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Autore: nihil no kami    08/12/2011    4 recensioni
Red è entrato nell'istituto maschile per allenatori Samuel Oak nel tentativo di trovare nuove sfide in quel periodo di secca della sua vita dovuto all'assenza di avventure per lui e i suoi compagni.
Con grande stupore scopre che tra i nuovi studenti c'è anche una Yellow dai capelli a spazzola, venuta fin lì per via di voci che vedrebbero il suo amico nel mirino di alcuni membri del Team Rocket.
Yellow diventerà la pupilla di Red per poterlo sorvegliare, ma ciò significa anche che i due dovranno condividere la stessa stanza e gli stessi corsi di studio. E vi ricordo che si tratta di un istituto prettamente maschile!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Red, Yellow
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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Il banner qui sotto fa parte della mia nuova iniziativa. Siccome ho fatto richiesta ancora tre mesi e passa fa per l'aggiunta dei personaggi del manga all'elenco della sezione e visti i tempi che ci stanno mettendo ho deciso di prepararmi già in anticipo per le shipping.
Cosa sono le shipping vi starete chiedendo? Uno ship è un nome che viene affibbiato dai fan ad una determinata coppia di alcuni fandom, per esempio nell'anime di pokémon la coppia Ash/Misty viene chiamata Pokéshipping.
Avevo già proposto l'utilizzo dei nomi delle ship invece delle coppie tizio/caio nella sezione, ma siccome non sono stato ascoltato per l'anime ho deciso di battermi almeno per il manga.
In questa discussione del forum di EFP: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9694089&#idm114560127 ho postato alcuni banner di prova da inserire nelle storie che usino delle coppie provenienti dal manga o dal videogioco. La mia intuizione è che se tutti quelli che approvano l'idea di usare i nomi shipping nella sezione al posto di tizio/caio mettessero uno o più dei banner nelle proprie storie potrei fare un elenco da mostrare nel forum dicendo: "Tutti questi autori la pensano come me, legalizzate gli shipping!"

Se anche voi siete della mia stessa idea fatevi sentire sul forum, proponete qualche immagine ho realizzate i vostri personalissimi banner, insomma, lottate per le nostre coppie, FIGHT FOR OUR SHIP!

