“Non
ci vediamo domani perché tu
resterai qui. Noi siamo la tua famiglia e questa è casa tua.
Alice e Rose nel
pomeriggio hanno provveduto a preparare la tua camera, hanno preso la
tua roba
in albergo e saldato il conto. Ora tua madre ti prepara la cena e poi
ci
accomodiamo di nuovo in salotto o tu vai a letto se sei stanca, ma da
qui non
ti muovi. Non ti faremo più andare via.” Oh
papà, che stupida che sono stata.
Mi
butto tra le sue braccia e lascio
libero sfogo alle mie lacrime.
“Ssh
amore, perdonaci, perdonaci.”
Stringo anche mia madre fino a che non mi calmo e poi ci dirigiamo
tutti e tre
in cucina.
Come
farò a tener fede alla parola
data ad Aro?
Sono
passati tre giorni da quando ho ritrovato la mia
famiglia. Mi trovo bene con tutti. Mio padre non mi perde di vista
neanche un
secondo, mia madre è premurosa ed affettuosa più
di quanto ricordassi. Alice e
Rose sono due uragani, due sorelle perfette, le sorelle che ho sempre
desiderato. Emmett è un mito, mi fa morire dal ridere e
facciamo certi tornei
alla play station e alla Wii fenomenali. Mi ha detto che sono la sua
ancora di
salvezza perché in questa famiglia di bacchettoni mai
nessuno voleva giocare
con lui, insieme ci divertiamo un mondo.
Poi
c’è Jasper, il mio preferito. Eh si, adoro mio
fratello. Mi capisce al volo. Sarà per il suo potere,
sarà che tra noi è stato
amore a prima vista direi, amore fraterno ovviamente, ma fatto sta che
siamo
veramente in sintonia. Parliamo di tutto, ovviamente non mi ha chiesto
nel
dettaglio come è stata la mia prima volta o il mio primo
bacio, la parte
imbarazzante la lasciano alle sorelle anche se Emmett voleva essere
presente al
momento delle nostre confidenze.
E
infine c’è lui, Edward.
Con
Edward ci ho parlato poco e niente e non mi
capacito sul perché.
L’ho
osservato molto, certo nel limite del possibile
evitando di farmi beccare, ma credo di non esserci riuscita.
Praticamente tutti
hanno notato il mio interesse o sembra a me che tutti
l’abbiano notato. Lui
invece niente, il vuoto. È come se non esistessi per lui e
questa cosa mi fa
soffrire.
Ovviamente
Jazz ne è a conoscenza ma questa volta l’ha
capito dal suo potere. Ha capito che per Edward provo qualcosa di
diverso che
affetto fraterno, ma ho cercato di negare anche se non l’ho
ingannato.
Credo
che sia meglio così, una sofferenza in meno per
quando dovrò andare a saldare il conto con quel vecchio
uccellaccio che vive a
Volterra.
Spesso
sogno di sentire le sue labbra fredde sulle
mie. Sogno di sentire le sue mani scorrere lungo il mio corpo. Sogno di
poter
fare l’amore con lui ininterrottamente, sogno, appunto.
Resterà solo un sogno.
Però
mi fa soffrire. Non posso averlo come compagno di
vita, lui è troppo per me, ma almeno come fratello mi
sarebbe piaciuto
conoscerlo, ma credo che da un lato sia meglio così, non mi
sarebbe bastato
come fratello, avrei preteso sempre di più, lui mi avrebbe
rifiutata e
probabilmente ci sarebbero stati scontenti in famiglia a causa mia ed
io non
voglio. Preferisco questo a dover essere causa di malumori in famiglia,
anche
se questa indifferenza mi sta uccidendo.
“Ehi
sorellina, vieni con me.” Mi volto curiosa verso
Jazz e inarco un sopracciglio.
“Ehm
non credi di doverti vestire un po’ di più? Per
fortuna nessuno qui, oltre te, rischia l’infarto.”
Sento un sibilo, quasi un
leggero ringhio, provenire da Edward che è appena entrato in
casa, diretto a
Jasper. Forse si è arrabbiato per la battuta stupida ma che
anche se non ho ben
capito mi ha fatto ridere. Emmett dice che ho un enorme coraggio,
perché solo
io capisco e rido allo strano umorismo dark di Jasper, oltre sua
moglie, ma lei
ci è quasi costretta a causa del loro legame, a detta
dell’orso.
