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Autore: AlessaTassorosso    11/12/2011    0 recensioni
PREFAZIONE
Il mio nome è Alessa Owen, maga Purosangue, figlia di Gregor Owen, un mangiamorte spregevole, e Morgana Battler, una mamma amorevole, e una strega straordinaria...
A causa di mio padre e della sua posizione, il mio destino sarebbe stato quello di essere una mangiamorte malefica, e di seguire le orme del signore oscuro.... ma io non ero daccordo, di conseguenza la mia vita prima degli 11 anni fu un'inferno...Passai l'infanzia chiusa a casa, a vedere ogni giorno facce sconosciute e malefiche piene d'odio..litigi continui con mio padre, e niente amici. L'unica persona con cui potevo stare era la mia mamma... che con la sua dolcezza illuminava le mie orribili giornate...
Ma al mio 11cesimo anno di vita accadde un miracolo: Hogwarts, che mi salvò dal passato....
Incontrai individui magnifici... tra cui i miei migliori amici Fred e George Weasley, e lui.....Cedric Diggory, il ragazzo che rapì il mio cuore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Eccomi qua finalmente arrivata alla stazione di Hogwarts... 
Un grosso omaccione dalla lunga barba nera, ci guidò verso il lago nero, 
dove gli alunni si dovettero dividere in gruppetti per salire su delle scaluppe. 
Naturamente, andai con i gemelli.. 
guardai su ogni barchetta, ma niente, di quel ragazzo misterioso neanche l'ombra, 
-chissà se ruiscirò a rincontrarlo, beh credo sia possibile, 
daltronde facciamo la stessa scuola- mi dissi per rassicurarmi 
Il castello era enorme, più di quanto immaginassi, 
...però anche se tetro lo trovai molto affascinante. 
Insomma non sapevo se avere paura per la sua immensità, o essere emozionata per la nuova esperienza, 
ma quello di cui ero sicura, fu che da quella sera la mia vita sarebbe cambiata. 
Una signora dall'aspetto severo(infatti l'apparenza non ingannava) ci fermò di fronte a un'enorme cancello grigio."aspettate qui ragazzi torno tra un'attimo" 
disse la signora, poi sparì 
"poveri noi, allora c'è qualcuno peggio di mamma" disse Fred 
"ho deciso, prima di pensare a quale corso fare, scoprirò dove insegna lei" continuò George 
"George, farò la tua stessa cosa" risposi deglutando 
La signora ritornò"Bene ragazzi potete entrare" 
Ci fece strada e ci condusse davani a un portone di legno: 
quando lo aprì rimasi a bocca aperta, 
il soffitto sembrava un cielo stellato, pareva che il tetto non c'era, 
dei tavoli lunghi con sopra tutti i tipi di cibo, invadevano lo spazio di quell'enorme stanza... 
doveva essere la sala grande, dove Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero si riunivano.. 
fortunatamente mamma mi aveva accennato qualcosa. 
In fondo alla sala c'era una altro tavolo però in orizzontale, dove sedevano i professori. 
Il preside Silente si alzò facendo un lungo discorso, e dicendo che finalmente saremmo stati sparpagliati fra le case, 
per mezzo di un cappello parlante... 
Albus, invitava uno ad uno per indossare quel cappello strambo. 
"Alessa Owen" arrivato il mio turno salii delle scalette, che finivano davanti ad una seggiola,,e proprio quelle scalette mi condussero al mio destino. 
Mi sedei e il preside posò quel coso sulla mia testa: 
"dunque dunque...fammi pensare, dove ti posso inserire" disse il copricapo 
ci pensò su: "tuo padre un serpe verde, ma dopo tutto ti si addicerebbe..." 
"dai cappello ti prego muoviti" 
"Tasso Rosso" urlò, che fortuna, 
per me tutto andava bene tranne Serpeverde, non volevo fare la fine di papà. 
Fred e Geoge, finirono nel Grifondoro, si sapeva i Weasley non sarebbero finiti tra quelle serpi 
erano una famiglia d'oro, 
anche se mio padre gli criticava sempre, perchè erano poveri...quanto lo potevo odiare. 
Mi accomodai, e capitai accanto a Leanne, nuova come me, che attaccò subito bottone, 
per buona sorte, avevo trovato una compagna, George e Fred essendo Grifondoro, 
non potevano stare tutto il tempo con me... 
Facemmo subito amicizia ma d'un tratto..., 
Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata, 
con la sua camminata imponente, passò di fronte a me aldilà del tavolo.. 
Leanne mi parlava ma io non l'ascoltavo, ero impegnata a guardarlo 
"eccoti finalmente Cedric, ce ne hai messo di tempo" 
urlò un ragazzo a due posti lontano da me. 
-mmmmm....Cedric, bel nome- pensai 
"scusate avevo da fare" quando si sedè incrociò il mio sguardo, aveva notato che lo stavo fissando.
-Oddio che figuraccia- per la vergonga mi girai verso Leanne facendo finta di chiacchierare con lei 
"ehi, Alessa ci sei?" mi chiese, poverina la stavo ignorando 
"ah, si scusa stavo guardando....una c-cosa" risposi 
Occhiate e occhiate tra me e lui, ecco come proseguì la cena. 
Una cosa positiva c'era, tutti e due eravamo Tassorosso, che sollievo. 

Era ora di andare nei dormitori, 
le scale erano un po pazzerelle, ma bastava farci l'abitudine. 
Ogni casa ne aveva uno, e ciuscuno diviso tra maschi e femmine, 
solo un salotto era in comune. 
Condividevo la stanza con Leanne, e altre due ragazze,non molto simpatiche. 
Passai la notte senza chiudere occhio a causa, dell'ansia che avevo per il giorno dopo, 
e per la felicità che provavo nello stare, nella sua stessa casa, sapevo che lo avrei rivisto.
  
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