Mi sa che siamo incollati!
capitolo 3: Convivenza
Ma ci pensate? Io, James Potter, l'asso del quidditch,
l'astro nascente che illumina con la sua folgorante bellezza il cielo notturno,
si è appena seduto in riva al lago. Niente di che, in fondo la Evans mi è solo a
in millimetro di distanza! Sì lo so, è incredibile! Ma oggi pomeriggio non
avevamo lezione e lei voleva a tutti i costi studiare in tranquillità (valla a
capire). Comunque eccoci qua, come al solito con le mani incollate, mentre io la
guardo con occhi sognanti e lei ha gli occhi puntati sul suo libro di Difesa
contro le Arti Oscure.
Ahh... naturalmente prima di uscire ho SEVERAMENTE VIETATO a Felpato e gli altri
di raggiungerci... che c'è di meglio di una romantica passeggiata per i giardini
di Hogwarts con la mia madamigella preferita?
- Potter?! La finisci di fissarmi? Mi irriti!
James sbuffò, e di scatto portò una mano ai capelli per spettinarli ancora di
più. A quel gesto Lily lo guardò con sguardo infuocato.
- Per tua legittima informazione anche questo tuo vizio mi irrita! -
continuò la rossa, tornando al suo libro.
Il moro sospirò e si lanciò indietro, sdraiandosi sul prato. Chiuse gli occhi.
Quel giorno si stava veramente bene: anche se era Dicembre c'era un bel sole e
un'arietta fresca.
- Bella giornata, non trovi Evans? - chiese schiudendo gli occhi per
posarli sulla fisionomia della ragazza. Lei si voltò verso di lui annuendo, per
poi tornare distrattamente a studiare.
- Sì, bella... - mormorò per poi alzare lo sguardo verso il lago
pensierosa. Fino a due giorni prima mai si era immaginata che si sarebbe
ritrovata incollata con quell'idiota di Potter in riva al lago.
- Ma che bella coppia!
Un voce gelida gli fece girare, vedendo Lucius Malfoy avvicinarsi con passo
spedito verso i due con la bacchetta puntata su James.
- Certo però che potevi trovarti una purosangue Potter, sarebbe stato
meglio! - continuò poi, mentre lo raggiungevano Tiger e Goyle.
Lily s'irrigidì, mentre James prendeva a sua volta la bacchetta dalla tasca.
- Ripetilo e sei un uomo morto. - disse alzandosi, seguito, per forza,
daAlla rossa. Quest'ultima gli tirò la tunica.
- No!
- Che c'è, hai paura che il tuo bello si faccia male Mezzosangue? -
chiese Malfoy mentre i suoi "amici" ridevano. Accadde in un secondo: James puntò
la bacchetta verso Malfoy, ma purtroppo questo fu più veloce. Con un expeliamus
preso in pieno petto James perse l'equilibrio, cadendo insieme alla rossa nel
lago. I tre di Serpeverde si misero a ridere, mentre Lily e James riemergevano
dal lago fradici. In quel momento i tre se ne andarono, lasciando i due a
imprecare sottovoce.
- MALEDIZIONE! - James si strofinò gli occhi con foga, mentre la rossa
vicino a lui ridacchiava. Lui si voltò stralunato verso la ragazza, la quale si
mise a ridere a crepapelle.
- AHHH! TI DOVRESTI VEDERE!
James corrugò la fronte, mentre guardava la sua immagine riflessa nell'acqua:
aveva gli occhiali di traverso, mentre i capelli erano lisci come se gli avesse
messo del gel. Per non parlare poi della divisa, completamente spiegazzata e
fradicia. Lui sospirò, mentre la rossa continuava a ridere.
- TI STA BENE! AH AH!
- Anche tu non sei da meno, sai?! - replicò un pò infastidito che
qualcuno lo prendesse in giro in quel modo. Lei alzò le spalle, specchiandosi
nel lago.
- Bè, comunque fa più impressione vedere te conciato in quella maniera
che me! L'asso del quidditch non ha avuto molti riflessi per schivare
quell'incantesimo, vero mister Potter? - chiese continuandolo a prendere in
giro. Lui roteò gli occhi, non sapendo cosa rispondere.
- Quanto vorrei farti una foto! Non immag... EHI!
James, ormai scocciato delle sue prese in giro, le incominciò a spruzzare
l'acqua in faccia. Lei chiuse gli occhi, cercando di ripararsi alla belle e
meglio.
- Evans, soffri il solletico? - chiese poi con aria innocente il
ragazzo, mentre lei continuava a tenere gli occhi chiusi. Fermando gli spruzzi
d'acqua, lui iniziò a farle il solletico alla pancia sott'acqua, mentre lei
iniziava nuovamente a ridere...
- Dove sono? Sempre in giardino?