Tornando
alle parole di Jazz mi guardo e vedo un
semplice paio di shorts, degli scalda muscoli, una t-shirt e i miei
occhiali
nerd da lettura. Ahhh sono vestita, pensavo di aver scordato gli shorts.
“Sono
vestita fratellone. Comunque dove andiamo?”
“Salta
in spalla, andiamo in un posto discreto,
lontano da occhi, orecchie e menti indiscrete.”
“Oh
andate a farvi le confidenze, voglio venire anche
io.” Si imbroncia l’orso.
“Quando
io e un cane della riserva diventeremo amici
per la pelle, tu potrai venire con noi.” Scoppio a ridere,
ovviamente solo io,
questa volta neanche Alice ride.
“Bella,
per quanto ami mio marito, non capisco come tu
rida sempre alle sue battute.” La fisso negli occhi e scrollo
le spalle
indifferente, è qualcosa che sento a pelle.
Erroneamente
sposto lo sguardo su Edward che mi fissa
con un’espressione indecifrabile. Mi perdo nell’oro
liquido dei suoi occhi.
Cazzo
devo andarmene altrimenti potrei fare qualcosa
di stupido, tipo saltargli addosso, farlo tener fermo dai miei fratelli
e
violentarlo. E che cazzo, ma non è un peccato e un delitto
essere così
perfetti?
Vorrei
essere la sua mano e passare tra i suoi
capelli, proprio come sta facendo ora.
Sento
una risata cristallina alle mie spalle e il
pavimento viene a mancarmi sotto i piedi.
“Ahhhhhh
Jaaaaaazzzzzzzz, stronzoooooo.” Continua a
ridere di cuore mentre io cerco di riprendermi dallo spavento e
corriamo, o
meglio corre, nella foresta.
Chissà
dove vuole portarmi e cosa deve dirmi.
Arriviamo
dopo pochi minuti, anche se il mio stomaco
in subbuglio crede che siano passate ore. Non penso che mi
abituerò mai a
questa velocità.
Mi
fa scendere dalle sue braccia e sto ancora tremando
per il colpo che ha causato al mio giovane, delicato e povero cuore.
“Non
so come ma mi vendicherò e poi mi chiederai pietà
in ginocchio.”
“Mm
non credo che tu sia nella posizione di minacciare
sorellina, sai potrei, per puro caso, pensare ai sentimenti che provi
in
presenza di un rosso di mia conoscenza…” Lascia la
frase in sospeso mentre io
impreco tra i denti come uno scaricatore di porto.
“Ora
dopo che le tue dolci labbra hanno finito di
elargire eleganti parole veniamo a noi.” La sua faccia
è di colpo seria ed
anche la mia, cosa succede?
“Dimmi,
ti ascolto.”
“Non
devi ascoltarmi, devi parlarmi. Cosa hai tenuto
nascosto dell’incontro con Aro? Non dire nulla, non offendere
la mia
intelligenza. Aro è disposto a tutto pur di avere talenti
validi tra le proprie
fila. Perciò credo che ci sia dell’altro ed io
pretendo di saperlo. Ho
aspettato qualche giorno per vedere se tu me ne avresti parlato, ma
dato che
non ti decidi, ho preso io l’iniziativa. Ma stai tranquilla
Alice non può
vedere nulla perché siamo vicini ai confini con i cani e lei
non riesce ad
avere visioni su di loro.”
È
proprio una stratega eccellente, ha pensato proprio
a tutto e da buon soldato, ha capito tutto, maledizione, ora come ne
esco.
“Non
cercare di tergiversare o di rifilarmi una scusa,
sai che non attaccherebbe.” Ma che cazzo in pochi giorni ha
imparato a
conoscermi meglio di persone che mi conoscono da anni.
Sospiro
e inizio a camminare nervosamente. Cerco
disperatamente le sigarette, maledizione non le ho prese.
“Tieni.
