Alastor Moody era sempre stato un uomo robusto e un tantino insofferente.
Questo perchè all'età di quattro anni era scivolato dal tappeto elastico procurandosi una rottura al femore ed aveva esclamato "figo!".
Perchè tanto tempo fa un Mangiamorte gli aveva estirpato pezzi di naso e ne aveva tranquillamente fatto a meno.
O forse perchè perdere una gamba all'improvviso gli era risultato più facile e divertente del previsto.
Alastor Moody era stato sempre visto come il ''grande'' della situazione.
Ma non è vero, tutti sono stati bambini. Anche se Alastor sembrava proprio uscito così com'era. A volte si sdraiava sulla vecchia poltrona del Quartier Generale e pensava a lungo.
Pensava a quando anche lui si programmava una vita, braccia conserte sul banco sporco dell'aula di Trasfigurazione; a quante persone aveva visto andare via troppo velocemente per poter essere viste agli occhi del mondo; a quanto i suoi organi interni dovevano essere consunti e rattoppati alla sua veneranda età di servizio per l'Ordine. E a quanto gli sarebbe rimasto per pensare ancora, e ancora, e ancora un pò. E per pensare anche per chi non c'era già più.
NdA: eccomi quì!
Sotto i riflettori, l'autrice di...
*Si guarda intorno e non vede nessuno*
Ehm... dove son finiti tutti?
*Scorge in lontananza i fumi inconfondibili di una...
...GRIGLIATA IN PIENA REGOLA! *
Preferite del fritto di pesce alla mia nuova storia? Beh, vi capisco, anch'io preferirei una cena alla brace che la lettera A.
Non che avessi un particolare pregiudizio verso la lettera A, ma per carità, guai a chi me la tocca! E che in teoria dovreste sorbirvi altri venticinque capitoli di questa schifezza! Neanche Giobbe resisterebbe, per carità!
Se gli istinti omicidi i sono già impossessati di voi, bene, dategli anche libero sfogo. Ma sfogatevi di là!