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Autore: maryc    06/12/2011    9 recensioni
Tratto dal capitolo 1:
“Ciao.” Ecco qualcuno mi ha tolto dall’imbarazzo. Sposto lo sguardo sul folletto che mi rivolge un sorriso abbagliante. Lei sa, e sa che io so. Almeno io suo sorriso furbo mi conferma tutto. Le sorrido di rimando.
Ora che fa? Saltella sul posto e batte le mani? Per poco non cado a terra. Ma che le prende? È per caso pazza?
Ora la guardo confusa, ma lei saltella ancora di più. Oddio, ma dove sono finita.
Ciao ragazze, una mini ff che avevo in mente in questi giorni e che oggi mi sono decisa a mettere nero su bianco. Spero vi piaccia!
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isabella Swan, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Voglio la verità

“Non ci vediamo domani perché tu resterai qui. Noi siamo la tua famiglia e questa è casa tua. Alice e Rose nel pomeriggio hanno provveduto a preparare la tua camera, hanno preso la tua roba in albergo e saldato il conto. Ora tua madre ti prepara la cena e poi ci accomodiamo di nuovo in salotto o tu vai a letto se sei stanca, ma da qui non ti muovi. Non ti faremo più andare via.” Oh papà, che stupida che sono stata.

Mi butto tra le sue braccia e lascio libero sfogo alle mie lacrime.

“Ssh amore, perdonaci, perdonaci.” Stringo anche mia madre fino a che non mi calmo e poi ci dirigiamo tutti e tre in cucina.

Come farò a tener fede alla parola data ad Aro?

Sono passati tre giorni da quando ho ritrovato la mia famiglia. Mi trovo bene con tutti. Mio padre non mi perde di vista neanche un secondo, mia madre è premurosa ed affettuosa più di quanto ricordassi. Alice e Rose sono due uragani, due sorelle perfette, le sorelle che ho sempre desiderato. Emmett è un mito, mi fa morire dal ridere e facciamo certi tornei alla play station e alla Wii fenomenali. Mi ha detto che sono la sua ancora di salvezza perché in questa famiglia di bacchettoni mai nessuno voleva giocare con lui, insieme ci divertiamo un mondo.

Poi c’è Jasper, il mio preferito. Eh si, adoro mio fratello. Mi capisce al volo. Sarà per il suo potere, sarà che tra noi è stato amore a prima vista direi, amore fraterno ovviamente, ma fatto sta che siamo veramente in sintonia. Parliamo di tutto, ovviamente non mi ha chiesto nel dettaglio come è stata la mia prima volta o il mio primo bacio, la parte imbarazzante la lasciano alle sorelle anche se Emmett voleva essere presente al momento delle nostre confidenze.

E infine c’è lui, Edward.

Con Edward ci ho parlato poco e niente e non mi capacito sul perché.

L’ho osservato molto, certo nel limite del possibile evitando di farmi beccare, ma credo di non esserci riuscita. Praticamente tutti hanno notato il mio interesse o sembra a me che tutti l’abbiano notato. Lui invece niente, il vuoto. È come se non esistessi per lui e questa cosa mi fa soffrire.

Ovviamente Jazz ne è a conoscenza ma questa volta l’ha capito dal suo potere. Ha capito che per Edward provo qualcosa di diverso che affetto fraterno, ma ho cercato di negare anche se non l’ho ingannato.

Credo che sia meglio così, una sofferenza in meno per quando dovrò andare a saldare il conto con quel vecchio uccellaccio che vive a Volterra.

Spesso sogno di sentire le sue labbra fredde sulle mie. Sogno di sentire le sue mani scorrere lungo il mio corpo. Sogno di poter fare l’amore con lui ininterrottamente, sogno, appunto. Resterà solo un sogno.

Però mi fa soffrire. Non posso averlo come compagno di vita, lui è troppo per me, ma almeno come fratello mi sarebbe piaciuto conoscerlo, ma credo che da un lato sia meglio così, non mi sarebbe bastato come fratello, avrei preteso sempre di più, lui mi avrebbe rifiutata e probabilmente ci sarebbero stati scontenti in famiglia a causa mia ed io non voglio. Preferisco questo a dover essere causa di malumori in famiglia, anche se questa indifferenza mi sta uccidendo.

