Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: La Chiave di Do    08/12/2011    4 recensioni
Protagonisti il Beatle George Harrison e la moglie, la bellissima modella Pattie Boyd, durante lo sfiorire del loro amore e l’apparire nella loro storia del chitarrista Eric Clapton, questo racconto reinventa il triangolo rock piu’ stupefacente della storia: due amici, due rockstar, la dea musica, un duello d’amore e lei, la musa: Layla.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Harrison, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

II
I tried to give you consolation

 


La nottata era calda e dopo pochi minuti aveva già percorso, nella foga di allontanarsi da casa, parecchi isolati; l’orgoglio gli divorava il fegato, ma ogni notte gli ricresceva, ed ogni mattina, legato a quelle quattro mura e a quella donna se lo sentiva strappare via nuovamente, Prometeo dell’era moderna, vittima del proprio quotidiano martirio spirituale. Le vie brune della Londra notturna si susseguivano tutte uguali e tetre ai suoi occhi mentre si avviava man mano in quartieri sempre piu’ squallidi fino a che giunse a una casetta che definir modesta sarebbe stato compassionevole. Controllo’ il costoso orologio da polso regalatogli anni prima da Brian… il loro Brian. Gli mancava. Tanto, a tutti loro. Sbuffo’. Cinque minuti alla mezzanotte. Busso’.
Carnagione scura. Occhi grandi, neri, di taglio mediorientale. Lunghi capelli mossi sulle spalle, scurissimi. Indossava solo la biancheria intima e una camicia maschile sbottonata a righine azzurre:
“Dovrai ridarmela quella, prima o poi…” le disse.
La donna, giovanissima, lo squadro’ a lungo e si tolse la sigaretta di bocca:
“Entra.”
 
Piccolo e sciatto, l’interno dell’appartamento era disordinatamente affascinante di false stoffe preziose e tappeti ed enormi cuscini; la luce aranciata delle candele e l’odore d’incenso mascheravano soffuse resti di sesso e marjuana.
“Ti avevo detto di non venire a quest’ora… Loona è già rientrata.”
George, già seduto sui cuscini , si lascio’ servire una tazza di tisana aromatica prima di risponderle:
“Mi servono solo un telefono e uno sguardo che non mi giudichi.”
“Quelli li trovavi comodamente anche a casa, senza scendere all’inferno, mi pare. Hai una famiglia che…”
“Io non ho una famiglia, Surya.” chissà poi se era il suo vero nome, Surya, la sua luce nelle tenebre, la sua musa di carbone, un’amica; il sole. Tacquero entrambi, gli occhi bassi sul tavolino ingombro d’erba e quarantacinque giri. Taquero cosi’ a lungo che parve ad entrambi si sentirsi calare addosso molti giorni di sole, ma quando furono ridestati dal sonno delle parole da un colpo di tosse fuori dalla finestra dominava ancora la luna.
“Come sta?” chiese lui allora accennando col capo a dietro il tendaggio rosso che divideva la stanza, dove una fanciullina aveva richiamato l’attenzione con la sua respirazione difficoltosa. Surya si alzo’ sorridendo a quella domanda e gli porse la mano per accompagnarlo al lettino: la ragazza, sua sorella minore, giaceva in un sonno piuttosto sereno, tormentato solo di tanto in tanto dall’asma.
“Loona sta meglio ora” rispose finalmente la giovane indiana “anche grazie a te: la rende felice saperti suo amico e il buon umore è fondamentale alla guarigione”.
“Mi sopravvaluti. Il tuo amore la aiuta molto di piu’ del mio” George fece una pausa, pensando che si, l’aveva aiutata, ma non di certo con l’affetto: i medici si pagano con i soldi “se ne ho ancora in riserva.” torno’ a sedersi, finendo di sorseggiare la tisana di spezie.
Lo raggiunse Surya, lo sguardo rattristato, e si sedette al suo fianco, posandogli una mano sulla spalla e l’altra in viso per guardarlo meglio ed indagarne l’espressione cupa. I suoi occhi nerissimi lo invitavano a parlare ed esprimere le sue angosce.
“Sono vuoto.” confesso’ lui in un sospiro e spostandole la mano sul petto, guardando nella tazza vuota come per trovarvi qualche responso “nessuna ispirazione e nessun sentimento, solo un rancore del tutto ingiustificato… un senso di colpa taciuto.”
“Non amare è un lungo morire.” provo’ allora ad offrirgli le labbra, a stringergli una mano come aveva già fatto molte volte per consolarlo, ma lo trovo’ freddo anche nel corpo.
“No” le disse senza durezza “te l’ho detto, sono qui solo per telefonare e stare un po’ in pace: non tornero’ a casa stanotte, devo trovarmi un posto in cui dormire e tolgo il disturbo…” le sorrise in un’espressione triste e le carezzo’ la mano teneramente.
“Dormi con me…” le propose in un sussurro che sapeva di supplica Surya, cercando senza risultati apprezzabili di apparire sicura di sé. Loona tossi’ in quel momento.
“No” ripeté George spostando lo sguardo oltre la tenda “non è il caso. Ora lasciami telefonare.”
Si alzarono entrambi, lei per lavare alcune stoviglie, lui in direzione del telefono; compose il numero senza quasi pensarci, aspettandosi la risposta di una voce amica, ma comunque lontana dal mondo al quale lui, George Harrison, uomo di spirito e incenso,  sentiva d’appartenere, una voce del mondo materiale e consumista, la voce del suo migliore amico:
“Si?” una voce assonnata e irriconoscibile.
“Ringo ascolta ho bisogno…”
“Sai benissimo che è partito stamattina. Arriva quando ti pare, ormai mi hai svegliata…”
Segui’ solo la snervante intermittenza sonora della chiamata interrotta.
Maureen.

_________________________________________________________________________________________________________
Capitolo un po' ambiguo e sconfusionato a mio parere ma sicuramente molto ispirato; in ogni caso spero vi piaccia.
Una curiosità: i nomi delle due sorelle non sono casuali, infatti Surya in hindi significa Sole, mentre Loona, in contrapposizione non è che un gioco di parole su Luna.
A presto
Kei

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: La Chiave di Do