!!”…

 

Meno male che sono nato maschio allora…di certo mi verrebbe il voltastomaco a fare una scenata come questa che fa venire il diabete solo a leggerne la descrizione…

 

Però avrei preferito avere la faccia insalivata dalla caterva di baci che mi aspettavo, piuttosto che vederla voltarmi le spalle e tornare a  sparecchiare la tavola…

 

Mia madre certo non ha contribuito dandole una lunga serie di incarichi…

 

Ok…meglio fare un piccolo passo indietro e spiegarvi un po’ come stanno le cose davvero.

 

Mi chiamo Ron.

 

Penso che mi conosciate tutti, vero?

 

E penso anche che conosciate la mia amica…Hermione…

 

Ecco…non chiedetemi che cosa mi sia passato per la testa…ma le ho proprio detto quelle parole, così…senza rifletterci…senza rendermi conto che ho ancora 17 anni compiuti da poco più di cinque mesi, che devo ancora cominciare l’ultimo anno a Hogwarts e che non stiamo nemmeno insieme.

 

Ovviamente lei mi ha guardato come se avessi gravi problemi mentali e che la cosa migliore in quel momento era starmi il più lontano possibile, onde evitare di esserne contagiata o di finire tra le grinfie di questo pazzo.

 

E io che mi aspettavo i bacetti…

 

Ora mi trovo in uno stato di forte depressione seduto sul mio letto con Harry che si contorce dalle risate accanto a me.

 

Ho dovuto dirglielo…è il mio migliore amico…solo che da migliore amico lui avrebbe dovuto capirmi…

 

Lo guardo un attimo mentre soffoca le risate contro il mio cuscino singhiozzando convulsamente.

 

Posso ucciderlo?

 

“Le…le…le hai chiesto davvero…’mi vuoi sposare?’”

 

Mi chiede asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.

 

“Si…”

Rispondo io colpevole.

 

Harry torna a sfogarsi contro il cuscino.

 

Giuro che adesso lo faccio davvero fuori.

 

“E lei…?”

 

Mi chiede ancora riemergendo tutto rosso e sghignazzante.

 

“Perché mi chiedi di ripetertelo quando sai già come si sono svolti i fatti?”

 

“Dio…povera Hermione…”

 

Lo guardo sconvolto.

 

“Povera Hermione?! Harry…POVERO RON!!!”

 

“Ron insomma…ragiona…non è normale quello che le hai detto…prima del matrimonio ci sono tali e tante di quelle cose…Piuttosto…invece di dichiarare la tua proposta di nozze perché prima non le dichiari il tuo amore?”

“SEI PAZZO!?”

 

Harry mi guarda sottecchi.

 

“Io sarei quello pazzo? Non tu che hai superato qualche passaggio…?”

 

“Io…io…non è colpa mia…non volevo dirglielo davvero…io non mi sono nemmeno accorto che mi stavo muovendo verso di lei…e ho sentito come dei fili che mi trascinavano…e la mia voce l’ho sentita così lontana…come se mi trovassi in un sogno…non ero in me…io…”

 

In quel momento irrompe nella stanza Ginny, ed Harry improvvisamente trova parecchio interessante il pavimento della mia stanza…

 

Come se non lo sapessi che quei due si sono lasciati qualche mese fa per un inspiegabile, pazza e insulsa ragione di Harry…

 

Mia sorella ha pianto un sacco…la sentivo dalla mia stanza…e da quando Harry è tornato qui a casa mia dopo essersene andato definitivamente da casa dei suoi zii, questi due non osano nemmeno guardarsi in faccia o rivolgersi la parola.

 

Comunque…sorvolando su questo angosciante particolare e tornando alla mia disastrosa vicenda…

 

“Non preoccuparti, Ron…non è stata colpa tua…è stato uno scherzo di Fred e George…uno davvero di pessimo gusto…hanno testato su di te il loro ultimo ritrovato magico…la pozione dichiarante…quella proprio adatta ad una proposta di matrimonio…”

 

Guardo mia sorella con tanto d’occhi.

 

“IO QUEI DUE LI DISINTEGRO!!!”

 

“Non sfiatarti inutilmente…ci stà già pensando mamma…Hermione è rimasta davvero scossa…”

 

Sospira tristemente la sorellina sedendosi all’angolo del mio letto accanto a me.

 

“Hermione è rimasta scossa?”

 

Chiedo con un filo di voce…la cosa non è che mi piace molto…

 

Ginny annuisce.

 

“Si…è in camera mia…seduta sul suo letto…con lo sguardo perso nel vuoto…dovresti parlarle, sai?”

 

Guardo Ginny come se mi avesse proposto di mangiare in un sacchetto di Caccabombe.

 

“Cosa…?”

 

“Si…decisamente è la migliore cosa…”

 

Incalza Harry alla mia destra.

 

“E…che le dico?”

 

Il moretto da una scrollatina di spalle, senza perdere di vista il pavimento neanche per un attimo e mi consiglia di dirle cosa veramente è successo.

 

Saggia idea…

 

Mi alzo risoluto e vado nella stanza che mia sorella ed Hermione condividono.

 

Hermione è davvero lì e appena ha sentito che avevo aperto la porta si è voltata e, nel riconoscermi, è arrossita.

 

Le gambe hanno preso a farmi ‘Giacomo Giacomo’ davanti una così soave visione…

 

Questa ragazza riesce a intenerire anche con un piccolo gesto!

 

“Scusa…sono entrato senza bussare…”

 

“Non fa niente…”

 

Mi dice sorridendomi imbarazzata.

 

Ora non ho solo le gambe flaccide e deboli, ma pure un attacco di tachicardia.

 

“Volevo parlarti…posso sedermi?”

 

Chiedo con una vocetta acuta e poco virile.

 

Lei si sposta un po’ per farmi posto e io mi siedo insieme a lei sul suo letto.

 

Aggiungo al mio malessere un forte senso di pesantezza allo stomaco.

 

 

Che sia gastrite?

 

“Dunque…volevo dirti…quello che ti ho detto…me l’ha fatto dire una pozione di quegli idioti dei miei fratelli…”

 

“Si…me l’ha detto Ginny…”

 

Mi informa lei.

