15.Lucius.
Erano ore
che controllavano le carte, ormai la linea difensiva era tracciata.
Blaise vista
la gravidanza di Ginny era in una botte di ferro, ma nonostante questo
Draco e Hermione
non volevano lasciare niente al caso.
Sarebbero potuti
ricorrere anche al veritaserum più che lasciare Zabini in
carcere, ma la cosa
che più innervosiva Draco era l’astio di Potter
per il suo amico.
-Draco posso
chiederti una cosa- chiede Hermione alle tre della notte dopo aver
bevuto il
terzo caffè.
-certo-
-anche se
non c’entra con il processo-
-dai spara-
disse facendo sorridere la ragazza per l’uso di quel gergo
babbano.
-anche se
è
una domanda personale?-continuò a chiedere.
Il
biondo sollevò lo sguardo, osservandola
bene, i capelli corti la rendeva bella e quella bocca socchiusa era
talmente
sexy che non sapeva come avesse fatto fino a quel momento a non
saltarle addosso.
-fammi
questa domanda, poi vedo se è troppo personale, non rispondo-
La ragazza
rimase un attimo in silenzio cercando le parole adatte per formulare la
domanda
che da ore le frullava per la mente, da quando aveva preso in mano quel
fascicolo.
-perché
non
sei andato al processo di tuo padre?- chiese tutto d’un fiato
senza sollevare
lo sguardo, Draco s’irrigidì appena e rimase in
silenzio.
-troppo
personale- disse Hermione chiudendo quelle carte.
-non ne
valeva la pena- rispose il biondo, sbalordendo Hermione che ora lo
guardava,
mentre si abbandonava sulla sedia del suo studio guardando anche lui
per un
solo attimo la giovane donna.
-ma
eri…-
-Lo so
Granger, cosa ero e cosa sono. Non ne valeva comunque la pena-disse il
biondo. -Farlo
uscire perché? perché ha aiutato il ministero a
scovare i suoi ex compari. No,
è troppo semplice così, fai ciò che
vuoi infrangi la legge e poi ti redimi. Ha
fatto del male a molta gente troppa gente.-
-ma
era…-cerco
di ribattere la mora ex grifondoro.
-era un
assassino e un padre assente e freddo- rincarò la dose Draco.
-queste
carte dicono- cercò di spiegare Hermione
-quali carte?-la
interruppe lui
-queste
–
disse la ragazza mostrandogli il fascicolo.
-chi te le
ha date?-chiese il biondo stranito.
-sono i
fascicoli su Harry tutti i casi di cui si è occupato e
questo è l’ultimo-
-quello di
mio padre è l’ultimo?-chiese ancora più
turbato.
-si pare di
si-
-beh allora
non c'è niente di losco che ha fatto- rispose sbuffando
– Potter ha vinto anche
questa volta- enunciò tetro.
-beh non lo
so, qui dice che tuo padre ha dichiarato di essere colpevole-
riferì Hermione
sollevando lo sguardo per vedere la reazione del biondo che non si fece
attendere.
-ah ah ah,
ma scherzi vero! mio padre non avrebbe mai detto una cosa simile-.
-lo
immaginavo. Il processo si è svolto a porte chiuse, tua
madre non è stata
accettata come testimone volevano solo te ma tu non ti sei presentato-.
-solo me. che
vuol dire?-
-che forse
volevano arrestarvi tutti e due- continuò a sostenere
Hermione.
-ma io non
ho fatto niente non ho mai partecipato a niente che non fossero
riunioni o
banchetti-
-Il ministro
era dalla tua ma Harry non era convinto- disse ricordando alcune cose
Hermione
soprattutto del periodo del processo Harry in quei giorni era
scostante,
nervoso Ginny piangeva tutti i giorni e fu in quel periodo che tutto
precipitò
la loro amicizia e la storia con Ginny.
Dopo aver
raccontato quegli aneddoti, Hermione, prese un foglio tra le mani e
sbiancò un
poco.
-che
c’è
Granger-
-niente-
-Granger che
c’è in quel foglio-.
-Niente
Draco-
-dammelo-
disse con tono autoritario e la ragazza si alzò in piedi per
consegnarglielo manualmente.
Draco lesse
più
volte e quasi il sangue gli si fermò nelle vene, suo padre
era un uomo malvagio
e meritava di essere incarcerato, aveva litigato con sua madre per
questo. Ma quello
non si augurava nemmeno a un nemico. Nemmeno le bestie vengono trattate
così.
