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Autore: Sonnyx94    02/12/2011    1 recensioni
-Joe non andare- disse lei prendendolo per un braccio -Se vai, io mi conosco, non torno in dietro-
Lui la guardò con le lacrime agli occhi, era la prima volta da quando lo conosceva che Demi lo vedeva con gli occhi lucidi.
Ma Joe sapeva di doverla lasciare andare.
Le rivolse un sorriso forzato e una lacrima gli rigò la guancia, andando a perdersi in quella fossetta che si formava ogni volta che sorrideva.
Joe Jonas piangeva, piangeva per lei.
Si chinò e le diede un bacio sulla fronte, poi appoggiò la propria sulla testa della ragazza, che intanto aveva chiuso gli occhi per gustare a fondo l’ultimo momento insieme.
Joe non riusciva più a controllarsi, immerse il volto nei capelli profumati di Demi per nascondere le lacrime.
L’ultima chiamata per il volo di Milano riecheggiò nella sala.
-Ti amo-
E quando Demi riaprii gli occhi Joe era già sparito
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7: "Ti Farai Ammazzare"


 

A Demi era rimasto un mese da passare a Dallas, un mese senza il supporto di Miley che era partita per la sua luna di miele con Nick, un mese a cercare di sopravvivere alla presenza di Joe.
Così decise di tenersi il più possibile occupata, riuscii a trovare un po’ di distrazione andando ogni giorno al ranch della sua amica Sophie, dove aveva lasciato il cavallo che suo padre le aveva regalato da bambina.
Si chiamava Asso, era di colore marrone cioccolato, alto con le gambe lunghe e sottili. Un ottimo saltatore.
Demi riprese gli allenamenti al salto ad ostacoli che aveva sospeso per lungo tempo, dopo la partenza per Londra.
Tornare in sella fu come imparare nuovamente a camminare, difficile ma stupefacente al tempo stesso.
Le prime settimane furono davvero divertenti, contando che di Joe non se ne vedeva l’ombra, visto che nessuno sapeva dove lei si trovasse.
O meglio, tutto andò così finché un giorno, mentre portava Asso nel recinto per l’allenamento, non arrivò un camion.
Demi si fermò, legò Asso al palo del recinto e andò ad accogliere il visitatore.
Quando questo scese la prima cosa che la ragazza pensò fu: non è possibile!
Joe era saltato fuori dal camion con un sorriso beffardo sul viso, vestito con jeans, camicia a quadri, cappello da cowboy e stivali abbinati.
< Ehi, Demi! > la salutò, togliendosi il cappello.
La ragazza provò ad aprire la bocca ma non ne uscii alcun suono, era scioccata.
Cosa diavolo ci faceva lì? E perché era vestito in quel modo?
In quel momento scese un uomo dal camion, che prima Demi non aveva notano.
< Signor Jonas veda di sbrigarsi a portare via quella specie di mostro che scalcia come un ossesso nel mio rimorchio. Voglio quella bestia fuori di lì. Ora > l’uomo era davvero molto arrabbiato.
Un momento. Mostro? Cosa diavolo aveva in mente di fare quel ragazzo?
< M-mostro? > chiese Demi incredula.
< Volevo farti vedere una cosa > disse Joe, invitandola a seguirlo sul retro del furgone. Demi si lasciò trascinare, non riuscendo a togliersi l’espressione da ebete che aveva sul viso.
Joe aiutò l’uomo ad aprire il portellone del rimorchio e quando questo si aprii, Demi si ritrovò di fronte il cavallo più bello e spaventoso che avesse mai visto.
Era altissimo e i suoi occhi roteavano selvaggi, neri anch’essi come il manto color ebano. Scalciava e nitriva come un pazzo, cercando di mordere le corde con cui era stato legato.
< Spero proprio che tu sappia quello che fai > disse il proprietario del camion a Joe, rimasto scioccato come Demi alla vista di quella creatura infernale.
< Certo che lo so > rispose sicuro il ragazzo, che invece osservava fiero il suo destriero.
< Joe? Ma cos’hai comprato? > esclamò Demi.
< Lo fai scendere tu, amico > disse l’uomo a Joe < Io quel coso non lo tocco >
Senza la minima esitazione Joe salì sul rimorchio e si avvicinò al cavallo che non la smetteva di dimenarsi.