“Ehi sorellina, vieni con me.” Mi volto curiosa verso Jazz e inarco un sopracciglio.

“Ehm non credi di doverti vestire un po’ di più? Per fortuna nessuno qui, oltre te, rischia l’infarto.” Sento un sibilo, quasi un leggero ringhio, provenire da Edward che è appena entrato in casa, diretto a Jasper. Forse si è arrabbiato per la battuta stupida ma che anche se non ho ben capito mi ha fatto ridere. Emmett dice che ho un enorme coraggio, perché solo io capisco e rido allo strano umorismo dark di Jasper, oltre sua moglie, ma lei ci è quasi costretta a causa del loro legame, a detta dell’orso.

Tornando alle parole di Jazz mi guardo e vedo un semplice paio di shorts, degli scalda muscoli, una t-shirt e i miei occhiali nerd da lettura. Ahhh sono vestita, pensavo di aver scordato gli shorts.

“Sono vestita fratellone. Comunque dove andiamo?”

“Salta in spalla, andiamo in un posto discreto, lontano da occhi, orecchie e menti indiscrete.”

“Oh andate a farvi le confidenze, voglio venire anche io.” Si imbroncia l’orso.

“Quando io e un cane della riserva diventeremo amici per la pelle, tu potrai venire con noi.” Scoppio a ridere, ovviamente solo io, questa volta neanche Alice ride.

“Bella, per quanto ami mio marito, non capisco come tu rida sempre alle sue battute.” La fisso negli occhi e scrollo le spalle indifferente, è qualcosa che sento a pelle.

Erroneamente sposto lo sguardo su Edward che mi fissa con un’espressione indecifrabile. Mi perdo nell’oro liquido dei suoi occhi.

Cazzo devo andarmene altrimenti potrei fare qualcosa di stupido, tipo saltargli addosso, farlo tener fermo dai miei fratelli e violentarlo. E che cazzo, ma non è un peccato e un delitto essere così perfetti?

Vorrei essere la sua mano e passare tra i suoi capelli, proprio come sta facendo ora.

Sento una risata cristallina alle mie spalle e il pavimento viene a mancarmi sotto i piedi.

“Ahhhhhh Jaaaaaazzzzzzzz, stronzoooooo.” Continua a ridere di cuore mentre io cerco di riprendermi dallo spavento e corriamo, o meglio corre, nella foresta.

Chissà dove vuole portarmi e cosa deve dirmi.

Arriviamo dopo pochi minuti, anche se il mio stomaco in subbuglio crede che siano passate ore. Non penso che mi abituerò mai a questa velocità.

Mi fa scendere dalle sue braccia e sto ancora tremando per il colpo che ha causato al mio giovane, delicato e povero cuore.

“Non so come ma mi vendicherò e poi mi chiederai pietà in ginocchio.”

“Mm non credo che tu sia nella posizione di minacciare sorellina, sai potrei, per puro caso, pensare ai sentimenti che provi in presenza di un rosso di mia conoscenza…” Lascia la frase in sospeso mentre io impreco tra i denti come uno scaricatore di porto.

“Ora dopo che le tue dolci labbra hanno finito di elargire eleganti parole veniamo a noi.” La sua faccia è di colpo seria ed anche la mia, cosa succede?

“Dimmi, ti ascolto.”

“Non devi ascoltarmi, devi parlarmi. Cosa hai tenuto nascosto dell’incontro con Aro? Non dire nulla, non offendere la mia intelligenza. Aro è disposto a tutto pur di avere talenti validi tra le proprie fila. Perciò credo che ci sia dell’altro ed io pretendo di saperlo. Ho aspettato qualche giorno per vedere se tu me ne avresti parlato, ma dato che non ti decidi, ho preso io l’iniziativa. Ma stai tranquilla Alice non può vedere nulla perché siamo vicini ai confini con i cani e lei non riesce ad avere visioni su di loro.”

