Masumi ascoltava attentamente quanto hijiri gli stava racontando.
Ancora non riusciva a credere a quella storia.
Karato e Shiori..... sembrava quasi un film.
- Sei proprio sicuro che voglia smascherare la madre? - chiese il giovane ancora riluttante.
- Si, signore.- confermò ol fedele collaboratore, - Shiori è proprio accanto a me e sta ascoltando quello che ci stiamo dicendo.-
Masumi si rasserenò, aveva cieca fiduta nelle capacità di Hijiri e si fidava delle sue parole.
- Se le cose stanno così, - commentò il giovane con sollievo, - Ci aggiorneremo domani.-
- Certo, signore.- rispose prontamente Hijiri.
- Karato? - disse Masumi prima di riagganciare.
- Mi dica , signore.- rispose l'altro prontamente.
- Non tutti hanno una seconda possibilità di essere felici,- disse Masumi in tono pacato, - io e te siamo stati fortunati afferrala al volo e non lasciartela scappare. Parlo per esperienza personale. - e senza aggiungere altro riagganciò.
Dopo aver parlato col suo fedele bracciò destro , Masumi abbassò lo sguardo , Maya dormiva serena abbracciata a lui, seppure nel sonno la ragazza non riusciva a staccarsi da lui.
Quel pomeriggio si erano amati come non facevano da molto tempo, adesso lei era li accoccolata contro il suo torace.
- Masumi.- chiamò maya nel sonno.
- Sono quì , tesoro mio.- le sussurrò lui piano cullandola dolcemente.
" Dormi , amore mio" disse tra se masumi sfiorandole la fronte con bacio leggero per non svegliarla, " domani saprai tutta la verità , ma adesso riposa, ci sarò io a vegliare sui tuoi sogni."

Hijiri rimase col cellulare a mezz'aria, certo che il suo capo era stato molto diretto....
Guardò Shiori che gli sedeva di fronte e la vide arrossire.
- Perchè mi guardi così ? - chiese imbarazzata.
Lui avvampò a sua volta ,ma si nascose dietro un tono di voce sicuro e disinvolto, - Dovresti essere abituata agli sguardi degli uomini, - rispose e senza volerlo la sua voce suonò un pò troppo piccata, - non passi di certo inosservata.-
Shiori si alzò, possibile che perfino lui vedesse in lei solo una specie di bella bambola?
- Non sono la femme fatale che tutti credete.- rispose risentita prima di avviarsi .
Non voleva dargli la soddisfazione di vederla piangere per colpa sua, pensò , trattenendo le lacrime.
Karato si alzò prontamente e le afferrò un polso.
- Lasciami ! - gridò lei risentita, - non mi toccare.-
Karato per tutta risposta la prese tra le braccia e la bloccò tra lui e il muro.
Shiori rabbrividì, sentire il corpo virile premuto contro il prorprio la sconvolgeva.
- Otto anni fa non ti dispiaceva quando ti toccavo- sussurrò Hijiri accarezzandole la schiena .
- Lo hai detto tu, - rispose Shiori con voce flebile, - non sono più la stessa di allora.-
Karato incassò il colpo, - ti chiedo scusa.- rispose accarezzandole le labbra con un dito, - Per me tu sei sempre la stessa...- fece una pausa, forse aveva ragione Masumi, pensò, - ... è che il pensiero che altri uomini possano guardarti....mi fa perdere il controllo.-
Shiori lo guardò spiazzata.
Era geloso!
Sembrava impossibile , ma era geloso di lei.
- Non mi stai prendendo in giro ? - chiese ancora incredula.
Lui scosse energicamente il capo, - Lascia che qualcuno si avvicini a te e avrai una prova che non sto scherzando.- aveva parlato senza esitare.
Shiori sentì il cuore accellerare i battiti, si lasciò andare contro di lui e appoggiò il capo contro la sua spalla, calde lacrime le rigavano il viso, ma stavolta erano lacrime di gioia.
Karato la strinse a se e le sollevò il viso, - Resta con me.- le sussurrò divorando con lo sguardo il bel viso di lei, - Ho passato otto anni senza di te , non sopporterei di perderti di nuovo.-
Shiori annuì , - si...- sussurrò tra le lacrime, - si...si...si...-
In quel momento si sentì aprire la porta dell'ingresso e una vocina allegra gridare, - Papà, sono tornata! -
Shiori raggelò.
