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Autore: Starnight    09/12/2011    1 recensioni
Ipotetico sesto anno di Harry, non ho letto il principe mezzo sangue e spero che questa storia vi piaccia. Modificato il layout per renderlo più leggibile. -Arrivo la sera e Harry non mangiò quasi niente a cena, non che ai suoi zii importasse molto, quindi decise di andar di filato a letto subito dopo aveva bisogno di dormire, dormire e magari svegliarsi mai più, il dolore che provare era per lui una tale sofferenza che desiderava solo morire…- -Commentate vi prego R&R ^__^
Genere: Avventura, Azione, Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Luna Lovegood, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Sorpresa | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO CINQUE: SORPRESA

 

Ad Harry Percy stava antipatico, però li dispiaceva per quello che li era successo, perdere in un attimo la persona che amava ed esser costretto a compiere degli atti abominevoli contro degli altri essere viventi, e poi il suo migliore amico e sua sorella ridotti in quello stato, no, non poteva permetterlo, doveva fare qualcosa, avrebbe fatto qualcosa, quella storia di vite e famiglie spezzate doveva finire al più presto e solo lui poteva farla finire, “Professor Lupin, posso parlarle un attimo” disse Harry alzandosi andando dal suo ex-professore di difesa contro le arti oscure, “Dimmi Harry” disse lui con calma, “Professore vorrei che mi desse delle lezioni” disse risoluto, “Lezioni Harry?” chiese perplesso, “Si, la prego mi insegni qualsiasi cosa possa tornarmi utile in un eventuale scontro con i mangiamorte o Voldemort” disse lui non distogliendo lo sguardo da lui, “Harry “ iniziò lui mentre Ron e Ginny guardavano ora Harry un po’ preoccupati, “Tu sei molto preparato per la tua età e porti sulle spalle molti pesi” iniziò lui ma venne interrotto da Ginny, “Harry, non è colpa tua per quello che è successo a Percy” fece una pausa mentre una lacrima solitaria le solcava ancora il volto “Non è colpa tua, non voglio che rischi la vita per proteggerci, lo sappiamo fare da soli!!” gridò lei alla fine correndo in camera sua con gli occhi di nuovo colmi di lacrime.

 

Harry allora si calmò e stette seduto su la sedia fermo parecchi minuti e furono destati dalle parole poco lusinghieri di Tonks che era inciampata come al solito all’ingresso e come di consueto aveva tirato giù la tenta che copriva il ritratto della signora Black, ma non si sentì la sua tetra e arida voce di vecchia impazzita, tutt’altro si sentì la dolce e normale voce di Sirius…

 

Ninfadora, dovresti stare più attenta, inciampare anche quando non c’è niente, se continui così rovineremo la sorpresa ad Harry” disse il ritratto a grandezza naturale di Sirius guardando con aria saccente e le braccia incrociate la giovane auror che si stava rialzando massaggiandosi il fondo sch8iena, voleva rispondere al ritratto ma il suo sguardo fu catturato dal ragazzo, quando aveva sentito la voce di Sirius, Harry era schizzato come un missile fuori dalla cucina senza che ne Lupin ne Ron potessero fermarlo, “Sirius..” disse lui guardando il ritratto con gli occhi lucidi mentre da dietro arrivano i due che sospirarono vedendo a terra Tonks con ancora stretto nella mano un lembo della tenta e che ora aveva un aria colpevole, “Sorpresa rovinata” sbuffò Lupin andando ad aiutare l’auror ad alzarsi che arrossì quando prese la mano di lui mentre Harry si era piazzato davanti al ritratto del padrino, che la aveva poco più di vent’anni e l’aria allegra e sana, forse prima che finisse ad Azkaban.