 

Argh…un crampo al piede! DIO CHE MALE!!!

 

Cerco di nascondere il mio dolore e le mie smorfie con dei sorriseti idioti che lei non vede: è troppo interessata al pavimento.

 

Ma è così affascinante?!

 

“Comunque sia…non preoccuparti…non te l’avrei mai detto.”

 

AH!!! QUESTO CRAMPO MI STA’ UCCIDENDO!!!

 

Ehi…perché le vedo gli occhi lucidi?!

 

“Hermione…?”

 

Provo a chiedere…

 

“Scusa…mi sono illusa per un attimo che tu…E così…non l’avresti mai detto?”

 

Forse saranno gli strascichi della pozione di Fred e George…forse è il sonno che mi stà mangiando vivo o il crampo al piede che mi sembra un violento monito…l’ho adagiata lentamente verso il letto  e l’ho baciata…e lei non ha opposto resistenza…anzi…sembrava che non le dispiacesse…

 

Non riesco a fermarmi.

 

Mi sento come impazzito.

 

La desidero adesso con tutto me stesso…con ogni fibra del mio corpo…con ogni singola cellula che mi compone…

 

“Ti voglio Hermione.”

 

Hermione mi spinge via spaventata.

 

“RON SMETTILA!!”

 

Che è successo?

 

La guardo allarmato: la camicia è aperta e le mie mani sono sul suo seno.

 

“Hermione…io…non lo so…io…”

 

“Ti prego…lasciami sola.”

 

“Hermione…”

 

“Ti prego…”

 

Mi guarda con gli occhi lucidi e spaventati.

 

“Per favore...”

 

Non posso vederla così.

 

Mi alzo dal letto…do una sistemata alla maglietta piuttosto sgualcita…mi abbottono il jeans stranamente slacciato e corro via dopo averla salutata.

 

***

 

Sono di nuovo in camera mia.

 

Sono di nuovo in uno stato di forte depressione.

 

Harry è di nuovo accanto a me…ma non ride.

 

Anzi è fortemente preoccupato.

 

Come me, d’altronde…

 

“Hai cercato di violentare Hermione?!”

 

“E senza che io me ne accorgessi. Ti giuro, Harry…non volevo farlo…non ricordo nemmeno quello che le ho detto…cosa ho fatto…ricordo solo che ad un certo punto l’ho fatta distendere è l’ho baciata. Poi che lei mi spingeva via spaventata e che era quasi nuda.”

 

Lo guardo ansioso.

 

“Che sia effetto della pozione di Fred e George?”

 

Harry scrolla le spalle.

 

“Dovresti chiederlo a loro, non a me…”

 

Chino il capo e prendo la mia testa tra le mani.

 

“Mio Dio…come ho potuto?”

 

“Non eri in te…questo è certo…”

 

“Davvero?”

 

Chiedo poco convinto.

 

D’altronde…ho sempre fatto dei sogni piuttosto…osè…che vedevano me ed Hermione nelle pose e nelle situazioni più oscene.

 

Magari ho seguito solo il mio istinto…

 

“Bhè…si…dici di non ricordarti…di essere come in trance…non potevi di certo essere cosciente…”

 

“Hermione non vorrà più vedermi.”

 

Sono sull’orlo delle lacrime.

 

…e chi se ne frega se sono un uomo…

 

“Ron…dovresti…dovresti riconquistarti la fiducia di Hermione…e sarebbe una buona cosa se quello che è successo fosse davvero di nuovo colpa di Fred e George…”

 

“E come la riconquisto?”

 

“Non chiedere a me amico…hai visto come sono bravo con le ragazze…”

 

“OK!”

 

Esclamo.

 

Harry mi guarda allarmato.

 

“No, tranquillo non ti mangio…”

 

Lo rassicuro io.

 

Harry mi sorride, ma è sempre nervoso.

 

“Dunque…”continuo “Io riconquisto Hermione e tu riconquisti Ginny.”

 

Arrossisce di botto e comincia a balbettare come un idiota.

 

“Non posso…lo sai…non posso mettere a repentaglio anche la sua vita…Voldemort l’ha già attaccata…non vorrei che…”

 

“Non fare il melodrammatico, Harry…non è il caso! Tu riconquisti Ginny e io conquisto Hermione. Punto.”

 

Lui scuote il capo.

 

“Non capisci, Ron…non posso davvero…”

 

“Harry…dai retta a me…per quanto sia mia sorella e non vorrei vederla tra le braccia di nessuno…sia tu che lei avete bisogno l’uno dell’altra. E non negarlo. Ne hai bisogno tu per potere andare incontro a…”

 

“Al mio destino? Voldemort? A una morte certa?”

 

Rabbrividisco.

 

Non posso pensare di poter perdere il mio migliore amico…

 

“Non pensarlo neanche! Tu lo batterai! Altro che morte! Sarai un eroe!”

 

Sbuffa infastidito.

 

“Ok…non hai bisogno di altra fama…hai ragione, scusa…è solo che…dai Harry! Sai che devi farlo!”

 

Sembra pensarci su un attimo…poi annuisce.

 

“Non porterà a niente di buono. Ne sono convinto!”

 

Poi si volta verso di me e mi dice risoluto…

 

“Tu però arriverai ad Hermione con le buone maniere!”

 

“Certo!”

 

“Promesso?”

 

“Promesso!”

 

“Bene…e ora a letto. Sto morendo dal sonno.”

 

Harry mi sembra un po’ più allegro…

 

***

 

E’ sicuramente mattina.

 

Lo capisco dalla debole luce che filtra tra le tende.

 

Ma non capisco bene che ore sono…e nemmeno da quanto tempo sono sveglio.

 

Credo che sia finito del tutto l’effetto della pozione di ieri, perché adesso sono tornato il codardo di sempre.

 

Io non potrò mai corteggiare Hermione.

 

Insomma…non posso!

 

Siamo troppo diversi…lei è così bella…intelligente…

 

Si, mi piace davvero tanto ma…

 

Santo cielo…e se penso che ieri l’ho baciata e le ho pure chiesto di sposarmi…

 

Mi sento morire...

 

Non può essere vero…

 

Mi sfioro con due dita le labbra.