È proprio una stratega eccellente, ha pensato proprio a tutto e da buon soldato, ha capito tutto, maledizione, ora come ne esco.

“Non cercare di tergiversare o di rifilarmi una scusa, sai che non attaccherebbe.” Ma che cazzo in pochi giorni ha imparato a conoscermi meglio di persone che mi conoscono da anni.

Sospiro e inizio a camminare nervosamente. Cerco disperatamente le sigarette, maledizione non le ho prese.

“Tieni. Sai che sono contrario, ma sapendo ciò di cui avremo parlato ho pensato che ne avresti avuto molto bisogno, anche se preferirei che non le fumassi, se vuoi distendere i nervi ti aiuto io con i miei poteri.”

“No, no, devo fumare. Devo organizzare le idee, ma non sono sicura di volerti dire qualcosa a proposito di ciò che vuoi sapere. Sono cose personali.”

“Bella preferirei che parlassi di tua spontanea volontà, altrimenti potrei estorcerti tutto con il mio potere. Sai che posso farlo e lo farò.” Gli occhi emanano saette.

Accendo una sigaretta e ne aspiro una lunga boccata. Il fumo inizia a fare i suoi effetti e sembra di avere i nervi più distesi.

“Mm effettivamente c’è qualcosa che ho omesso, ma non è proprio rilevante.”

“Parla Bella, sto perdendo la pazienza.” Mi ordina perentorio ed io sospirando non posso far latro che ubbidire.

“Devi promettermi che non ne farai parola con nessuno a costo della vita, so che non hai segreti con Alice, ma devi prometterlo. Non ci dovrai pensare mai, dovrai fare in modo di cancellarlo dalla tua mente nel momento esatto in cui io te ne parlerò. Un’ultima cosa, non potrai far nulla e questa non è una richiesta è un obbligo. Non devi fare nulla.” Nota che il mio sguardo è estremamente serio, ma non dice nulla.

“Prometti o io non parlo.”

“Prometto.” Sembra quasi che l’abbia detto con la morte nel cuore.

“Quello che ti dirò non ti piacerà affatto.”

“Immaginavo. Aro è un essere squallido ed è disposto a tutto pur di ottenere ciò che desidera e credo che tu sia una delle cose che desidera, si cosa, perché per lui non sarai altro che un oggetto.”

“Arrivo subito al dunque, sai che non am…”

“Cullen!” Ci giriamo entrambi verso la voce che ci ha chiamati. Spalanco la bocca per la sorpresa, ma che diavolo sono?

“Oddio ma che diavolo sono? Sembrano cavalli. Jazz sono pericolosi.” Il mio fratellone si mette davanti a me in posizione di difesa e gli ringhia contro. Oddio ho paura per lui anche se so che non dovrei averne.

Oh cazzo questi sono i cani della riserva. Siamo spacciati, Jazz è solo e loro sono due cani che sembrano più cavalli ed un umano che credo non tarderà a trasformarsi.

“Cosa fai con quella ragazza?” Mm io? Mi sento chiamata in causa e mi sporgo dalla spalla di mio fratello.

“Parli di me?” Chiedo all’uomo che è tutto un fascio di muscoli.

“Certo. Vieni via di lì, è pericoloso.”

“Cane, sparisci. Sono nel mio territorio.”

“Non ti faremo uccidere un’umana. Ragazza vieni con noi. Succhiasangue state infrangendo il patto, vi uccideremo tutti.” Prego? Ma questo ha fumato erba avariata?

Mi sposto al fianco di mio fratello che mi guarda trucemente.

“Torna dietro di me.” Lo zittisco con un gesto della mano.