Scusami Harry” disse Ron portandosi vicino all’amico, “mi ero dimenticato di questa sorpresa, ma dopo quello che era successo a Percy io” disse l’amico con aria colpevole, “Non preoccuparti Ron” rispose lui semplicemente sorridendo all’amico e asciugandosi le lacrime, “Sono comunque felice di rivederlo e di riparlarli” aggiunse alla fine sorridendo al ritratto del padrino che sorrise a suo volta, “Allora Harry scommetto che hai ricevuto una lettera dalla Gringot vero? “Disse subito lui mettendo le mani sui fianchi e guardando con aria di chi la sa lunga, “A si si, Sirius, mi hai lasciato qualcosa vero?” disse lui abbassando il capo, “Io desidero solo che tu sia qui con me, e nient’altro” rispose ricacciando indietro le lacrime, “Lo so Harry, ma questo ritratto e il mio testamento e tutto quello che posso lasciarti, sono oltre il velo ormai” disse e questo riportò alla mente le parole di Selene, lui era oltre il velo, ma poteva uscirne, “Lo so Sirius” rispose sforzando un sorriso al ritratto che ricambiò mentre Tonks che alla fine aveva rifiutato l’aiuto di Lupin nel rialzarsi ed era franata addosso al Lupo mannaro che era caduto verso Harry che di conseguenza aveva trascinato a terra anche Ron, “Ninfadora sei proprio un disastro, non so come tu sia riuscita a superare l’addestramento da Auror” disse Sirius guardando con aria divertita il groviglio umano davanti a lui mentre dalle scale si sentì la risata melodiosa di Ginny che era ridiscesa per vedere cos’era tutto quel trambusto.

 

Passarono delle ore che Harry passo a chiacchierare con il suo padrino fino a che rientrarono alla sede i signori Weasley che dopo aver salutato tutti li aggiornarono sulla situazione di Percy che era ricoverato al San Mungo ora sotto shock, si era ripreso dall’incantesimo di Moody ma non dalla notizia della morte di lei e del loro bambino, era distrutto dal dolore e non proferiva parola guardava solo il vuoto in stato catatonico, e neanche i migliori medimaghi dell’ospedale sapevano cosa fare, se non un incantesimo di memoria, ma che lo avrebbe ridotto praticamente ad un vegetale dato che avrebbero messo sotto sopra il cervello per cancellare i ricordi legati alla ragazza e a quello che aveva fatto, quindi era da escludere.

 

Arrivò rapidamente la sera e altri membri della ordine tra cui Kingsley, Moody e Mundugus giunsero all’ottima cena cucinata dalla signora Weasley che accetto anche se con riluttanza l’aiuto di Tonks che nonostante la sua goffaggine se la cavava bene in cucina, difatti la cena terminò con una magnifica torta cucinata dalla ragazza e tutti andarono a letto e anche quella sera Harry si ritrovò nel giardino con Luna…

 

Harry si addormentò con lo sguardo sereno e tranquillo, sapeva che non avrebbe avuto incubi, non l’aveva ancora raccontato a Ron perché pensava che quella dove essere una cosa solo sua, una specie di segreto inconfessabile, non poteva certo dire che di notte andava in chissà quale posto e vedeva Luna “Lunatica” Lovegood, probabilmente Ron lo avrebbe preso in giro e Ginny avrebbe fatto un'altra sfuriata contro di lui che avrebbe di sicuro mandato una strilettera a Luna, e questo non li andava dopo la rovinosa strilettera che li era arrivata mentre stava per baciarsi con Cho.

 

Come per magia Harry si ritrovò di nuovo nel giardino, stavolta sulle sponde di una splendido lago dove nuotavano delle sirene, ma non come quelle del lago vicino ad Hogwarts queste erano bellissime e rimase per un attimo imbambolato finché qualcuno, o meglio dire qualcuna li saltò sulla schiena inondandoli la faccia di lunghi capelli biondi e quasi facendolo cadere a terra per la sorpresa, “Harry!!!” gridò Luna aggrappata al collo del ragazzo che era più alto di lui di qualche centimetro, ma Harry non rispondeva era silenzioso e Luna si accorse arrossendo che lo stava strozzando dato che era appesa al suo collo, “Scu… scusami” rispose lei abbassando lo sguardo arrossendo mentre lui si girava e riprendeva fiato e quando alzò lo sguardo su di lei, li mancò di nuovo il respiro, Luna sembrava ancora più bella dell’ultima volta che l’aveva vista avvolta in un bellissimo abito azzurro che faceva risaltare l’azzurro dei suoi occhi e dove i capelli rappresentava una scia dorata di stelle cadenti in quel cielo azzurro.

