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Autore: xchocolatmuffin    30/11/2011    3 recensioni
Mi fermo un attimo e mi scontro con il ragazzo, con la mia solita abilità nello stare in piedi, scivolo per terra e mi prendo una sederata pazzesca.
‘Ahio’ urlo.
Il ragazzo mi aiuta a rialzarmi, mi fissa con un sorriso, mi sto per sciogliere, i suoi occhi sono qualcosa di indescrivibile ed il suo viso è perfetto, sembra un angelo, anzi, di sicuro è un angelo.
‘Perdonami’ mi dice facendomi tornare sul pianeta terra.
‘Sì, come no’ dico rimettendo l’ipod in tasca.
‘Posso farmi perdonare in qualche modo?’
‘Non saprei’
‘Le va di prendere un caffè?’
Lo guardo sbalordita.
‘Fa così con tutte le ragazza con cui si scontra?’ gli chiedo fredda.
‘E lei risponde male a tutti i ragazzi che le stanno facendo una semi-corte?’
Gli occhi mi escono fuori dalle orbite.
Devo aver sentito male, è impossibile che abbia detto quel che ha detto, insomma ci siamo visti da nemmeno 2 minuti.
Lo guardo con un grande punto interrogativo in faccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jacob Black, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun libro/film
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PROV.ALICE
Ero felice, felice come mai lo ero stata prima d’ora.
Guardai il mio neo marito e ci dammo il nostro primo bacio da marito e moglie.
Lo amavo, logico.
Logico sarà, ma non sapevo come spiegare questo amore.
Lo odiavo per quanto lo amavo.
Guardai la mia amica, anche lei era contenta, ma sapevo che in parte era triste, triste perché i suoi genitori non erano lì con lei, ma non l’avrebbe mai detto, si sarebbe tenuto tutto dentro.
Ci fissammo un attimo, io ed Bella.
‘Ti voglio bene’ le sussurrai.
‘Ti voglio bene anche io’ mi rispose.
Era vero, ci volevamo un mondo di bene e mai ci saremmo divise.
Mi feci prendere in braccio da Jasper, il quale mi portò fuori dalla chiesa.
Lanciarono il riso, ma mi coprì il mio nuovo marito.
Lo guardai, era bellissimo, stupendo, perfetto e solamente mio, di nessun altro, cosa potevo chiedere di più?
Un Lucano, avrebbe risposto Bella, ma questa battuta non valeva per oggi.
Non avrei potuto veramente chiedere niente di più, perché tutto questo era perfetto, unico, magnifico, un vero paradiso.
Avevo un fantastico marito, una amica che mi voleva bene, insomma una grande famiglia.
‘Ti amo, amore’
‘Ti amo anche io, Jasper’
‘Lo sapevo’
‘Senti ho una cosa da dirti’ dissi quando mi fece tornare con i piedi per terra.
‘Cosa, amore?’ mi chiese con il suo fantastico sguardo.
‘Non guardarmi in quel modo’
‘Come?’
‘Come mi stai guardando ora’
‘Ma io…’
‘Senti io… sono incinta’
Un attimo dopo mi ritrovai tra le sue labbra.
Sì, io lo amavo, ero pazza di lui.
 