 

Sembrerà scemo, ma non riesco ancora a crederci…

 

E non credo che ricapiterà più.

 

Lo spero…

 

Ma dubito fortemente.

 

E poi come…?

 

Come posso riconquistare Hermione?!

 

Chi me lo dice è bravo…

 

Allora…analizziamo il punto della situazione.

 

Mi sono innamorato di Hermione.

 

Questo ormai mi sembra chiaro e noto a tutti, o mi sbaglio…

 

A questo punto mi sembra più che giusto farle sapere i miei sentimenti per lei che non corrispondono all’irrefrenabile voglia di fare sesso con lei e di sposarla.

 

 

Mi giro verso il cuscino e comincio a darmi del bugiardo disgraziato.

 

“L’autocommiserazione è una brutta cosa, Ron…lasciala fare a chi ne ha veramente bisogno…”

 

Mi borbotta Harry alla mia destra mentre mi guarda, ancora rincoglionito dal sonno, comodamente seduto sulla branda dove ha dormito.

 

“Io…non…Harry…Hermione…non…io…mi faccio schifo…sono…è orribile…non posso…io…”

 

Harry mi guarda basito. Poi scuote un po’ il capo e mi annuncia:

 

“Tu hai bisogno di una bella doccia, amico!”

 

E detto questo mi trascina verso il bagno dove mi chiude e mi dice da dietro la porta di non uscire prima di essermi svegliato, lavato e sbarbato.

 

***

 

Ah!

 

Una doccia rinfrescante è proprio quello che mi ci voleva…

 

Fresca…

 

Rilassante…

 

Rigenerante…

 

Sarei rimasto lì sotto per tutto il giorno!!

 

Ho perso più di mezz’ora a fami bello…

 

Mi sono rasato per bene…ho messo il dopo barba…

 

Cavolo!

 

Sono davvero uno schianto!

 

Hermione così non potrà proprio resistermi!

 

Grazie Harry: ti devo la vita!!

 

 

Ops…

 

Ho dimenticato i vestiti!

 

Certo…dopo tutta questa toletta non posso rimettermi il pigiama sudato e puzzolente che indossavo prima…

 

Cielo!

 

Meno male che mamma ha messo le mutande a stendere qui in bagno…

 

Almeno queste sono pulite…

 

Bhè, si…proprio queste sono quelle che gradisco mettermi meno…

 

Tutte rosse con la scritta sul davanti “BACIAMI”.

 

L’anno scorso Fred e George erano in vena di spirito e hanno regalato a ogni componente della famiglia un paio di mutande a loro senso spiritose…

 

Io quell’anno stavo con Lavanda Brown e trovarono molto appropriata la scritta.

 

Per fortuna che le mutande vanno sotto i pantaloni…altrimenti non le avrei messe proprio mai!!!

 

Comunque…

 

Non è mica un problema…

 

Mi metto l’accappatoio ed esco.

 

Detto fatto.

 

Appena metto il naso fuori dal pianerottolo mia madre sembra quasi lì fuori ad aspettarmi.

 

“Ecco dove eri finito! Ti sei rinfrescato un po’, tesoro? Con questo caldo, certo…è sempre meglio…però dovresti asciugarti i capelli…”

 

“Ora li asciugo mamma…”

 

“Tò! C’è un buchetto nel tuo accappatoio!”

 

“Dove?”

 

Chiedo guardando in ogni punto dell’accappatoio bianco.

 

“Ma qui! Sulla spalla! Su…toglitelo che mammina fa in un attimo!”

 

“Ma…mamma…che dici…?!”

 

“Ma si, dai…ti vai a vestire subito, subito e poi vai a fare colazione!”

 

Non mi sono accorto proprio di niente.

 

Mia madre mi ha lasciato in mutande nel bel mezzo del pianerottolo mentre lei entrava trotterellando allegramente in camera di Ginny.

 

Se non avessi dovuto percorre mezzo nudo un paio di piani avrei potuto anche azzardare una corsa fino alla mia camera!

 

Ma non potevo rischiare…

 

Busso alla porta.

 

“Ti prego…apri…”

 

La porta effettivamente si apre…ma non è mia madre.

 

È Hermione che mi guarda preoccupata: i suoi occhi indugiano per un momento sulla scritta sulle mie mutande.

 

“BACIAMI”

 

Chiude spaventata la porta.

 

“HERMIONE! NON E’ COME CREDI!!!”

 

***

 

Lo uccido.

 

Vi giuro che lo uccido.

 

Ancora un minuto.

 

Il bambino non sarà più il sopravvissuto.

 

Stà soffocando le risate nel cuscino da un buon quarto d’ora e io mi sto trattenendo dall’istinto di fargli la maledizione imperio e di fargli ballare la macarena davanti a Ginny con indosso solo le mutande di papà con su scritto “I’M SO SEXY”.

 

Bene…

 

Adesso si è deciso di darsi una calmata.

 

Mi guarda ancora ridacchiando.

 

Bell’amico…

 

“E ora che intendi fare?”

 

“Che devo fare, Harry…il full monthy? Il servizio completo? Mi presento davanti a lei facendo roteare le mie mutande sulla testa?”

 

“Perché non le dici come sono andate davvero le cose?”

 

“No.”

 

“Perché?!”

 

“Perché l’ultima volta che ci ho provato le ho messo le mani adosso.”

 

“Ma dai…non sei ancora sotto l’effetto della pozione di Fred e George…puoi controllarti adesso!”

 

“Tu dici?”

 

“Certo!”

 

Mi guarda per un attimo e la sua sicurezza cede.

 

“Bhè…”

 

Mi dice un po’ preoccupato.

 

“Basta che non lasci che il tuo sguardo scenda in punti un po’…bhè sai…come posso dire…”

 

“Zone off limits.”

 

“Precisamente.”

 

Mi conferma Harry.

 

“Le parlo?”

 

Harry mi annuisce convinto e io mi alzo risoluto.

 

“Le parlo!”

 

Vado per aprire la porta della mia stanza ma da questa entra con la delicatezza che solo un uragano può avere la mia cara sorellina che non mi dà nemmeno il tempo di darle il buongiorno che mi stampa cinque dita sulla guancia da poco sbarbata urlandomi:

 

“PORCO!”