 

Dopo l’iniziale imbarazzo i due riuscirono a riprendere voce, “Allora passate bene le vacanze” chiese Luna, “Si, almeno meglio del solito da quando hanno ricevuto delle velate minacce da alcuni amici mi stanno trattando meglio e l’altra sera mi hanno fatto partecipare inoltre ad un importante cena di mio zio, e non ti dico che sorpresa quando ho visto che la figlia del capo di mio zio era Cho” disse tutto d’un fiato il ragazzo sorridendo per un attimo e ciò fece un po’ rabbuiare Luna, “Capisco, quindi ti vedi ancora con Cho” disse lei un po’ freddamente che fece rabbrividire Harry, era il solito deficiente, “Ehm… no era li per caso” disse velocemente omettendo il fatto che se l’era quasi baciata ma era stato interrotto.

 

Luna lanciò un occhiata ad Harry che arrossì e poi li sorrise facendolo arrossire ancora di più, “Ma dai sciocco, non mi devi certo dare spiegazioni” rispose afferrandolo per un braccio che li fece fare un doppio salto mortale allo stomaco e fermare la salivazione, “vieni c’è un posto in questo giardino che ti voglio far vedere è davvero stupendo” finì la ragazza trascinandolo lontano dal lago verso una collina poco distante.

 

Mentre i due ragazzi si divertivano nei loro sogni un altro gruppo di ragazzi della loro età si stavano divertendo molto meno, erano cinque ragazzi avvolti in nere tuniche con la manica del braccio destro alzata e attorno a loro almeno una ventina di mangiamorte e Lord Voldemort in persona davanti a loro che li guardava con aria soddisfatta, “Bene, è giunto il momento di marchiarvi miei cari ragazzi da oggi sarete i miei fedeli servitori e le mie spie ad Hogwarts, insieme a te naturalmente Severus” finì l’oscuro signore rivolgendosi a Severus Piton che era in prima fila e guardava con il suo sguardo impassibile i cinque ragazzi, cinque alunni della sua casa, Vincent Tiger, Gregory Goyle, Pansy Parkinson, Blaise Zabini e Draco Malfoy, questi i nomi dei nuovi mangiamorte che stavano ricevendo dal loro signore i simbolo del male che alcuni erano stati costretti a ricevere, pena prima la pazzia e poi la morte e tutti sapevano che Bellatrix Lestrange, che stava alla destra dell’oscuro signore, era un artista in quel campo, le sue torture portavano sempre alla pazzia, e da quando era uscita da Azkaban era diventata ancora più sadica, torturava chiunque le capitasse a tiro, anche gli stessi mangiamorte che osavano disubbidire ad un suo ordine, dato che era considerata il braccio destro di Voldemort ora che Lucius Malfoy era momentaneamente in prigione, dove ci sarebbe rimasto poco, i dissennatori erano dalla loro parte e senza di loro la prigione di Azkaban era un semplice guscio di cemento difeso da pochi Auror e quindi facilmente attaccabile e conquistabile.

 

I due ragazzi arrivarono in pochi minuti sulla cima della collina ed Harry resto a bocca aperta per il panorama che si trovava davanti, si vedeva una spiaggia e il mare e un rosso tramonto si stagliava all’orizzonte una scena da mozzare il fiato e Luna si sedette sull’erba per ammirarlo, “incantevole vero?” disse lei osservando il tramonto, “Davvero incantevole” rispose semplicemente lui.

I due si sedettero vicino e le loro mani si toccarono facendo arrossire entrambi, l’atmosfera era talmente romantica e Harry fu come attirano da Luna e lei era attirata lui, fino a che i loro volti si avvicinarono e alla fine si baciarono…

 

FINE CAPITOLO CINQUE

 

RINGRAZIAMENTI

 

Mi scuso inginocchiandomi sui ceci per l'enorme ritardo nella pubblicazione ma vedere zero recensioni nell'ultimo capitolo mi ha fatto venire sconforto e poca voglia di pubblicare quindi recensite per favore!!!

  
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