PROV.EDWARD
Mi perdo nello sguardo magnifico di mia moglie, è un angelo, il mio angelo custode.
Siamo in giro per le strade di Parigi per il viaggio di nozze, è voluta passare in questa città perché è parte della sua infanzia.
La sto stringendo forte a me, so che per lei è una sofferenza, le ricorda gli anni passati e nonostante siano passati già due anni dalla morte di sua, si sente sempre sola, anche se sa benissimo che ci ssarò per sempre per lei.
Lentamente ci incamminiamo verso Porte Maillot, dove abbiamo la casa.
Sono stanco morto, ma ho una voglia pazza di stare con la mia mogliettina sotto le coperte.
Mi lascia un leggero bacio sulle labbra.
Direi che anche lei la pensa come me ed in poco tempo, mi ritrovo attaccato ad un muro mentre esploro con le mani il corpo dellamia donna.
E’ bestiale.
Ci amiamo tantissimo, forse perché ci siamo sposati da poco, ma possiamo stare divisi per poco tempo perché se no stiamo male.
Le bacio il suo naso alla francese.
‘Ti amo’ le sussurro.
‘Anche io se fossi te, mi amerei’ mi sussurra all’orecchio.
Si stacca lentamente da me, si mette a posto la camicietta e si dirige verso il nostro appartamento.
E’ piccolo, c’è una stanza, una piccola cucina, due bagni microscopici ed una sala con un divano-letto.
Non mi importa, in questo posto ci stiamo veramente poco, usiamo solo il letto.
Lentamente inizia a spogliarsi davanti agli occhi.
Potrei impazzire solo guardando il suo corpo e venire come un tredicenne che non conosce ancora il suo corpo, ma con la moglie che mi ritrovo è inutile non pensare queste cose.
E’ la mia Venere, la mia dolce fata, il mio amore più grande.
Sono imbambolato davanti a lei, probabilmente sto pure sbavando, ci manca solo che mi metti a scodinzolare e mi sentirei un vero cane, ma mi manca la coda…
Ma a cosa penso?
Non mi sono neanche accorto che mia moglie non è più davanti a me.
Ma dove è finita?
Entro in bagno ed eccola lì, mentre si sta facendo una doccia.
Non ci penso due volte, mi tolgo i vestiti e vado a far compagnia alla mia donna.
Mi sta dando le spalle, probabilmente non si è accorta di me.
La stringo a me.
Il mio petto contro la sua schiena.
‘Ti amo’ le sussurro all’orecchio.
Sospira.
Si volta.
I miei occhi riflessi nei suoi.
‘Ti amo anche io’ mi sussurra.
Si mette sulle punta dei piedi e mi bacia.
‘Non so come farei senza di te’ le dico stringendola forte a me.
‘Non potresti vivere’
‘Lo so’
‘Mi manca Anthony’
‘So anche questo. Sai stavo pensando a una cosa…’ dico interrompendo la frase perché poso le mie labbra sulle sue.
‘Cosa?’ mi chiede con il suo stupendo sorriso.
‘Non è che potremmo avere un altro figlio o magari due…’
Non mi fa finire la frase perché mi ritrovo la bocca impegnata.
‘Shh’ dice.
Cosa vorrebbe dire?
Vuol dire che vuole un altro figlio.
In pochi secondi capisco.
Lo vuole anche lei.
Iniziamo a baciarci con voracità, sembra che ci vogliamo quasi mangiare ed in poco tempo, sotto la doccia, ci ritroviamo a fare la doccia.
Ogni volta con lei è unica, neanche paragonabile con le altre ragazze che ho avuto.
E’ appiccicata a me.
Le gambe intorno i miei fianchi, le braccia intorno il mio collo ed io la tengo per le natiche.
Mi lascia un leggero bacio sulle labbra.
‘Tra l’altro sono già incinta’ sussurra con un sorrisone.
‘Cosa?’
‘Aspetto due gemelli’
Sono felice, insomma la nostra famiglia diventerà ancora più grande.
La stringo forte a me.
‘Sono felicissimo’
‘Ti amo, Edward’ dice seria guardandomi
‘Ti amo anche io’
‘Lo so’
‘Festeggiamo?’
‘Ma abbiamo appena finito di festeggiare…’
Non la faccio finire la frase perché deve smetterla di parlare troppo, non c’è un limite, l’amore si fa, punto.
 
PROV.JASPER
Siamo a Barcellona, volevo portare mia moglie in giro per il mondo, ma nulla è stata irremovibile dalla sua decisione, ha voluto stare nella nostra città, pensa che non ci sia niente di più bello di questo posto ed in fondo ha ragione.
Sono seduto vicino a Emmet e stiamo parlando del più e del meno, invece Alice sta parlando al telefono con Bella, ha detto che era di vitale importanza questa chiamata ed allora aveva preso il cellulare e se ne era andata.
‘Quando hai intenzione di farle il regalo?’ mi chiede Emmet
‘Non saprei, sto ancora pensandoci’
‘Secondo me devi sbrigarti’
‘Ma non saprei come fare’
‘Cosa ci vuole a dirglielo?’
‘Beh non è così semplice’
‘Jasper, stai scherzando? Basta che le dici: Amore, ecco il mio regalo’
‘E chi mi dice che sarà contenta?’
‘Ma stai scherzando? La faresti la persona più felice’
‘Non credo’
‘Ti fai troppe paranoie’
‘Sarà, mi preoccupo solamente’
‘Ti ama, punto’
‘Sì, ma quando le dirò quello che devo fare, si arrabbierà tantissimo’
‘Non penso’
‘Invece sì’            
Vedo mia moglie parlare al telefono.
Si agita, cammina da una parte all’altra ed io sorrido, è stupenda.
‘Sei proprio cotto di lei, Jasper’
‘Lo so, se no perché l’avrei sposata?’
‘Giusto’
E’ lontana da me, ma non so perché ho un brutto presentimento, ho paura che sia successo qualcosa, non sta sorridendo, è seria ed è strano.
Cosa è successo?
Di solito quando parla con la sua migliore amica è sempre sorridente, basta sentire la sua amica e anche se fosse il giorno più brutto della sua vita, tornerebbe a ridere.
Allora cosa è successo?
‘Ho un brutto presentimento.’
Mi alzo, mi dirigo verso mia moglie.
Mi sta venendo incontro ed in pochi secondi la trovo tra el mie braccia.
Sta piangendo.
La stringo forte a me, voglio farle capire che io per lei ci sono.
Le stampo un bacio tra i capelli e poi le alzo il viso con l’indice destro.
‘Amore, cosa è successo?’
Piange ancora di più, singhiozza ed io sto male, non so cosa fare.
‘Bella….’ Sussurra.
‘Cosa Bella?’
Piange di più.
Arriva Emmet e mi guarda preoccupato.
‘Alice, cosa è successo?’
‘Bella ha avuto un incidente.’
  
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