E si
sentì
in colpa, si sentì in colpa per Lucius.
Non
si era presentato al processo nonostante
Narcissa l’avesse pregato, fu Blaise a convincerlo a lasciar
stare cosi, meno s’immischiava
meglio era. Blaise sapeva che alcuni volevano incastrarlo ma non era
per questo,
che non era andato a testimoniare a favore di suo padre.
Il motivo
era un banalissimo rancore verso quell’uomo che gli aveva
tolto tutto, l’aveva
fatto crescere nell’odio e nel terrore, l’aveva
obbligato a ideali non suoi e
costretto con la forza a sottomettersi ad un pazzo criminale.
-Hanno usato
i cruciatus fino alla pazzia. Su un detenuto. E non spiega nemmeno
perché-
disse infine Draco ritrovando la parola mentre nella sua testa mille
pensieri
si accavallavano frenetici, insieme ai sensi di colpa.
-si che lo
spiega, gira la pagina-disse Hermione seduta sulla scrivania potendo
così
osservare tutti i movimenti di Draco, timorosa per un suo crollo
emotivo.
Il detenuto nega
il coinvolgimento
del giovane Draco Lucius Malfoy e dell’amico di
quest’ultimo Blaise Zabini all’attività
di mangiamorte.
-L’hanno
fatto impazzire perché mi ha difeso- disse mettendosi le
mani nei capelli.
-Non
perché
ti ha difeso, ma perché ha detto la verità-
precisò La Granger.
-per loro
no. Io sono un mangiamorte, un derelitto della società-.
-quello che
dicono non conta, non conta niente se a dire queste cose è
gente senza cervello
e senza cuore-
-Granger
questo verbale l’ha redatto Potter. Potter l’eroe
magico io non sono niente
contro Potter. Tu stessa…-
-non
azzardarti sai Malfoy, non azzardarti a dire quello che hai pensato. La
mia
strada con Harry si è interrotta molto tempo fa, quel
ragazzo impavido,
coraggioso e buono di cuore non esiste più, come non esiste
quello spocchioso serpeverde
che esaltava la superiorità dei purosangue e inneggiava al
razzismo-.
Draco aveva
ascoltato tutto il discorso della donna e più parlava e
più pensava che senza di
lei al suo fianco la sua vita sarebbe stata inutile.
-cosa vuoi
fare ora?- chiese Hermione.
Draco
respirò profondamente, per poi alzarsi in piedi ponendosi
davanti ad Hermione.
-Ora
pensiamo a togliere Blaise da quel posto, per il resto ce tempo, anche
se
voglio giustizia Granger-
Lei gli
accarezzò il viso e quell’espressione dura e tesa
divenne più dolce.
Poi le sue
mani scivolarono sulle spalle che ancora erano contratte fino alla
schiena e
lì, si fermò con il cuore in gola.
-Hermione-
-shsss. Non dire
niente- disse la Granger avvicinando il suo capo al petto di Draco e
rimanendo
così per lunghi istanti.
Lui le
accarezzo i capelli e il suo tatuaggio, la bella fatina con le gambe
incrociate
e il libro tra le mani.
-sai che ho
smosso mari e monti per sapere chi fosse la donna con la fatina nel
collo- Hermione
sorrise.
-lavoravi
con me, gomito a gomito ma non ti avevo mai guardato-
-non guarda
le sue collaboratrici Malfoy-
-ti
farà
ridere o forse non ci crederai, ma no, non sono mai stato con una mia
collaboratrice-
-povera
Milly credo che sia innamorata di te-
-eh si
povera. Perché il mio cuore è decisamente di
un’altra donna-.
Hermione sorrise
e non stacco il viso dal petto di Draco, da lì sentiva il
battito del suo
cuore, il suo profumo inebriante, il calore della sua pelle e
finalmente poteva
dirlo anche alla sua mente senza essere contradetta lui le voleva bene.
Forse era troppo pretendere amore, magari con il tempo…
SPAZIO AUTRICE...
VI HO SVELATO UN ALTRO PICCOLO SEGRETO...FORSE GRANDE EH EH EH...
SPERO VI SIA PIACIUTO. CON QUESTO BUONA NOTTE, SONO A PEZZI E CASA MIA SEMBRA UN BAZAR HO PALLINE SPARSE X CASA.