 

“Non mettertici pure tu!”

 

Replico io massaggiandomi la guancia.

 

“Ah no? Tu hai fatto una cosa davvero vomitevole! Povera Hermione! E’ in camera a piangere! Per la terza volta in neanche 24ore! Dovrebbero darti un premio, sul serio!”

 

“Sai benissimo che ne la prima, ne la seconda volta ci colpo io, ma i cari Fred e George! E non ci colpo neanche per la terza!”

 

“E sentiamo, grande genio! Quale pozione hai bevuto questa volta?”

 

“Nessuna.” Rispondo pacatamente io.“Mamma mi ha semplicemente sfilato di dosso l’accappatoio senza pensare alle conseguenze e io l’ho inseguita. Non pensavo che Hermione…”

 

Mi fermo.

 

Sono arrossito ripensando alla scena.

 

Dio che figuraccia…

 

“Scusa, Ginny…vado a parlare con lei.”

 

“Va bene…scusami tu per averti schiaffeggiato…”

 

Ginny si sposta con aria dispiaciuta.

 

“Ron…”

 

La guardo.

 

“Non sarebbe meglio se ti mettessi qualcosa?”

 

Mi guardo: indosso ancora solo le mutande con su la scritta “BACIAMI”.

 

***

 

Mi sono infilato rapidamente un paio di pantaloni e una maglietta presi a casaccio dal mio armadio e a piedi scalzi mi sono avviato verso la camera di Ginny.

 

Hermione era lì.

 

Seduta con le spalle appoggiate al muro e con lo sguardo perso verso la finestra.

 

Appena mi vede si morde il labbro e arrossisce furiosamente.

 

“Posso parlarti?”

 

Esita.

 

Come darle torto…

 

Ma poi annuisce lentamente.

 

Forse ho qualche speranza!

 

Stò per sedermi ai piedi del suo letto ma lei mi ferma…

 

“No…”

 

“Come?”

 

“Potresti…potresti sederti sul letto di Ginny, per favore?”

 

Poverina.

 

Mi faccio schifo…

 

Ai suoi occhi ora sono solo un maniaco pervertito, e non un ragazzo innamorato.

 

Mi siedo sul letto di mia sorella.

 

Proprio di fronte a lei.

 

Dio…come vorrei poterla abbracciare in questo momento…chiederle scusa per tutto quello che è successo con le parole più profonde e più toccanti che si possano dire.

 

“Perdonami. E’ un continuo malinteso…”

 

“Tra poco torno a casa.”

 

“Come? E…e perché? Non restavi qui fino alla fine delle vacanze? C’è il matrimonio di mio fratello…sei invitata!”

 

“Ginny viene con me…dobbiamo anche cercare i vestiti adatti per l’occasione…e poi sia a me che a lei ci farebbe bene un po’ di tempo tra donne…”

 

“E il tempo tra donne non lo potete trascorrere qui come avete sempre fatto?!”

 

“Ron…per cortesia. Ho bisogno di un po’…”

 

“…di un po’…?”

 

Incalzo io.

 

“Di non vederti, ecco.”

 

Resto spiazzato dalla risposta.

 

“E…e anche Ginny…ne avrebbe bisogno…sai…per Harry…”

 

“Io e te non siamo mai stati insieme! Ginny e Harry, li posso capire…ma io e te…?!”

 

“Hai già dimenticato i recenti avvenimenti?”

 

Mi chiede senza guardarmi.

 

“No…come potrei?”

 

Lei annuisce.

 

“Baciarti è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata, Hermione. Mi dispiace solo di aver rovinato tutto per colpa di una sciocca pozione.”

 

Hermione non risponde.

 

Tira su le ginocchia e le cinge con le braccia.

 

“Posso chiederti un’altra possibilità?”

 

Azzardo io.

 

“Non adesso, Ron.”

 

Lo sapevo.

 

“Ti capisco perfettamente, Hermione…è solo che io volevo che tu sapessi che…”

 

“So dell’accappatoio e di tua madre, non preoccuparti. Non è stata colpa tua neanche questa volta. Ti credo.”

 

Fiuuuu…meno male…

 

“Però…sono un po’ stravolta…devi ammettere anche tu che se non ci fosse stata la pozione non ti saresti mai avvicinato a me…e…”

 

“In questo momento sono sobrio e lucido e vorrei tanto baciarti.”

 

E ora che ho bevuto?

 

Veritaserum?!

 

Hermione non risponde.

 

“E vorrei anche poterti dire quanto sei bella…intelligente e che…ti amo tantissimo.”

 

Mi guardo nervosamente le mani.

 

Non posso credere di essere riuscito a dire quello che ho detto…io…non posso crederci!

 

Ce l’ho fatta!

 

E senza tentare di violentarla!!!

 

“Non posso crederti, Ron.”

 

“Perché?”

 

Il mondo mi piomba adosso in un solo istante…

 

‘azzo quanto pesa…

 

“Perché adesso non sarei in grado di riconoscere l’effetto di una pozione dalla tua sincerità.”

 

“Anche se fosse l’effetto della pozione, Hermione, sai meglio di me che si tratterebbe di tirare fuori quello che già uno prova! Io voglio davvero amarti Hermione! Voglio davvero baciarti per tutta la notte! E…ti sembrerà assurdo…ma voglio davvero sposarti! Non ora, ovvio…ma dopo Hogwarts, magari…dico…wow! Io e te! Finalmente! Dopo tutti questi anni che cerco di avvicinarmi…”

 

“Ron…ti prego…devo finire la valigia…”

 

Annuisco tristemente e sconfitto.

 

“Ok…allora…io…io sono di la…se hai bisogno di me, fai un fischio,d’accordo?”

 

“D’accordo.”

 

“Bene…allora…allora vado…”

 

E detto questo esco chiudendo la porta alle mie spalle.

 

Mi ci appoggio triste per qualche istante.

 

Poi sospiro e decido che è meglio tornare in camera mia, ignorando mia madre che strilla che la colazione è pronta da ore.

 

E chi se ne frega…

 

***

 

Non posso ancora credere a quello che ho visto.