Remus si voltò verso Sirius, che guardava la mamma del malandrino sul suo letto.
Con un sorrisetto strano rispose di sì.
- Bene, almeno non stanno facendo niente d'illegale. Con James non si sa
mai! - disse Remus tirando un sospiro di sollievo.
- Oh no, non fanno niente di illegale... a parte il fatto di fare un
bagno nel lago nero!
- COSA?!
- TREGUA! - urlò la ragazza senza fiato, per poi nuotare fino a riva con
il moro alle calcagna.
- Maledizione Potter! Non ho più fiato! - continuò la rossa uscendo
fuori dall'acqua, seguita dal moro. Lui si buttò a pancia in giù, trascinando
pure la ragazza.
- Puà! Prima di farmi cadere a terra puoi pure avvertirmi! - rispose lei
sputacchiando l'erba che aveva messo in bocca quando era "atterrata" vicino a
lui.
- Me lo ricorderò la prossima volta! - mormorò chiudendo gli occhi. -
Comunque la prossima volta che vediamo Malfoy attuiamo qualche piano! - continuò
aprendo gli occhi con un volto eccitato dall'idea.
Lei lo guardò non del tutto convinta, anzi, con il suo solito ciglio severo. Lui
parve accorgersene, infatti si mise seduto.
- Eddai Evans! Guarda che ha fatto! - replicò indicando il lago e poi i
suoi capelli, mentre lei sorrideva divertita alla vista dei suoi buffi capelli.
- Non gliela vuoi far pagare? Guarda che mi ha fatto! - esclamò poi sorridendo,
mentre lei scoppiava a ridere. Lo doveva ammettere: in quel momento non sembrava
il solito insolente James Potter: aveva perso la sua maschera spavalda quando
era caduto in acqua, troppo occupato a pensare ai Serpeverde e al fatto che era
fradicio per occuparsi della sua solita arroganza e sfacciataggine. E senza
quella stramaledettissima maschera pareva essere anche più simpatico del
solito...
Lily lo fissò un attimo, mentre rideva anche lui divertito. Senza pensarci portò
una mano ai suoi capelli, troppo lisci a parer suo. Al gentile tocco delle mani
della ragazza sui suoi capelli lui smise all'istante di ridere, fissandola
stupito. Lei deglutì, rendendosi conto del suo gesto affrettato. Rimase
impietrita, per poi sbiascicare delle parole sottovoce:
- Ti stavano male così...
Lui sorrise... ma non il solito sorriso da sbruffone. Lei abbassò lo sguardo,
ritraendo la mano.
Il moro però l'afferrò delicatamente e se la portò all'altezza del cuore. Lei
arrossì mentre il ragazzo sorrideva dolcemente.
- Lo senti il mio cuore? - chiese sottovoce, avvicinandosi un poco alla
ragazza. Lei sentì un battito continuo, quasi frenetico.
- Sei tu che me lo riduci in questo modo. - disse avvicinandosi alle
labbra di lei.
- POTTER! EVANS!
Lei si staccò velocemente, mentre guardava arrivare di corsa la McGranitt.
- Salve professoressa. - borbottò infastidito James.
- Vi ho visto dalla finestra! Lo sapete che è pericoloso cadere nel Lago
Nero! - disse guardando con rimprovero la rossa.
- Dieci punti in meno a Grifondoro, e ora tornate nella vostra Sala
Comune! - annunciò prima di incamminarsi verso il Castello.
James sbuffò, mentre Lily si alzava in piedi.
- Cammina! - gli disse con rabbia, mentre lo strattonava.
- Ehi Evans! Che ti prende?! - chiese lui. - Cosa mi prende?! La
McGranitt ci ha tolto dieci punti, ne va del mio ruolo di Caposcuola! - rispose
furibonda, mentre lui sorrise sornione.
- Va bè, riprenderemo un'altra volta!
- Tenete!
Sirius lanciò a James e Lily un asciugamano. I due erano tornati nel dormitorio
di lui, cercando di asciugarsi come potevano.
- Grazie Felpato. - rispose James iniziando ad asciugarsi i capelli.
- Ora per cortesia potete spiegarci perchè eravate a farvi un bagno nel
lago?! - chiese Remus quasi shockato, mentre Sirius e Peter ridacchiavano.
- E' stata tutta colpa dei Serpeverde! - disse Lily rossa.
- Suvvia, a loro possiamo dire che volevano farci un bagno soli soletti!
- disse divertito James, mentre Lily si mordeva un labbro.
- Sì, come no!
- Visto? Lo dici anche tu!
I quattro malandrini risero, mentre la rossa sbuffò.
- Quando vorrei farmi un bagno! - mormorò stremata. James si voltò
falsamente offeso.
- Non ti è bastato quello con me?!
- Un bagno caldo Potter! Un bagno caldo, e senza un cretino al mio
fianco!