< Joe sei sicuro che sia una buona idea? >  chiese Demi preoccupata.
Ma il ragazzo non le diede retta, afferrò con cautela la corda che teneva fermo il cavallo, mentre con l’altra si avvicinò per toccarlo. Ma la bestia si ritrasse e cercò di mordergli la mano, così Joe iniziò a sussurragli delle parole che Demi non riuscii a sentire e dopo qualche minuto il cavallo si calmò e si lasciò toccare.
Così il cavallo infernale si lasciò sciogliere le corde e accettò di farsi mettere le briglie, per poi seguire Joe fuori dal rimorchio.
Dopo aver pagato il camionista, Joe aveva portato il cavallo nelle stalle e lo aveva messo nel box affianco a quello di Asso.
Il box del cavallo infernale aveva un’etichetta con il nome che Joe aveva dato all’animale.
SatanAsso.
Ahah, ma che spiritoso.
< Voglio che stiano vicini > disse Joe ad una Demi molto irritata.
< Joe, vuoi dirmi cosa diavolo ti è venuto in mente? > esclamò la ragazza.
< Pensavo a come passare del tempo insieme e visto che ultimamente stai trascorrendo tutte le tue giornate qui, ho pensato che fosse carino condividere qualcosa. Un’attività > fece spallucce Joe, mentre cercava di accarezzare SatanAsso che però non apprezzava molto quel gesto e tentava di morderlo.
< Ma se non sai nemmeno come si sale su una sella, come pensi di salire su un’animale così? Vuoi ucciderti per caso? > sbottò Demi.
< Bè puoi insegnarmi e magari, visto che tra qualche settimana c’è la gara di salto ad ostacoli... >
< Non azzardarti a partecipare alla gara, è troppo importante per me! Come faccio a concentrarmi se tu sali su quel cavallo rischiando di romperti l’osso del collo?! >
< Lo so che è un cavallo complicato, ma vedi su internet c’era scritto che è stato maltrattato e... >
< Aspetta > lo fermò Demi < Hai comprato un cavallo su internet? >
Joe le sorrise.
< Oh mio Dio! Ma sei impazzito, davvero! >
< Senti Demi, io so quello che facevi prima qui. Non saltavi solo gli ostacoli, aiutavi i cavalli. Tu sei l’unica che può aiutare SatanAsso >
Joe aveva ragione, ma erano passati tanti anni. Prima di diventare famosa, Demi aiutava i cavalli che avevano subito dei traumi a tornare alla normalità. Ricordava che una volta aveva risolto un caso come quello di SatanAsso, un cavallo che era stato maltrattato non riusciva più ad essere toccato dalle persone e lei era riuscita a guarirlo.
< Demi, ti prego. Aiutalo > la implorò Joe.
Demi guardò il cavallo, dietro la cattiveria e quegli occhi da cavallo pazzo, ora riusciva a vedere solo paura.
La paura dell’uomo.
< Va bene, lo aiuterò > si arrese Demi.
< Grazie, grazie > Joe fece per abbracciarla ma lei fece un passo in dietro < Lo faccio solo per il cavallo > mise in chiaro.
< Certo, ovvio > rispose Joe.
No, era una cosa assurda. Non poteva essere vero.
In quel momento la proprietaria del ranch, Sophie, fece irruzione nella stalla < Ah, ecco il nuovo arrivato > disse avvicinandosi al box del cavallo di Joe.
< Wao, ti piacciono i cavalli complicati > osservò, quando Satanasso riprese a tirare calci.
< Bè credo che i cavalli, come le persone, siano piuttosto noiosi, se totalmente domati. Preferisco di gran lunga qualche capriccio > rispose Joe.
Oh ma per favore!
Joe la doveva smettere! Si sarebbe fatto ammazzare.
< Il vecchio proprietario era uno che ci andava giù pesante con la frusta, deve avere avuto una storia molto travagliata >
< Allora sei nel posto giusto > disse Sophia < Demi sa trattare benissimo cavalli come lui >
Già ma prima di allora nessun cavallo aveva provato ad ucciderla.
Sophia li lasciò soli per andare a preparare i documenti di pagamento per Joe.