“Senti un po’ gigante, chiama nuovamente mio fratello così e ti giuro che ti farò cantare in un coro di voci bianche. Ti darò una ginocchiata nelle palle talmente forte che non avrai neanche più la facoltà di procreare o accoppiarti. Ora detto questo, vorrei dirti che io e mio fratello siamo nel nostro territorio, voi cagnolini mi sembra abbiate sconfinato. Sai potrei andare a casa e dire alla mia famiglia che avete infranto il patto, saranno loro poi ad attaccare voi e vedremo come andrà a finire. Un’ultima cosa, io non mi chiamo ragazza. Il mio nome è Isabella Cullen e questo è mio fratello e prima che il tuo misero cervello da microcefalo sottosviluppato pensi cose assurde, ti dico che i Cullen mi hanno adottata da piccola, conosco la loro natura, non mi hanno mai fatta del male e ora gradirei che faceste 13 passi indietro e tornaste nel vostro territorio. Ah, e per inciso ovviamente la mia famiglia verrà avvisata di ciò che è successo oggi e credo proprio che mio padre vorrà delle delucidazioni. Ora sciò.” Il lupo marrone mi fissa e sembra ridere, ma non posso dirlo con certezza.

Il microcefalo schiocca la lingua, richiama i suoi cagnolini e spariscono dietro gli alberi.

Emetto un sospiro di sollievo mentre mio fratello scoppia a ridere.

“Oddio non l’avrai mai creduto, un vampiro che viene difeso da un’umana che sfida un gruppo di lupi. Sei una continua fonte di sorpresa sorellina.” Sposta lo sguardo nuovamente alla foresta e digrigna i denti.

Cazzo è un dio quello che si sta dirigendo verso di noi.

“Black non hai capito di aver sconfinato?”

“Calma Cullen, calma. Volevo solo complimentarmi con tua ehm…sorella.”

Lo guardo mi sta divorando con lo sguardo ed anche, non è affatto male, quasi ci faccio un pensierino e credo che anche lui abbia i miei stessi pensieri. Jasper mi fissa shoccato, mentre uccide lui con lo sguardo e gli ringhia contro.

“Stai lontano da mia sorella cane o il patto lo mando a puttane e ti spezzo l’osso del collo.” Ops mi ero dimenticata del potere di mio fratello.

“Frena sanguisuga, ammetto che è veramente una bella ragazza, ma io sono felicemente innamorato.” Peccato non avevamo gli stessi pensieri. Ad un tratto un paio di occhi dorati e delusi fanno capolino nella mia mente e mi immobilizzo. Dannazione, non devo pensare ad Edward. Devo cancellare questo amore non corrisposto ed impossibile che provo per lui.

“Non mi frega niente del tuo imprintig, non parlare più con mia sorella.” Fisso Jasper offesa.

“Ehi so badare a me stessa.”

“No che non ne sei in grado, ed ora torniamo immediatamente a casa e tu sparisci dalla mia vista.”

“Isabella, io sono Jacob Black, è stato un piacere conoscerti. Questa sera facciamo un falò in spiaggia con tutti i ragazzi della riserva, ci farebbe piacere che ti unissi a noi.” Una serata diversa in cui non sarò costretta a soffrire per l’indifferenza di Edward, oh si, mi piace proprio.

“Neanche per id…”

“Accetto, ti ringrazio per l’invito Jake. Posso chiamarti Jake?” Lui scoppia a ridere e annuisce.

“Perfetto, io sono Bella. A che ora vengo? Mm ma non conosco la strada.”

“BELLA! Non esiste, tu non ci andrai. Sono pericolosi, potrebbero perdere il controllo e fari del male.”

“Oh avanti Cullen se si tagliasse per caso in casa vostra sarebbe più pericoloso, con noi invece non accadrebbe nulla.” Effettivamente non ha tutti i torti.

“Andiamo a casa, immediatamente.” Credo di aver tirato troppo la corda.

“A stasera Jake, senti facciamo così ci incontriamo alle 8 al cartello di Benvenuti a Forks la ridente e soleggiata cittadina, va bene?” Scoppia a ridere e annuisce mentre sparisce nuovamente nella foresta.

 Jasper furioso mi prende tra le braccia e in un lampo arriviamo a casa. Non ho il tempo di mettermi in piedi che inizia a sbraitarmi contro.

“Sei una stupida, ma cosa ti è saltato in mente eh? Ma ti rendi conto di cosa hai fatto? Tu da qui non esci. Non pensare di andare in quel posto stasera. Ma che hai in quel cervello segatura? Non hai capito chi sono quelli? Non…” Lo ascolto con finto interesse e noto tutta la famiglia che ci fissa sbalorditi storcendo il naso.