- Bè, io avrei preferito quello che abbiamo fatto prima, ma a te la
scelta. Forza, andiamo! - annunciò James con un'alzata si spalle, mentre si
dirigeva verso il bagno.
- Cosa?! - chiese lei rossa.
- Ci andiamo a fare la doccia, no? - chiese lui innocentemente. Sirius
si mise a ridere a crepapelle, seguito a ruota dalle risatine trattenute degli
altri due.
- IO mi vado a fare la doccia! TU stai FUORI! - disse mentre gli posava
un dito minaccioso sul petto.
- Non è meglio farlo insieme? Sotto la doccia, insieme, mentre i nostri
profumi si mescolano assieme creando un gioco di passione? - chiese lui con
occhi luccicanti.
- ...NO!
- Va bè, mi accontenterò di sbirciare da dietro la porta. - disse
alzando le spalle, mentre lei si portava una mano alla fronte.
- Mi sa che non ti accontenterai neanche di quello! - disse divertito
Sirius. - Come diavolo fa a togliersi i vestiti se siete incollati?
- Farò un incantesimo testa di cocomero! - replicò la rossa, facendolo
zittire mentre James gli rise in faccia.
- Che caldo!
James si portò una mano alla fronte, mentre l'acqua calda lasciava nella stanza
un vapore quasi insopportabile.
- Hai finito? - chiese poi.
- No!
Alla fine aveva vinto lei: così mentre la rossa era dentro alla doccia che si
faceva il bagno lui era fuori con gli occhi appannati, dalla quale non vedeva
niente.
Aveva provato più volta a dare un occhiata all'interno, in fondo le mani erano
unite e il vano doccia era un pò aperto, ma la ragazza gli aveva dato uno
schiaffo talmente forte che gli era rimasta l'impronta rossa. Quindi non poteva
far altro che intravedere la sua fisionomia attraverso il vetro.
" Meglio che niente... " pensò. All'improvviso la rossa chiuse l'acqua e
prese l'accappatoio che aveva lasciato appeso in cima alla doccia.
- Ah... si sta meglio!
Aprì il vano doccia, per poi uscirne con i capelli rossi che le ricadevano
appiccicati sul collo.
Per un fugace momento James avrebbe tanto voluto essere al loro posto...
- E ora chiudi gli occhi, e ti faccio un incantesimo! - lo minacciò lei
prendendo la sua divisa appoggiata lì vicino.
- Ok... non vorrei tanto ritrovarmi nuovamente la tua mano stampata
sulla faccia.
Chiuse gli occhi, mentre lei, accertatasi che li avesse veramente serrati, si
toglieva con un incantesimo l'accappatoio. Velocemente s'infilò la biancheria
intima, anch'essa con un incantesimo. Poi prese il maglione, asciugandolo con la
bacchetta.
James intanto aveva aperto un poco l'occhio destro, rimanendo incantato dalla
ragazza. Sapeva che era bella, ma fino a quel punto...
" Solo un angelo può essere così... "
Lei, non accorgendosi di nulla s'infilò il magione per poi mettersi la gonna.
- Non stai guardando, vero Potter? - chiese al ragazzo dietro di lei.
- Non sia mai! - rispose lui richiudendo gli occhi con un sorriso furbo
stampato in volto. Quando si mise anche la spilla da Caposcuola appuntata
minuziosamente alla sua sinistra, si voltò verso di lui, quando si accorse che
era anche tutto bagnato. Con un rapido gesto di bacchetta lo asciugò.
- Grazie. - disse lui schiudendo gli occhi, mentre la ragazza alzava le
spalle uscendo.
- Andiamo, è ora di cena.
Anche quella sera come poche ore prima la Sala Grande si voltò ridacchiando
verso di loro.
- Ma ci devono sempre guardare?! - esclamò la ragazza contrariata,
mentre si sedeva dove gli aveva messi la mattina prima la McGranitt.
- Che ci vuoi fare se siamo belli da togliere il fiato insieme? - chiese
lui prendendo un pò di patate al forno.
- Bella roba... - borbottò lei riempiendosi il piatto di cosce di pollo
con patatine fritte.
- Buon appetito... fame Evans? - chiese lui divertito, guardando la
ragazza che continuava a mettersi di tutto nel piatto.
- Guarda il tuo piatto Potter! - rispose lei arrossendo, mentre si
metteva del pane in bocca.
- Come vuoi... in fondo non mi piacciono le ragazze che mangiano solo
un'insalatina per rimanere in forma! Mi vanno più a genio quelle che hanno
appetito! - continuò rivolgendo la sua attenzione alle patate. Lei rimase in
silenzio, continuando a guardare di sottecchi i Serpeverde che continuavano a
ridere prendendoli in giro.
- Non li guardare.