 

In camera mia Harry e Ginny chiacchieravano animatamente come due persone civili.

 

Credo che la mia mandibola mi abbia sfiorato l’alluce.

 

Beati loro…

 

“Ehi Ron! Allora come è andata?”

 

Chiede allegra e fresca mia sorella.

 

“Mi sono dichiarato.”

 

“Colpevole?”

 

Sghignazza Harry, visibilmente rosso per l’eccessiva vicinanza di Ginny.

 

“Innamorato.”

 

Rettifico io.

 

Ginny e Harry spalancano gli occhi.

 

“Le hai davvero fatto la dichiarazione?”

 

Esclama mia sorella sbalordita.

 

“E senza nessuna pozione?!”

 

Chiede ancora più sbalordito Harry.

 

“Ma tanto non è servita a nulla.”

 

“C-che vuoi dire?”

 

Mi chiede Ginny sbattendo le ciglia un paio di volte e guardandomi in modo strano.

 

“Che non mi crede, ecco tutto. Io le ho detto che sono innamorato di lei, che quello che ho detto sotto l’effetto della pozione lo pensavo veramente e che vorrei davvero baciarla per tutta la notte.”

 

Mi accascio sul letto borbottando un:

 

“Dio…cosa non darei per l’ultimo punto!”

 

“Posso provare a parlarle io, Ron…noi stiamo andando a casa sua…torniamo tra tre giorni per il matrimonio…”

 

Harry la guarda allarmato.

 

“Come sarebbe a dire… ‘andiamo a casa sua’…?!”

 

Tutte le speranze che si è fatto Harry vedendo Ginny così socievole con lui, crollano in un solo momento.

 

Glielo si legge negli occhi.

 

Questa notizia ha distrutto tutti i suoi piani che prevedevano di riconquistare Ginny prima dell’ora di cena.

 

Adesso gli ci vuole solo un miracolo.

 

Harry trova consolazione nell’abbracciare il mio cuscino dei Cannoni di Chudley come se fosse un orsacchiotto di peluches.

 

Ginny, ovviamente, se ne accorge e arrossisce.

 

“Che senso ha che ve ne andate? Restate qui!”

 

Borbotta seccato Harry.

 

“Bhè…dobbiamo comprare i vestiti…li a Londra ci sono un sacco di negozi fornitissimi…”

 

“E non possiamo accompagnarvi pure noi? Guarda, Gin…te lo compro io il vestito!”

 

Ginny arrossisce ancora di più…

 

…e IO so anche il perché!!

 

Harry la chiamava ‘Gin’  quando era in vena d coccole.

 

Che romantico il nostro Potter, eh?!

 

Ma neanche così pare spuntarla.

 

Anche perché giunge la voce di mia madre dal basso che chiama mia sorella ed Hermione a gran voce.

 

“HERMIONE! GINNY! ARTHUR E’ ARRIVATO! SBRIGATEVI! VI ACCOMPAGNA LUI A LONDRA!!”

 

Ginny fa ad Harry un sorriso triste e mormora…

 

“Devo andare…”

 

Pochi minuti dopo sentiamo le portiere della Ford Anglia chiudersi e la macchina partire con un rombo.

 

Mamma compare sulla soglia della camera con le mani sui fianchi e l’aria piuttosto seccata.

 

“Insomma voi due! Vi ho detto almeno una cinquantina di volte che la colazione è pronta! Che intenzioni ave…”

 

Ma si interrompe nel vedere me e Harry seduti ognuno sul proprio letto con lo sguardo perso nel vuoto e il cuscino stretto tra le braccia.

 

Mamma non ha potuto fare a meno di sorridere.

 

“Oh, su…torneranno presto…”

 

Mi lascio cadere all’indietro e sospiro molto forte.

 

“Ok…qui ci vuole una bella torta…!”

 

Annuncia Molly attirando così la nostra attenzione.

 

***

 

In tre giorni il giardino di casa nostra era a dir poco irriconoscibile: tutto addobbato a festa, con tavolini, sedie, luci e pista da ballo.

 

Ci siamo alzati da tavola da un’ora quando finalmente sentiamo arrivare mio padre con Hermione e Ginny.

 

Io e Harry ci scambiamo un’occhiata e sorridiamo furbamente.

 

Avevamo già stilato un piccolo programma su come si sarebbero svolte le cose, anche con l’aiuto di Fleur e di mia madre.

 

“Mamma…sono arrivate!”

 

Strillo io dalla cucina con un sorrisone.

 

Devo avere una faccia davvero idiota in questo momento…

 

“Ok…ok…ora ci pensiamo noi…”

 

“Siamo a casa, mamma!”

 

Esclama Ginny entrando nella stanza.

 

Noi intanto siamo tutti presi dal lavare e asciugare i piatti del pranzo, mentre mia madre aiuta Fleur a sistemare il vestito da sposa che ha già indosso.

 

“Ciao…”

 

Le salutiamo in coro e riceviamo solo un breve cenno col capo.

 

“Oh! Ragazze! Finalmente siete qui! Andatevi a fare una doccia e fatevi belle!”

 

“Ci proviamo…sperando di riuscirci…”

 

Borbotta piano Hermione sorridendo a Ginny.

 

“Oh…ma voi non ne avete bisogno, ragazze mie…orsù…muovetevi, però!”

 

“Certo!”

 

Intravedo Ginny dare un bacio alla guancia di mamma e andare insieme ad Hermione verso le scale.

 

“Oh! Mollì! Dovevam dir a les ragasce di ‘Arry e Ron…”

 

Doveva essere una cosa appena udibile Fleur...ma va bene lo stesso!

 

“Oh! Si! Ragazze…”

 

Hermione e Ginny si sono fermate appena avevano sentito il ‘sussurro’ di Fleur e ora sono costrette a tornare di nuovo al cospetto di mamma e della sposina.

 

Harry comincia a fare più rumore con i piatti che stà lavando a mano…che scemo…

 

“Ragazze mie…sentite…me l’ha detto Fleur da poco…certo…è un bel problema, ma risolvibile…”

“Che problema?”

 

Chiede Ginny sbuffando un po’.

