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Autore: WolfHeart    07/12/2011    1 recensioni
Un'amore legato da un sottile filo rosso che può spezzarsi in qualsiasi momento e che è nelle mani di una sola persona. Questa è la mia prima fanfic. Parlerà dell'incontro di Fudou con una strana ragazza che potrebbe cambiargli la vita....spero vi piaccia ^^
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Avanti, dimmi. Cosa è successo?- ho quasi paura di chiederlo.

Odio vedere le persone tristi, o che peggio ancora piangono.

Mi ricordano mia madre.

Che piangeva ogni volta che guardava in faccia mio padre.

-Sembra che si diverta a farmi soffrire…-

-Perché che ha fatto?-

-Ieri sera stavamo tornano a casa insieme, dopo l’allenamento ricordi? Bhe ecco …. Ogni volta che passava una ragazza sembrava che se la volesse mangiare con lo sguardo, e ogni volta che una ragazza era abbastanza lontana cominciava a dire cose del tipo: “Ma hai visto che tette?”, “Guarda  quella! Ha un culo che parla!” oppure “Secondo te quella è brava a letto?”. Io ero assolutamente a disagio ma lui sembrava che non volesse accorgersene. Eppure persino la gente che passava vedeva che stavo uno schifo e mi guardavano con  compassione…- .

Dice tutto d’un fiato e mano a mano che parla le lacrime cominciano  scorrere copiose sulle sue guance arrossate.

-Ma magari neanche se ne è accorto che ti piace…- dico poco convinto. Ero sicuro che Wataru se ne fosse accorto del comportamento di Kennya, ma ormai non ne sono più tanto convinto.

Temo ormai che abbia troppa paura per dire a Kennya  in faccia quello che prova. Che sia o no, anche lui innamorato.

Si è un ragionamento contorto… ora provo a spiegare.

Il fatto è che Wataru non è sveglio. Neanche un po’ (ma alla fine dipende dalla cosa di cui si sta parlando).

Quindi ho paura che chiedendogli se si è accorto del comportamento strano del piccoletto, e lui ancora non ci abbia fatto caso, se ne accorga solo perché gliel’ho detto io.

A quel punto Kennya starebbe ancora più male e in più non vorrebbe più parlarmi. E questa è l‘ultima cosa che voglio.

Gli metto un mano sulla spalla.

Continua a singhiozzare.

-Forza basta piangere!- urlo saltando in piedi.

-Fudou m-ma cosa…- alza il viso verso di me. È ancora tutto rosso e ha gli occhi che traboccano di lacrime.

Lo so è stupido pensarlo in un momento del genere ma…è davvero adorabile!!

-È sciocco piangere per uno come Wataru! Dopotutto tu sei il mio dio tonante[1] no?!- sorrido asciugandogli le lacrime con la manica della divisa.

Finalmente sorride.

Devo dire che è facile consolarlo quanto ferirlo.

La campanella.

-Forza bisogna rientrare in classe.-

-S-Si, eccomi- si asciuga le lacrime alzandosi e mi sorride.

Non riesco a capire come diavolo faccia. Insomma ha pianto fino ad ora e in due secondi è tornato come prima, come se non fosse mai successo niente….

Gli occhi non sono più tristi (anche se ancora un po’ lucidi), le guance che prima erano bagnate dalle lacrime e arrossate ora sono rosee e asciugate alla perfezione.

Bah…i misteri della vita.

Lo accompagno fino alla sua classe e poi proseguo la strada fino al mio odiato terzo piano.

-Fudou di nuovo in ritardo?- la prof di religione mi sorride leggermente irritata.

Tanto per cambiare.

-Ma per due minuti neanche! Se in questa scuola ci fossero meno scale arriverei sempre in perfetto orario- mi siedo al mio posto.

Quando riaccompagno Kennya in classe sua devo allungare un po’ la strada, ma non fa nulla.

Può sembrare strano ma mi sono affezionato tantissimo a quel piccoletto, così come anche agli altri della squadra, e per quei fancazzisti mi farei anche incarcerare.

Se chi mi ha conosciuto tre o quattro anni fa mi rivedrebbe ora, penso che rimarrebbe shockato.

Il freddo e perverso Fudou Akio che si riduce in questo stato.

Hehehe mi piacerebbe proprio vedere la faccia di quella persona.

Sorrido al pensiero.
**********************************************

 
-Che giornata luuuungaaaaa- mi stiracchio per la stradina deserta che sto percorrendo per tornare a casa.

Da quand’è che ho incominciato a parlare da solo?

Certo che oggi di cose ne sono successe…

Giro dietro un vicolo con cui passo accanto al campo di calcio sotto al ponte.

Quando andiamo a giocare con gli altri della Raimon veniamo sempre qua.

Aspetta un attimo…c’è qualcuno che tira in porta da solo.

Ma quella è….

-Follia!- urlo senza neanche pensarci.

Riconoscerei quella chioma rossa ovunque.

Si volta verso di me mentre mi avvicino a lei.

-Non pensavo che giocassi a calcio. Non sei neanche male poi!-

-Ma no, ma no…ci giocavo quando ero piccola con mio fratello…-  mi dice.

Sbaglio o alla parola “fratello” si è irrigidita?

-Però ti piace,non è così?-

-Credo di si….- si volta  a guardare la porta.

-Stavo per andare a casa comunque- mi dice andando verso il bordo campo a prendere la cartella.

-Ci stavo andando anche io, se vuoi possiamo andare insieme- sorrido.

-Uhmm…va bene-.

Sembra piuttosto imbarazzata.

Ci incamminiamo uno  di fianco all’altra.

All’inizio stiamo in silenzio,imbarazzati, ma poi cominciamo a chiacchierare del più e del meno.

-Io sono arrivata-

Sembra passato neanche un minuto che siamo già davanti a casa sua.

La conosco solo da stamattina è vero, ma non so perché sto davvero bene con lei.

-Davvero abiti qui?-

-Si perché?-

-Perché casa mia è quella laggiù!- indico un’abitazione un paio di case più in là, sull’altro lato della strada.

Allora abitiamo vicini!

-Allora…visto che stai qui vicino…n-non è che ti andrebbe di…che ne so…stare un po’ qui?- mentre me lo chiede arrossisce leggermente.

È ancora più carina quando arrossisce.

Sorrido.

-Certo. Perché no?-.

Mentre entro in casa sua….

Non so perché….

Mi sento….

Estremamente felice.
 
 









 

Angolino della yaoista convinta (*si sente potente*)

Hola amigos!!!!

*rotolano le palle di fieno e si sentono i grilli*

Ok fa schifo e allora?!

*i grilli scappano*

ISPIRAZIONE (e  voglia di studiare) SALTAMI ADOSSOOOOO

Piccolo chiarimento:
[1] Narukami significa dio “del tuono” o “dio tonante” 

  
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