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Autore: _Deina13    01/12/2011    1 recensioni
Ti ricordi di quel ragazzo di cui ti parlo sempre, papà? Quel bellissimo ragazzo dagli occhi al cioccolato, dolce come il miele e con la voce capace di sciogliere i ghiacciai? Voglio stare con lui, papà. Non so se riesci a capirmi, ma lo spero, perchè anche se non abbiamo lo stesso sangue, io ti voglio un mondo di bene, so che la nostra esistenza gira intorno ad una serie di regole e, per farla corta, noi siamo ricchi e lui è povero, ma nessuno, e sottolineo n e s s u n o mi fa sentire come mi fa sentire lui, nessuno mi tratta come fa lui. Credo di amarlo papà, voglio stare con lui, passare il resto della mia vita al suo fianco...spero tu possa capirmi. Anche se non lo dimostro ti voglio bene. Con amore, tua figlia.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui era là. Era seduto su una panchina nel parco, guardava Harry dondolare sull'altalena che gli sorrideva felice.
Io ero lì. Ero dietro un albero che mi stringevo le braccia e guardavo a terra, tirando su col naso per non piangere.
I suoi occhi erano ancora più rossi e, anche se cercava di sorridere ad Harry si vedeva che non era felice come lo era lui. Nella mia testa risuonavano le canzoni dell'iPod di Vale, una sfilza sui Paramore e sui Coldplay che non facevano altro che farmi sentire meglio, fu allora che lo vidi. Il suo braccio si era di nuovo riempito di cicatrici, cercava di coprirle ma io sapevo che c'erano.
Esitai ancora un pò prima di andare a parlargli, avevo paura di qualcosa; mi stringevo nelle spalle e mi mordevo le labbra. Tremavo. Poi partii; a passo spedidto verso di lui, che continuava a guardare suo figlio che giocava.
Mi trovai davanti a lui in un batter d'occhio, oscurandogli la vista verso il parcogiochi; appena mi vide cercò immediatamente di dirmi qualcosa, ma io lo azzittii con un cenno della mano -qualunque cosa tu possa dire non cambierà nulla-
Lo dissi tutto d'un fiato, mentre lui mi guardava attonito, a bocca aperta; da così vicino i suoi occhi erano ancora più gonfi e molto rossi rispetto alla sua carnagione pallida di quel grigio giorno d'autunno. Guardandolo capivo che l'unica cosa che voleva era che ogni cosa tornasse al suo posto, e non cercava di nasconderlo.
Tirai su col naso, cercando di non versare lacrime -prima di tutto, dimmi,  perchè lei ti cercava, l'altra sera- la mia voce era ancora rotta, tremante, volevo essere decisa, e non fargli capire che ero debole senza di lui -dimmi solo quello che stava facendo ieri nel tuo posto di lavoro-
-Eule- la sua voce tremava, più della mia; alzò lo sguardo verso di me ed i suoi occhi gonfi mi squadrarono -mi di spiace tanto...io non..-
-Rispondi alla domanda- lo bloccai fredda.
Tenevo ancora le braccia strette nelle spalle, conserte sotto al petto, per non sembrare fragile dinanzi a lui; ma, per me, Gabriel aveva capito che, senza di lui, io non ero affatto forte.
Tirò su col naso, e delle lacrime gli scivolarono sul volto; quanto avrei voluto essere una di loro, per accarezzargli dolcemente il viso, per stare con i suoi occhi fondenti, per amarlo anche se lui non se ne sarebbe mai accorto
-Voleva soldi- disse piano, ma fu veloce a prendere fiato -Eule ti giuro che..-
Lo zittii con un cenno. Lui era rimasto seduto, con le mani sulle ginocchio ed un'espressione implorante; ma io dovevo rimanere fredda, volevo solo capire qual'era il vero motivo, perchè mi aveva nascosto quelle cose
-Da quando sapevi che era viva?- abbassai un pò la voce, dopo essermi girata a guardare Harry giocare con i suoi amici sullo scivolo
-Non...non lo sapevo..- balbettò nervoso, guardando in basso, mentre altre lacrime scendevano dai suoi occhi nocciolati
-La verità- dissi in un sospiro, dopo aver guardato il cielo.
Le nuvole avevano perso forma; fra gli alberi e gli aquiloni che svolazzavano nel vento autunnale di settembre; alcune sembravano pecore, altre fiori, alcune semplicemente macchie; ma c'era una che mi coì più di tutte, una che vidi di sfuggita, nella frazione di secondo in cui alzai gli occhi al cielo; in realtà erano due: un cuore spezzato.