CLICCA SULL'IMMAGINE SE ANCHE TU VUOI ADERIRE AL PROGETTO SHIPPING

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"Oggi è il gran giorno" pensò Red mentre con il fido Pika appollaiato sulla sua spalla si dirigeva con passo veloce verso la Palestra dell'Università per Allenatori Samuel Oak. Finalmente avrebbe avuto il suo primo pupillo.
L'università per allenatori non era una scuola come tutte le altre: era un istituto dove venivano offerti corsi sulle tecniche di combattimento per affinare le capacità degli allenatori e dei loro pokémon, nonché ovviamente dove si tenevano sfide pratiche.
Era stato Green che qualche mese prima gli aveva proposto di iscriversi, conoscendo quanto si stesse annoiando dopo tutto quel tempo in cui l'aiuto dei Dex Holders di Kanto non era più stato richiesto.
All'inizio Red era un po' scettico. Lui, andare a scuola per imparare quello che già sapeva a memoria, a diciannove anni compiuti? Non ci avrebbe mai neppure fatto un pensiero se il suo amico non si fosse affrettato a precisare che era possibile svolgere ogni giorno combattimenti pratici contro centinaia di studenti diversi. E così aveva accettato.
Gli pareva che anche Blue avesse voluto iscriversi, ma la scuola era unicamente maschile e ciò mandò su tutte le furie lei e il Professor Oak, che non poteva accettare che una scuola che portasse il suo nome trattasse ancora le ragazze come allenatori di seconda categoria.
L'università aveva tutta una serie di regole e usi che tutti gli studenti dovevano rispettare rigorosamente: era previsto l'utilizzo di un'uniforme scolastica ed era comunque vietato agli studenti indossare pantaloni corti, accessori e cappelli durante tutto il periodo delle lezioni formali; i ragazzi non erano suddivisi per età nei corsi e nei dormitori, ma a seconda del punteggio che avevano ottenuto all'esame di ingresso o durante le verifiche bimestrali, facendo in modo che in una classe potessero esserci ragazzi anche con diversi anni di differenza tra loro, ma permettendo così di mantenere un livello di studio e pratica sempre costante. Red, per quanto adorasse lottare anche contro gli allenatori più inesperti trovava giusto essere messo a confronto con sfidanti del suo stesso livello.
Inoltre, anche se ogni studente poteva avere con sé quanti pokémon volesse era concesso tenerne in libertà solo uno per volta al di fuori dei combattimenti. Anche se gli dispiaceva per gli altri suoi pokémon il ragazzo di Biancavilla sapeva che sarebbe stato davvero un casino se ognuno dei tremila studenti fosse andato in giro seguito da anche solo tre o quattro dei suoi fidati compagni.
L'ultima delle peculiarità dell'istituto era il modo in cui venivano trattati i nuovi iscritti. Ogni novizio doveva dare sia una prova scritta che una pratica, la quale consisteva nello sfidare altri novizi in un mini torneo a turni. Questo oltre a permettere agli insegnanti di valutare le loro capacità dava anche la possibilità al vincitore di scegliere il suo mentore, sempre ammesso che lo studente ne avesse voluto uno.
Red si stava dirigendo nel luogo degli incontri per sapere quale dei partecipanti gli sarebbe stato assegnato. Nonostante fosse stato ammesso da pochi mesi il ragazzo aveva superato entrambi gli esami a pieni voti e aveva deciso di non richiedere l'ausilio di nessuno, ma bensì aveva voluto mettersi in lista per il nuovo giro di iscritti.
L'allenatore sapeva che la sua fama lo avrebbe reso molto richiesto dai nuovi studenti che vedevano in lui una figura a cui ispirarsi, un esempio da seguire.
Il ragazzo nella sua umiltà si sentiva lusingato nell'essere etichettato come lo studente più forte della scuola, ma avrebbe preferito che fosse stato lui a scegliere il suo pupillo e non il contrario.
Una volta finito il torneo il primo vincitore di ogni gruppo avrebbe potuto scegliere quale allenatore gli avrebbe fatto da mentore, mentre quelli con posizioni più basse si sarebbero accontentarsi di chi gli veniva affibbiato dal computer. Red non lo trovava affatto giusto perché così facendo si sarebbero messi insieme gli allenatori novizi e gli studenti più forti, mentre secondo lui toccava a quelli che avevano perso la possibilità di essere seguiti da chi, come lui, la sapeva più lunga.
Certo, così facendo si permetteva a chi era più dotato di lasciare prima la scuola, ma durante tutto il periodo della loro permanenza queste coppie sarebbero state un problema per chi veniva lì per imparare veramente, facendo così perdere un po' di senso a tutta l'istituzione.
Tutti gli esami di ammissione avvenivano nella Palestra, così come veniva chiamata l'enorme arena che costituiva il terreno di allenamento per gli studenti.
Vi erano otto piccoli campi in cui potevano avvenire sfide con un massimo di sei allenatori per combattimento e con diversi tipi di terreno, lasciando immaginare quanto fosse grande l'edificio considerando che era comprensivo anche di spalti e tribune. Veniva chiamato Palestra per via della sua somiglianza con i luoghi in cui gli studenti avevano sfidato i capipalestra durante il loro rispettivi viaggi, e perché quando non vi erano combattimenti veniva usato come effettiva palestra della scuola.
Red si sedette nel posto che era scritto sul biglietto che gli avevano consegnato il giorno prima e con Pika accovacciato sulle sue ginocchia si mise a guardare i combattimenti.
Vi erano allenatori bravi, come quello che nel campo d'acqua era riuscito a sconfiggere un Gyarados con deboli scariche elettriche prodotte dal suo Chinchou, quello un po' impacciati e quelli che sapeva avrebbero avuto un grande futuro, se solo gli fosse capitato come supervisore una persona come lui.
Tutto sembrava svolgersi tranquillamente, sino a quando una voce emessa da uno dei ripetitori non attirò la sua attenzione e quella del suo pokémon:
