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Autore: noby692    12/12/2011    3 recensioni
Sarà banale ma questa è l'ennesima fanfiction in cui Elena è combattuta dalla domanda esistenziale Stefan o Damon?
Ho cercato di rendere la scelta difficoltosa e non immediata in modo da non cadere nel banale,spero di esserci riuscita :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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STEFAN'S POV


Avevo lasciato Mystic Falls da qualche giorno,forse una settimana non ero propriamente in grado di cogliere dettagli di questo genere la mia mente era completamente in balia della sete e di tutto il sangue che circolava nel mio corpo.
Adoravo quella sensazione che ormai non sentivo da anni,e mi ritenevo uno stupido ad aver rinunciato a tutto questo per un’infinità di tempo.

Tutto quel sangue mi mandava fuori di testa,ero incredibilmente forte e finalmente ero tornato quello di una volta.
La caccia mi era mancata così tanto,ma ciò che mi era mancato di più era leggere il terrore nelle povere vittime,si perché ad ogni urlo disperato qualcosa di animalesco veniva fuori e mi spingeva ad essere sempre più spietato.
Era notte fonda,Klaus dormiva ed io come di consueto avevo sete così decisi di concedermi uno spuntino di mezzanotte.

Mi aggiravo per la città semi-deserta quando da un vicolo sbucò una ragazza piuttosto interessante.
Aveva dei lunghi capelli castani che mi ricordarono vagamente qualcosa che prontamente scacciai nell’angolo più remoto della mia testa.
In pochi secondi fui davanti a lei,ed ovviamente lei cacciò un urlo che non era ancora di terrore per il momento era solo spaventata,spiazzata dall’avermi visto spuntare dal nulla.

Studiai i lineamenti del suo viso,osservai attentamente i suoi occhi e velocemente nella mia mente si compose la parola Elena,oh si quella ragazza poteva tranquillamente essere Elena.
Un ghigno si dipinse sul mio volto,chiusi gli occhi per un istante,volevo assaporare il suo odore,sentivo il suo piccolo e fragile cuoricino pompare il sangue lungo tutto il corpo.
Di scattò aprì gli occhi e lasciai che la mia faccia migliore venisse fuori.
Mi fiondai sul suo collo e lasciai affondare i canini nella pelle fino a trovare le sue vene.
Cercò di urlare,di dimenarsi ma ero palesemente più forte.
La prosciugai lentamente,avevo voglia di godermela fino in fondo di farla soffrire.
Quando non rimase più neanche una goccia di sangue in quell’inutile sacca,la lasciai cadere sull’asfalto.
Soddisfatto passai la manica del giubbotto sulle mie labbra per cancellare ogni traccia.
Mi sentivo molto Damon in quel momento.
Chissà come se la passava il mio fratellino.
Pensai bene di fargli un piccolo regalo così estrassi il cellulare ed immortalai la mia ultima opera d’arte.
‘Mmh gustosa la mia cena di stasera’ era la didascalia che accompagnai alla foto.
Sorrisi compiaciuto,gente Stefan lo squartatore è tornato.


DAMON'S POV
Ero in giro quando sentì il cellulare emettere un bip.
Non badai al mittente che chissà per quale assurdo motivo pensavo fosse Elena.
Quando però mi resi conto del contenuto del messaggio realizzai che non poteva certamente essere lei ad averlo mandato.
La foto non mi sconvolse,ero abituato a peggio ma mi lasciò perplesso proprio quel nome lassù scritto a lettere cubitali: from Stefan.
Velocemente composi il numero
‘Sapevo che mi avresti chiamato,piaciuta la foto?’
‘Ho apprezzato parecchio’ dissi sarcastico
‘Suvvia non fare il guastafeste,fino ad un mese fa me l’avresti mandata tu una foto del genere’
‘Provvederò’ fu tutto quello che riuscì a dire.
Ripensai alla promessa fatta ad Elena così cercai di estorcerli qualche informazione
‘Come stai?’ azzardai
‘Una favola,non mi sentivo così da tempo mi piace la tua vita’
Avrei voluto urlargli che quella ormai non era più la mia vita,e che in parte era colpa sua.
Colpa sua che mi aveva lasciato da gestire la più cocciuta delle fidanzate,colpa sua se dovevo comportarmi bene,se dovevo fare il bravo e dovevo smettere di fare casini.
Respirai profondamente e repressi tutta la rabbia che avevo lasciato venir fuori.
‘Dove alloggi?Four Season di New York?’
‘Naaaa abbiamo puntato su qualcosa di più discreto’
Riattaccò,senza neanche prendersi la briga di inventare una scusa per troncare la conversazione.
Stefan era proprio andato e toccava a me l’ingrato compito di spiegarlo ad Elena.

Piccolo spazietto per me:
Mi sono convita a postare il capitolo nonostante mi vergogni un sacco per svariati motivi.
Ringrazio di cuore chi ha recensito il capitolo precedente o semplicemente l'ha letto :) aspetto le vostre impressioni un bacione Enne :D
  
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