Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Angelight    06/12/2011    5 recensioni
'Un deserto, un deserto roccioso, chissà dove. Il vento soffiava trasportando granelli di sabbia, e davanti c'era solo desolazione. Un essere superiore era pensoso, lo si vedeva dal suo sguardo. Uno sguardo pensoso e assente da quel luogo desertico.
Era una desolazione assurda, quel tipo di desolazione che con il tempo ti porta alla pazzia. C'era soltanto il nulla, diremmo noi. Lo stesso paesaggio ben poco provvisto di vita, con vegetazione scarsa che quasi sembrava meno viva delle pietre presenti un po' ovunque, ripetuto fino all'orizzonte senza alcun cambiamento. Ma il nulla era ben altro, come sapeva l'essere. Aveva visto tante cose, anzi troppe cose.
"I combattenti più potenti sono concentrati in un unico punto... Bene..." disse il Kaiohshin.
Il sommo dio si teletrasportò.'
Storia sospesa.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
DB EXILES - CAP 13 Ecco il Capitolo 13, dove si torna alla base e ci si sta per un po'!^^

Capitolo 13 - Litigiosi

Ah, la cucina! Cosa meravigliosa, e un bel passatempo per lui. Creare nuovi sapori con abilità maestrale, era come creare un nuovo materiale capace di cose incredibili. Si doveva essere abili e calibrare bene le dosi, come lo è un chimico in suo esperimento. Stava frullando qualcosa di ormai indistinto con il suo braccio meccanico trasformato in un frullatore. Questo ruotava veloce svolgendo il ruolo per cui era stato inventato. Lui portava un grembiule rosso e bianco a quadri, tipo una tovaglia. Faceva uno strano contrasto con il suo corpo meccanico grigio metallizzato.
Kesar aveva voluto cucinare, l'aveva chiesto a Kaiohshin. Tecnicamente non ci sarebbe stato bisogno di un cuoco, visto che c'era una automatizzazione. Ma il dio non ci vide nulla di male nel far fare tutto a lui, tra l'altro non aveva neanche bisogno di strumenti da cucina visto che ce li aveva incorporati. Era sempre lui a prepararsi da mangiare, e aveva preso questa abitudine dopo la trasformazione in cyborg.
Ah, che profumino! Buono, buono! Non aspettavano altro, i saiyan. Sbattevano le mani sul tavolo, con le posate in mano.
"Quando si mangia? Io ho fame!" ripeteva Goku con la bava alla bocca.
"Sì, è vero! Vogliamo mangiare!" gli diede ragione Vegeth.
"Se non mangiamo non possiamo combattere!" sbavava Gokhan.
"Ho una fame da lupi! Anzi, da un branco di lupi!" affermava Goten. Era passato abbastanza tempo da quando era tornato alla base da avere di nuovo fame anche dopo la scorpacciata di dolci fatta nell'universo in cui si era perso. Ma per un saiyan non doveva essere molto tempo.
"Sono d'accordo!" si univa alle richieste Trunks, quello ''del futuro''. Anche durante gli anni duri quando ancora i cyborg portavano distruzione nel mondo lui non aveva smesso di rinunciare a un pasto degno di un saiyan.
"Già!" diede ragione agli altri anche l'altro Trunks. Guardava con ammirazione la sua controparte, chissà se sarebbe mai stato forte quanto lui. Non si riferiva solo alla forza fisica, anzi, si riferiva molto di più alla forza d'animo. Sembrava così valoroso, così degno di essere il figlio del Principe dei Saiyan. Voleva anche lui essere degno di suo padre. E quest'ultimo certamente non stava a guardare, strepitava anche lui da vero saiyan.
"Mangiare! Mangiare!" e persino Son Broly si metteva a urlare per richiedere cibo. Faceva così da praticamente sempre, anche con il suo caro nonno Son Gohan.
