Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: DeMode    30/11/2011    5 recensioni
Uno strano sogno. Una strana isola. una serie di coincidenze...o forse no. una storia di sentimenti, rivelazioni, equilibri stravolti e grandi ritorni. (ho inserito "Spoiler!" poichè io seguo in particolare l'anime in Giapponese e non vorrei rovinare il tutto a chi ha sempre seguito solo l'anime in italiano...non so se è la scelta più corretta, spero di si.) AVVISO AGGIUNTO: ho aggiungo il pairing FrankyxRobin perchè mi sta venendo naturale, anche se inizialmente questa fic è nata come una RuNami e basta...resta comunque principalmente RuNami, con tanti accenni non sono a Franky e Robin ma anche ad altre coppie. fine avviso aggiunto. XD
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Franky, Nami, Nico Robin, Un po' tutti | Coppie: Franky/Nico Robin, Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“wow…questa biblioteca è molto più grande delle altre 6 che abbiamo già visto!”
 
“per forza, Chopper. Questa è la biblioteca di stato.”
 
Robin e Chopper commentavano estasiati la maestosità della settima biblioteca che visitavano. Franky si era diretto al
reparto “meccanica ed ingenieria”, non avendo ancora trovato ciò che cercava.
 
“qui c’è una mappa della biblioteca, possiamo individuare i reparti di nostro interesse e andarci senza girare a vuoto.”
 
Disse l’archeologa, indicando un grande pannello appeso alla parete.
   “WOW!! Ma è organizzatissima! Guarda, c’è un reparto per ogni disciplina medica! Questo è un sogno!”
 
Gli occhi della renna medico brillavano dallo stupore.
 
   “e c’è anche un reparto per ogni epoca storica conosciuta…molto interessante. Il reparto medico e il reparto storico sono
    adiacenti, possiamo andarci insieme, Chopper…Nami, il reparto cartografia è più distante, te la senti di raggiungerlo da
    sola?”
 
Nami era sovrapensiero. Quel sogno non l’abbandonava, a momenti le tornava in mente il volto di quella donna così simile
a lei, ma totalmente sconosciuta. Robin le scosse la spalla.
 
   “Nami? Tutto ok? Ti senti bene?”
 
   “eh? Oh, si si, tutto ok! Perdonami, ero sovrapensiero…comunque ho già consultato troppi libri per oggi, adoro studiare
    ma quando è troppo è troppo!”
 
Disse la rossa sorridendo divertita e con una mano sulla nuca.
 
   “credo che andrò in giro per negozi, ho bisogno di distrarmi con un po’ di shopping casuale.”
 
   “vuoi che ti accompagni? Se vuoi vengo con te…”
 
   “oh no no! Assolutamente no! Me la caverò da sola, e poi magari incontrerò qualcuno dei ragazzi!”
 
   “sei sicura Nami? Se vuoi posso venirci io con te!”
 
Aggiunse Chopper affacciandosi dalla spalla di Robin.
 
   “no, state tranquilli e consultate tutti i libri che volete…ci vediamo direttamente stasera alla Sunny! e poi, per qualsiasi
    cosa, abbiamo i lumacofoni portatili!”
 
   “hai ragione…ok, allora buona passeggiata.”
 
   “ciao Namiii! A stasera!”
 
La navigatrice si congedò, uscendo dalla biblioteca.
 
   “ed ora dove vado? Ci sarà pure qualche centro commerciale da queste parti…”
 
Nami camminava per le vie del centro, tutto era così caldo e vivace. E anche se la temperatura era molto bassa, l’aria di
festa, la felicità delle persone e quell’atmosfera così colorata e decorata la scaldava dentro.
 
   **Nami! Nojiko! Rientrate, la cena è in tavola!**
 
   **Ma mamma, stiamo costruendo una casetta per i gattini randagi!**
 
   **Poche storie, è buio e fa freddo! E poi è la vigilia di Natale, a chi lo volete lasciare questo bel tacchino al mandarino?**
 