-E' kaori, - le spiegò Karato in soffio, - era andata a fare i compiti da un'amica.-
Fecero appena in tempo a staccarsi che la piccola entrò.
Shiori la guardò, era una bella bambina di sette anni circa, era il ritratto vivente del padre, lo stesso sguardo penetrante e dolce , gli stessi capelli.
Si sentì il cuore colmo di gioia, sua figlia eri ; lì era viva ed era una bella bambina sana e vitale.
- Ciao .- salutò la piccola educatamente rivolta alla giovane ospite.
- Ciao .- la salutò shiori con voce flebile.
Karato andò incontro alla figlia, le arruffò i capelli e la prese in braccio.
- Kaori , - le disse sedendosi sul divano con la figlia in braccio, devo dirti qualcosa di molto importante.-
- Dimmi, papà.- rispose la bimba tutta seria.
- ricordi cosa mi hai detto il giorno della festa della mamma? - chiese lui dolcemente, doveva andare per gradi, non poteva sconvolgere una bambina così piccola.
- Si.- rispose Kaori adombrandosi, - che io non ero come gli altri bambini perchè non avevo la mia mamma.-
a quelle parole Shiori si sentì stringere il cuore.....
- Ricordi anche cosa ti dissi io ? . insistette il padre dolcemente accarezzandole  i capelli   ondulati.
Kaori annuì di nuovo, - Mi hai detto che la mamma sicuramente mi stava cercando e che forse un giorno mi avrebbe trovata.-
Hijiri annuì e fece cenno a Shiori di avvicinarsi.
- Tuo padre credo  abbia ragione.- rispose la giovane chinandosi sulla bambina, - sai anche io ho una bambina , proprio delle tua età .-
- D'avvero!- Kaori guardò incuriosita la bella sconosciuta.
Shiori annuì, - Si piccola, - confermò dolcemente.
- come si chiama la tua bambina? - chiese curiosa.
Il cuore di Shiori tremò, - Si chiama Kaori come te.-
La bambina sgranò gli occhi, - E....tu ...come ti chiami? - chiese ancora.
- Shiori .- rispose semplicemente la giovane.
Kaori guardò il padre e lo vide sorridere, - Papà, - un gioioso sorriso le illuminò gli occhi, - ma Shiori è il nome della mamma!-
Karato annuì sorridendo, - Hai capito allora chi è lei? -
Kaori annuì e saltò al collo della madre, - Certo che ho capito! - gridò felice, - é la mia mamma! -
Shiori se la ritrovò tra le braccia e la strinse, non aveva mai potuto abbracciare la sua bambina neanche quando era nata, la strinse forte , sembrava ancora un sogno.
- Non te ne andrai via adesso? - chiese la bimba sollevando lo sguardo.
Shiori le baciò la fronte, guardò Karato e sorrise attraverso le lacrime, - No, piccola.- sussurrò con la voce che tremava, - la mamma non se ne va più.-


Qualche ora dopo Shiori guardava la figlia dormire serena nel suo lettino.
- Dorme? - le sussurrò Karato, se ne stava appoggiato allo stipite della porta e le guardava in silenzio.
Shiori annuì, - E' crollata quasi subito.- sussurrò uscendo dalla cameretta.
Lui sorrise intenerito, - dopo una simile giornata anche una peste come nostra  figlia crollerebbe .-
Shiori sorrise e si appoggiò alla spalla di lui.
Karato le sollevò il viso, - Mi stai provocando ? -
Lei sorrise, - E se anche fosse? - chiese  con un sorriso malizioso.
Per tutta risposta lui la sollevò in braccio e la portò in camera da letto, la depose dolcemente sulla morbida trapunta e si stese accanto a lei.
- Dovrei aspettare...- sussurrò sfiorandole i capelli, - forse sto correndo troppo.-
Shiori iniziò a sbottonargli la camicia , - Ho aspettato quasi otto anni, - sussurrò sfilandogli del tutto l'indumento, - mi sembra anche troppo.-
Lui sorrise e ricambiò il bacio di lei con la stessa passione.
Sembrò come se tornassero indietro nel tempo, se tutti quegli anni non fossero trascorsi.
Erano gli stessi di allora, due giovani che il destino aveva fatto incontrare e che aveva unito indissolubilmente.
Ogni bacio, ogni sospiro, ogni carezza di quella notte era la conferma che in realtà loro due non si erano mai separati.