Non sono un emerito idiota come pensa mio padre, no.
Ho ascoltato tutto.
Regulus diventerà un Mangiamorte e io non posso fare niente per cambiare le cose.
“Ciao fratellone.”
Merda.
Mi viene quasi un torcicollo a voltarmi così di fretta, ma non me ne curo.
Ora davanti ai miei occhi c'è mio fratello, col suo ghigno compiaciuto da stronzo Serpeverde.
“Sei in cerca di guai, Reggy? O papà ti ha consigliato di fare pratica già qui a Hogwarts?” lo sbeffeggio, fregandomene altamente della sua opinione.
Il suo ghigno si trasforma in un ringhio prima di far affondare la mano della veste e prendere la bacchetta.
“Cos'è, Reggy, vuoi Cruciarmi? Sei a Hogwarts, non puoi fare granché...” continuo.
“Tu non sai a cosa vado incontro! Io devo farlo, perché non l'hai fatto tu!” urla lui, sputando a terra e diventando di una delicata tonalità di rosso.
“Tu adori poterlo fare! Non mentire, sei suo fan! Quanti ritagli di giornale hai confezionato, eh? Dieci, venti? Ciò dimostra solo che..” ma mi impedisce di continuare a parlare, perché mi ha quasi affatturato. A questo punto tiro fuori anch'io la bacchetta.
“Paura, Sirius?”
“Oh, mai quanto te, Regulus, caro. Sei un suo fan, non negarlo. Non negare l'evidenza, Regulus.”
“Io non sono suo fan! Io vorrei....io sto solo assecondando papà!”
“Valla a raccontare a qualcun'altro, buffone!” m'infurio.
“E' la verità.”
“No, non è la verità! Non ti sei mai ribellato, sei un debole, un codardo. Non sei mio fratello, Regulus”.
Il ragazzo col quale ho il legame di sangue che tanto disprezzo mi guarda, con un velo di tristezza.
I suoi occhi grigi trapassano l'oceano blu dei miei, finché non dice con voce sepolcrale:
“Non mi crederai finché non te lo dimostrerò, Sirius. E' così, lo so.”
Annuisco, cercando di capire cosa dovrebbe dimostrarmi. Che è un codardo, forse?
Oh, ma quello lo so già, e vorrei vedere, non ha mai alzato un dito per impedire tutto questo..!
“Tu non mi conosci, Sirius. Ma vedrai. Vedremo, se sono davvero...un codardo.”
E dopo questa frase su cui lambiccarsi il cervello per ore, gira i tacchi e se ne va, il mantello frusciante.
Chiudo gli occhi, respirando forte per non Maledirlo.
E rivedo quei dannati occhi grigi.
Quanto sapevo, quanto veramente conoscevo Regulus?
Decisi di aspettare.
A sentire lui, me l'avrebbe dimostrato.
Non sapevo come, né perché, ma decisi di credergli.
Forse diceva davvero, forse me l'avrebbe dimostrato. 
O forse no.


Capitolo breve, lo so, ma presto verrà il punto saliente.
Un grazie enorme a chi ha recensito gli altri capitoli, siete fantastici!
E se mi lasciaste un commentinoinoino anche qui? :3
WG.