From another part

Quarto giorno

Non riuscii a dormire la notte, il suo volto continuava a riaffiorarmi come se fosse davvero li, vicino a me.

Stavo facendo davvero la cosa giusta?

“ I sensi di colpa finalmente ti arrivano! No cervelletto bacato! No che non stai facendo la cosa giusta! Hai lasciato gli amici di una vita per quei quattro pazzoidi che nemmeno conosci!”

<< E cosa centra se non li conosco?! Poi ora incomincia a capirli e che problema hai?! Ti dispiace che mi stia divertendo?!>>

“ Con quello che tu definisci “divertimento” stai ferendo delle persone Hermione! Non è così che si fa!”

<< Non sono mica problemi miei se quelli non sanno stare al gioco! Se non sanno sorridere non sono affari miei! Non me ne frega niente!>>

“ Quelli?! Quelli sono i tuoi amici! Rammenti?! Harry e Ron?! Ti ricordi chi sono?!”

<< Cero che mi ricordo! Non sono mica scema!>>

“ A me pare proprio il contrario!”

<< Senti, non rompere il cazzo okay?!”

“ Io ti rompo eccome! Sai almeno cosa gli stai facendo passare?!”

<< Ehi, guarda che non li ho mica presi a botte! Se non li cago non è mica un dramma!>>

“ Invece lo è eccome!”

<< Senti, se mai per tè è una cosa catastrofica, per me no, quindi…>>

“ Ti ricordo che io sono te e quello che penso io lo pensi tu!”

<< Oddio! Non rincominciare! Io non sono te e tu non sei me! Non siamo più la stessa persona!>>

“ Invece lo siamo eccome! Se non ti è chiaro stai parlando da sola!”

<< Tecnicamente sto parlando da sola, ma in realtà parlo con l’altra me!>>

“ Quindi ho ragione, io sono te!”

<< No tu sei l’altra me!>>

“ Se mai sei tu che sei l’altra me! C’ero prima io in questo corpo!”

<< Io sono nata quando sei nata tu, solo che tu hai preso prima il controllo di questo corpo!>>

“ Quindi sono io la vera Hermione!”

<< No tue sei la vecchia, ora ci sono io!>>

“ Non credere di rimanerci per sempre qui, quando capirò come farti andar via stanne certa che ti caccerò a calci!”

<< Guarda, inizi proprio a parlare come me!>>

“ La vuoi smettere?!”

<< Io non smetto proprio niente!>>

“ Invece si!”

<< Cos’è? Ora ci mettiamo a litigare come delle bambine di cinque anni?!>>

“ Garda che qui la bambina sei tu!”

<< Tu credi?>>

“ Si, lo credo eccome! Sei solo una bambina viziata ed egoista! Non ti riesce proprio di pensare agli altri vero?!”

<< Tu credi veramente che agli altri gliene freghi qualcosa di me?!>>

“ Ad Harry e Ron si! Quindi smettila di fare la sapientona con me! E vattene!”

<< Si certo, a loro non gliene è mai importato un fico marcio di te!>>

“ Questo te lo stai inventando tu! Vattene subito! O giuro che chiamo un’esorcista e ti faccio uscire dal mio corpo!”

<< Ah, si?! E con quali mani hai intenzione di telefonarlo?!>>

“ Stai mettendo a dura prova i miei nervi, non esagerare!”

<< Perché se no che mi fai?!>>

“ Ora basta, non ho intenzione di discutere un minuto di più con te! Ma non credere di aver vinto, prima o poi torno a finire il discorso e giuro che riprenderò il controllo!”

Si, che faccia come gli pare, non riuscirà mai a scacciarmi.

***

Sento il vento scuotermi i capelli, i piedi sono freddi, dove sono? Il mio corpo si muove senza che io lo controlli. Mi gira parecchio la testa, sto sognando? È probabile, sensazioni del genere le puoi provare tutti solo in un sogno.

In lontananza sento qualcuno urlare, è una voce maschile, stridula, come quando i ragazzi cambiano la voce durante l’adolescenza. Cosa starà gridando, è troppo lontana. Cerco di concentrarmi, stringo gli occhi, faccio sempre così quando mi concentro.

Apro gli occhi.

D’avanti a me c’è Hogwarts, ma la visuale che ho su i tetti non è quella che ho quando cammino nei corridoi. Sposto lo sguardo sui miei piedi, poggiano su un cornicione di una finestre e sotto di esso c’è solo il vuoto.

Reagisco senza pensarci, mi spavento e iniziano a formicolarmi i piedi, barcollo… sto per morire, lo sento.

Una mano mi prende alla vita e mi trascina dentro alla finestra. Cado a terra, su un corpo caldo che mi stringe a se tremante.

<< Cosa credevi di fare?>> Ron << volevi ammazzarti?>> cosa? No! No che non volevo farlo, cosa dici?! << Herm.>> districò l’abbraccio ed intercettò il mio sguardo << che cosa ti sta succedendo?>> nel suo sguardo vidi tristezza, un dispiacere molto grande.

<< Ron…>> come potevo giustificarmi? Era forse giusto fargli tutto questo?! Le sensazioni che provavo quando trasgredivo le regole valevano tutto il male che gli stavo arrecando?!

“ No, non che non valgono tutto ciò Hermione. Loro ti vogliono bene e si preoccupano per te, stanno male per te, non puoi comportarti così, dagli almeno una spiegazione. Gli devi una spiegazione.””

<< Perché hai detto quelle cose a Harry? Si, posso capire come ti senti, anche io sono un po’ geloso, ma non gli avrei mai fatto una cosa del genere. Herm…>> mi scostò una ciocca di capelli dal viso << parlami, dimmi perché fai così, perché io sto impazzendo.>>

<< È complicato.>> cercai di scostare lo sguardo dai suoi occhi, ma lui mi riprese il volto delicatamente con una mano e me lo riportò di fronte a lui.

<< Io sono qui, cercherò di capire, in questo momento son qui per te.>> mi sorrise fiducioso e io cedetti raccontandogli tutto ciò che accadeva da quattro giorni nella mia testa << è davvero questo quello che cercavi?>>

<< Non lo so, non mi sento completamente felice Ron, non so come spiegarlo, penso sia questo ciò che mi può rendere felice, ma ho capito che non fa altro che farmi e fare male. Mi dispiace per ieri, mi sono sentita malissimo.>>

<< Herm, ma se ti senti male comportandoti così, allora non farlo più, torna come prima, ti prego.>> quella supplica mi strinse il cuore.

<< Ma mi sentivo vuota, preferisco sentirmi male piuttosto che non provare alcun sentimento Ron.>>

<< Allora devi solo cercarli da un’altra parte i sentimenti, ci sono molte altre cose che possono farti provare emozioni.>>

<< Come per esempio il paracadutismo o il bungee junping?!>> sorrisi

<< Si, o anche cose come questa…>> con dolcezza mi prese il viso tra le mani e mi baciò dolcemente. Fu un bacio timido, quasi azzardato, ma pieno di amore e tenerezza, uno dei baci più dolci che abbia mai potuto desiderare.

<< Mmm… si, anche>> dissi ancora con la mente a quel bacio.

<< Allora che ne dici? Andiamo da Harry?>> mi domandò alzandosi per poi tendermi una mano.

Io l’afferrai e lui mi alzò da terra senza fatica, poi, mano della mano  percorremmo il corridoio per andare da Harry, per chiedergli scusa e fargli conoscere la scatola della vecchia Hermione, con la brama di affetto di quella nuova al suo interno.