Tutti i saiyan in coro si misero a urlare: "Cibo, cibo!!!". I non saiyan ovviamente restavano straniti da quelli. Kaiohshin non era presente però, aveva ben altro da fare.
Mr. Slug era presente, ma stava in un angolo ad occhi chiusi a meditare. Era un namecciano, non aveva bisogno di mangiare. Ma non era indifferente a quelle urla, anzi, ne era infastidito, ma non fece nulla. Avrebbe potuto andarsene, ma per qualche strano motivo non lo fece e restò lì. Forse non voleva restare solo, ancora maledettamente solo.
Ub li guardava e confermava a sé stesso che quei saiyan, oltre ad essere tremendamente forti anche se forse nessuno arrivava al suo livello, erano anche tremendamente strani e voraci. Temeva quando avrebbero mangiato, li aveva già visto in azione.
Meiso nel monastero non avrebbe mai visto cose del genere. Gli mancava il monastero sul suo pianeta, il Pianeta Meisan. Ma non era tra monaci ma tra trogloditi! Se fosse a casa sentirebbe silenzio e non urla inutili. Ma perché aveva accettato? Non poteva restarsene tranquillo a casa?
Finalmente era pronto! Portò a tavola il primo, a cui aveva assegnato il nome di ''riso con carne alla Kesar''. Un suo cavallo di battaglia, sicuramente avrebbero apprezzato.
"Io non lo mangio." disse calmo il monaco.
"Cosa?! C'ho messo l'anima per prepararlo e ora tu lo mangi!" e il cyborg amord gli sbatté sul tavolo il piatto, abbastanza per fare rumore ma non abbastanza per fare danni.
"Io non mangio carne. Noi meisani siamo vegetariani." e fece vedere i denti da erbivoro.
"Me lo dicevi prima, stupido ruminante!".
"E perché hai avrei dovuto dirlo a un robot da cucina? E poi non sono un ruminante, non tutti gli erbivori lo sono, testa di latta." affermava con il suo solito tono calmo ma allo stesso tempo sprezzante di disprezzo.
"Non me ne fotte niente! Tu ora mangi! Mi sono fatto un culo così!".
"E chi ti ha detto di cucinare? Sei stato tu a volerlo fare, se non lo facevi ora stavo nella mia camera a mangiare insalata  in attesa di riprendere la meditazione." e in effetti aveva ragione. E questo a Kesar glielo faceva odiare ancora di più, anche perché odiava avere torto, lo odiava da quando era un piccolo bambino viziato. Strinse i denti, e poi i pugni.
"Lo vuoi un bel pugno?!" minacciò il cyborg. Era passato alle minacce, non c'era altro che poteva fare.
"E smettetela voi due, qui c'è gente che vuole mangiare in santa pace! Non voglio sentire le chiacchiere di un ammasso di latta effeminato e un monaco mangiatore di erbacce!" affermò Vegeta masticando grossi pezzi di carne a bocca aperta.
"Guarda che il fatto di cucinare e indossare un grembiule non mi rende un effeminato!" rispose alle parole di Vegeta. Era ancora più arrabbiato, ora si metteva anche quel saiyan. Il monaco invece restava impassibile, si era stancato di rispondere a quelli incivili.
Kesar strinse ancora di più i pugni, ma poi si rilassò. Prese un lungo respiro e si preparò.
Sorrise con un sorriso che sembrava sincero e disse: "Qual è il colmo per un temporale? Avere lampi di genio!" e si mise a ridere come un forsennato arrivando a rotolare a terra dalle risate. Quando non riusciva a sbollire la rabbia per qualche strano motivo diceva una barzelletta. Cosa strana, certamente, ma lo faceva anche in momenti più gravi?
Ub guardava quel cyborg che si sbellicava sul pavimento e quei saiyan che si abbuffavano come grosse bestie affamate. Ma che stomaco avevano? E perché quel pezzo di latta era peggio? Ma dov'era finito, in un circo?
Sospirò ma non riuscì a mangiare, gli era passata la fame.