- INCONTRO TRA BILL DI ARANCIOPOLI E YELLOW DI VIRIDIAN CITY - VINCITORE YELLOW -
Il ragazzo si alzò dalla sua poltrona e corse attraverso la folla verso il terreno in cui si era appena svolta la sfida. Non appena arrivò capì subito che i suoi dubbi erano fondati.
Il vincitore era un ragazzo un po' più basso di lui, con il viso dai tratti teneri, due grandi occhi castani e una spazzola di capelli biondi che teneva in braccio un Pikachu ornato da un fiorellino rosa.
Quella era proprio Yellow! Cosa ci faceva lì?
Se non avesse saputo che si trattava di lei avrebbe pensato che quel novizio fosse solo un ragazzino un po' effeminato, ma nonostante ciò si stupiva di come dopo tanti anni il suo travestimento funzionasse ancora bene. La ragazza non era cresciuta molto in quel senso e la divisa lo celava abbastanza bene, mentre la sua statura la poteva far passare facilmente per un ragazzo che non aveva ancora raggiunto il culmine della pubertà.
Red seguì tutti i suoi incontri, facendo attenzione a non farsi notare e domandandosi perché la sua amica avesse deciso di farsi passare nuovamente per un ragazzo.
Magari era venuta lì per imparare a combattere meglio? No, non era da Yellow. Qualcosa non tornava.
L'allenatore si mise a osservare l'ultimo incontro a cui partecipava, sapendo che se avesse vinto avrebbe ottenuto in premio la possibilità di scegliere il proprio mentore.
L'arena su cui stava combattendo era quella di terra e il suo avversario era un ragazzetto alto più o meno come lei che aveva mandato in campo un Golem.
Lei aveva scelto come suo pokémon Chuchu, scatenando l'ilarità generale.
- Mi stai prendendo in giro? - la sbeffeggiò il suo sfidante.
- Vedrai... - gli rispose lei con una fittizia voce roca, sforzandosi di non sembrare troppo femminile.
Il pokémon di roccia si avventò contro il topo elettrico, ma Chuchu fu più veloce e iniziò a usare incessantemente Doppioteam, circondando il suo avversario.
L'allenatore non sapeva come fare e lasciava che la creatura di roccia colpisse a caso le copie illusorie, prima che Yellow ordinasse al suo pokémon di usare Codacciaio.
Golem, già stordito dall'enorme sforzo fatto nel cercare di stanare il suo avversario cadde dolcemente a terra, consegnando alla Dex Holder la vittoria.
Yellow si voltò verso il pubblico e fu in quel momento che intravide per la prima volta Red che la fissava con i suoi profondi occhi rossi. Lei distolse lo sguardo imbarazzata, prima che l'arbitro le dicesse di andare a prepararsi per la premiazione.
- Hai visto quanto è bravo quel ragazzino? - la voce che era giunta all'orecchio di Red apparteneva al suo compagno di stanza, James.
James era il ragazzo con cui Red aveva condiviso la sua camera sin dall'ingresso nella scuola, la persona con cui aveva legato di più. Per certi versi gli ricordava Green. I due avevano un volto molto simile e lo stesso colore di capelli, ma James li teneva sottoforma di chioma fluente, dandogli un aspetto quasi da Hippie e Red non si era mai preso la briga di chiedersi se si fosse mai fumato un Oddish in vita sua, cosa di cui non poteva importargliene di meno. James era un bravo ragazzo, affidabile e divertente, e questo gli bastava.
- Sì, molto bravo... - rispose mugugnante Red.
- Che c'è? Qualcosa non va? - chiese con tono preoccupato James.
- No, niente, voglio solo vedere chi sceglierà come mentore. - Lui sapeva già che Yellow l'avrebbe scelto, se lo sentiva da come l'aveva guardato durante l'ultimo incontro, quando l'aveva scorto tra le tribune. Sentiva che lui c'entrava qualcosa, e aveva un brutto presentimento.
Dopo pochi minuti iniziarono le presentazioni. Venne allestito un podio per ogni torneo su cui erano saliti i tre vincitori. Yellow era sull'ultimo podio a sinistra, felicemente posizionata al primo posto con in braccio la sua piccola Chuchu.
- Allora Yellow, sai che vincendo questo incontro hai il diritto di scegliere lo studente che ti farà da mentore durante la tua permanenza qui alla Università per Allenatori Samuel Oak, conosci già qualcuno? -
Yellow annuì, un po' imbarazzata, prima di prendere in mano il microfono e sforzandosi di avere un tono di voce più mascolino possibile disse:
- Vorrei che fosse Red da Biancavilla a farmi da mentore. - Quell'affermazione era praticamente scontata. Per quelli che non lo conoscevano Red si era già fatto un nome in quei mesi che era stato all'istituto, venendo già etichettato da tutti come lo studente più forte. Era ovvio che sarebbe stato scelto dal vincitore.
- Complimenti amico, il biondino ha scelto te! - esclamò James dandogli una pacca sulla schiena.
Finita la cerimonia e le premiazioni degli altri studenti Yellow corse verso Red cercando di nascondere la sua felicità, mentre lui fece cenno al compagno di stanza di poter essere lasciato solo. Gli disse che Yellow era un suo amico d'infanzia e che avrebbe voluto parlare con lui in privato. James se ne andò senza fare troppe storie, sicuro che avrebbe avuto tempo di conoscere meglio il novizio una volta che si fosse stabilito nella loro camera.
- Sei stata brava. - si complimentò Red sfoggiando un espressione allegra - Ma ora potresti dirmi che ci fai qui? -
Yellow era titubante, ma gli fece cenno di abbassarsi per potergli dire qualcosa nell'orecchio.
- Sono venuta per aiutarti - sussurrò Yellow.
- Aiutarmi? Per cosa? - chiese stupito lui.
- Red, sei in pericolo! - fu l'unica cosa che riuscì a dirli prima di essere richiamata da uno dei professori che voleva assicurarsi che avesse capito bene cosa avrebbe dovuto fare d'ora in poi.
Red non aveva la men che minima idea di quello che gli sarebbe successo, del grande cambiamento che avrebbe avuto la sua vita nei giorni a venire.

CONTINUA...

  
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