In lontananza sentimmo una voce: «Ragazze, sveglia! Dai alzatevi che è tardi! Che ci fate sul pavimento? Dai in piedi che tuo padre ti aspetta, Alice!»

Era la madre di Sarah. Aprimmo gli occhi e ci accorgemmo che eravamo davvero sdraiate sul pavimento, in mezzo a cuscini e coperte varie.

«Ehm.. si.. ci scusi signora Green..» azzardai io, sbadigliando.

Mi voltai verso Sarah, che mi guardò con una viso allegro e per niente riposato.

«Grazie» mi disse.

«E di cosa? Ora Charles non ci darà più fastidio non sei contenta?» risposi io, ancora un po' stanca e assonnata.

« Già. E il merito è anche tuo! Non potrò mai ringraziarti abbastanza! »

« Figurati, dovere da amica. » e ci scambiammo un tenero abbraccio.

«Josh, la colazione è pronta! Apri la porta! Farai tardi a scuola!» sentimmo urlare dalla madre di Sarah, bussando alla porta in fondo al corridoio.

«J..J..J..tuo fratello è in casa?» chiesi io, preoccupata che Josh mi potesse vedere in pigiama e con l'aspetto che dovevo avere dopo una nottata del genere.

«Ehm.. non credo.. era in ospedale..»

Uscimmo quindi dalla camera di Sarah, e lei si rivolse quindi a sua madre «Mamma, Jo è tornato a casa? Quando? A che ora siete tornati? Come sta?»

«Si, l'hanno dimesso stamattina. Sta bene, fortunatamente si è rotto solo il braccio sinistro!» rispose sua madre, visibilmente sollevata «Se solo aprisse questa porta! Josh! Esci subito! E' tardissimo! Devi andare a scuola!»

Finalmente aprì la porta. «Ce l'hai fatta!» esclamò la signora Green.

«Ma non ho voglia di andare a scuola!» rispose lui, con la sua magnifica voce profonda, anche se ancora un po' assonnata.

Io ero ancora immobile sulla porta della stanza di Sarah, mentre lei già correva incontro a suo fratello. Io mi sbloccai quanto bastava per riuscire ad avvicinarmi a Josh, mentre sua madre scese in salotto per finire di apparecchiare tavola. Arrivata anche io sulla porta di camera sua, non riuscivo a parlare, anche se avrei voluto dire un sacco di cose a quel ragazzo! Mi sentivo una scema!

«Josh!» mi anticipò quindi Sarah, abbracciandolo con veemenza «Oh, Josh! Ero così preoccupata! Sono contenta che tu sia a casa e che tu stia bene!»

«Anche io sono contento» rispose lui, ricambiando l'abbraccio della sorella.

«Ehi, non mi avevi detto che.. c'era anche Alice..» disse, abbastanza imbarazzato.

«Ehm.. si.. ha dormito qui da noi..»

«Si, sul pavimento!» esclamò lui, visibilmente divertito.

«Perchè.. tu..ci hai..ci hai viste?» chiesi io, forse più imbarazzata di lui.

«Si stamattina, salendo le scale! Avete lasciato la porta della camera aperta!»

A questo punto credo fossi diventata rossa come un pomodoro, per la figuraccia appena fatta, ma questo, fortunatamente, non interruppe la conversazione.

«Comunque..bentornato!» azzardai io.

«Grazie» rispose lui, mostrandomi tutti e trentadue i denti, facendomi rischiare l'iperventilazione.

«Ally, io..c'è mia madre che..deve essere stanchissima..sai.. tutta la notte in ospedale con lui..deve preparare.. la colazione..vado a darle una mano!» disse Sarah, allontanandosi velocemente, nonostante l'occhiataccia che le lanciai dopo quella frase.

Feci per seguirla anche io, ma Josh mi fermò, afferrandomi dolcemente per un braccio. Allora mi voltai e mi resi conto che ci eravamo avvicinati un po' troppo.

«Grazie anche per aver aiutato mia sorella» mi disse, scostandomi dal viso i ciuffi ribelli che avevo davanti agli occhi «te ne sono veramente grato»

«Perchè lei.. ti ha raccontato di..» ero nuovamente perplessa. Ma non era stato soltanto un sogno, il mio? Com'è possibile che lui sapesse del fantasma? Eppure Josh non sembrava preoccupato, e nemmeno sollevato.

«Si.» mi disse «Mi ha raccontato..di quanto si trovasse male a scuola, perchè non aveva amici e grazie a te, ora ha più amici di quanti ne avesse mai avuti» tirai un leggero sospiro di sollievo: si, era stato soltanto un brutto incubo.

«Ah quello..f..figurati..dovere!»

«Quello? Perchè che credevi?»

«No niente..Ora forse.. è meglio che.. andiamo giù a fare colazione.. altrimenti tu.. farai tardi a scuola.. e poi tua madre..» Fui zittita immediatamente.

«Non c'è fretta!» mi disse. E si avvicinò di nuovo a me,e io avvertii il suo respiro caldo e accogliente sulle mie labbra. Quindi mi accarezzò ancora il viso fissandomi dritta negli occhi, e mi diede un bacio.

Io rimasi allibita, non ci potevo credere! Josh Green mi aveva baciata! Aveva baciato proprio me, io che sapevo tutto di lui..tranne il fatto che la cotta era ricambiata! Ero su di giri ! Insomma era il ragazzo più bello e desiderato della scuola e io una povera sfigata, non pensavo proprio che avrei potuto piacere a uno come lui! Evidentemente..quando io e Sarah siamo andate a trovarlo in ospedale..non stava dormendo come sembrava e aveva ascoltato tutta la nostra conversazione! Che vergogna però..

Provai un turbinio di emozioni diverse un quel momento, e una di quelle era un pensiero fisso: Matt. Che avrebbe pensato se mi avesse visto baciare il suo migliore amico? Minimo ci avrebbe uccisi, prima lui e poi me!

E io? Mi piaceva davvero Matt? Ci stavo pensando già da diversi giorni, e non riuscivo a togliermi dalla testa quel maledetto bacio..mi era davvero piaciuto! E il suo profumo, sopratutto quando mi abbracciava.. era davvero irresistibile! Però, dovetti ammettere che.. non aveva niente a che vedere con Josh! Altrochè! Josh aveva ben due anni e mezzo più di lui e..aveva una tecnica nel baciare assolutamente migliore di quella di Matt! Senza dubbio!

Così, alla fine, riuscii a scacciare via i pensieri di quell'estate, ormai già lontana, e decisi di lasciarmi andare, di farmi trasportare dalle emozioni che provavo solo per Josh.

E non me ne pentii affatto! Fu davvero un'emozione indescrivibile! Le sue labbra erano così morbide e carnose e la sua bocca aveva un'irresistibile sapore di menta, probabilmente il dentifricio. Mi sembrò un bacio interminabile, e avrei voluto davvero non staccarmi mai da lui, ormai, eravamo una cosa sola. Avrei voluto essere abbracciata e non far finire mai quel momento così magico e perfetto.

Però purtroppo al piano di sotto ci attendevano sua madre e sua sorella. Mi accarezzò quindi lentamente il braccio, mi prese la mano, e incrociò le sue dita con le mie, sempre accarezzandole. Quindi mi guardò dritta negli occhi, con quel suo meraviglioso sguardo penetrante e poi mi disse solo «Ti amo» cinque semplici lettere che, dette da lui, mi rendevano la ragazza più felice della terra. «Ti amo anch'io» gli risposi io, persa nei suoi meravigliosi occhi azzurri e, mano nella mano, scendemmo le scale, pronti tutti e due per iniziare ad essere finalmente felici.