Capitolo 20
Il resto del giorno passa lento come a voler torturare Scorpius,
che con ansia aspetta l’arrivo di suo figlio. Immagina scene e
scene di cose che potrebbe o no succedere, prova a immaginare tutto
ciò che potrebbe rovinare la loro serata, e quando si accorge
che sono molte le parole e gesti che potrebbe mandare a mante il
fragile ponte che sta cercando di costruire per arrivare a suo figlio
diventa ancora più nervoso.-E’ inutile torturarsi cosi Scorpius, ciò che deve succedere succederà!- dice un’anziana Narcissa Malfoy.
-Nonna, mi hai spaventato!- esce dal piccolo monde in cui si era rinchiuso con i suoi mille “se”
-Non era mia intenzione caro!- sorride e le rughe si fanno vedere, nonostante l’età Narcissa conserva ancora la bellezza di una vecchia regina, lo sguardo che agli altri posso sembrare freddi, orgogliosi, diffidenti, sono si orgogliosi ma per niente freddi per chi li conosce.
-Secondo te andrà tutto bene nonna?-
-Come ti ho detto prima caro, ciò che deve succedere succederà, non dobbiamo preoccuparci le cose alla fine vanno sempre al posto giusto, anche se non ci sembra, o non ci piace alla fine tutto va bene.-
- Quindi andrà bene o no?-chiede facendo ridere Narcissa.
-Stai tranquillo Scorpius che ci comporteremo tutti bene, e faremo del nostro meglio per non rovinare questo primo…contato!-conclude con l’aria da saggia che tanto affascinava Scorpius da piccolo.
-Anche Monica?- chiede scettico
Un piccolo sospiro viene da Narcissa che osserva la foto sulla scrivania di Scorpius con aria distante.
-Farti sposare Monica è stato uno degli errori più grande che ho appoggiato. Avrei dovuto essere contro, avrei dovuto far cambiare idea a tuo nonno, sapevo quando tu e Lily Potter vi amavate, lo vedevo nei tuoi occhi brillanti di felicità quando tornavi a casa dopo un un’incontro con lei, ma troppo codarda ho taciuto, ho assecondato il volere di Lucius come ha fatto tutta la famiglia, costringendoti a una vita infelice accanto a una donna che non ami e mai amerai. Perdonami Scorpius- sussurra le ultime due parole con la voce roca, come se si stesse impedendo di piangere.
-Non è stata colpa tua nonna. Io ho accettato di sposare Monica-
-Ne abbiamo discusso prima di dirtelo, siamo stati tutti favorevoli, cioè tranne Astoria, lei è stata l’unica a dire di no, a opporsi e se forse, fossi stata del suo lato ti avremo risparmiato questo dolore, non vi avremo separati e oggi non ci troveremo in questa situazione. Perdonami per essere stata cosi debole caro.-
Scorpius si alza dalla poltrona e si avvicina alla nonna prende le mani.
-Nonna non serve a niente piangere sul latte versato. E almeno una cosa buona è venuta fuori da questo matrimonio. Ho una figlia bellissima che amo moltissimo, e vedendo da questo angolo non mi pento di averla sposata, ma ovviamente ci sono i ponti negativi, ma non stiamo a dargli troppa importanza, ciò che importa è che adesso possiamo far andare le cose come avrebbero sempre dovuto essere!-
-Si, abbiamo Daphene ma…- il rumore di passi piccoli e veloci che si avvicinano interrompono Narcissa che guarda con un sorriso dolce la porta aperta da dove entra Daphene con indosso un grazioso vestitino azzurro e una bambola sotto al braccio.
-Ciao nonnina, papà!-
-Ciao Daph come mai cosi felice?-chiede Narcissa che si chiede sempre come una Malfoy può essere cosi solare.
-Perché staserà rivedrò Gabriel, sapete lui mi è piaciuto molto!- le guance bianche si tingono di un rosso chiaro.
-Sono davvero contenta che ti piaccia Daphene!-
-Si,e ovviamente devo essere molto bella, e volevo chiedere a papà se mi aiuta a scegliere quale vestito indossare!- sorride verso il padre che annuisce tranquillo e ritorna a guardare Astoria che l’osserva con un sorriso - Se vuoi puoi aiutarci!-
-Grazie per l’invito ma devo fare delle commissioni sono sicura che sarai bellissima con qualunque vestito Daph!-
-Oh,grazie nonnina. Allora papà vieni?- e senza aspettarlo esce di corsa con la bambola
-Credo sia meglio andare, sono già in ritardo!- dice Narcissa mettendosi il mantello
-Nonna!- la ferma prima che si smaterializzi -Grazie di tutto!-
-Fai la cosa giusta stavolta!-dice prima di smaterializza
-PAPA!- urla Daphene dal’altro lato del corridoio
-Arrivo!- con un ultimo sospiro lascia di lato tutti i “se” e si prepara a un pomeriggio di vestiti con la figlia.
Il rumore fastidioso dell’orologio non fa altro che lasciare Scorpius ancora più ansioso. Si guarda attorno e vede che anche se cercano di mascherare non è l’unico nervoso.
-A che ora dovevano essere qui?-chiede Lucius calmo
-Dieci minuti fa!- risponde Monica
-Decisamente, la puntualità non è una delle doti dei Americani!-dice Draco facendo sorridere tutti, ma più che altro per nervosismo.
Un basso “din-don” risuona nella casa-
-Mi sa che sono arrivati. Vado a fare gli onori di casa!-dice una contenta Astoria Malfoy che sembra proprio essere stata contagiata da Daphene.
Siccome nessuno dice niente esce con un passo allegre lasciando cinque persone ansiose.
Passami parecchi minuti e Astoria non ritorna
-Secondo voi perché ci sta mettendo tanto?-chiede Draco preoccupato.
-Vado a vedere!-dice Daphene balzando giù dal divano, e uscendo in fretta dal salotto in un bel vestito rosso sangue.
Passano almeno cinque minuti e ne anche Daphene ritorna
-Vado a vedere!-dice Scorpius che non ne può più di aspettare
-Abbi pazienza!- Narcissa sorride e gli fa l’occhiolino
Ne anche due secondi dopo la porta si apre ed entrano gli Smith con Daphene e Astoria.
-I nostri ospiti sono arrivati!-dice Astoria senza perdere l’allegria