Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: La figlia di Giotto    03/12/2011    3 recensioni
La vita nei piccoli quartieri è dura: una vita spietata dove i sentimenti non hanno nessun significato... E se le cose cambiassero?
Nemici giurati, amanti spregiudicati in una storia all'insegna dell'odio, della danza, dell'.. amore?
Dal 1 capitolo:
"Strega, dove sono tutti gli altri?”
“Cosa vuoi che ne sappia io?”
“Ti dispiacerebbe essere un tantino più gentile?!”
“ Come si fa a essere gentile davanti questa faccia da coglione?”
[Roba SasuSaku, accenni NaruHita, ShikaIno]
(Avvertimento #1 : alcuni capitoli saranno incentrati su una canzone, e quando lo saranno ve lo scriverò all'inizio del capitolo.
#2: Rating giallo per le parolaccie sparse che probabilmente troverete qua è là, niente di troppo volgare)
Read and enjoy
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo song ;) Buona lettura! P.S.: mi scuso per eventuali errori, ma sono di fretta e non ho riletto il capitolo!



“Cavolo,avevi ragione!”
“Che ti avevo detto?!”
“Lo ammetto: è un passo stupendo! Ti devo una pizza!”
“Facciamo un ramen.”
“Cosa?! Di nuovo?! Sai che il ristorante cinese si sta arricchendo con te, vero?”
“Per la cronaca, siete voi che mi offrite il cibo grazie alle vostre scommesse perse!”
“Appunto! Perché proprio il ramen? Il cinese costa molto più di una pizza!”
“Questo perché il ramen è il cibo più sublime che esista!” Affermò il biondo, incrociando le mani e mostrando lo sguardo più dolce e ammaliato che potesse fare.
“Ok, mi arrendo!” Annunciò una Yamanaka ormai senza speranze di vittoria – e notevolmente stupita: chi l’avrebbe mai detto che quella testa quadra conoscesse la parola sublime!-“che ramen sia!” dichiarò infine, con in sottofondo le urla di gioia del ragazzino troppo cresciuto.
“Non ho ancora capito cosa ci trovi in lui, Hinata.” Disse sconsolata la bionda, incrociando le braccia al petto e raggiungendo la sua amica comodamente seduta su una cassa a bere della coca cola.
“E’ un ragazzo molto gentile ed affidabile, Ino-chan, e soprattutto molto dolce!” Confessò lei arrossendo, guardando timidamente in direzione del ragazzo.
“Hina, capisco le tue origini giapponesi, ma qui a New York non c’è bisogno del suffisso –chan!” Le fece notare la bionda, prendendo posto vicino all’amica.
“E’ un segno di rispetto, Ino-chan.” Disse la mora con fare innocente.
“Rispetto?” Ripeté Ino guardando di sbieco l’amica. “Scema, siamo sorelle! Ma che rispetto e rispetto!” Urlò strattonando la mora, per poi scoppiare a ridere all’unisono.
 
