«Holden, sei felice?»
«Perché no?»
«E’ quello che ti ho chiesto io.»
«E’ una domanda davvero stupida. Dipende dal giorno.»
«In quali giorni sei felice?»
«Di solito il Mercoledì o il Sabato verso il pomeriggio tardi.»
«E perché?»
«Perché il Mercoledì non c’è nessuno a casa e io devo andare a prendere Phoebe a scuola, e a me piace andare a prenderla a scuola. E il Sabato tardi perché, di solito, andiamo io e te a quella caffetteria là, e posso mettere una canzone nel jukebox.»
«E… Holden?»
«Sì?»
«Cosa succede quando non è Mercoledì o Sabato tardi?»
Rimasi zitto.
Una piccola nota:
Se avete letto "Il giovane Holden" allora vi ricordere di certo della 'vecchia Jane', l'amica del protagonista, che non compare mai ma sappiamo della sua esistenza perché lui ne parla molto. In questa scena ho immaginato che parlasse con lei, sotto il portico di casa della ragazza (questo spiega la fotografia), dove, Holden ci dice, passavano la maggior parte del tempo. Ho preferito non nominarla esplicitamente, al contrario di come fa il libro, e invece farla apparire nella narrazione - che al contrario non accade mai.
Patrizia