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Autore: SkinnyLove    06/12/2011    1 recensioni
Ciao, sono una directioner e anch'io ho scritto una FF.
La prima parte della storia l'ho sognata e dato che la cosa m'incuriosiva ho deciso di scriverci qualcosa. Leggetela e fatemi sapere se vi è piaciuta con una recensione!
#MuchLove!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da quando ero a Londra non avevo mai pensato a quello che mi ero lasciata alle spalle. 
Erano successe fin troppe cose per mettermi a pensare al passato, ma ora che di tempo ne avevo, e pure troppo, pensare era inevitabile.
Era il momento giusto per andare via dalla mia città. Troppe cose in sospeso, troppe persone alle quali dare conto. Partire fu una benedizione.
 
Dopo aver pensato a lungo a ciò che mi aspettava al ritorno, squillò il telefono. Era mio padre. Non ci sentivamo spesso ma sapevo che gli mancavo.
Fui invasa da un'ondata di tristezza e nostalgia, cosa strana, probabilmente l'assenza dei ragazzi mi aveva resa un po' vulnerabile. 
 
Alla fine della chiamata mi precipitai da Mary e dopo aver discusso a lungo decidemmo di tornare in Italia. 
I ragazzi erano negli USA, non sarebbero tornati così presto come dicevano. Le riprese del video erano bloccate e lì, da sole, non sapevamo cosa fare.
Parlammo della decisione a mia sorella e lei ne fu più che felice. Saremmo ritornate, era solo una settimana a casa mentre loro erano via.
 
Chiamai Louis e lo misi al corrente della situazione. Non si aspettava che potessi andare via, poi lo tranquillizzai dicendogli che tornavo soprattutto per la mia famiglia.
Lui e Harry furono d'accordo, non erano nella situazione adatta per poterci impedire di fare qualcosa. 
 
Cominciammo a preparare le valigie e ci dirigemmo all'aereoporto per prenderci "una vacanza dalla vacanza". Arrivate in Italia chiamammo i nostri genitori per avvertirli, non ci credevano.
Tornate a casa abbracciammo i nostri parenti che si erano riuniti per salutarci e poi ognuna di noi andò a casa propria.
Vibrò il cellulare, un messaggio dalla mia amica. "Non mi interessa se sei stanca, alle 21.00 ti passo a prendere, un bacio. Flò." Afferrai il telefono e chiamai Mary, l'aveva ricevuto anche lei.
Eravamo contente di poter riabbracciare la nostra amica, era una delle persone che in Inghilterra ci era mancata di più. 
Verso il pomeriggio mi preparai ed ecco il clacson. "Puntuale come non mai" pensai. Scesi le scale, bussai Mary e di corsa uscimmo dal portone.
In auto non c'era solo Flò, anche Sarah e Ilaria. Eccole, le nostre amiche. 
Ci abbracciammo e poi senza perder tempo cominciammo a raccontare nel dettaglio ciò che era accaduto a Londra. Finimmo il racconto una volta arrivate a destinazione. Una pizzeria.
 
Una volta entrate ci accorgemmo che di fronte a noi c'erano tutti i nostri vecchi amici. I soliti, quelli con i quali eravamo cresciute. Fu una delle sorprese più belle.
Tra la folla intravidi anche loro, i due fratelli: Mario e Andrea. I ragazzi che avevano sconvolto la nostra vita prima di incontrare Harry e Louis.
 
Non si avvicinarono a noi nemmeno per un attimo per tutta la serata. Alla fine della festicciola tornammo a casa stanchissime. Prima di sprofondare nel mio letto, inviai un messaggio a Louis e gli raccontai della sorpresa.
Il mattino seguente mi svegliai e trovai un messaggio non letto, pensavo fosse suo, in realtà era da parte di Andrea.
"Sono stato un deficiente, ma non sapevo come comportarmi. Sono contento che finalmente tu abbia trovato la persona giusta. Mi piacerebbe incontrarti prima che ritorni a Londra, avrei un po' di cose da dirti. Scusa ancora."
 
Rimasi a fissare lo schermo del cellulare per almeno 2 minuti. Il ragazzo per il quale avevo letteralmente perso la testa prima di partire per Londra mi chiede di vederci?
Non persi tempo, chiamai Mary e le lessi il messaggio. Era sotto shock quasi quanto me. Decisi di incontrarlo, dovevo sapere cosa aveva da dirmi.
Nel pomeriggio andai al solito posto, quello dove ho passato i migliori momenti insieme ai miei amici, mi sedetti su una panchina e lo aspettai.
 
Arrivò di fretta, agitatissimo, si scusò per il ritardo e mi guardò. "Allora?" gli chiesi impaziente. Mi accorsi di averlo messo in difficoltà, era già abbastanza agitato.
"Ehm, senti..io so di piacerti, o meglio, so che ti piacevo. E devi sapere che anche tu mi piaci. Il problema è che io ero fidanzato quando ti piacevo e ora che mi piaci, quella fidanzata sei tu."
"Cosa????" strabuzzai gli occhi, poi mi resi conto di aver avuto una reazione un po' esagerata e mi calmai riprendendo "Come mai vi siete lasciati?"
"Il rapporto era quello che era, non andavamo d'accordo e poi mi sono accorto di te, ma.." "Ma l'hai fatto troppo tardi!" continuai la sua frase con una punta di disprezzo e la voce rotta.
"Non sai quanto mi dispiace questa situazione" riprese lui, "Magari se fossi partita anche solo una settimana dopo, ora.." ancora una volta continuai la sua frase "Ora niente Andrè!"
 
Era una di quelle situazioni nella quale credevo di non trovarmi mai. 
Era davvero brutto lasciar perdere così il ragazzo che mi piaceva da una vita, ma stavo con la persona più bella dell'universo e non potevo permettermi il lusso di fargli del male.
 
  
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