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Autore: _DreamerL490_    07/12/2011    1 recensioni
Tutto nasce dalla passione per la musica. Una ragazza sta vivendo il suo sogno; gira il mondo con la sua band e sono entrati a far parte della sua vita i 30 Seconds to mars. Nel giro di due anni tra peripezie e sorprese tutto cambierà.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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*Jared*
"Svegliati"sussurrò lei. Eravamo ancora a letto, era domenica ma Reneé continuava a volermi alzato. Oggi mi avrebbe presentato qualcuno, non sapevo chi era, da dove veniva, se era un maschio o una femmina, sapevo solo che lei lo o la conosceva.
"Altri cinque minuti" mugugnai. Cercai di fermarla abbracciandola, ma non la trovai al mio fianco. Alzai la testa dal cuscino e la vidi seduta di fronte a me, aveva le gambe incrociate e mi guardava scocciata.
"Eh no, non arriveremo in ritardo da Alex!" insistette.
"Chi è Alex?!" domandai.
"è il mio amico" rispose tirando la coperta.
"Oh no, non bastava Cole?!" sbottai.
"è gay!Tranquillo, ora alzati che tra mezz’ora arriva" disse alzandosi dal letto.
"Oh, potevi dirlo prima!" dissi sorridendo. Ed eccomi qua, comandato da lei. Mi ero ripromesso varie volte di non ricadere nello stesso burrone comunemente chiamato amore, ma lei mi aveva intrappolato e ora mi ritrovavo così. Sono ricaduto in quell’assurda sensazione, sembra che dei fuochi d’artificio mi esplodano nello stomaco, ma è piacevole. Sto riperdendo i sensi a causa sua, un suo sorriso, sguardo, smorfia, non importa cosa faccia, mi toglie il respiro e divento dipendete della mia droga, lei. È più forte di me, non lo faccio perché lo voglio, ne ho bisogno, non mi servono tante parole, mi basta un semplice "ciao" per sentirmi bene.
"Hai fatto?" domandò da dietro la porta.
"Si, ora esco"risposi. Aprì la porta e trovai davanti a me, era bella come sempre, non potei non baciarla. La tirai all’improvviso verso di me, la strinsi e posai le mie labbra sulle sue. Le sue mani si posarono sopra le mie spalle e le mie sui suoi fianchi.
"è arrivato" sussurrò staccandosi da me.

In salotto c’era un ragazzo seduto sul divano. Era alto, biondo, occhi azzurri, aveva qualcosa di particolare. Lo analizzai da ogni punto di vista possibile, mi parve una persona apposto.
"Piacere, Jared" dissi avvicinandomi a lui.
"Alex" rispose stringendomi la mano. In quel momento arrivò Renata, lei lo abbracciò, sembravano degli amici di vecchia data. Ultimamente aveva trascorso con lui la maggior parte del suo tempo; Frà era impegnata con il lavoro e Vicki aveva da fare con Andreas.
"Scusalo, ma è geloso" disse lei.
"Oh, figurati…è Cole il problema giusto?" domandò il nostro nuovo amico.
"Sai tutto eh?!" dissi.
"Haha non solo io, tutto il mondo è alla conoscenza del conflitto che hai con lui, sinceramente sono d’accordo con te"rispose.
"Bravo, hai guadagnato un punto in più" disse lei.
"Beh, come al solito vi devo lasciare, mio fratello mi chiama. Ci vediamo dopo"dissi. Baciai di sfuggita Reneé e uscì di corsa.


*Reneé*

Eravamo al Third Rail Coffee, oggi mi avrebbe fatto conoscere un’altra parte dell’East Village. E come prima tappa aveva scelto questa caffetteria che era famosa per le sue forme disegnate sul cappuccino e per la sua qualità. Internamente era molto pomposo, si capiva benissimo che ci trovavamo nei quartieri alti, i clienti intorno a noi parlavano delle loro future vacanze negli Hamptons e delle nuove collezioni degli stilisti. Solo noi due stavamo parlando del nostro pranzo a base di pizza.
"Voi due siete una bella coppia" disse.
"Oh, non me lo avevano mai detto" risposi bevendo il mocaccino.
"è vero, quando vi ho visto insieme, ho notato un’armonia indescrivibile, anche chi sta intorno a voi, si sente a suo agio. Ho notato che vi muovete a seconda di dov’è l’altro, lui ti segue con lo sguardo, ma non controllando, è una specie di ammirazione mista a perdizione e tu fai la stessa cosa. Non avete bisogno di molte parole, vi bastano gesti e sguardi, siete il simbolo dell’amore dal mio punto di vista" spiegò.
"Beh grazie, e con Brandon come va?" chiesi.
"I maschi sono tutti uguali e abbiamo deciso di seguire ognuno la propria strada" rispose.
"Beh che ci facciamo qui senza fare niente?! Andiamo a comprare un abito per me, metterò in atto la tua idea" dissi. Volevo distrarlo, anche se lo conoscevo da meno di un mese, non ce la facevo a vederlo giù di morale.
"Va bene, ma dovrai raccontarmi tutto!" disse. Uscimmo in fretta dalla caffetteria, salimmo in un taxi e ci dirigemmo verso il Bloomingdales. Andavamo là per un vestito, Alex voleva che Jared ed io andassimo a cena insieme perché secondo lui ultimamente non ci passavamo tanto tempo insieme. Ci mettemmo venti minuti per arrivare al negozio, come al solito c’era traffico. Entrammo in questo grande centro commerciale, c’erano tutte le marche possibili da quelle come Prada a quelle come Mayoral. Alex si perse tra i vari abiti, ne scelse tre e mi trascinò verso il camerino. Per primo provai il vestito colo rosa pallido, era fasciato sul seno e morbido dalla pancia in giù. Mi passo delle scarpe grigie da abbinarci, mi fece fare una sfilata e poi ritornai a cambiarmi. Andammo avanti così per un’ora finché non scelse l’abito più adatto. Il prescelto fu il vestito di color rosso, ora doveva solo aspettare che trovassi un giorno libero.



Finalmente ero tornata casa, oggi avevo girato mezzo East Village. Anche Jared era tornato a casa, Shan lo aveva trattenuto tutto il giorno perché aveva intenzione di fare una sorpresa a Fran, ma non era capace di metterla in atto da solo.
"Hey, è da un po’ che non parlo con te. Tra poco arriverai in questa famiglia, comunque se io voglio la mamma non essere geloso. Ti voglio bene" disse accarezzando la mia pancia. Il piccolo scalciò, sembrava che gli avesse risposto.
"Non puoi spiegargli prima del tempo certe cose eh?!" dissi ridendo. Lui mi zitti baciandomi e ricademmo nelle nostre voglie.
"Domani farai un servizio fotografico" sussurrò staccandosi.
"Cosa?!" domandai.
"Shhh…" disse ribaciandomi. Adoravo le sue labbra.
 

  
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