"Kaiohshin... devi capire!" gli urlava contro. Ma non capiva, quel testone. Stavano litigando da diverso tempo, in quella stanza dove stava il super computer. Avevano visto la missione, per la maggior parte in silenzio. Ma lui era tornato con quello stesso discorso.
"Non possiamo continuare così! Pensa cosa succederebbe se...".
"Non succederà! Lo sai che quel saiyan, Vegeta, è riuscito già una volta a resistere... Ce la faranno anche gli altri che non sono puri di cuore!" lo interruppe il dio. Almeno sperava che fosse così.
"Ma se usassi i miei poteri..." continuò lui imperterrito.
"Io non li farò schiavizzare da te... Non possiamo abbassarci al loro livello! Anche se tu, con i tuoi poteri e il loro consenso e collaborazione, puoi sottometterli alla tua volontà e impedire di essere controllati da Babidy, questo non è giusto. Dobbiamo avere fiducia in loro, capisci?". L'altro abbassò la testa. Era inutile tornare ancora una volta su quel discorso. Se ne andò, convinto ancora di quello che aveva di nuovo proposto a Kaiohshin. Quest'ultimo restò in quella stanza a meditare sul da farsi, ancora una volta.

Kesar aveva lasciato stare la lite con i due e ormai era giunto il momento del dolce. L'amord entrò con dei vassoi che contenevano delle torte che promettevano bene, ma si fermò senza aver messo niente in tavola. Quei dannati dolci, quei gustosissimi dannati dolci... Sbavavano in attesa del pasto. Goten per un attimo arrossì, ricordando ciò che era successo in quella Terra fatta di dolci. Era stato salutato da Lunch con un bacio, e poi dopo lei aveva fatto l'indifferente. Gli aveva fatto un effetto singolare, lo aveva anche lasciato con una faccia da ebete. Un bel ricordo però, anche se strano.
"Prima di servirvi il dolce, vorrei scusarmi con Meiso e Vegeta." disse il cyborg amord abbassando la testa e poi continuò "Sì, mi scuso per essere stato uno stupido. Potrete mai perdonarmi?" e fece gli occhioni dolci.
Bah, certamente quello era un totale idiota, oltre che un tipo stranissimo.
"Sì, sono stato uno stupido a..." e accadde l'inevitabile "...non essermi vendicato prima!" affermò lanciando d'improvviso delle torte in faccia al saiyan e al monaco. Queste lentamente scivolavano dalle loro facce che sicuramente non erano rilassate. Vegeta si leccò dove la lingua riusciva ad arrivare. Neanche fosse sangue e lui fosse ancora quel crudele conquistatore. Però, cucinava bene il tipo.
Alla fine finì a tortate in faccia, ovviamente. Come le ciliegie, una tira l'altra. Kesar riuscì a schivare le torte avversarie ma poi  venne preso alla gola, venendo strangolato e alzato da terra. Era Mr. Slug, con i suoi soliti occhi inquietanti. Sulla sua verde faccia c'erano evidenti traccie di torta spiaccicata.
"Potresti mollare la presa, mister?" chiese il cyborg con un respiro certamente non facilitato.
Di risposta il namecciano prese in mano una torta. Era pronto a fare l'irreparabile, il tremendo passo nell'oblio infinito, avrebbe macchiato il suo cuore per sempre.
"Oh, no, mister, no! Non anche tu! Ti prego!" faceva l'amord piangendo come un bambino.
Ma non ci fu nulla da fare. Dritta in faccia, quell'idiota si prendeva ciò che meritava. Mollò la presa e la caduta gli fece sbattere il sedere metallico in terra.
Ma tutto quel cibo sprecato, che peccato. Alla fine tutti se ne andarono a darsi una lavata. Quella bambinata era stata una felice parentesi tra quella strana avventura. Oh, il dolce far niente era davvero una goduria.




Nel prossimo capitolo si preparerà la Seconda Missione! (Questa settimana non ci sono interviste. Non ci saranno per un po'. Ndme) (Peccato... Comunque, la barzelletta di Kesar non è niente in confronto alla mia sconfinata conoscenza di barzellette! NdSecchione) (Ceeerto. Ndme) (Eccone una: "La radice di 2 era molto preoccupata: ormai erano passati trenta decimali senza che le venisse il periodo. Temeva di essere incinta, anche se cio' le sembrava irrazionale." Bella eh? NdSecchione) (Non riesco ad esprimere il mio enorme compiacimento alla tua freddura. Ndme) (Un'altra!: "Una funzione dice all'altra: «Come va'?» e quella risponde: «A Lagrange!»". Capita? Lagrange, il matematico! NdSecchione) (Certo, chi non lo conosce? Ndme) (L'ultima: "Definizione ingegneristica di un cornuto: 'Uno la cui metà sta sotto un terzo.'" NdSecchione) (Dai, un alttra. NdDefikienten) (No, sei tornato! NdSecchione) (Oh, è già stato dimesso! L'avevi combinato male però, anche se lui era uscito con tua sorella non avevi il diritto di... Ndme) (Ma la stava palpeggiando! NdSecchione) (Ma ce stavva! NdDefintece) (Lasciamo perdere se no ci finisce male... Ti accontento! Hai chiesto un'altra e un'altra avrai! NdSecchione) (-.- NdMeDandoTestateAlMuro) (Salta la corrente allora uno scienziato dice a un altro: "Mi passi la sessantesima parte dell'intensità luminosa emessa dal corpo nero di Burgess alla temperatura di fusione del platino, perpendicolarmente ad una sua superficie di area 1 cm quadro!" che per gli amici è "candela". NdSecchione) (X-X Ndme)

Ispirazione:
Ringrazio Salagir e Gogeta Jr., creatori del fan manga on line Dragon Ball Multiverse (ecco il link) che mi è stato di grande fonte d'ispirazione, insieme alla squadra degli Exiles della Marvel, per scrivere questa fanfiction. Ovviamente, come avrete sicuramente già notato se conoscete DBM, non è assolutamente un copia e incolla dei personaggi di DBM in un contesto diverso, infatti non compariranno dei personaggi che compaiono in DBM, compaiono molti personaggi estranei a DBM e alcuni personaggi (pochissimi) che compaiono in DBM hanno una storia diversa.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Angelight