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Autore: SailorDisney    06/12/2011    1 recensioni
Anno cosmico 4072.
Quadrante gamma. Settore 4.
Quartier generale protezione universo.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buzz Lightyear, Jessie, Woody
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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9.


I tre space ranger, uscirono furtivamente dalla cella. Alieni e robot armati erano in ogni angolo.

“E adesso..che facciamo?” sussurrò Jessie.

“Di qua! Seguitemi!” disse Buzz facendo un cenno con la mano.

Si infilarono in un corridoio vuoto. Videro che da lì partiva un’altra di quelle piattaforme ad ascesa verticale.

“Su, saliamo! Non c’è tempo da perdere!” aggiunse Buzz. I tre salirono in fretta e dopo qualche secondo, lo strano ascensore senza pareti cominciò a salire.

Buzz prese la mano di Jessie e la strinse forte.

Arrivarono all’ultimo piano.

“Eccoci.. e adesso…”

“Sssh! Arriva qualcuno!” Buzz interruppe Woody. “Nascondiamoci!”

Scesero dalla piattaforma e si nascosero dietro un grosso trono di metallo.

“CHE COSA?!” sentirono gridare Zurg. “INCAPACI! VI AVEVO DETTO DI SORVEGLIARLI!” era furibondo.

“Mi scusi p-padrone..” provò a dire un piccolo alieno. “I nostri mi-migliori uomini stanno provvedendo a trovarli..”

“ADESSO VA VIA! DEVO PENSARE!” disse buttandosi a peso morto sul suo trono.

CLANK.

Una pistola gli venne puntata sulla tempia.

“I giochi sono finiti, Zurg. Sei in arresto, in nome dell’alleanza galattica.” Disse Buzz serio.

“Lightyear… non è da te, colpire alle spalle!” rispose Zurg, senza scomporsi.

“Già ma.. con te è inutile comportarsi onestamente. Sei falso e sleale!” disse Jessie quasi canzonandolo.

Zurg scosse la testa.

“Non vi facevo così ingenui, voi space ranger…” commentò infine.

“Che cos…” provò a dire Woody.

Improvvisamente Zurg colpì la pistola, facendola volare in aria e corse verso una piattaforma di comandi.

“Prendiamolo!” gridò Buzz.

“Troppo tardi, Lightyear…” disse Zurg. E premette un grosso pulsante rosso.

Il pavimento cominciò a tremare, improvvisamente una linea lo divise e le due parti della stanza cominciarono ad allontanarsi, creando una voragine altissima.

“Che cosa facciamo?!” gridò Jessie guardando Zurg dall’altra parte della spaccatura che rideva di gusto.

Jessie vide tutto a rallentatore.

Senza preavviso, Buzz spiccò un balzo, cercando di raggiungere l’altro lato.

Non ce la potrà mai fare… -pensò Jessie mentre il cuore le era salito in gola.

Invece, i suoi stivali atterrarono dall’altra parte. Ce l’aveva fatta.

Buzz si voltò subito verso Jessie, come per rassicurarla. E lei per tutta risposta gridò dall’altro lato: “Avevamo detto, niente eroismi!”

A Buzz scappò un sorriso. Si volto di scattò avvertendo un pericolo.

“Buzz, attento!!!” gridò Woody.

Zurg si avventò sopra lo space ranger, gettandolo a terra. La sua testa sporgeva pericolosamente sulla voragine. “Finalmente la resa dei conti, Lightyear…” disse cercando di strangolarlo.

Jessie si guardò intorno. Che poteva fare? ..vide un filo elettrico sporgente. Lo tirò a se e lo fece roteare come un lazo, cercando di afferrare Zurg.

Lo mancò per pochissimo ma… rimase impigliato al suo piede robotico.

“Uh..ma che cos…?!” Zurg venne trascinato, mollando la presa dal collo di Buzz.

“Coff!Coff!” Buzz cercò di tornare in sé, vide Zurg in difficoltà. Doveva approfittarne..

Cominciarono una lotta corpo a corpo. Buzz  lo afferrò prontamente, bloccando un suo colpo e invertendo la spinta. Zurg perse l’equilibrio. E scivolò nel baratro.

Buzz lo afferrò per il braccio all’ultimo momento.

“Non voglio la tua pietà, space ranger!” disse. “Preferisco morire.. ma non da solo!”

Il cavo elettrico era ancora legato alla sua caviglia. Si lasciò andare improvvisamente, ma l’altro capo del filo era  fra le mani di Jessie, che venne strattonata e tirata giù nel baratro.

“Jessie!!!!!” gridò Buzz voltandosi. “Nooo!!!”

Lei vide gli occhi di Buzz e tese la mano, ma erano troppo lontani e lentamente cadde giù.

Woody si buttò in ginocchio a terra. “Jessie!!” gridò.


…. il silenzio.


Buzz era sconvolto, il mondo gli cadde addosso. Com’era potuto accadere..? No..no…no…  - si ripeteva nella testa.


“Mi…mi dareste una mano?” una voce lontana si percepiva distintamente.

Buzz e Woody si sporsero immediatamente sul ciglio della spaccatura. La videro aggrappata ad una sporgenza metallica. “…Allora?! Che avete da guardare?! Vi date una mossa?!”

Subito, Jessie fu tirata su con una fune.

Lei corse da Buzz abbracciandolo. Lui la strinse forte a sé.

Poi, improvvisamente lei si allontanò spingendolo.

“Sei pazzo o cosa?! Ti volevi fare ammazzare?! Chi ti ha detto che potevi andare a scontrarti con lui da solo?!” sbottò arrabbiata.

“Non volevo che ti succedesse nulla di male..” disse lui, sfiorandole la guancia e infilando una mano fra i suoi capelli.

Lei continuò ad essere offesa. “Tsk.. senza di me, saresti finito tu là sotto!”

“..Lo so benissimo.” Rispose lui dolcemente.

Lei alzò lo sguardo. Poi sorrise. “Sei proprio uno stupido.. e.. mi piaci così..coraggioso al limite della stupidità.”

Lui di colpo la prese da un fianco avvicinandola al suo viso. “E tu mi piaci così.. irritabile ma al limite della sopportazione umana.”

Lei non potette fare a meno di sorridere.

Nello stesso momento, si avvicinarono l’un l’altra e si scambiarono un tenero bacio.

Woody era in un angolo, disegnava cerchi a terra.

“E adesso.. chi se lo sorbisce un viaggio di ritorno con questi due?”


 
QUALCHE TEMPO DOPO.



Quadrante gamma.  Settore 4.

Quartier generale protezione universo.

 
 
“Ho detto di no! Non insistere!”

“E io ti ho detto di si, invece!”

“Eh no, tu non vieni da nessuna parte. Troppo pericoloso!” continuò a dire Buzz guardandola negli occhi.

“Troppo.. noioso, vorrai dire! Non rimarrò qui a fare la calza! Mettitelo bene in testa!” ribatté lei.

“Hmm..” si fermò poi lui. “E’ impossibile farti cambiare idea, vero?”

Lei sorrise in segno di risposta.

“Non puoi sempre vincere tu..” disse appoggiando una mano sul muro, bloccandola.

“Arrenditi, space ranger…” rispose lei, per niente intimorita.

“Va bene.. ma solo per questa volta! E.. non potrai scendere dalla navicella!” disse lui voltando le spalle e allontanandosi.

“Ma neanche per sogno!” gridò lei, divertita.

Poi saltò sulle spalle di lui e si allontanarono, così, verso l’infinito e oltre.
 
 
 
 
 
   
 
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