 

“Vedete…ai matrimoni en France nous allon avez un accompagnateur…quindi abbiamo visto che gli unisci seonsa sareste solmant ‘Arry, Ron e vous!”

“Ok…” dice risoluta la cara sorellina “Io accompagno Ron e Hermione accompagna Harry. Nessun problema, vero Hermione?”

 

Mi cascano le braccia…

 

Harry mi guarda esasperato scuotendo il capo.

 

“Si, certo…nessun problema…”

 

“Bene…noi andiamo a sbrigarci!”

 

Le due sadiche pollastrelle non la spuntano qui!

 

Anche se tutte allegre e felici si dirigono ancora una volta verso le scale non sanno che vinceremo noi!!

 

Difatti…mia madre sa già cosa deve fare.

 

“Non sarebbe meglio se tu vai con Harry, tesoro? Sai…è un po’ squallido che ci andate in coppia tu e tuo fratello…e poi a te Harry piace da quando eri piccolina…dovresti essere contenta…”

 

“Mamma parla piano…Harry è lì!”

 

Ginny le si avvicina parlando a denti stretti e Harry non può fare a meno di sorridere e arrossire.

 

Che coppia questi due…

 

“Uff…”

 

Insististi mamma, insisti!!!

 

“Hermione, almeno tu…sii ragionevole! Puoi accompagnare Ron?”

 

Le mani prendono a tremarmi come non mai.

 

Poso sul tavolo il piatto che sto asciugando e mi affaccio un po’ in salotto.

 

Hermione mi da le spalle ed è seduta sul divano.

 

“Ve l’hanno chiesto loro?”

 

Chiede passandosi una mano sulla fronte e socchiudendo gli occhi.

 

“Loro? Cosa? No, bambina mia! Loro non sanno nemmeno di questa novità! E’ solo che ne parlavamo poco fa in camera io e Fleur mentre l’aiutavo a mettersi il vestito…questa loro usanza è molto sentita! E effettivamente…loro e voi siete gli unici che non avete un accompagnatore! Quante storie, ragazze! E’ solo per una sera…”

 

Hermione e Ginny si scambiano una rapida occhiata e cedono.

 

“Va bene.”

 

Io e Harry, nascosti in cucina ci battiamo due volte le mani e improvvisiamo una stupida tarantella.

 

“Bene! E ora su! Non perdiamo tempo…”

 

La voce di mia madre suona carica e orgogliosa!

 

Se lo merita!

 

E’ stata grande!

 

Le due ragazze si allontanano su per le stanze e mia madre affacciandosi in cucina ci alza i pollici.

 

Ora tocca a noi.

 

Lasciamo passare dieci minuti buoni, giusto per fare scena e poi, piuttosto nervosi, saliamo anche noi su dalle nostre dame.

 

Che facce toste, eh?

 

Io e Harry non riusciamo a non sorridere.

 

Sembriamo davvero due deficienti…

 

Eccoci.

 

La camera di Ginny.

 

Ci siamo.

 

Dio che nervosismo…

 

“Bussa tu.”

 

Gli dico a Harry.

 

Mi guarda come se gli avessi chiesto di baciarmi.

 

“Io?! E perché non tu?”

 

“Sei scemo? Dai…bussa…”

 

Scuote il capo.

 

“Tu sei ammattito. Bussa.”

 

“Ok…io busso…ma sei tu a parlare!”

 

“Ok, busso io e tu parli.”

 

Harry alza la nocca verso la porta e il con una manata gliel’abbasso.

 

“Ho detto che busso io e tu parli!”

 

Gli dico puntando il dito prima su di me e poi su di lui.

 

Lui sghignazza sottovoce.

 

“Allora saprò cosa dire ad Hermione!”

 

“Ok, bussa tu.”

 

Cedo io.

 

O quasi…

 

“Però so già anch’io cosa dire a Ginny…”

 

“’fanculo, Ron…”

 

“Anche a te, Harry…”

 

La porta davanti a noi si apre all’improvviso e ci troviamo faccia a faccia con Hermione e Ginny.

 

“Oh…siete…siete voi…”

 

Bisbiglia Hermione nervosamente.

 

“Perché vi siete appena detti quelle gentilezze?”

 

Guardo Harry nervoso.

 

O prende in mano lui la situazione o io qui svengo, chiaro?!

 

“Ragazze…Molly ci ha detto una cosa…”

 

Vai Harry…ti adoro!

 

Sei il mio migliore amico!

 

L’ho sempre detto che sei il migliore…

 

“Di stasera?”

 

Azzarda Hermione.

 

“Si…”

 

Aggiungo io.

 

Dai, Harry, continua tu amico…

 

“Bhè…ecco…noi l’abbiamo appena saputo…non potevamo…ecco…voi siete state via proprio per evitarci e quindi…”

 

“Evitarvi?”

 

Chiede Ginny curiosa.

 

“Bhè, si…è quello che ha detto Hermione…”

 

Mi intrometto io.

 

Ginny ridacchia ed Hermione ci sorride imbarazzata.

 

“Oh…acqua passata…siamo state tutto il tempo in giro per negozi a trovare questi vestiti…voi l’avreste trovata una cosa piuttosto noiosa dopo i primi 10 minuti, mentre noi ci siamo divertite tantissimo…e poi…non volevamo togliervi la sorpresa…”

 

Risponde sorridente la piccola Weasley.

 

Io e Harry ci scambiamo un’occhiata preoccupata.

 

“C-che sorpresa, Ginny?”

 

“Dateci un paio d’ore e vedrete.”

 

Hermione e Ginny ci esco la lingua e chiudono la porta davanti a noi.

 

“Non ci ho capito un accidente.”

 

Dico io guardando nel punto in cui un attimo prima c’era la faccia di Hermione.

 

“Nemmeno io.”

 

Mi confessa Harry con la mia stessa espressione.

 

“Andiamo a sbrigarci anche noi.”

 

“Già…” sospira Harry. “Andiamo a vestirci da pagliacci…”

 

***

 

Sarà da un quarto d’ora che continuo a guardarmi allo specchio.

 

“Questo cappello ci stà proprio uno schifo col vestito!”