Sai che sono contrario, ma sapendo ciò di cui
avremo parlato ho pensato che ne avresti avuto molto bisogno, anche se
preferirei che non le fumassi, se vuoi distendere i nervi ti aiuto io
con i
miei poteri.”
“No,
no, devo fumare. Devo organizzare le idee, ma non
sono sicura di volerti dire qualcosa a proposito di ciò che
vuoi sapere. Sono
cose personali.”
“Bella
preferirei che parlassi di tua spontanea
volontà, altrimenti potrei estorcerti tutto con il mio
potere. Sai che posso
farlo e lo farò.” Gli occhi emanano saette.
Accendo
una sigaretta e ne aspiro una lunga boccata.
Il fumo inizia a fare i suoi effetti e sembra di avere i nervi
più distesi.
“Mm
effettivamente c’è qualcosa che ho omesso, ma non
è proprio rilevante.”
“Parla
Bella, sto perdendo la pazienza.” Mi ordina perentorio
ed io sospirando non posso far latro che ubbidire.
“Devi
promettermi che non ne farai parola con nessuno
a costo della vita, so che non hai segreti con Alice, ma devi
prometterlo. Non
ci dovrai pensare mai, dovrai fare in modo di cancellarlo dalla tua
mente nel
momento esatto in cui io te ne parlerò. Un’ultima
cosa, non potrai far nulla e
questa non è una richiesta è un obbligo. Non devi
fare nulla.” Nota che il mio
sguardo è estremamente serio, ma non dice nulla.
“Prometti
o io non parlo.”
“Prometto.”
Sembra quasi che l’abbia detto con la
morte nel cuore.
“Quello
che ti dirò non ti piacerà affatto.”
“Immaginavo.
Aro è un essere squallido ed è disposto a
tutto pur di ottenere ciò che desidera e credo che tu sia
una delle cose che
desidera, si cosa, perché per lui non sarai altro che un
oggetto.”
“Arrivo
subito al dunque, sai che non am…”
“Cullen!”
Ci giriamo entrambi verso la voce che ci ha
chiamati. Spalanco la bocca per la sorpresa, ma che diavolo sono?
“Oddio
ma che diavolo sono? Sembrano cavalli. Jazz
sono pericolosi.” Il mio fratellone si mette davanti a me in
posizione di
difesa e gli ringhia contro. Oddio ho paura per lui anche se so che non
dovrei
averne.
Oh
cazzo questi sono i cani della riserva. Siamo
spacciati, Jazz è solo e loro sono due cani che sembrano
più cavalli ed un
umano che credo non tarderà a trasformarsi.
“Cosa
fai con quella ragazza?” Mm io? Mi sento
chiamata in causa e mi sporgo dalla spalla di mio fratello.
“Parli
di me?” Chiedo all’uomo che è tutto un
fascio
di muscoli.
“Certo.
Vieni via di lì, è pericoloso.”
“Cane,
sparisci. Sono nel mio territorio.”
“Non
ti faremo uccidere un’umana. Ragazza vieni con
noi. Succhiasangue state infrangendo il patto, vi uccideremo
tutti.” Prego? Ma
questo ha fumato erba avariata?
Mi
sposto al fianco di mio fratello che mi guarda
trucemente.
“Torna
dietro di me.” Lo zittisco con un gesto della
mano.
“Senti
un po’ gigante, chiama nuovamente mio fratello
così e ti giuro che ti farò cantare in un coro di
voci bianche. Ti darò una
ginocchiata nelle palle talmente forte che non avrai neanche
più la facoltà di
procreare o accoppiarti. Ora detto questo, vorrei dirti che io e mio
fratello
siamo nel nostro territorio, voi cagnolini mi sembra abbiate
sconfinato. Sai
potrei andare a casa e dire alla mia famiglia che avete infranto il
patto,
saranno loro poi ad attaccare voi e vedremo come andrà a
finire. Un’ultima
cosa, io non mi chiamo ragazza. Il mio nome è Isabella
Cullen e questo è mio
fratello e prima che il tuo misero cervello da microcefalo
sottosviluppato pensi
cose assurde, ti dico che i Cullen mi hanno adottata da piccola,
conosco la
loro natura, non mi hanno mai fatta del male e ora gradirei che faceste
13
passi indietro e tornaste nel vostro territorio. Ah, e per inciso
ovviamente la
mia famiglia verrà avvisata di ciò che
è successo oggi e credo proprio che mio
padre vorrà delle delucidazioni. Ora
sciò.” Il lupo marrone mi fissa e sembra
ridere, ma non posso dirlo con certezza.