Iniziò a nascondere dei singhiozzi prima di incrociare i suoi occhi coi miei -non sapevo fosse viva- sospirò, e sembrava sincero -ieri sera è stata la prima volta che l'ho vista, te lo giuro...-
Annuii abbassando lo sguardo, ma non dissi nulla
-Non te l'ho detto perchè non credevo ce ne fosse bisogno..era prativamente morta- continuò con la voce rotta -per noi..-
Annuii di nuovo e lo fiassai negli occhi per alcuni istanti -ma non è questo il vero problema..-
Lui scattò sorpreso e si asciugò le lacrime -ah no? E qual'è?-
Feci un passo in avanti, verso di lui, e mi strinsi ancora più forte nelle spalla
-Lei è talmente bella, Gabriel- dissi scuotendo lentamente la testa, continuando a guardarlo nei suoi occhi color cioccolato -farebbe invidia ad Angiolina Jolie se la conoscesse..-
Sbuffò -ma cosa stai dicendo? Tu sei..-
-Insomma..- lo fermai -tu stai con me perchè non puoi avere lei...-
Fece una smorfia -ecco lo svantaggio di avere una fidanzata psichiatra..- disse fra sé e sé.
Cercai di trattenere le lacrime, insistenti nello scendere
Non lo ascoltai -odio il fatto che ti amo, ed odio il fatto che tu non lo fai come vorrei io- iniziai a parlare più veloce, ma le lacrime erano più difficili a trattenere -oppure semplicemente non lo fai, io....io non lo so..- iniziai a singhiozzare, tutto in una volta, tutto allora -è che sono confusa, Gabriel...così confusa..e mi dispiace eprchè mi sto sfogando con te adesso però...- il mio viso si era completamente bagnato, i miei capelli si erano attaccati al viso, e lui mi guardava fisso, a bocca aperta -odio me stessa, odio te e tutti quelli che mi circondano, che mi stanno intorno e non capisco quello che succede...odio la mia vita, il mio carattere, il mio corpo, il fatto che devo quasi nascondermi per stare con te, che quando di guardo sento di amarti e poi scopro che mi nascondi delle cose, che se solo mia madre sapesse che amo qualcuno come te mi si metterebbe contro...- ormai avevo sciolto le braccia, e le agitavo nervosa, con le lacrime che scendevano dagli occhi -..odio come mi tratti, come mi fai sentire, come tratti le persone intorno a me, e come ti trattano loro, odio le situazioni in cui ti ho messo, in cui ti ho cacciato, il fatto che per colpa mia devi subire cose che non dovresti..-
Andai avanti così per un pò a dire le cose che odiavo, e finivo di dire sciocchezze, cose false, cose senza importanza, mentre lui mi continuava a guardare, ad occhi sgranati, come se non sapesse cosa fare, come se non capisse quello che stavo dicendo
-E soprattutto...- continuai tremante, ormai quello che diceva non si capiva più -la cosa che odio più di tutte, odio il fatto che tu sia così tanto più alto di me, mi fai sentire piccola ed insignificante, solo stare al tuo fianco mi fa sentire così...-
Singhiozzavo sempre più forte e mi riusciva difficile respirare. Fu allora che lui si alzò e veni verso di me lentamente
-C'è un vantaggio in questo- prese a giocherellare con una ciocca inanellata e sorrie
-Ah si?- tirai rumorosamente su col naso, continuando a tremare -e quale sarebbe..?-
-Che quando mi abbracci senti il mio cuore che batte per te- sorrise ancora di più e poggiò l'altra mano sulla mia spalla.
Abbassai lo sguardo incrociando le braccia al petto -non dire stupidaggini-
Mi mise un dito sotto il mento e mi alzò dolcemente il viso -sei bellissima, e non devi permettere a nessuno di dirti il contrario- cercai di guardarlo negli occhi, ma non ci riuscii -io ti amo, per davvero, non è perchè c'è Christy di mezzo, mi sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho visto, e niente può cambiare questo, tantomeno quella troia della mia ex moglie- alzai lo sguardo verso di lui e finalmente riuscii a squadrarlo bene -si hai capito bene, ex moglie, ha cambiato nome ormai, non ha più nulla a ché fare con noi- i suoi occhi quasi ridevano, e non erano più tanto gonfi -e riguardo alle altre cose...beh..-
-Non ce n'è bisogno- sorrisi stringendogli le braccia al collo -ero solo arrabbiata Gabriel...mi dispiace- mi aggrappai al suo petto, ma lui non riuscì na dire nulla ho solo bisogno di un abbraccio adesso..-
Rise -questo lo so fare...-
Mi strinse forte a sé, tenendomi stretta per i fianchi ed io poggiavo la testa sulla sua spalla. Volevo che quel momento non finisse mai.
   
 
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