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Autore: Rox e Mad    08/12/2011    3 recensioni
Quando qualcuno torna da un passato non particolarmente felice,
non è di certo una cosa buona...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sbattei la porta lasciandolo lì.
Sapevo che l’avevo fatta grossa stavolta,probabilmente non mi avrebbe rivoto la parola finchè non gli avessi chiesto scusa,e,siccome non era mia intenzione,non mi avrebbe rivolto la parola per molto tempo.
Holly camminava davanti a me con passo svelto. I capelli ondeggiavano sulle spalle,ricordandomi inesorabilmente Bill.
– Holly,-esordii.
Aspettai che mi si scagliasse contro,che mi sputasse in faccia tutta la sua rabbia,ma non lo fece.
Si fermò,però,guardandomi con gli occhi gonfi e rossi.
– Ascolta,mi dispiace,non avrei voluto che tu lo sapessi … - .
– Ah,no? Avrei continuato a no sapere niente mentre tu te la spassavi con Axl?  Domani prendo un aereo e torno a Los Angeles. – mi disse prendendo a piangere copiosamente.
– Non avrei voluto che tu lo sapessi così, - continuai – l’ultima cosa che avrei voluto ,era farti del male. Non lo meriti,Holly. Tu ci sei stata,sempre. Io non mi dimentico. - .
– Non devi stare con me solo perché ci sono stata quando Axl se n’è andato con Erin,Jeff. Io sto con te perché ti amo. E ti amerei anche se tu non fossi  Izzy Stradlin, ti amerei anche se tu fossi un barbone di Los Angeles. Io amo Jeff Isbell,non Izzy Stradlin. Probabilmente,lo stesso che ama Axl,e posso capire che ti ama.- mi disse.
Rimasi a guardare quel corpicino scosso dai singhiozzi.
– Lo so. E’ per questo che in quella camera,ho deciso che voglio stare con te. Ma la situazione è complicata,Holly. Io e Bill,siamo io e Bill. Non posso evitare di stare a stretto contatto con lui e ora come ora,il tour era la cosa meno indicata. Potrei lasciare la band,ci ho pensato,credimi,ma poi sarebbe uno sfuggire dalle difficoltà. E io non voglio più. -  le dissi.
Lei mi guardò,abbozzando un sorriso. Sorrisi a mia volta. Holly non meritava che io la trattassi di merda.
No,per niente. Bill lo meritava eccome,ma non volevo che Holly fosse la mia vendetta per come lui mi aveva trattato.
Mi avvicinai,le cinsi le spalle e lei appoggiò la testa sulla mia spalla.
– Non te ne andare. – le sussurrai baciandole delicatamente la testa.
– No,resto con te. – mi rispose.