Il
microcefalo schiocca la lingua, richiama i suoi
cagnolini e spariscono dietro gli alberi.
Emetto
un sospiro di sollievo mentre mio fratello
scoppia a ridere.
“Oddio
non l’avrai mai creduto, un vampiro che viene
difeso da un’umana che sfida un gruppo di lupi. Sei una
continua fonte di
sorpresa sorellina.” Sposta lo sguardo nuovamente alla
foresta e digrigna i
denti.
Cazzo
è un dio quello che si sta dirigendo verso di
noi.
“Black
non hai capito di aver sconfinato?”
“Calma
Cullen, calma. Volevo solo complimentarmi con
tua ehm…sorella.”
Lo
guardo mi sta divorando con lo sguardo ed anche,
non è affatto male, quasi ci faccio un pensierino e credo
che anche lui abbia i
miei stessi pensieri. Jasper mi fissa shoccato, mentre uccide lui con
lo
sguardo e gli ringhia contro.
“Stai
lontano da mia sorella cane o il patto lo mando
a puttane e ti spezzo l’osso del collo.” Ops mi ero
dimenticata del potere di
mio fratello.
“Frena
sanguisuga, ammetto che è veramente una bella
ragazza, ma io sono felicemente innamorato.” Peccato non
avevamo gli stessi
pensieri. Ad un tratto un paio di occhi dorati e delusi fanno capolino
nella
mia mente e mi immobilizzo. Dannazione, non devo pensare ad Edward.
Devo
cancellare questo amore non corrisposto ed impossibile che provo per
lui.
“Non
mi frega niente del tuo imprintig, non parlare
più con mia sorella.” Fisso Jasper offesa.
“Ehi
so badare a me stessa.”
“No
che non ne sei in grado, ed ora torniamo
immediatamente a casa e tu sparisci dalla mia vista.”
“Isabella,
io sono Jacob Black, è stato un piacere
conoscerti. Questa sera facciamo un falò in spiaggia con
tutti i ragazzi della
riserva, ci farebbe piacere che ti unissi a noi.” Una
serata diversa in cui non
sarò costretta a soffrire per l’indifferenza di
Edward, oh si, mi piace
proprio.
“Neanche
per id…”
“Accetto,
ti ringrazio per l’invito Jake. Posso
chiamarti Jake?” Lui scoppia a ridere e annuisce.
“Perfetto,
io sono Bella. A che ora vengo? Mm ma non
conosco la strada.”
“BELLA!
Non esiste, tu non ci andrai. Sono pericolosi,
potrebbero perdere il controllo e fari del male.”
“Oh
avanti Cullen se si tagliasse per caso in casa
vostra sarebbe più pericoloso, con noi invece non accadrebbe
nulla.”
Effettivamente non ha tutti i torti.
“Andiamo
a casa, immediatamente.” Credo di aver tirato
troppo la corda.
“A
stasera Jake, senti facciamo così ci incontriamo
alle 8 al cartello di Benvenuti a Forks la ridente e soleggiata
cittadina, va
bene?” Scoppia a ridere e annuisce mentre sparisce nuovamente
nella foresta.
Jasper furioso
mi prende tra le braccia e in un lampo arriviamo a casa. Non ho il
tempo di
mettermi in piedi che inizia a sbraitarmi contro.
“Sei
una stupida, ma cosa ti è saltato in mente eh? Ma
ti rendi conto di cosa hai fatto? Tu da qui non esci. Non pensare di
andare in
quel posto stasera. Ma che hai in quel cervello segatura? Non hai
capito chi
sono quelli? Non…” Lo ascolto con finto interesse
e noto tutta la famiglia che
ci fissa sbalorditi storcendo il naso.
“Ragazzi
cosa succede? E perché puzzate di cane?” Mi
volto verso mio padre e gli sorrido.
“Nulla
papà, è solo che Jasper sta dando un
po’ di
matto. I vampiri possono impazzire?”