   **TACCHINO AL MANDARINO??? Arriviamo!!!**
 
   **Bellemer dove l’hai rubato questo bel tacchino?**
 
   **NAMI!!! non dirlo neanche per scherzo, io sono un Marine! E poi rubare è reato, ricordatelo!**
 
   **Io non voglio rubare…voglio prendere in prestito! Possiamo iniziare a mangiare? Ho fameee!**
 
   **No Nami, stiamo aspettando un ospite…oh! dev’essere lui, Nojiko puoi andare ad aprire?**
 
 
 **Mamma Mamma! È arrivato Gen-san! E ha portato dei regali! E anche…UN ALBERO DI NATALE!!! Che bello!!**
 
 **WOW!!! È già decorato!! Com’è bello! GRAZIE GEN-SAN!!**
 
 **Non dovete ringraziare solo me, è un regalo mio e del Dottore. Avanti, metteteci sotto i vostri regali! Me li ha consegnati
  Babbo Natale in persona proprio poco fa!**
 
  **Tu conosci Babbo Natale Gen-san??**
 
  **Oh si Nojiko, e lui vi conosce molto bene…Babbo Natale conosce tutti i bambini del mondo!**
 
  **Bene, ora basta con Babbo Natale, sediamoci a tavola o il tacchino al mandarino fuggirà!**
 
  **Tacchino al mandarino? Suona bene!**
 
  **Oooh e sentirai come suona nel palato!...ah, Genzo…grazie…dell’albero, dei regali…hai reso le bambine molto felici.**
 
  **Ma figurati…vedervi felici rende felice anche me. Ora mangiamo!**
 
 
Nami si bloccò di soppiatto e sorrise. 
 
   “Anche i mugiwara dovrebbero avere un albero di Natale…”
 
Disse tra se e se. Ma ad un tratto qualcosa attrasse la sua attenzione. Un gruppo di persone si erano accalcate
davanti ad una vetrina, e guardavano ammaliate. Decise di avvicinarsi per dare una sbirciatina. Sgomitando riuscì a farsi
largo nella piccola folla per guardare. Una contorsionista si esibiva nell’entrare dentro un pacco regalo natalizio
di dimensioni decisamente impraticabili per una persona normale.
 
   “SUGOOOOOIII!!!! Hey, magari anche quella tizia è di gomma! He he!”
 
Nami si voltò di scatto, quella voce e quel modo entusiasta di esprimersi le era molto familiare. Difatti, ad un paio di metri
da lei anche Rufy assisteva allo spettacolo.
 
  “Rufy! Che fai qui? Non dovevi essere in giro per mercati con Sanji e Zoro?”
 
  “NAMI!! E tu non dovevi essere in biblioteca con Robin, Chopper e Franky? Comunque io…mi annoiavo, così ho
   cominciato a guardare le vetrine, e…”
 
  “E ti sei perso…”
 
  “no! Non è vero! Io…mi sono volutamente allontanato da quei due!”
 
  “Si, certo…piuttosto, ora che li hai lasciati da soli si scanneranno…non voglio neanche pensarci!”
 
  “Nami…”
 
  “…mh?”
 
  “…io…ho fame!”
 
In un millisecondo la testa del capitano fumava, e un bernoccolo cresceva sulla sua testa.
 
 
 
  “Pensavo stessi per dire qualcosa di serio! comunque, è ora di pranzo, anche io ho una certa fame…ti và se
  mangiamo insieme da qualche parte?”
 
  “SIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!! Ti adoro quando sei propositiva!!! Andiamo, SI MANGIAAA!!!”
 
  “…che cosa…a-adori?”
 
Nami rimase sul posto, lievemente stupita da ciò che aveva appena detto il suo capitano. Ma non fece in tempo a
chiedere delucidazioni, perché Rufy si era già posizionato in un tavolo per due della veranda di un grazioso
ristorantino all’aperto.
 
  “mh, deve averlo sentito da Sanji…si, non c’è altra spiegazione…e va bene, andiamo a mangiare.”
 
La navigatrice si sedette di fronte a Rufy, prontamente arrivò il cameriere. Con un rapido gesto, accese un piccolo arnese
al centro del tavolo, a forma di candela-centrotavola, che rendeva l’atmosfera più intima.
 
  “Buongiorno signori, avete già deciso? Se posso permettermi, vi consiglio il Menù odierno, il “True Love Menù”!
   Spaghetti al pomodoro rosso cuore, pollo in salsa dolce di mandorle, insalata di petali di fiore e dessert di
   cioccolato a forma di cuore, personalizzabile su richiesta! Il tutto accompagnato da un ottimo vino ovviamente…
   Davvero romantico!”
 
Nami sobbalzo, e arrossendo tentò di manifestare il suo disappunto.
 
