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Autore: FlyChick    03/12/2011    6 recensioni
..."Non puoi sempre ottenere tutto quello che vuoi Shannon."
"Cos'è? Sei diventata una fan dei Rolling Stones? You can't always get what you want..." si mise a canticchiare.
"Lo sono sempre stata e lo sai. Non cambiare discorso."
Shannon prese una sigaretta. Un'altra.
"Perché fai tutto questo?" chiese lei osservandolo mentre la portava alla bocca.
"Questo cosa?"
"Questo. Fumare, bere... e tutto il resto."
"Il resto?"
"Si, portarti a letto ogni ragazza che incontri. O quasi."
"Perché? Perché lo faccio, mi chiedi? Perché é una tortura. E' una tortura Evelyn."
"Cosa?"
La guardò, meravigliato e deluso da quell'ennesima domanda di ovvia risposta...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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21.Kiss My A**!
-I'm A Selfish Bastard. But At Least I'm Not Alone.-

Kiss My A**!

Los Angeles,

in quegli stessi giorni...

Evelyn entrò per prima.
Era un bel locale, le luci soffuse e la musica di sottofondo gli davano un'aria tranquilla senza togliergli la vivacità delle tante persone che ridevano, bevevano e chiacchieravano in compagnia.
"Vieni Eve, voglio presentarti i ragazzi." disse Adam.
Si diressero verso il fondo della sala, dove tre uomini ed una ragazza sembravano aspettarli.
"Hey Adam!"
"Hey!"
Si salutarono dandosi pugni sulle nocche e pacche sulle spalle. Evelyn rimase indietro. L'ultima volta che aveva assistito ad una scena simile era stato al liceo, dopo una partita di basket. Ricordi di una ex-capitano delle cheerleaders che filava dietro al miglior giocatore della squadra. Uno stronzo come tutti gli altri.

When it comes to men it's known, that I end up choosing wrong.

Finalmente Adam decise di presentarla agli altri.
"Ragazzi, lei è Evelyn."
"Ciao Evelyn!"
Adam le mise un braccio attorno alla vita.
"Evelyn, loro sono Jake, Nicole, Sam e Michael."
Lei sorrise, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Molto piacere."
"Siediti dolcezza, Adam ci ha parlato spesso di te." l'invitò la ragazza.
Non sapeva giudicare se il che la preoccupasse, la infastidisse o la rendesse felice.
"Ah... Davvero?" e si voltò verso di lui.
Ma ciò che Adam aveva detto di lei a Nicole erano soltanto il nome e forse l'età. Infatti gli altri tre tacquero, sapendo praticamente ogni dettaglio.
Ordinarono da bere. Nicole tartassò Evelyn di domande sul suo lavoro, su dove avesse studiato, finché non intravide nello specchio dietro la sedia dov'era seduta che tra i capelli color ciliegia che le cadevano sulla schiena c'era una serie di armoniose linee nere.
"Hai un tatuaggio sulla schiena?" le chiese.
"Si."
Evelyn posò il bicchiere.
"A dire la verità ne ho più di uno."
"Sei un'appassionata di tatuaggi?"
"No," sorrise Evelyn, "non proprio. E' mia sorella. E' stata lei a farmeli. Lo fa per lavoro."
"Davvero? Me lo faresti vedere? Sembra molto bello..."
Evelyn raccolse i capelli con le mani e si voltò; anche se non le era mai piaciuto mettersi in mostra in quel modo, non con cinque paia di occhi ad osservarla.
"E' bellissimo." commentò Nicole, abbassandole ulteriormente il tessuto del vestito che indossava, facendone uscire una luna celtica crescente piuttosto grande sotto la nuca.
"Ha un significato particolare?"
Colpo basso.
Evelyn sentì un tuffo al cuore. Piuttosto curiosa la ragazza. Anzi, decisamente troppo.
"Ehm... Mi piaceva il disegno." si limitò a dire, voltandosi velocemente nascondendo di nuovo il tatuaggio sotto i capelli e ricominciando a mordicchiare la cannuccia del suo drink.
Non ne voleva parlare, non le piaceva. Aveva rivelato a poche persone il significato dei suoi tatuaggi.
Adam intervenne salvando la situazione e cominciando a parlare con gli altri tre. Evelyn non proferì parola per tutta la serata, cercando di non dare a vedere quanto la disturbasse avere il braccio di Adam attorno a sé o la sua mano che le carezzava a volte la schiena, altre il fianco, altre la spalla.
Osservò il suo viso. Era strano; era smisuratamente sicuro di sé, si atteggiava come se ne sapesse sempre una in più del diavolo e non appena uno dei suoi amici esordiva con un'ovvia allusione Evelyn sentiva la sua mano stringere sul suo fianco. No, non gli piaceva la sua compagnia.
Adam dal canto suo era estremamente a suo agio. Era stato più facile di quanto credesse. Niente e soprattutto nessuno a rompergli le uova nel paniere da qualche settimana, Evelyn sottobraccio ed il prospetto di averla ormai conquistata: beh, ormai poteva festeggiare il proprio trionfo, no?
Uscirono dal locale dopo qualche ora.
"Divertita?"
"Eh? Ah, si. Si, grazie." cercò di sorridergli.
"Sali in macchina. Ti riporto al castello, principessa."
"Cosa?" rise lei.
"Haha, prima o poi dovevi farmi vedere dove abiti dolcezza."
"Ok." rispose Evelyn, "Abito a Westwood."
"Westwood." ripeté Adam, mentre entrambi salivano in macchina.
"Due isolati prima dell'incrocio con il viale che porta a Bel Air."
I motori si accesero e l'auto si fermò quando furono davanti al cancello del palazzo al numero 303 di Wilshire Boulevard.
"Grazie." disse Evelyn.
Adam sorrise.
"Non mi fai salire immagino."
La ragazza esitò.
"No, no ho un gran mal di testa..." finse.
"Me l'avrai già detto un centinaio di volte, eppure un rimedio l'abbiamo sempre trovato." e la baciò.
Ma lei preferì prendere le distanze.
"Ehm, no. No, Natalia... Natalia sta dormendo."
"Certo, Natalia."
Evelyn gli diede un altro bacio ed aprì la porta dell'auto.
"Buonanotte."
"Ciao Evelyn, notte." ed ingranò la marcia.
La ragazza entrò nel palazzo e si rifugiò in ascensore. Si guardò nello specchio.
"Beh, dopotutto è andata bene." si disse.
Si, decisamente. Tutto nella norma, nonostante la serata alquanto noiosa. Ma comunque tutto stava andando per il meglio, no?
Si, assolutamente. Finalmente poteva dire di aver trovato qualcuno che, a modo suo, la rendesse un tantino felice e che soprattutto le facesse dimenticare anche solo per pochi istanti di vivere nella città più caotica d'America e di avere un casino totale al posto della vita. Ma finalmente poteva definirsi tranquilla. Sorrise tra sé e sé.
Ma le prese un colpo quando le porte dell'ascensore si aprirono e vide cosa c'era davanti alla porta del suo appartamento...


Cosa sarà? Mah :) Il tatuaggio di Evelyn è circa così: http://i44.tinypic.com/25kk088.jpg (l'immagine non l'ho disegnata io, l'ho trovata su google)
Baci, al prossimo capitolo! Flychick.
  
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