17. Il processo Zabini.
Arrivarono
al ministero con soli due minuti di distanza
l’uno dall’altro, quando il grigio degli occhi di
lui incontrarono i caldi
occhi color cioccolato di lei il tempo sembrò come fermarsi.
Niente
esisteva, niente era come prima o forse mai niente
era stato così bello per i due giovani legismago.
-buongiorno-
disse lui appena la ragazza lo affiancò
diretta ai sotterranei dove si sarebbe svolto il processo.
-Giorno-
disse lei sorridendo appena guardando le punte
delle sue scarpe in vernice rossa.
Entrarono
uno dopo l’altro nell’ascensore cogliendo di
sorpresa alcuni funzionari del ministero, non era da tutti i giorni
incontrare
l’eroina del mondo magico e il figlio di un ex mangiamorte
che si salutavano
cordiali.
Quando
giunsero a destinazione s’incamminarono
silenziosamente nel lungo andito, fino alla grande porta dove tra meno
di
quindici minuti si sarebbe svolto il processo che vedeva come imputato
Blaise
Zabini.
-Pronta?-chiese
Draco sfiorandole appena il braccio per
sentirla il calore della sua pelle.
-prontissima-
sibilò Hermione sollevando lo sguardo verso
il biondo, trattenendosi dal saltargli al collo e ricoprirlo di baci.
Era certo, era
pazza di Draco Malfoy.
-entriamo-
riprese il biondo spalancando la spessa porta
di legno massiccio facendo prima passare la Granger seguendola qualche
passo
più indietro, l’aula una vecchia che era
utilizzata per i processi di massima
sicurezza era in sostanza vuota.
Nessun
giornalista era stato fatto entrare, anzi Draco si
trovò stranito nel non averli visti al ministero ad
attenderlo.
Pensandoci
bene, nessuno sapeva dell’arresto di Blaise,
ma forse era meglio cosi; avrebbe evitato al ministero
un’altra becera figura e
forse avrebbe avuto modo di avvantaggiarsi con gli anni di questo
debito. Lo
sapeva bene Draco, quella mattina lui e la Granger avrebbero vinto e
Potter,
che lo guardava con astio e disprezzo appena aveva messo piede
nell’aula,
avrebbe perso.
Avanzarono
lentamente fino al posto in cui un incatenato
Blaise Zabini era seduto. Ginny, invece, era stata relegata dalla parte
opposta
vicino a sua madre che guardò sdegnata in direzione di
Hermione che rimase
turbata dall’atteggiamento della signora Wesley ma si
lasciò scivolare quello
sguardo riprendendo subito il controllo giusto in tempo per
l’entrata del
giudice supremo.
Il
processo iniziò subito dopo che giudice Rodney, un
uomo piccolo e pelato dal viso vispo e curioso, batté la
bacchetta sul tavolo
come nei tribunali babbani si batteva il martelletto.
Il
primo a esporre fu l’accusa che aveva come legismago
improvvisato Percy Weasley. Il più antipatico dei fratelli
Weasley presentò al
giudice tutte le motivazioni per cui i suoi genitori avevano denunciato
il
giovane Blaise Zabini, chiedendo poi la sua reclusione ad Azkaban per
sortilegio
contro una povera ragazza indifesa.
Il
giudice, osservò per un attimo la rossa Ginny che si
agitava alle parole che Percy pronunciava con il suo solito modo
pomposo, sorrise
impercettibilmente osservando gli strattoni che sua madre le dava ogni
volta
che una parola detta dal suo avvocato tendeva a offendere Zabini.
Quando
finalmente Percy Weasley si sedette fu la volta di
Draco e Hermione.
Draco
espose al giudice la sua difesa pro Blaise, dove
delineò la persona che era il giovane Zabini e come la sua
vita era cambiata da
quando Ginevra Wesley era entrata a farne parte.
Fu
così la volta di Hermione che chiamò a
testimoniare,
per avvallare la teoria di Draco, molte persone tra cui due dei
fratelli della
ragazza, cosa che fece spalancare la bocca ai signori Weasley.
-conosco
Zabini dai tempi della scuola. Non che ci
frequentassimo sia chiaro- disse Ron che parlava a raffica sotto lo
sguardo
attento del suo ex migliore amico che lo inceneriva ogni volta che una
sua
frase aiutava a scagionare Zabini.
-ma
con lui non ho mai avuto problemi. Qualche settimana
fa poi mi è stato presentato come fidanzato-
dichiarò Ron.
-bene,-
lo interruppe Hermione- quindi sua sorella le ha
detto che il signor Zabini era il suo compagno- continuò
Hermione, - come le è
sembrata?. Chiese infine l’avvocato.
-felice-
disse Ron di getto.- finalmente felice. Sa, non
è mai stata molto fortunata in amore- disse Ron girandosi
verso il giudice,- il
suo ultimo fidanzato l’ha tradita-.
Draco
tossi e Hermione era visibilmente in imbarazzo.
-mente-
disse Percy come opposizione.
