[19. Bianco]
“E se provassimo con la candeggina?”
“Credi sia una buona idea?”
“Non lo so” biascica Milo, stringendosi nelle spalle. “Ne hai
una migliore?”
“No” capitola Kanon, strizzando le palpebre. “Valla a
prendere. E inizia a pregare: se fai peggio Saga ti uccide. Come minimo.”
“Per un cappello da
marinaio?” chiede Milo.
“Per il cappello da
marinaio” puntalizza saccente Kanon.
“Ma è stato un incidente!”
“Vuoi provare a spiegarglielo tu, a Saga?” lo provoca Kanon e
Milo reprime a fatica un brivido, imprecando contro pennuti maleducati.
“Pulito?” indaga Kanon.
“Bucato.”
“Ti vanno bene i crisantemi, sulla tomba? Saga è rientrato.”
Ormai la mia assenza di puntualità è diventata
leggenda.
Tant’è, tuttavia, per quanto possa sembrare una
patetica scusa, non dipende da me. Davvero: non ho quasi nemmeno il tempo per
controllare la posta elettronica (cosa che, invece, dovrei fare regolarmente);
di sedermi alla scrivania e scrivere davvero non se ne parla. É una specie di
miraggio; o di sogno che talvolta scivola nell’incubo.
Quindi: no, non ho ripreso Areopago. Non in modo sistematico
almeno. Ma piano piano, complice anche il clima
natalizio che si sta preparando, spero di poter
scrivere qualcosina. Forse la lungamente lavorata
storia con i retroscena di questa fanfic, che ormai sta occupando il mio computer da due anni.
Assieme ad altre, giusto.
Intanto: Saga e Kanon
vi fanno sapere che, se qualcuno è ancora disposto a seguirmi, avrà la loro
eterna gratitudine (come sarà dimostrata, questo non lo so
O.O).
Ultimo appunto: se non rispondo con puntualità
alle recensioni o le salto, vi giuro che non è per pigrizia. Davveo: è impossibilità.
E vi ringrazio infinitamente per la vostra
pazienza.