-Ho bisogno di te,Jeff. –
Stava piangendo.
Non ricordavo esattamente quando l’avevo visto piangere l’ultima volta,a dire il vero,non sapevo manco se l’avevo mai visto piangere. Tremava,e sanguinava da un labbro.
–Entra … - gli dissi spostandomi.
Rimasi davanti alla porta,mentre lui si sedeva sul divano del salotto.
– Andiamo via. Ti prego. Andiamo via. –
Mi sedetti accanto a lui,prendendogli il viso tra le mani e fissando i suoi meravigliosi occhi smeraldini,ora così terribilmente rossi e gonfi.
Provai un’irrefrenabile voglia di appoggiare le mie labbra sulle sue,perfette e rosee. Ma parve che lui m’avesse letto nel pensiero,perché fu lui che si avvicinò.
Dischiusi leggermente le labbra per far incontrare le nostre lingue,e mi abbandonai a quel momento perfetto. Bill mi spinse sotto di sé in modo da far aderire i nostri bacini.
La sua bocca famelica scendeva lungo il mio collo bianco e indifeso,leccandolo e succhiandolo.
Sentivo in bocca il sapore del suo sangue,e fui felice di avere una parte di lui,dentro di me.
Le mani agilissime da pianista scivolarono fino ai fianchi sollevandomi la maglietta,poi lungo la cerniera dei jeans,aprendola.
Mi guardò con la sua solita aria di chi ci sa fare. E lui,ci sapeva fare. Le sue mani e la sua lingua che mi toccavano,mi eccitavano terribilmente e visibilmente.
Quando finalmente decise di liberarmi dell’ultima costrizione,strinse il mio membro con una mano,strappandomi uno spasimo di piacere,subito zittito dalla sua lingua che si faceva spazio tra le mie labbra dischiuse.
I movimenti della mano si fecero sempre più veloci,e quando fui quasi al culmine,cessarono.
– Sei stronzo.- riuscii a dirgli.
Lui mi guardò con un sorriso beffardo,levandosi la maglietta mettendosi cavalcioni su di me e baciandomi ancora.
Ero un chitarrista,le mie mani sapevano perfettamente cosa fare,e lui non poteva essere tanto più diverso dalla mia semiacustica bianca,no? E poi,avevo già fatto sesso con un botto di  ragazze.
Perché con lui doveva essere così fottutamente difficile?
–Ehi … Jeff,se non vuoi,va bene … - mi disse,dolcemente.
Io volevo. Volevo.
Così,senza rispondergli,ribaltai nuovamente le posizioni,e gli sbottonai i pantaloni. La sua erezione era già parecchio evidente,e quando la ebbi cacciata fuori completamente,mi abbassai a baciarla.
Iniziai a leccare,poi lo inghiottii completamente prendendo a succhiare e leccare con avidità. I sospiri di Bill divennero più pesanti man mano che aumentava la velocità.
Lo osservavo mentre si agitava lussurioso sul mio logoro divano.
Poi la sua mano mi fermò,e io mi rialzai andando incontro alle sue labbra.
– Voltati,-mi disse,suadente.
Io obbedii,temendo il momento in cui avrei sentito quel dolore lancinante che mi aspettavo.
– Jeff … - .
– Cazzo,Bill! Parla di meno! Ti voglio,porca merda! – gli dissi.
– Rilassa i muscoli … - .
Entrò in me con una delicatezza incredibile.
Il dolore iniziale,aveva lasciato posto ad un senso di completezza che non avevo mai provato. Come un puzzle,ora completo.
Prese a muoversi,dapprima lentamente,poi sempre più velocemente.
– Voglio sentirti,Jeff … - .
Al diavolo il buon senso,il buon vicinato e tutti i cazzi.
Dischiusi le labbra e immediatamente i miei gemiti riempirono la stanza. La sua mano tornò ad impadronirsi del mio membro,masturbandomi.
I nostri movimenti divennero sempre più veloci,finchè io non venni nella sua mano,e lui,dentro di me.
Adoravo sentirlo dentro di me. Adoravo sentirlo ansimare nel mio orecchio.
Quando si staccò e si appoggiò allo schienale del divano,sentii una perdita tremenda.
– Bill … ? – cominciai per rompere quell’idilliaco silenzio che però mi metteva a disagio.
Lui mi guardò sorridendo. Era fottutamente bello. Fottutamente. Ed io dinanzi a quegli occhi perfetti perdevo tutta la mia ragionevolezza.
– Bill,voglio venire con te. Ovunque tu vada. Non mi fotte un cazzo se mi porterai a vivere in un buco,o in una qualsiasi stazione di questo fottuto Paese. Io voglio stare con te. – gli dissi,guardandolo negli occhi.
– Non avrei desiderato ascoltare altro. Io voglio te al mio fianco,Jeff. Io voglio solo te. Io e te,in un buco,in una stazione. Se te lo giurassi,suonerebbe quasi falso e da sedicenni sognatori quali siamo. Ma io farò del mio meglio. Non immaginerei nessun’altra persona al mio fianco,Jeff. Per me,esisti solo tu. –
Lo guardai a lungo,non sapendo cosa dire.
Ma lui conosceva bene i miei silenzi,e sapeva quanto valessero.
Mi appoggiai a lui e ci abbracciammo.
– Per sempre,Jeff? Non giurarlo. Dimmi solo se tu vuoi che sia così. - .
– Per sempre. – risposi.


-Amore? Amore,ci sono Saul e Steven … - .
La voce delicata di Holly mi svegliò.
Seduti sul mio letto,Saul e Steve mi guardavano sogghignando.
– Che cazzo c’è? – risposi,scazzato come non mai.
– Beh,- cominciò Saul, - non so cosa tu stessi sognando Iz,ma … - e scoppiò a ridere indicandomi.
E aveva ragione.
All’altezza del bacino,le lenzuola subivano un disarmante rigonfiamento. Scoppiai a ridere insieme a loro.
–Dai,Iz,sbrigati,ricomponiti,che Miss. Rose ci vuole tutti giù per le prove. Stasera è la serata! - .
– Ah,giusto. Il concerto,- dissi alzandomi e andando verso il bagno.

Scendendo le scale,pensai che ricordare era fottutamente doloroso. 
La prima volta che avevamo fatto l’amore,ci eravamo detti,senza dircelo,che ci amavamo.
‘’Per sempre’’.
Ed ora? 


Ce l'ho fatta *__* Dopo tipo una settimana,o forse due,ce l'ho fatta *__* 
Scusate il ritardo :( 
Buona lettura,
Rox 
  
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