 

 “Ma non vedi che il tuo vestito è blu e quella tuba è rossa? Maledetto coso…”

 

Harry stà disperatamente cercando di allacciare nel miglior modo possibile il suo cravattino…ma proprio non gli riesce!

 

Ci ha provato perfino con la magia…ma niente.

 

Lancio il cappello sul mio letto e torno a riguardarmi allo specchio.

 

Certo…anche il nodo del mio cravattino è pessimo…ma io sono meno paziente di Harry e mi sono arreso subito.

 

Col risultato che il fiocco sembra una specie di caramella sciolta al sole tutta da un lato, decentrata da collo e cascante verso sinistra.

 

“Sai che ti dico, Harry? Lasciamo perdere il fiocco, ok?”

 

Slaccio il cravattino che lancio sulla tuba e sbottono un po’ la camicia.

 

Harry dopo avermi guardato un po’ incerto si convince e insultando in tutte le lingue il disgraziato cravattino lo lancia di mal grazia vicino al mio.

 

“Bene…direi che va molto meglio!”

 

Annuncia raggiungendomi per guardarsi anche lui allo specchio.

 

“Siamo proprio due figurini!”

 

Cerco di sdrammatizzare io…

 

“Ma che figurini…sembriamo due idioti, Ron…”

 

“Appunto!”

 

Entra mio padre piuttosto trafelato e chiede…

 

“Ron…hai visto la mia tuba?”

 

Gliela indico.

 

“Come diavolo c’è arrivata qui sopra in camera mia?!”

 

Chiedo curioso.

 

Harry si stà ancora guardando poco convinto allo specchio.

 

“Non lo so, Ron…non lo so…forza scendete! E’ tardi e stai per sposarti!”

 

Non credo di aver sentito bene.

 

Harry mi guarda senza capire e borbotta un…

 

“E’ questa la sorpresa?”

 

“Papà…non sono io a sposarmi…è Bill!”

 

Mio padre si lascia cadere sul letto e si passa un fazzoletto sulla tempia sudata.

 

“Stò impazzendo sul serio…col fatto che hai chiesto ad Hermione di sposarla l’altro giorno mi sono confuso tutto…”

 

“Non l’ho fatto veramente, papà…cioè…l’ho fatto…ma per una pozione che per scherzo mi hanno fatto bere Fred e George…”

 

“Si, si, lo so! Ho sgridato anch’io i tuoi fratelli per questo…è che oggi ho fatto tali e tante di quelle cose che fino ad un secondo fa credevo che foste già tutti belli e sposati e restavate solo tu e Ginny…e che oggi toccava a te…con Hermione…Poverina…e io che in macchina le ho fatto il discorsetto che dovevo fare a Fleur…”

 

Harry afferma che deve andare urgentemente al bagno e si defila per nascondere a mio padre le risate che lo hanno investito.

 

Un giorno o l’altro lo uccido davvero.

 

“Su, papà…Hermione si sarà resa conto del tuo errore…può capitare…sei piuttosto stressato in questo momento…con la guerra in corso, il lavoro, il matrimonio di Bill…diciamo pure che non hai vita facile!”

 

“Eh già…puoi ben dirlo, figliolo…Su, ora andiamo.”

 

***

 

Come ogni buon cavaliere che si rispetti sono in salotto solo come uno scemo ad aspettare Hermione.

 

Harry è ancora in bagno a darsi una calmata.

 

Certo che mio padre stà proprio perdendo colpi, eh?

 

Ce ne vuole per confondere il matrimonio del suo primogenito con quello del più piccolo…

 

Ecco Harry.

 

Scendendo le scale ridacchia in play back e mi punta contro il dito.

 

Appena arriva gli mollo uno scappellotto.

 

Giuro.

 

Difatti l’ho fatto.

 

“Ahi…scemo…”

 

Si lamenta massaggiandosi la nuca.

 

“E voi due…? Che ci fate qui dentro a morir di caldo?”

 

Ci voltiamo di scatto e vediamo sulla soglia mia madre.

 

Cavolo…si è vestita davvero bene stavolta!

 

“Stiamo aspettando Ginny ed Hermione.”

 

Risponde Harry appoggiato come me alla spalliera del divano di fronte alle scale.

 

“Oh…loro sono fuori in giardino da un pezzo! Per una volta non sono le ragazze a farsi attendere, ma voi!”

 

Ci scambiamo uno sguardo confuso.

 

E noi che ci aspettavamo la discesa della scala stile sfilata di moda…

 

Mannaggia…

 

Harry mi tira per una manica e mi trascina fin sulla soglia da un’occhiata al giardino e le vede.

 

Lo capisco da come ha sgranato gli occhi all’improvviso.

 

“Dove sono?”

 

“A salutare un paio di persone anziane vicino l’albero.”

 

“Bene.”

 

Il nervosismo sale sempre di più…e sempre più vicino al livello critico.

 

“Come sto?”

 

Mi chiede Harry dandosi ancora una sistemata al colletto della camicia e alla giacca.

 

“Tutto ok…io?”

 

Mi da un’occhiata sommaria e annuisce.

 

“Ok anche tu.”

 

“Perfetto…andiamo!”

 

Nel dirigerci verso le ragazze mi do una furtiva sistemata ai capelli specchiandomi nel vetro della finestra del salotto.

 

Ed eccole.

 

Hermione è vestita di rosso.

 

Ginny di verde.

 

Chissà perché…mi ricordano qualcosa…

 

Sono comunque…bellissime…indescrivibili.

 

Mi rendo subito conto di quale sorpresa parlavano.

 

Anche Harry sembra pensarla come me.

 

E’ visibilmente imbarazzato.

 

E gli credo…

 

“Ciao!”

 

Ci salutano in coro allontanandosi dagli ospiti appena salutati.

 

“Ehi… state benissimo! Meglio del vestito del ballo del Ceppo, vero Ron?”

 

Ma che simpatica la mia Ginny, eh?

 

“Eh, si…molto meglio!”

 

“Ragazzi…presto…sta per cominciare!!”

 

Com’era prevedibile mia madre, che stà arrivando di gran carriera a chiamarci, tiene già in mano il fazzoletto da consumare di lacrime di qui alla fine della serata.

 

E i suoi occhi sono già leggermente lucidi di commozione.