“Come fa ad avere tanta energia quella?”
“Ehm, ti ricordo che quella è la tua ragazza, Shikamaru.” Gli fece notare Kiba, intenti a prendersi  una pausa dalle prove. Osservarono le due ragazze ridere e gesticolare; beh, veramente solo Ino stava gesticolando, mentre Hinata la guardava sorridendo.
“Mh, non ricordarmelo.” Si voltò.
“Vuoi dire che non la ami?!” Domandò Kiba sconcertato rimanendo a bocca aperta.
“Cosa?” Chiese lui sbigottito. Sorrise dolcemente guardandola. “Oh no! E’ solo che non riesco a stare dietro a quel peperino.” Spiegò ridendo mentre Kiba tirava un sospiro di sollievo.
La loro attenzione venne attirata da una testolina rosa che urlava “Ragazzi scusate!”, mentre correva verso il gruppetto d’amici.
“Come mai in ritardo?” Chiese Shino con una nota di preoccupazione: mai che Sakura Haruno arrivasse tardi.
“Fino a pochi minuti fa, dell’autobus non ce n’era traccia! Scusate ancora, ho ritardato le prove!” Spiego frettolosamente lei, mentre posava la grande borsa rossa in un angolo e si legava velocemente i lunghi capelli rosa. Poi, guardandosi intornò, si fermò.
“Neji, Ten e Rock Lee non sono ancora arrivati?”
“Non potevano venire oggi Sakura-chan, avevano degli impegni.” Spiegò Hinata.
“Cosa?! Ma la prova di oggi era molto importante!” Protestò lei cominciando a infuriarsi.
 “Sakura-chan non preoccuparti. L’incontro non è imminente.” La rassicurò Hinata, mettendole una mano sulla spalla e mostrando uno dei suoi dolcissimi sorrisi. Sakura sorrise: davanti a quelli di Hinata anche il peggior malvivente sarebbe diventato una caramella al miele..
 “Fronte spaziosa non cambiare discorso! C’hai fatto perdere parecchio tempo!”Asserì Ino, portando le mani ai fianchi, con espressione arrogante. Poi fece l’occhiolino in direzione della rosa, sorridendo. Quest’ultima ghignò.
“Maialina, devo ricordarti che la scorsa prova sei arriva quando era praticamente già finita?!” Ribatté lei, accettando la sfida.
“Oh andiamo! Ti ho già spiegato come è andata! Quel top era stupendo! Era come se mi guardasse e mi dicesse Ehi bambola, con me addosso saresti una bomba sexy e sono entrata a comprarlo!” Spiegò gesticolando, mentre una risatina generale si alzò. Sakura scosse la testa divertita.
“Cos’ho fatto per avere una maialina come te per amica?” Inserì il disco nello stereo portatile.
“Ah! Per tua informazione, Fronte spaziosa, sono la ragazza più corteggiata della scuola!” Precisò, prima di ricordarsi che lì presente c’era anche il suo adorabile ragazzo, che, per l’appunto, la stava guardando davvero in malo modo.
“Cioè, lo ero prima che ci fidanzassimo, tesoro mio!” Spiegò avvicinandosi a Shikamaru, che la fissò con sguardo truce.
“Vogliamo muoverci?! Prima finiamo le prove, prima mangiamo!” Sorprendentemente, anche Choji faceva parte del gruppo, e se la cavava egregiamente… Ma che dico, era una forza della natura!
“ Voglio andare alla sala giochi!” Protestò Naruto mentre tutto il gruppo cominciò a prendere posizione. Sakura sceglieva la canzone.
50 Cent, bene.
“Ragazzi, conto otto e iniziamo la terza coreografia!” Prese posto velocemente. La canzone partì.
“Pronti!” Testa bassa, braccia lungo i fianchi, gambe divaricate.
“Five, six, seven, eight!”

You can find me in the club, bottle full of bub
Look mami I got the X if you into taking drugs
 

La magia era iniziata. Eccoli i passi, le onde.

I'm into having sex, I ain't into making love
So come give me a hug if you into to getting rubbed

 
Ed ecco Shikamaru con una serie di handjump.
 

You can find me in the club, bottle full of bub
Look mami I got the X if you into taking drugs
 

Arrivò Naruto con l’headspin.

I'm into having sex, I ain't into making love
So come give me a hug if you into to getting rubbed
 

Sakura sorrise, arrivarono i tra ragazzini che, ad ogni prova, assistevano e facevano i vari complimenti al gruppo. Il capetto si chiamava Konohamaru, se non errava.
 

When I pull out up front, you see the Benz on dubs
When I roll twenty deep, it's twenty knives in the club
*****s heard I **** with Dre, now they want to show me love
 

Volevano diventare come loro.

When you sell like Eminem, and the hoes they want to ****
But homie ain't nothing change hold down, G's up
I see Xzibit in the Cutt that ***** roll that weed up

 
Volevano formare una crew.

If you watch how I move you'll mistake me for a player or pimp
Been hit wit a few shells but I don't walk wit a limp
In the hood then the ladies saying "50 you hot"

 
Volevano diventare un vero gruppo di strada. Volevano ballare.

They like me, I want them to love me like they love 'Pac
But holla in New York them *****s'll tell ya I'm loco
And the plan is to put the rap game in a choke hold
 

Ma loro non capivano.

I'm feelin' focused man, my money on my mind
I got a mill out the deal and I'm still on the grind
Now shawty said she feeling my style, she feeling my flow
Her girlfriend want to get bi and they ready to go
 

Non capivano che la vita in strada non era tutta rosa e fiori.
 