“Ragazzi cosa succede? E perché puzzate di cane?” Mi volto verso mio padre e gli sorrido.

“Nulla papà, è solo che Jasper sta dando un po’ di matto. I vampiri possono impazzire?”

“Impazzire? Impazzire? IMPAZZIRE IO? TU sei diventata completamente pazza. Tu.non.esci.di.casa.” Mi ringhia ad un centimetro dal viso e allora anche io mi incazzo.

“E chi me lo impedirà? Tu? Non credo proprio. Io stasera ci vado eccome e magari ci faccio anche sesso con uno di loro.” Oh cazzo che cosa ho detto? Sento vari ringhi alle mie spalle. Non mi volto so che uno proviene da mio padre, uno da Emmett e l’altro non so proprio da chi.

“Co-cosa hai detto?”

“Che ci vado e tu non potrai impedirmelo. Sono maggiorenne e tanto basta.”

“Sei maggiorenne solo all’anagrafe, il cervello a quanto pare l’hai perso per strada.” Jasper si rende conto subito di ciò che ha detto e mi fissa dispiaciuto. Il mio sguardo è gelido, non gli rivolgo la parola e mi volto verso i miei genitori.

“Questa sera andrò ad un falò alla riserva, sono stata invitata da Jacob Black, nessuno me lo impedirà. Non prendo ordini da nessuno, voglio che questo sia chiaro a tutti.” Mi volto verso le scale e mi dirigo in camera mia.

“Bella, io…”

“Hai parlato abbastanza Jasper, ora scusami ma devo rivedere il discorso della discussione.”

Passo affianco ad Edward ed è immobile come una statua. Mi fissa ma io non lo degno di uno sguardo.

“Ah papà, dei lupi hanno sconfinato.” Detto questo mi dirigo in camera mia e cerco di soffocare i singhiozzi sul cuscino sperando che non mi sentano, ma ovviamente la speranza è vana.

POV EDWARD

“Un cane rognoso ha sconfinato e si è avvicinato a lei? Ma come è possibile? Io li ammazzo tutti, uno ad uno.” Emmett sbraita mentre io fisso ancora le scale da cui lei è salita.

Sesso. Sesso. Sesso.

Lei ha detto che farà sesso. Con un cane. Sesso con un cane. Mentre io mi struggo d’amore per lei.

Tutti sono infervorati mentre io sono concentrato sui suoi singhiozzi e sul battito irregolare del suo cuore.

Jasper l’ha ferita. Per lei è il fratello preferito, mentre io non sono nessuno.

Certo non mi sono mai avvicinato a lei e le uniche parole che ci siamo scambiate sono buongiorno, buonasera, buonanotte e ciao. Ovviamente sono io che ho imposto questa freddezza tra di noi, non posso farle del male e lei è una fragile e calda umana. Mentre io sono un mostro. Io non dovrei esistere.

“Edward dì qualcosa.” Mi volto verso Rose, anche lei l’adora. Solo io sono il coglione che l’ha tenuta sempre lontana, smontando tutti i suoi tentativi di avvicinarsi a me e alla fine si è arresa. Se da una parte credo che sia meglio così, dall’altra soffro come un cane. Mai un suo sorriso è stato rivolto a me. Mai uno sguardo dolce era per me. mai una parola d’affetto era per me. Ma non posso incolparla, la colpa è solo mia. Lei ha provato ad avvicinarsi ma io l’ho sempre allontanata.

Non rispondo a Rose ma il mio sguardo vale più di mille parole.

Loro sono consapevoli del mio amore per la dolce e forte Bella. Loro capiscono che non potrò mai amare nessun’altra nella mia esistenza. Ma non posso farla avvicinare.

“Abbiamo visite.” Dice Alice. Maledizione i Denali. Tanya. La mia amica di giochi.

Mi vergogno di me stesso. Ma dopo anni ed anni di solitudine ho ceduto alle sue lusinghe, volevo un po’ d’affetto, conscio che il suo è prettamente ed unicamente rivolto al mio corpo e null’altro.