“Impazzire?
Impazzire? IMPAZZIRE IO? TU sei diventata
completamente pazza. Tu.non.esci.di.casa.” Mi ringhia ad un
centimetro dal viso
e allora anche io mi incazzo.
“E
chi me lo impedirà? Tu? Non credo proprio. Io
stasera ci vado eccome e magari ci faccio anche sesso con uno di
loro.” Oh
cazzo che cosa ho detto? Sento vari ringhi alle mie spalle. Non mi
volto so che
uno proviene da mio padre, uno da Emmett e l’altro non so
proprio da chi.
“Co-cosa
hai detto?”
“Che
ci vado e tu non potrai impedirmelo. Sono
maggiorenne e tanto basta.”
“Sei
maggiorenne solo all’anagrafe, il cervello a
quanto pare l’hai perso per strada.” Jasper si
rende conto subito di ciò che ha
detto e mi fissa dispiaciuto. Il mio sguardo è gelido, non
gli rivolgo la parola
e mi volto verso i miei genitori.
“Questa
sera andrò ad un falò alla riserva, sono stata
invitata da Jacob Black, nessuno me lo impedirà. Non prendo
ordini da nessuno,
voglio che questo sia chiaro a tutti.” Mi volto verso le
scale e mi dirigo in
camera mia.
“Bella,
io…”
“Hai
parlato abbastanza Jasper, ora scusami ma devo
rivedere il discorso della discussione.”
Passo
affianco ad Edward ed è immobile come una
statua. Mi fissa ma io non lo degno di uno sguardo.
“Ah
papà, dei lupi hanno sconfinato.” Detto questo mi
dirigo in camera mia e cerco di soffocare i singhiozzi sul cuscino
sperando che
non mi sentano, ma ovviamente la speranza è vana.
POV
EDWARD
“Un
cane rognoso ha sconfinato e si è avvicinato a
lei? Ma come è possibile? Io li ammazzo tutti, uno ad
uno.” Emmett sbraita
mentre io fisso ancora le scale da cui lei è salita.
Sesso.
Sesso. Sesso.
Lei
ha detto che farà sesso. Con un cane. Sesso con un
cane. Mentre io mi struggo d’amore per lei.
Tutti
sono infervorati mentre io sono concentrato sui
suoi singhiozzi e sul battito irregolare del suo cuore.
Jasper
l’ha ferita. Per lei è il fratello preferito,
mentre io non sono nessuno.
Certo
non mi sono mai avvicinato a lei e le uniche
parole che ci siamo scambiate sono buongiorno, buonasera, buonanotte e
ciao.
Ovviamente sono io che ho imposto questa freddezza tra di noi, non
posso farle
del male e lei è una fragile e calda umana. Mentre io sono
un mostro. Io non
dovrei esistere.
“Edward
dì qualcosa.” Mi volto verso Rose, anche lei
l’adora. Solo io sono il coglione che l’ha tenuta
sempre lontana, smontando
tutti i suoi tentativi di avvicinarsi a me e alla fine si è
arresa. Se da una
parte credo che sia meglio così, dall’altra soffro
come un cane. Mai un suo
sorriso è stato rivolto a me. Mai uno sguardo dolce era per
me. mai una parola
d’affetto era per me. Ma non posso incolparla, la colpa
è solo mia. Lei ha
provato ad avvicinarsi ma io l’ho sempre allontanata.
Non
rispondo a Rose ma il mio sguardo vale più di
mille parole.
Loro
sono consapevoli del mio amore per la dolce e
forte Bella. Loro capiscono che non potrò mai amare
nessun’altra nella mia
esistenza. Ma non posso farla avvicinare.
“Abbiamo
visite.” Dice Alice. Maledizione i Denali.
Tanya. La mia amica di giochi.
Mi
vergogno di me stesso. Ma
dopo anni ed anni di
solitudine ho ceduto alle sue lusinghe, volevo un po’
d’affetto, conscio che il
suo è prettamente ed unicamente rivolto al mio corpo e
null’altro.
Alice
e Rose mi trucidano con lo sguardo, ed anche io
resto della famiglia. Non hanno mai apprezzato questo offrire il mio
corpo ad
una che la da a destra e a manca.