   “No, vede, io e lui non st…”
 
   “BUOOOONO! Mi piace, lo prendiamo!”
 
   “Ok, ottima scelta signori. Il vostro menù sarà pronto quanto prima!”
 
   “MA VERAMENT…”
 
   “Fate presto, mi raccomando! Abbiamo fame qui! Ihihih!”
 
Il cameriere si dileguò all’interno del locale, oramai era troppo tardi per Nami. La rossa si poggiò una mano davanti
agli occhi in segno di disperazione, ma anche un po’ per nascondere il proprio imbarazzo.
 
   “Nami che hai? Stai forse poco bene?”
 
   “No…no…lascia perdere….”
 
   “ah..ok!”
 
Nami guardava in basso, senza proferire parola. Il suo imbarazzo toccò livelli ancora sconosciuti, non
riusciva neanche a posare lo sguardo su Rufy senza colorarsi di un rosso acceso. Possibile che quello zuccone
non capisse? Possibile che per lui fosse tutto normale? Si erano accomodati in un ristorantino romantico, avevano
appena ordinato un menù appositamente studiato per gli innamorati, e lui si comportava come se nulla fosse. E se
qualcuno dei loro compagni li avesse visti in quella situazione? Cosa avrebbero pensato?
 
   “Nami…”
 
   “…s-si?”
 
   “sei imbarazzata, non è vero?”
 
 
 
 
Nami sollevò la testa e guardò il suo capitano a bocca aperta. Allora non era del tutto idiota, aveva capito.
 
   “Beh…un pò…”
 
   “Non volevo metterti in imbarazzo…mi spiace. Se vuoi disdiciamo l’ordine e andiamo da un’altra parte.”
 
La ragazza ci pensò. E alla fine decise che non valeva la pena rovinarsi la giornata per un pranzo.
 
   “…Ma no, va bene qui. E poi le cose che ci sono nel nostro menù sembrano deliziose!”
 
   “ihihihih! Già, non vedo l’ora che arrivi da mangiare! HO FAMEEE!”
 
   “MODERATI! Siamo pur sempre in un localino discreto, e non mi và di attirare l’attenzione…anzi, dovremmo
   confonderci con la clientela comune e sentirci più a nostro agio…”
 
   “che vuoi dire?...”
 
   “beh…tanto per cominciare non essere sguaiato! E non fissare qualsiasi persona passi vicino al nostro tavolo.
    In fin dei conti…sei qui con me…”
 
    “aaaah, capisco…sei gelosa! Le fidanzate sono gelose, me lo diceva sempre Ace.”
 
    “tralasciando il fatto che io…n-non sono gelosa… NON SONO LA TUA FIDANZATA!!!”
 
    “ma poco fa hai detto che dovremmo entrare nella parte, e che qui stiamo insieme.”
 
    “…si ma…”
 
    “UUUUH E’ ARRIVATO IL CIBO!!! PANCIA MIA FATTI CAPANNA!!!!”
 
 Anche stavolta Nami non riuscì a finire di parlare. Anche se non avrebbe saputo cosa dire. Non riusciva a capire
neanche lei il motivo per il quale aveva chiesto a Rufy di “confondersi” tra le altre coppie presenti nel ristorante,
come se lo fossero anche loro. Alla fine, il ragazzo non aveva tutti i torti in ciò che aveva detto. Consumarono il pasto in
silenzio. Rufy era troppo impegnato a mangiare, e Nami era troppo impegnata a sentirsi in imbarazzo.
 
   **Ma per quale motivo devo sentimi in imbarazzo? Sto solo pranzando in un ristorante, devo comportarmi in maniera
     naturale, altrimenti ci noteranno tutti e mi sentirò ancora più a disagio…**
 
Si disse la rossa, che prese a mangiare con più gusto.
 
   “Oh, menomale…”
 
   “Eh? Che c’è?”
 
   “Beh…non toccavi cibo.”
 
   “…Per caso mi stavi osservando perché volevi allungare le tue manacce sul mio pranzo?!”
 
   “No, l’ho fatto perché ero preoccupato per te.”
 
Esclamò il ragazzo, mentre Nami sollevava lo sguardo.
 
