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Autore: James potter    11/12/2011    4 recensioni
Salve a tutti, eccomi con un'altra fanfiction sulla copia Harry/Hermione... L'altra storia l'ho cancellata, perchè non mi convinceva e, inoltre, penso che avevo perso il vostro interesse...
Questa storia sarà diversa dall'altra, perchè ho intenzione di rendere più complicata la relazione tra i due ragazzi... dovranno infatti superare alcuni momenti difficili prima di poter vivere felicemente il loro amore... se vi ho incuriosito leggete e, mi raccomando recensite in molti... così facendo mi aiuterete a migliorarmi :-)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, I Malandrini, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Harry si guardò intorno, cercando la fonte di quella voce che era tanto sicuro di conoscere, ma che poteva rivelarsi frutto della sua immaginazione, vista la condizione così surreale in cui si trovava.
Ad un tratto, gli parve di vedere una figura femminile ergersi davanti a lui. Attese che si facesse avanti, sperando che fosse colei che aveva sperato di vedere fin da quando era arrivato lì, ma ben cosciente che poteva rimanere deluso.

Quando però la misteriosa persona apparve completamente davanti agli occhi del ragazzo, quest'ultimo rimase interdetto.
Era si qualcuno che era ben contento di vedere, specialmente in un momento come quello, ma la sua apparizione fece riflettere il ragazzo. Com'era possibile che lei fosse lì? Era dunque morto anche lui?
Stava ancora meditando sulla sua condizione, quando altre forme si fecero avanti attraverso quella cortina di luce che stava ammaliando il ragazzo.

Fu in quel momento che immaginò dove si trovava, e indovinò anche chi erano le persone che si stavano avvicinando a lui.
Erano tutti lì, tutti quelli che erano morti per lui, stavano arrivando ad accoglierlo nel momento in cui lui si era sacrificato per coloro che amava. Erano tutti morti, compreso lui, per lo stesso motivo, e questo li legava ancora più profondamente di quanto fossero stati da vivi.
Nel momento stesso in cui capì tutto questo, una delle persone che si stavano avvicinando ad Harry, prese la parola.

“Ti stavamo aspettando Harry, sei stato molto coraggioso, hai affrontato la morte come nessuno di noi avrebbe saputo fare, siamo fieri di te...” disse Lily.
“Mamma... Dove sono? Cioè, mi sono fatto un'idea, ma sono un po' confuso... Sono morto vero? E voi siete venuti a prendermi?”
“Non è così Harry”. Ma non fu sua madre a parlare stavolta, fu Silente.
“Come non è così? Che cosa significa, Professore?”
“Secondo me lo sai Harry, pensaci” intervenne un'altra voce, quella di suo padre.

Il ragazzo riflettè su ciò che era avvenuto prima di ritrovarsi in quel luogo. Ricordava di aver lasciato tutti quelli che amava, ricordava di aver lasciato Hermione in lacrime mentre le diceva che non c'era altro modo, che doveva sacrificarsi per il bene di tutti; per sconfiggere una volta per tutte il tiranno che stava distruggendo tutto.
Ripensò al gesto che aveva fatto, consegnandosi spontaneamente a Lord Voldemort per essere ucciso.
E d'un tratto tutto fu chiaro. Fu come se la magia del posto in cui si trovava gli avesse aperto la mente.

Capì il motivo per cui non era morto quando aveva solo un anno; comprese la ragione per cui parlava serpentese, per la quale leggeva e capiva così bene la mente dell'Oscuro Singore e perchè aveva avvertito la presenza degli Horcrux prima di distruggerli.
Seguendo il filo del suo ragionamento, realizzò anche un'altra cosa: non era morto.
Solo un dubbio gli rimaneva.

“Io non sono morto, perchè col mio sacrificio ho protetto la mia anima, distruggendo l'horcrux che era in me, questo mi è ora chiaro... Non capisco però il motivo per cui voi siete tutti qui... Voi dovreste essere morti...”
“Hai ragione Harry, noi siamo morti, ma siamo legati a te da un legame speciale”, rispose Silente.
“Noi siamo morti per proteggere te, per permetterti di portare a termine il tuo compito. Senza i nostri sacrifici non saresti mai riuscito a fare quello che dovevi. Ora però tu ti sei sacrificato per tutti, anche per noi, e questa è una cosa che non si era mai vista nel mondo della magia. Per fartela breve, se tu non avessi avuto una parte di Horcrux dentro di te, ora saresti morto, e noi saremmo qui ad accoglierti e farti andare avanti”, proseguì l'anziano preside. “Tuttavia...”

Ma Harry aveva capito da solo cosa stava per dirgli.
“Tuttavia, io non sono morto, e questo mio sacrificio mi permette di riportare in vita coloro che sono morti per me, è così?” chiese il ragazzo, incredulo.
“Si Harry è così” confermò un'altra voce che Harry conosceva bene, quella del suo padrino.
“Non capisco... com'è possibile?” chiese di nuovo il giovane mago che, nonostante avesse capito cosa stava succedendo, faceva fatica a capacitarsene.

“Lo so, è difficile da capire, una cosa del genere non era mai successa... Quando tua madre e tuo padre sono morti per proteggerti, ti hanno dato una protezione potente, che era data dal loro amore nei tuoi confronti. Morendo per te, anche se non direttamente, ti abbiamo fornito la stessa protezione, e dunque abbiamo avuto un legame che va al di sopra di quello mai visto tra maghi. Col tuo sacrificio di stanotte, tu hai rafforzato quel legame, permettendoci così di tornare indietro”, cercò di spiegare Silente.

“Quindi... io sono venuto a prendervi? È per questo che sono qui?” domandò il giovane mago, dopo un'attimo di silenzio.
“Esatto Harry” esclamò James.
“Però c'è una cosa che non capisco... Voldemort non è morto... non dovrebbe essere così per rimandarvi indietro?”
“No Harry, perchè noi siamo legati a te e al tuo destino, non a quello di Voldemort” rispose Lily.

Harry ancora non poteva crederci, tutto questo era al di là della sua comprensione, ma sentiva che in quel momento non gli importava: l'unica cosa importante era che stava per tornare indietro, dai suoi amici, portandosi dietro tutte le persone che aveva creduto perdute per sempre e, cosa più importante, avrebbe rivisto la sua Hermione...

 

 

 

Allora, ammetto che questa parte l'ho presa come spunto dall'altra storia che avevo scritto. Mi era piaciuta molto, e so che avevo soddisfatto anche voi, così ho deciso di rimetterla, anche se modificata. Infatti questa volta non riporterò in vita solo i genitori di Harry, ma anche tutti coloro che lo hanno protetto. Ho sempre pensato che la Rowling sia stata un po' troppo crudele nei confronti di Harry in questo senso, perchè gli portava via tutte le persone a cui teneva di più, facendolo sentire in colpa... Io cerco in questo modo di alleviare il senso di colpa del ragazzo-che-è-sporavvisuto, ridandogli tutte le persone più care... Spero che non vi sembrerò troppo banale :-)

Critiche e consigli sono bene accetti, mi raccomando
Ps: ringrazio coloro che stanno leggendo la mia ff, in particolare Josephine Black, Erik904 e Black_Yumi per le recensioni...

Spero di avere il tempo prossimamente per scrivere e postare altri capitoli

   
 
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