-No
è vero- disse piatta Ginny, dopodiché ci furono
un po’
di urla, la signora Wesley si alzò in piedi urlando contro
il figlio che non le
aveva detto una cosa così importante e contro Harry Potter
il famoso ex fedifrago.
-Signora-.
Disse il giudice –Signora- urlo.- Se non la smette,
sarò costretto ad allontanarla dall’aula- disse
infine facendo calmare la donna
che si sedette ancora accanto alla sua giovane figlia che non perdeva
di vista
il moro che ora amava.
Il
processo finalmente riprese e fu la volta di George
Wesley a essere chiamato a testimoniare in favore di Zabini.
Il
gemello raccontò di aver conosciuto Zabini da alcuni
mesi, da quando era rientrato a Londra con Malfoy.
-Ginny
lavora nella fabbrica in cui Blaise è il
vicepresidente- disse George.
-credo
che si siano piaciuti da subito e un giorno dopo l’altro
è nato l’amore, venivano sempre insieme a trovarmi
al negozio e sempre insieme
mi hanno dato la notizia- terminò il rosso Wesley.
-quale
notizia- chiese Hermione facendo la vaga.
-oh
una bellissima notizia- proferì George divertito.
-Ginny
aspetta un bambino – concluse.
In
quel momento successero tante cose contemporaneamente:
la signora Wesley svenne, Percy urlò che George era un
burlone e non era
credibile, Ginny si sfiorò il ventre sorridendo e il giudice
dichiarò conclusa
l’udienza dichiarando Blaise Zabini non colpevole.
Ginny
scattò in piedi per abbracciare Blaise che la
accolse nonostante i mille dolori tra le sue braccia.
Quando
la signora Wesley rinvenne non poté che notare il
sorriso radioso di sua figlia tra le braccia di quel ragazzo e si
avvicinò a
lui chiedendo scusa cosa che fece anche suo marito Arthur.
Hermione
si congratulò con i due e lasciò per un attimo
Draco a riordinare
tutti i documenti.
-non
pensare che mi arrenda così Malfoy- disse Harry
Potter alle sue spalle.
-Oh
non lo penso affatto sfregiato, ma la prossima volta
sarai tu a essere incriminato-
-non
farmi ridere Malfoy e per cosa dovrei essere
incriminato sentiamo-
-una
cosa a caso. Vediamo… la tortura di mio padre nel
suo processo-disse Draco guardando negli occhi l’auror
sfidandolo apertamente.
Odio, ecco quello che provava per Potter, l’aveva sempre
odiato.
A
Harry si spense il sorriso sulle labbra.
-non
metterti contro di me Malfoy, posso farti molto
male-annunciò
Harry.
-non
mettermi contro di me Potter posso distruggere il
tuo nome-
Disse
serafico Draco chiudendo la valigetta e lasciandolo
fermo davanti alla scrivania, raggiungendo poi Blaise e Ginny e la sua
Hermione.
Uscirono
dall’aula insieme e sempre insieme presero
l’ascensore
Draco guardava Blaise e Ginny baciarsi senza ritegno.
-per
fortuna che avete già in cantiere un figlio se non
potrei pensare che lo volevate fare qui dentro-
-Malfoy-
urlo la rossa.
-Draco-
disse Hermione dando un colpetto sulla spalla del
biondo.
Blaise
invece si limitò a ridere all’indirizzo del suo
amico.
-geloso
Draco- disse infine
-No
tranquillo a me piacciono le more- rispose guardando
la ragazza dai capelli corti accanto a se facendole diventare rosse le
guance
dall’imbarazzo.
-oh
allora vi lasciamo soli – continuò Blaise che si
becco la cartella di Hermione in testa.
-Hermy
così li fai male, povero l’amore mio- lo
coccolò
Ginny.
-si
povero io- disse Blaise facendo gli occhi dolci alla
sua donna, facendo ridere sia Draco che Hermione.
Ginny
e Blaise sparirono alcuni minuti dopo diretti alla
casa di lui dove si sarebbero trasferiti lasciando Draco e Hermione da
soli.
-non
hai preso impegni per questa sera giusto?-
Chiese
il biondo guardando la ragazza.
-uhm,
fammi controllare l’agenda- disse la ragazza
facendo il gesto di frugare dentro la borsa mettendo in agitazione il
biondo.
Dopo
di che rise
-no
Draco sono liberissima, disse – dove ci vediamo?-
-Ti
passo a prendere alle venti-
-ma
dove andiamo?- chiese Hermione.
-ah
no quella è una sorpresa Granger, vestiti con un
abito lungo, sei ancora più bella così-
Disse baciandole le labbra prima di smaterializzarsi lontano da lei, facendosi cosi violenza… la desiderava troppo ormai ma voleva fare le cose per bene e doveva organizzare una cena importante, la cena con la donna del suo cuore.
SPAZIO AUTRICE.
SPERO VI PIACCIA ANCHE QUESTO
CAPITOLO...IL PROSSIMO SARà MOLTO ROMANTICO...