La terza
eredità
Una strana
sensazione
Roran camminava tra
i cadaveri lacerati insieme ad Eragon e Saphira, in cerca di qualche uomo ancora
vivo che avesse bisogno di soccorso.
Si fermavano ad
ogni cadavere, si chinavano e ascoltavano il battito cardiaco; pochi soldati
erano sopravvissuti a quella catastrofe.
Eragon e Saphira si
avvicinarono lentamente ad un ragazzo con una freccia avvelenata infilata nel
collo, Eragon si chinò su di lui, era ancora vivo.
Ad Eragon
luccicarono gli occhi, non aveva speranze di vita, si avvicinò a lui, e lo girò,
quando il ragazzo lo vide iniziò a dimenarsi impaurito.
Eragon: Eka aì
fricai un Shur’tugal!*
Il soldato si calmò
a quelle parole.
Eragon: Adesso
dormi e ti giuro che entrerai in un bellissimo sogno, dove tutto è candido e
bello!
Il soldato lo
guardò con occhi pieni di speranza.
Soldato: Me… Me lo
prometti……… Cavaliere?
Eragon: Vel
eÏnrdhin iet ai
Shur’tugal**
Il soldato si
addormentò e si avventurò in un viaggio per il mondo candido di cui gli aveva
parlato Eragon, un viaggio che non avrebbe avuto mai fine.
Eragon: Stydja
unin mor'ranr! ***
Saphira
chinò il muso in segno di approvazione, ma Eragon era abbattuto al solo pensiero
di averlo fatto morire senza nemmeno provare a salvarlo .
Hai
fatto la cosa giusta,
piccolo mio!
Eragon
guardò Saphira e la abbracciò.
Ne
ero certo! disse Eragon
sarcasticamente
Ah!
Adesso sei diventato anche modesto
ridacchiò Saphira iniziò a fare il solletico a Eragon facendolo ridere a
crepapelle.
Quando
si avvicinò Roran smisero e fecero finta di niente mentre dentro di loro
ridevano ancora.
Una
volta arrivato con Saphira alla sua tenda, Eragon sentì una sensazione strana,
si guardò al collo, la collana, che lo proteggeva dalle venerazioni degli altri,
era sparita!
(*) Sono un
cavaliere e un amico
(**) La mia parola
di Cavaliere
(***) Riposa in
pace
*********************************************
Spero vi sia
piaciuto il primo capitolo, RECENSITE!