Carlisle
va ad aprire la porta teso come una corda di
violino. Geloso, tremendamente geloso della sua bambina e preoccupato
per lei.
“Amici
miei, è un piacere avervi qui e grazie per aver
accattato il nostro invito.”
“Siamo
lieti di esser stati invitati per la laurea
della vostra Isabella e non vediamo l’ora di
conoscerla.” Le parole emozionate
di Carmen sono sincere mentre Eleazar è nervoso, come se
cercasse qualcuno.
“Edward,
tesoro è da un po’ che non ci vediamo.”
Tanya
si attacca al mio braccio come una cozza allo scoglio. I suoi pensieri
sono
tutt’altro che casti e tutti prevedono me e lei mentre
facciamo sesso furioso.
Ora mi reputo ancora più squallido del solito.
“Tanya
è un piacere rivederti. È un piacere rivedere
tutti voi.”
“Lui
è Laurent, il compagno di Irina. Un nuovo membro
della nostra famiglia.” Ci presentiamo e saluto Irina, Kate e
Garrett il suo
compagno.
“Bells,
scendi, abbiamo ospiti.” Sento il suo sospiro
e apre la porta. Lentamente scende le scale e fissa curiosa i nuovi
arrivati.
Io resto sempre senza fiato di fronte alla sua bellezza.
Tanya
ha capito tutto, per quanto sia oca è molto
intelligente.
“Anche
lo scapolo d’oro si è
innamorato. È bellissima, spero che ricambi tuoi sentimenti,
te lo meriti.” Stringo
la presa sul suo braccio per
ringraziala, ma non le posso dire che sicuramente mi reputa un odioso,
asociale
e maleducato.
Tutti
sono in una posizione di stallo, non le abbiamo
detto di aver invitato i Denali alla sua laurea, potrebbe anche
prenderla male.
Un
timido sorriso aleggia sulle sue labbra, è ancora
più bella.
Inizia
a correre e si butta tra le braccia di Eleazar,
che l’accolgono stringendola al suo petto. Tutti noi restiamo
sbalorditi.
“L’umana
più potente che abbia mai conosciuto. Sei cresciuta
Bella, e sei sempre stupenda.”
“Eleazar,
mi stai soffocando. Ecco ora respiro meglio.
Professore, ci si rivede.” Strabuzziamo gli occhi.
“Vi
conoscete?”
“Certo,
era il mio professore di letteratura al liceo.
Credevo fosse il vampiro più strano che avessi mai
conosciuto, ma poi mi sono
ricreduta.” E fissa Jasper con un sorriso.
“Ah
pace fatta tra i due fratellini inseparabili. Ci volevi
tu Eleazar.”
“Vieni
Bella ti presento la mia famiglia. Lei è mia
moglie Carmen.” La stringe tra le braccia, ho paura che le
vengano dei lividi,
ha la pelle così bella e delicata. Così soffice,
così…
“Edward
per favore non eccitarti
pensando a Bella.”
Jasper mi
riprende mentalmente e sempre mentalmente mi do un calcio nelle palle
per la
mia stupidità.
“Loro
sono le mie figlie Irina, Kate e Tanya.” Tutte e
tre l’abbracciano felici.
“Lui
è Garrett, il compagno e futuro marito di Irina.”
“Wow
congratulazioni.”
“Ed
infine lui è…”
“Ohhh
chi non muore si rivede.” Finirà mai di
stupirci?
“Ops
sei già
morto.”
“E
tu sei la solita stronza Bells.” Perché hanno
tutta
questa confidenza? Sporgo i denti mentre Tanya mi ammonisce con lo
sguardo.
“Grazie
per i complimenti Laurent, anche per me è un
piacere rivederti, ora che ne dici di abbracciarmi.”
“Mi
sei mancata nanetta.”
“Anche
tu mi sei mancato treccine.” La guarda
trucemente e Carlisle cerca di capire, come tutti, dove si sono
conosciuti.
“La
coppia più bella del mondo che fine ha fatto?”
“Mm
sono in zona. Anzi credo che verranno qui a breve.”
“Vedo
che non ti hanno abbandonata.” Sottile stoccata
nei nostri confronti che fa abbassare il capo ai miei genitori e alle
mie
sorelle mortificati mentre io e i miei fratelli gli ringhiamo contro.