 
In un altro vicolo di New York…
 
Una ragazza era seduta su un muretto. La testa sulle mani, la gamba dondolante. Affianco a lei un ragazzo alto, robusto, con capelli color arancione vivo. Sbuffò. Eccolo finalmente.
“Ciao stregaccia.” Ghignò Suigetsu, aggiudicandosi un’occhiataccia della rossa.
“Squaletto” Ribattè lei insieme a un ceno del capo. Gli occhi di Karin, così si chiamava la ragazza, parvero riprender vita quando, da dietro il corpo muscoloso di Suigetsu, apparve quello altrettanto muscoloso di un corvino.
“Ciao Sasuke!” Squittì lei arrossendo. Lui la guardò per un nano secondo: un cenno del capo fu la sua forma di saluto.
“Strega, dove sono tutti gli altri?” Chiese Suigetsu, posando la borsa a terra e tirando fuori uno stereo.
“Cosa vuoi che ne sappia io?” Rispose lei scontrosa, incrociando le braccia al petto. L’altro sbuffò.
“Ti dispiacerebbe essere un tantino più gentile?!” Chiese lui scocciato, spalancando le braccia.
Sorrisetto. “ Come si fa a essere gentile davanti questa faccia da coglione?” Chiese con fare innocente lei ghignando.
“Sei davvero una strega, non solo di nome ma anche di fatto.” Sospirò. Gli occhi ridotti a due fessure.
Karin sorrise, quasi soddisfatta. Intanto, da lontano, un gruppo di ragazzi si avvicinò. Era il resto della crew. Cominciarono a salutarsi con i restanti presenti con dei “Ehi fratello” e “Come va, bello?” stringendosi le mano.
Karin, intanto, teneva il muso e le braccia conserte vicino al petto.
“Ritardatari come sempre, tsè!” Brutta arrogante .
“Non rompere Karin, eravamo in sala giochi” Spiegò Deidara schietto.
“Ma insomma! Solo io tengo a queste prove?!” Urlò lei scocciata. Qualcuno le mise una mano sulla spalla, facendola zittire all’istante.
“No, Karin. E voi altri: si può sapere che avete in mente?” Li rimproverò Pain, il capo, si può dire, della crew: era lui che decideva dove andare, cosa fare e nessuno si azzardava a contraddirlo.  Alla sua vista, tutti si zittirono e assunsero un’espressione seria e attenta. Era un po' come il professore che comandava a bacchetta i suoi alunni. Alla sua destra la sua ragazza, Konan.
Alcuni sibilarono un “Ci dispiace”, altri rimasero zitti a fissarlo. C’era tensione, tanta da rendere l’aria in respirabile. Questo perché i suoi rimproveri riuscivano a far sentire chiunque, anche l’uomo più sicuro del mondo, una merda.
“Senza prove come faremo ad essere il miglior gruppo di New York?” Domandò lui, naturalmente in modo retorico. Era incredibile il modo in cui tutti gli portassero rispetto; chissà, forse i percing esercitavano una qualche specie di timore!
“Avanti, non perdiamo altro tempo.” Tagliò corto infine. Chi tirava sospiri di sollievo, chi era tornato a ridere e scherzare insieme ad un suo compagno, come se non fosse successo niente.
Sasuke, intanto, sceglieva la canzone adatta.
50 cent, bene.
La canzone partì.
Lui, con passo deciso, si posizionò e senza dir parola anche i suoi compagni. Questo perché era lui il coordinatore della crew. Era lui il cervello del gruppo, quello che inventava la coreografia. Non l’avrebbe mai ammesso ma sotto sotto, nei meandri più sperduti del suo cuore, lui ci teneva a loro.
“Cinque, sei, sette, otto!”
 