Sobbalzò. James aveva parlato con un'insolita freddezza, che non rivolgeva mai a
lei. Stupefatta si voltò verso il moro, che continuava indifferente a mangiare.
- Non guardargli, o rideranno ancora di più. - continuò. Lei annuì, per
poi sospirare.
- Dici che domani l'effetto svanirà? - chiese lei. Lui sorrise,
riacquistando il suo solito tono divertito.
- Oh Evans, spero proprio di no! Mi diverto troppo! - disse sornione,
mentre le rivolgeva un sorrisone sincero.
- Sono piena!
- Ci credo, ti sei rimpinzata come un maiale!
- Non è vero!
James e Lily stavano salendo le scale per andare in Sala Comune. Lei era
stravolta, non ne poteva più di quella giornata. Lui d'altro canto sembrava
ancora pieno di energie.
Una volta detta la parola d'ordine alla Signora Grassa salirono le scale, per
poi fermarsi davanti al dormitorio maschile.
- Che stai facendo?! - chiese lei contrariata.
- Nel mio dormitorio! Io nel tuo non posso andare! Perciò dovremo stare
nel mio! - disse lui aprendo la porta, mentre lei sbuffava: ci mancava solo
quella! Accidenti!
Lui la trascinò fino alla sua stanza.
- I tuoi amici? - chiese.
- Non gli ho visti di sotto, saranno già in camera.
- Comunque sia chiaro: tu dormire per terra e io sul letto! - disse lei
stizzita. Lui alzò gli occhi al cielo. Non aveva voglia di dirle di no: si
sarebbe messo per terra, poi, una volta che lei si fosse addormentata, si
sarebbe messo nel letto al suo fianco... mica scemo, vero?
Una volta aperta la porta del dormitorio i tre malandrini all'interno si
scambiarono un'occhiata divertita, mentre Lily entrava sempre più contrariata.
- Vedete di non ridere! - li avvertì.
- Non sia mai vostra altezza reale! - disse fra una risatina e l'altra
Sirius. James ricambiò il sorriso, per poi dirigersi verso il suo letto, sulla
quale era piegato il pigiama blu.
- Dorme qua? - chiese poi Sirius, rendendosi conto che James aveva
gettato un incantesimo al pigiama e ora se lo stava infilando.
- Dove vuoi che stia? - chiese lui con un'occhiata furba. Lei non disse
niente, facendo comparire con un toccò di bacchetta il suo pigiama rosso per poi
indossarlo con un altro incantesimo come quella utilizzato da James.
- Uh... rosso della passione, eh Evans? - disse lui malizioso, mentre
lei gli faceva la linguaccia.
- Quella cosa doveva essere? - chiese ridendo.
- Una linguaccia!
- Fatta male aggiungerei!
Lily sorrise, per poi gettare un'occhiata a Sirius che si era accucciato davanti
al suo baule. Un minuto dopo ne uscì fuori con cinque burobirre e un sacco di
dolci.
- C-come fai ad avere quella roba?! - esclamò lei indicandolo. Lui aprì
la bocca per ribattere, ma lei indietreggiò. - No, per l'amor del cielo, non
voglio neanche saperlo!
Sirius alzò le spalle, mentre Remus e Peter si sedevano sul grande tappeto che
ricopriva tutta la stanza. Anche James si sedette e Lily lo imitò, guardando
però con sospetto i presenti.
- Dai, non fare quella faccia Evans! Non è illegale... oh almeno in
parte... - disse Sirius porgendole una burobirra.
- Lo sai che sono Caposcuola Black? Potrei anche denunciarvi alla
McGranitt dicendole che rubare roba dalla cucina! - disse mentre tutti
iniziavano a sorseggiare la loro calda bevanda.
- Fallo pure, ma ricordati che noi siamo i malandrini... possiamo anche
inserire nel tuo succo di zucca mattiniero della buona pozione polisucco che ti
trasformerebbe in Mocciosus all'istante... e tu non vuoi, vero? - chiese Sirius,
mentre gli altri ridacchiavano. Lei rimase impassibile.
- Non lo fareste mai.
- Uh... fai la tosta. E perchè sei così sicura? - chiese Sirius
sedendosi davanti a lei con sguardo spavaldo.
- Perchè per la pozione polisucco serve qualcosa di suo. La cosa più
efficace è un capello, e non penso che gliene andreste a staccarne uno. - disse
mentre tutti si mettevano a ridere, compreso Sirius.
- Però... ha ragione! - disse divertito, mentre alzava il calice.
- A Evans... che ha avuto il buon cuore di avvertirmi dal non staccare i
capelli a Piton!
- A Evans!
Tutti alzarono i bicchieri, mentre lei li guardava divertita.
- Siete tutti fuori!
Sirius si voltò.
- E' per questo che siamo affascinanti mia cara!