“Calma
ragazzi, calma. Laurent.” Lo ammonisce Eleazar,
ma lui non si scusa anzi ridacchia divertito.
“Pardon.
Non credevo di offendere qualcuno.” L’astio
nei nostri confronti è palese e Irina cerca di calmarlo,
mentre Bella lo
ammonisce con lo sguardo e lui alza le mani in segno di resa.
Ci
accomodiamo tutti sul divano mentre Bella vola praticamente
tra le braccia di Jasper e gli riempie il volto di baci. Alice e gli
altri sono
commossi da questo profondo rapporto mentre io sono rigido e geloso
marcio,
invece Tanya non capisce cosa sta succedendo. Il resto dei Denali crede
che tra
lui e Bella ci sia del tenero e questo aumenta la mia gelosia.
“Non
è come credete. Sono praticamente fratelli, come
se lo fossero realmente. Diciamo che Emm è geloso credeva
che sarebbe stato lui
il fratello preferito, ma stupendoci tutti il fratello preferito,
nonché confidente
di fiducia è il mio adorato marito.” Jasper prende
“le sue donne” tra le
braccia e le stringe forte.
“Allora
Bella ti stai per laureare. Carlisle ci ha
chiamati ieri per invitarci, è un problema?”
“Affatto,
sono veramente felice di avervi qui.” Ed è
sincera, leggo la sincerità nei suoi occhi.
“Nanetta,
fai ancora corse clandestine con le moto?”
Tutti si cristallizza intorno a noi, mentre Carl contrae nervosamente
un
sopracciglio.
“Moi?
Corse clandestine? Moto? Non capisco proprio a
cosa tu ti riferisca.” Laurent scoppia a ridere.
“Isabella.”
Tuona mio padre.
“Si
papino mio adorato?” Ecco che è capitolato. Tutti
ridacchiano
alla scena e lui si ricompone immediatamente.
“Di
cosa parlava Laurent?”
“Non
lo so, oh mio principe azzurro.”
“Che
gran lecca culo.” Sussurra Emm mentre tutti
ridono sommessamente e io continuo a restare rigido.
“Allora
io credo che per l’occasione bisogna fare del
sano e gratificante shopping.” Ecco che Alice, con le sue
perle di saggezza,
sposta l’attenzione.
Tutte
le ragazze hanno una luce strana e inquietante
negli occhi.
“Solo
ragazze ovviamente, così conosciamo meglio Bella
e spettegoliamo un po’.” Credo che tutti gli uomini
di questa stanza vorranno
fare una statua di diamanti a Tanya. Santa Tanya Denali.
“Certo.
Verrà anche Vic con noi, è una mia amica,
anche lei è una vampira. Potremo andarci ora.
Però ad una condizione.” I suoi
occhi brillano di malvagità. Alice ha una visione confusa,
dato che non riesce
a vederla bene, ma da quel poco che abbiamo visto, posso confermare la
mia
tesi, è bella, intelligente, dolce ma anche diabolica.
“Jazzino
verrà con noi, deve farsi perdonare qualcosa
e in più ci serve un porta borse.” Lui per poco
non fa cadere Alice dalle sue
braccia e fissa trucemente la sua non tanto più amata
sorellina che gli sorride
in modo inquietante.
Due
odori ci fanno voltare il capo verso la grande vetrata.
Laurent si alza felice e Bella gli sorride.
James
e Victoria.
Continua…
Ciao
ragazze, vi chiedo enormemente
scusa per il ritardo, ma non ho capitoli pronti e sto preparando gli
esami che
a breve sosterrò. Diciamo che è un periodo in cui
lo studio è il padrone del
mio tempo. Mi dispiace da morire, spero ci sia ancora qualcuno che
abbia
piacere di seguire la storia. Allora cosa ne pensate del capitolo?
Ovviamente continua
solo che era troppo lungo e l’ho diviso. Il prossimo
sarà perciò il seguito di
questo e poi finalmente arriviamo alla tanto attesa laurea. Spero di
postare la
prossima settimana, aspetto i vostri commenti. A presto, un bacio Mary.