Le prove erano finite. FIno a lì c'era.
Poi? Ah già, tornava a casa. Fatto sta che ora Sakura non riesce a trovare una risposta al guaio in cui si è cacciata.
Vediamo: c'era un palo della luce ancora in piedi per miracolo, una macchina sfracellata appena sotto di esso, il suo i-pod a qualche metro da lei a terra e …
E si trova tra le braccia possenti di uno sconosciuto.
Ma che cazz…?
Sakura alzò leggermente lo sguardo verso il viso del ragazzo moro, ma se ne pentì: i suoi occhi neri la  scrutarono con un tono di rimprovero. Il meno di un secondo si sentì spiata dentro l’anima. Essendo un peso troppo grande da sopportare, riabbassò di scatto il capo, paonazza in volto. Cerca di dissimulare, voltando il viso a destra e a sinistra fingendo di cercare il suo i-pod. Con la coda dell’occhi notò che lui, a differenza sua, non si mosse minimamente e continuò a puntare i suoi occhi su di lei. La sua stretta era possente. Fingendo, sempre, di ritrovarlo, Sakura si fiondò sul suo aggeggio meccanico.
Ora ricorda: stava sentendo della musica quando, improvvisamente, una Bmv sfrecciò come un razzo, finendo in parte sul marciapiede dove si trovava. Lei, tutta tranquilla e spensierata, batteva il piede a tempo di hip hop. Se non fosse stato per quel ragazzo, che l’afferrò da dietro miracolosamente in tempo, ora non sarebbe più qui. La macchina finì la sua corsa sbattendo violentemente contro un palo. Lei, probabilmente, per la troppa emozione era svenuta.
Si girò di scatto, sfoggiando un tenero sorriso. Corse verso il ragazzo, che intanto si era alzato e aveva incrociato le braccia al petto. Lo guardò con occhi lucidi, quasi ammaliati.
“Grazie, davvero, grazie! Non so come ringraziarla!” Affermò, con anima innocente .
Lui la guardava impassibile. Le persone cominciarono ad avvicinarsi, incuriosite.
“Hn” Si girò, cominciando a camminare. Sakura sbarrò gli occhi.
“U-Un momento! Cosa posso fare per sdebitarmi?” Chiese lei, correndogli dietro.
“Chiama la polizia e fai mettere quel cretino in prigione.” Disse lui, tranquillamente, senza fermarsi.
Sakura si voltò: quell’uomo, sicuramente ubriaco marcio, aveva perso i sensi. Continuo a seguirlo.
“Cosa? Solo questo?” Chiese quasi dispiaciuta: voleva ringraziarlo come si deve. Dopotutto era il suo salvatore. Lui non le rispose.
“Ehi aspetti! Sto parlando con lei!” Disse irritata dalla scontrosità del ragazzo. Lo afferrò per una spalla fermandolo. Si girò di scatto.
“Sono un ragazzo della tua età, non lo vedi?! Finiscila di darmi del lei!” Disse, non lasciando trasparire il suo essere irritato. La ragazza rimase a bocca aperta.
“Voglio solo sapere come fare per ringraziarti! O ,come minimo, sapere il tuo nome!” Affermò.” Io sono Sakura Haruno.” Sorrise di nuovo.
“Sasuke Uchiha” Disse lui rassegrato.
“Ora, Sasuke, posso sapere come ringraziarti adeguatamente?” Insistette. Lui si girò di nuovo, sotto lo sguardo stupito di lei. Era un ragazzo forte, bello, ma scontroso come pochi.
“Sei noiosa.” Disse voltando l’angolo,scomparendo. Questa volta Sakura non lo seguì, si era stancata di andargli dietro: dopotutto anche lei aveva una dignità. Gonfiò le guance, irritata. Si voltò e s’incamminò verso la sua borsa, rimasta a terra.
Il suo cuore batteva a mille: di incidenti ne aveva sentito parlare fino alla nausea, ne aveva visti molti in tv, ma vissuti… Mai. Ne uscì solo con alcuni graffi, fortunatamente. Non ci credeva nemmeno.
Da piccola, sua madre le raccontava delle storie prima di dormire. Le solite storie dove la principessa veniva salvata dal bel principe e poi … vissero per sempre felici e contenti.
Forse non era quello il pensiero che doveva dominare la sua mente in quel momento, ma tutta quella vicenda gli sapeva molto di favola. Arrossì.
Afferrò la borsa e infilò una mano al suo interno, cercando il cellulare verde.
Una cosa era certa: Sakura non avrebbe mai dimenticato quegli occhi così indagatori , semplicemente speciali. Il cuore le batteva ancora forte, ma ora non più per l’incidente.
Cercò di formulare il numero della polizia.
Non fece in tempo, però, che già sentì il suono della volante arrivare. 


____________________________________________________________________________________________________


Ciao a tutti! 
Questo capitolo fa schifo, non mi piace per niente! Accetto le critiche! 
Comunque la canzone si chiama In the club di 50 Cent! Bellissima! 
Scusatemi vado di fretta ^^ nel prossimo capitolo vi dirò in cosa consistono quei passi che sono nella storia! Un bacione!
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: La figlia di Giotto