   “Anche se non sembra, sto sempre attento che non ti manchi mai nulla. Forse non faccio clamore come Sanji, ma in
   silenzio mi interesso di ogni cosa…”
 
Nami rimase con la forchetta immobile vicina alla bocca, sbalordita. Il suo capitano quel giorno la stava sorprendendo.       
   “…D-davvero…davvero ti preoccupi in questo modo?...”
 
   “Certamente! Che domande sono?! Hey guarda!!!!! Arriva il cuore di cioccolato, yuhuuu!!
 
Il cameriere posò sul tavolino i due cuori di cioccolato, Nami li osservò attentamente.
 
   “C’è scritto qualcosa…ma chi l’ha scritto?! Sembrano geroglifici! Vediamo…copt…capt…captain…m-ma! C’è scritto
    CAPTAIN e NAVIGATOR! Ma come…?!”
 
   “Ihihihih! Ti piace? Poco fa quando mi sono alzato per cercare il bagno…sono andato dal cameriere simpatico!”
 
Per l’ennesima volta in quelle poche ore, Nami rimase a bocca aperta per “colpa” di Rufy. Non voleva ammetterlo, ma
quel gesto anche se poteva imbarazzarla le aveva fatto piacere. Non avrebbe mai pensato che Rufy potesse pensare
di fare qualcosa del genere per lei, pensava fosse troppo impegnato a pensare al cibo o ai combattimenti. In realtà, non lo
credeva in grado. Senza rendersene conto le brillavano gli occhi ed un ampio sorriso le era comparso in volto.
 
   “Avanti Nami, mangiamolo! Sembra squisito!”
 
   “…Si!...wow è veramente buono! Era tanto che non mangiavo del cioccolato…”
 
   “Ti piace il cioccolato?”
 
   “Si! La mia mamma non poteva comprarcelo spesso, non avevamo molti soldi…ma Genzo lo comprava sempre a me e
    a Nojiko per natale…”
 
    “Ti manca, vero?”
 
    “Chi, Genzo? Beh è naturale…lo considero mio padre. Comunque che ne dici se andiamo via da qui?”
 
Rufy annuì, pagarono il pranzo e ripresero a passeggiare per le vie del centro.
 
    “Sai…ti vuole molto bene, Genzo…tiene alla tua felicità più di qualsiasi altra cosa. è arrivato a minacciarmi!”
 
    “Che cosa?! Minacciarti??”
 
    “Ahahahah! si, forse non te ne ho mai parlato. Ma infondo è una cosa tra me e lui…”
 
    “Beh ora voglio saperlo!”
 
    “…non so se è il caso! Insomma, è una faccenda tra uomini e…”
 
    “RUFY SPUTA IL ROSPO!! Cosa vi siete detti tu e Genzo? E quando?”
 
    “E va bene…è successo una delle sere della festa sulla tua isola, io cercavo il melone col prosciutto e mi sono
    perso! camminando sono arrivato vicino ad una tomba su una scogliera, dove ho trovato Genzo che parlava
    con la persona che riposava lì…”
 
    “…Bellemer…”
 
    “Genzo ha notato la mia presenza, e mi ha detto ‘Ragazzo…Nami salperà con te sulla tua nave, affronterà pericoli
     e disagi, ma questo è quello che vuole fare e non posso impedirglielo…tuttavia…se il sorriso sparirà dal suo volto,
     io ti cercherò fino in capo al mondo, e te la farò personalmente pagare’…io gli chiesi perché mai sarebbe dovuto
     succedere, ma lui non mi fece neanche finire che mi disse minaccioso “PROMETTIMELO!!!”, ed io glielo promisi.
     Me lo ricordò anche il giorno dopo, e gli ho detto che non l’avrei mai scordato…”
 
La navigatrice si perse ancora una volta per qualche istanti nei ricordi dei momenti passati con Bellemer, Nojiko e Genzo,
ovvero coloro coi quali non aveva legami di sangue ma che considerava sua madre, suo padre e sua sorella.
Rufy ad un tratto deviò verso una vetrina, col solito entusiasmo da bambino. Nami lo osservò, sorridendo.
 
   **…A volte sei proprio un bambino…sei capriccioso, ed egoista…ma al contempo sei il ragazzo più dolce che
   conosca, Monkey D. Rufy…**

________________________________

note dell'autore: ooooh e chi è che ve li posta 3 capitoli in 10 minuti?? XD spero di completarla questa storia, un giorno o l'altro...il bello deve ancora arrivare! XD  a presto! ^___^  
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: DeMode