Alice e Rose mi trucidano con lo sguardo, ed anche io resto della famiglia. Non hanno mai apprezzato questo offrire il mio corpo ad una che la da a destra e a manca.

Carlisle va ad aprire la porta teso come una corda di violino. Geloso, tremendamente geloso della sua bambina e preoccupato per lei.

“Amici miei, è un piacere avervi qui e grazie per aver accattato il nostro invito.”

“Siamo lieti di esser stati invitati per la laurea della vostra Isabella e non vediamo l’ora di conoscerla.” Le parole emozionate di Carmen sono sincere mentre Eleazar è nervoso, come se cercasse qualcuno.

“Edward, tesoro è da un po’ che non ci vediamo.” Tanya si attacca al mio braccio come una cozza allo scoglio. I suoi pensieri sono tutt’altro che casti e tutti prevedono me e lei mentre facciamo sesso furioso. Ora mi reputo ancora più squallido del solito.

“Tanya è un piacere rivederti. È un piacere rivedere tutti voi.”

“Lui è Laurent, il compagno di Irina. Un nuovo membro della nostra famiglia.” Ci presentiamo e saluto Irina, Kate e Garrett il suo compagno.

“Bells, scendi, abbiamo ospiti.” Sento il suo sospiro e apre la porta. Lentamente scende le scale e fissa curiosa i nuovi arrivati. Io resto sempre senza fiato di fronte alla sua bellezza.

Tanya ha capito tutto, per quanto sia oca è molto intelligente.

“Anche lo scapolo d’oro si è innamorato. È bellissima, spero che ricambi tuoi sentimenti, te lo meriti.” Stringo la presa sul suo braccio per ringraziala, ma non le posso dire che sicuramente mi reputa un odioso, asociale e maleducato.

Tutti sono in una posizione di stallo, non le abbiamo detto di aver invitato i Denali alla sua laurea, potrebbe anche prenderla male.

Un timido sorriso aleggia sulle sue labbra, è ancora più bella.

Inizia a correre e si butta tra le braccia di Eleazar, che l’accolgono stringendola al suo petto. Tutti noi restiamo sbalorditi.

“L’umana più potente che abbia mai conosciuto. Sei cresciuta Bella, e sei sempre stupenda.”

“Eleazar, mi stai soffocando. Ecco ora respiro meglio. Professore, ci si rivede.” Strabuzziamo gli occhi.

“Vi conoscete?”

“Certo, era il mio professore di letteratura al liceo. Credevo fosse il vampiro più strano che avessi mai conosciuto, ma poi mi sono ricreduta.” E fissa Jasper con un sorriso.

“Ah pace fatta tra i due fratellini inseparabili. Ci volevi tu Eleazar.”

“Vieni Bella ti presento la mia famiglia. Lei è mia moglie Carmen.” La stringe tra le braccia, ho paura che le vengano dei lividi, ha la pelle così bella e delicata. Così soffice, così…

“Edward per favore non eccitarti pensando a Bella.” Jasper mi riprende mentalmente e sempre mentalmente mi do un calcio nelle palle per la mia stupidità.

“Loro sono le mie figlie Irina, Kate e Tanya.” Tutte e tre l’abbracciano felici.

“Lui è Garrett, il compagno e futuro marito di Irina.”

“Wow congratulazioni.”

“Ed infine lui è…”

“Ohhh chi non muore si rivede.” Finirà mai di stupirci?

“Ops sei già  morto.”

“E tu sei la solita stronza Bells.” Perché hanno tutta questa confidenza? Sporgo i denti mentre Tanya mi ammonisce con lo sguardo.

“Grazie per i complimenti Laurent, anche per me è un piacere rivederti, ora che ne dici di abbracciarmi.”

“Mi sei mancata nanetta.”

“Anche tu mi sei mancato treccine.” La guarda trucemente e Carlisle cerca di capire, come tutti, dove si sono conosciuti.

“La coppia più bella del mondo che fine ha fatto?”

“Mm sono in zona. Anzi credo che verranno qui a breve.”