< Allora, cominciamo? > chiese impaziente il cavallerizzo alla prime armi.
< Non vorrai cavalcarlo, vero? > chiese Demi impettita.
< Non è quello che si fa di solito con i cavalli? >
< Se prima si lasciano sellare e credo proprio che questo non ne sarà felice >
Così ci misero un po’ prima di portare Satanasso nel recinto e quando ci riuscirono, Demi iniziò a lavorare.
Satanasso doveva imparare ad avere fiducia in Joe e bè...probabilmente avrebbe dovuto impararlo anche lei.
Dopo lunghi tentativi Joe riuscii a fare calmare il cavallo e anche a riuscire ad avvicinarsi senza finire gambe all’aria. Il trucco era molto semplice: zuccherini. Nessun cavallo, docile o selvaggio, poteva resistere al richiamo dello zucchero. Così ogni volta che Joe si avvicinava e Satanasso si lasciava accarezzare, uno zuccherino.
I giorni passarono e quando le cose iniziarono a migliorare, Demi decise di fare la prova della sella.
Prima insegnò a Joe a sellare un cavallo “normale” e poi provarono con Satanasso.
I primi tentativi non furono un successo, finché, qualche settimana dopo a Demi non venne un lampo di genio.
Con suo dispiacere Satanasso aveva fatto amicizia con il suo cavallo, Asso. Un pomeriggio Demi portò il cavallo di Joe nello stesso recinto di Asso. Lei sellò il suo cavallo mentre Joe costringeva Satanasso a osservare la scena, doveva capire che se Asso si lasciava sellare, poteva farlo anche lui. Poi fu il turno del ragazzo, che dopo qualche resistenza da parte del cavallo, riuscii a sellarlo.
Quando Demi disse che per quel giorno poteva bastare, Joe decise di disobbedire alla sua insegnante.
< No, voglio cavalcarlo > sentenziò.
Demi era già fuori dal recinto e lo guardava attonita < Smettila di dire cavolate, esci da lì >
Joe diede un ultimo zuccherino a Satanasso poi, cautamente, infilò un piede nella staffa.
< Ti farai ammazzare > disse Demi scuotendo la testa.
Senza ulteriori esitazioni, Joe fece forza sulle braccia e con la stessa facilità con cui schioccava due dita delle mani, balzò sul cavallo. L’animale nitrì e s’imbizzarrì ma Joe rimase in sella. Nell’arco di pochi istanti, lo piegò al suo volere e i due, il pazzo e il cavallo infernale, si avviarono lungo il recinto per una breve e misurata passeggiata.
A ogni passo il cavallo si alzava sulle zampe posteriori e agitava il muso tentando di mordere le gambe del suo cavallerizzo. Ma i due riuscirono a mantenere un’andatura stabile, anche se nervosa.
< Saremo in grado di saltare in men che non si dica > esclamò Joe ridendo.
Ce l’aveva fatta. Era riuscito a domare l’animale più minaccioso che Demi avesse mai visto. Ma la sensazione di sollievo svanì poco dopo, quando la ragazza realizzò cosa questo implicasse per lei.
Ora non doveva più solo preoccuparsi di prepararsi al meglio per la gara, ma anche che avrebbe avuto un cavallerizzo pazzo quasi quanto il suo cavallo come avversari!
Joe accompagnò Satanasso al trotto. Poi al piccolo galoppo. Era una via di mezzo tra una danza e una zuffa.
< Wow > esclamò Sophia che aveva appena raggiunto Demi e osservava il ragazzo con sorpresa < Joe deve avere dei poteri magici. Ero sicura che non ne sarebbe uscito vivo >
< Dagli tempo > disse Demi  < Aspetta e vedrai. Prima o poi si farà ammazzare >



Saaalve :D Allora diciamo che ho voluto elogiare la mia passione per l'equitazione e devo ammettere che mi sono venute proprio delle belle idee per articolare questa mia storia, credo che ci sarà da divertirsi xD Ve lo immaginate Joe come cavallerizzo?? Ahahah, a me viene da ridere! So che questa storia non ha successo come 'Ritorno a New York' ma mi piacerebbe continuare a pubblicare i capitoli...finchè qualcuno li legge!
Un bacione, commentate numerose!
Sonny
  
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