 

Santo cielo, mamma…contieniti almeno questa volta…

 

Prendiamo posto dal lato dello sposo.

 

Certo che sono numerosi i Delacour…

 

Sono più di noi Weasley, più amici e parenti!

 

Cavoli!

 

C’è pure madame Maxime!

 

Ecco chi è che ingombra il posto…quella ne vale dieci di noi…

 

Ognuno di noi guarda stupito e ammirato la bella Fleur che avanza lungo il corridoio di sedie, verso l’altare dove l’aspetta mio fratello.

 

Il mio fratellone Bill.

 

Cavolo come lo invidio…

 

Anch’io voglio sposarmi!

 

 

Che cavolo ho detto?

 

Devo essere rincretinito…

 

Anche se…

 

Deve essere bello infondo…

 

Stare fino alla fine con la donna della tua vita, amarla e coccolarla senza chiedere il permesso o temere di essere impacciato…

 

Avere dei figli che sono la perfetta sintesi di due persone che si amano...

 

Sarebbe bello…

 

Davvero.

 

Bellissimo.

 

Come lei.

 

Con lei.

 

Hermione.

 

***

La cerimonia è finita da un pezzo e ci siamo persi di vista un po’ tutti nella confusione…compresi io e Harry.

 

Sono rimasto solo con Hermione.

 

Ora è davvero il mio turno.

 

“Ti va di ballare?”

 

Mi guarda sorridendomi socchiudendo un po’ i suoi begli occhi castani, come per scrutare un vago effetto magico.

 

Ma sappiamo bene entrambi che non c’è nessuna pozione a guidare le mie parole e i miei gesti.

 

Solo l’amore che provo per lei.

 

“Ok…”

 

Dice alzandosi e prendendo la mia mano.

 

Posa sul tavolino l’aperitivo che stava bevendo e la trascino sorridendo in pista.

 

Ecco!

 

Un bel romantico lento è proprio quello che ci voleva!

 

Grande maestro!

 

Balliamo per poco più di due minuti molto vicini tra noi.

 

Così vicini che posso sentire il suo petto sul mio costato.

 

Sento un bel calore prendermi e una dolce sensazione di benessere mai provato mi sale dalla schiena e arriva fino alla testa, inebriandomi i sensi di lei.

 

Del suo profumo e del suo dolce contatto.

 

Avvicina le sue labbra al mio orecchio e mi sussurra…

 

“Andiamo via. Io e te.”

 

Mi si è mozzato il fiato all’istante.

 

***

 

Apro la porta della mia stanza con una mano, mentre con l’altra tengo stretta a me Hermione.

 

La bella Hermione.

 

La mia Hermione.

 

Ci stiamo baciando con una passione tale che non credevo potesse mai capitarmi.

 

Solo il cielo sa quanto ho desiderato baciarla così.

 

Do un calcio alla porta e la distendo delicatamente sul mio letto.

 

“Ti amo Hermione. Ti amo più della mia stessa vita.”

 

Riesco a dirle tra un bacio e l’altro.

 

Lei mi sorride nel buio e mi risponde…

 

“Anch’io ti amo. Da impazzire.”

 

Prima di posare delicatamente le sue labbra sulle mie.

 

“Hermione…Sposiamoci! Non ora…dopo la scuola…quando sarà tutto a posto! Vuoi?”

 

“Non è una cosa da prendere alla leggera Ron…è una cosa seria…”

 

“Certo che lo è! Perciò te lo chiedo! Perché è con te che voglio stare per il resto della mia vita. Lo so.”

 

Mi bacia.

 

Sto in paradiso.

 

“Ok Ron. Sposiamoci. Arriverà di certo il momento giusto.”

 

La abbraccio respirando il suo profumo.

 

“Ma che bella scenetta…peccato che questa stanza fosse già occupata…”

 

Prendo rapidamente la bacchetta sul comodino e accendo la luce della stanza.

 

Ginny ed Harry sono stesi sulla branda accanto al mio letto.

 

Buon per loro che sono ancora perfettamente vestiti.

 

Hermione scatta a sedere e cerca di darsi un minimo di dignità.

 

Ha i capelli tutti scombinati e gli occhi socchiusi per l’improvvisa luce.

 

E’ proprio un amore!

 

“Harry…scusate…non potevamo saperlo…”

 

“Non preoccuparti, fratello…questa è la tua stanza…ora noi andiamo nella mia!”

 

Ginny mi sorride con fare comprensivo e schiaccia l’occhiolino ad Hermione che accanto a me ridacchia.

 

Harry scatta in piedi e da una mano a mia sorella ad alzarsi.

 

Sono sulla soglia e si fermano un attimo.

 

“E così vi sposate? Congratulazioni, ragazzi!”

 

Dice Ginny con aria un po’…mielosa…non nel senso negativo…

 

Ci sorridono.

 

Anche noi ricambiamo il sorriso.

 

“Grazie!”

 

La porta si chiude e la luce si spegne.

 

E io ed Hermione torniamo a scambiarci tutte le coccole che non siamo riusciti a darci in tutti questi anni.

 

E chi se ne frega se abbiamo solo diciassette anni e non abbiamo ancora finito la scuola…

 

La cosa più bella è stare insieme e progettare il nostro matrimonio.

 

Quanto vorrei che fosse adesso quel momento…

 

 

Datemi altri cinque minuti…!

 

Fine

 

 

A parte il titolo strano e pressoché senza senso…come vi è sembrata? Fatemi sapere!

 

Un bacione enorme a tutti quelli che mi hanno sempre recensito e ai nuovi! Grazie!!!

 

Padfoot

 

P.S. Ho un po’ di novità da mettere in rete…ma mi prendo tempo per correggerle per bene!

E poi, per ora in casa mia c’è aria di tensione…presto saprete anche voi di che si tratta!! ^///^

 

P.S.S. Un bacione speciale va alle mie grestine con cui ho fatto delle belle e lunghe chiacchierate potteriane nella breve settimana in cui sono stata bene e che hanno letto anche alcune delle mie storie su questo sito! Ciao belle! Spero di vedervi anche il prossimo anno al Grest 2007!!!

 

 

 

  
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