“Vedo che non ti hanno abbandonata.” Sottile stoccata nei nostri confronti che fa abbassare il capo ai miei genitori e alle mie sorelle mortificati mentre io e i miei fratelli gli ringhiamo contro.

“Calma ragazzi, calma. Laurent.” Lo ammonisce Eleazar, ma lui non si scusa anzi ridacchia divertito.

“Pardon. Non credevo di offendere qualcuno.” L’astio nei nostri confronti è palese e Irina cerca di calmarlo, mentre Bella lo ammonisce con lo sguardo e lui alza le mani in segno di resa.

Ci accomodiamo tutti sul divano mentre Bella vola praticamente tra le braccia di Jasper e gli riempie il volto di baci. Alice e gli altri sono commossi da questo profondo rapporto mentre io sono rigido e geloso marcio, invece Tanya non capisce cosa sta succedendo. Il resto dei Denali crede che tra lui e Bella ci sia del tenero e questo aumenta la mia gelosia.

“Non è come credete. Sono praticamente fratelli, come se lo fossero realmente. Diciamo che Emm è geloso credeva che sarebbe stato lui il fratello preferito, ma stupendoci tutti il fratello preferito, nonché confidente di fiducia è il mio adorato marito.” Jasper prende “le sue donne” tra le braccia e le stringe forte.

“Allora Bella ti stai per laureare. Carlisle ci ha chiamati ieri per invitarci, è un problema?”

“Affatto, sono veramente felice di avervi qui.” Ed è sincera, leggo la sincerità nei suoi occhi.

“Nanetta, fai ancora corse clandestine con le moto?” Tutti si cristallizza intorno a noi, mentre Carl contrae nervosamente un sopracciglio.

“Moi? Corse clandestine? Moto? Non capisco proprio a cosa tu ti riferisca.” Laurent scoppia a ridere.

“Isabella.” Tuona mio padre.

“Si papino mio adorato?” Ecco che è capitolato. Tutti ridacchiano alla scena e lui si ricompone immediatamente.

“Di cosa parlava Laurent?”

“Non lo so, oh mio principe azzurro.”

“Che gran lecca culo.” Sussurra Emm mentre tutti ridono sommessamente e io continuo a restare rigido.

“Allora io credo che per l’occasione bisogna fare del sano e gratificante shopping.” Ecco che Alice, con le sue perle di saggezza, sposta l’attenzione.

Tutte le ragazze hanno una luce strana e inquietante negli occhi.

“Solo ragazze ovviamente, così conosciamo meglio Bella e spettegoliamo un po’.” Credo che tutti gli uomini di questa stanza vorranno fare una statua di diamanti a Tanya. Santa Tanya Denali.

“Certo. Verrà anche Vic con noi, è una mia amica, anche lei è una vampira. Potremo andarci ora. Però ad una condizione.” I suoi occhi brillano di malvagità. Alice ha una visione confusa, dato che non riesce a vederla bene, ma da quel poco che abbiamo visto, posso confermare la mia tesi, è bella, intelligente, dolce ma anche diabolica.

“Jazzino verrà con noi, deve farsi perdonare qualcosa e in più ci serve un porta borse.” Lui per poco non fa cadere Alice dalle sue braccia e fissa trucemente la sua non tanto più amata sorellina che gli sorride in modo inquietante.

Due odori ci fanno voltare il capo verso la grande vetrata. Laurent si alza felice e Bella gli sorride.

James e Victoria.

Continua…

 

Set abiti

Ciao ragazze, vi chiedo enormemente scusa per il ritardo, ma non ho capitoli pronti e sto preparando gli esami che a breve sosterrò. Diciamo che è un periodo in cui lo studio è il padrone del mio tempo. Mi dispiace da morire, spero ci sia ancora qualcuno che abbia piacere di seguire la storia. Allora cosa ne pensate del capitolo? Ovviamente continua solo che era troppo lungo e l’ho diviso. Il prossimo sarà perciò il seguito di questo e poi finalmente arriviamo alla tanto attesa laurea. Spero di postare la prossima settimana, aspetto i vostri commenti. A presto, un bacio Mary.          

 

   
 
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