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Autore: Jane Chanel Solis    12/12/2011    0 recensioni
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Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rein



Era notte fonda, ma non riuscivo ancora a dormire, tormentata da un sogno ricorrente:
Mi trovavo in una stanza bianca, con uno specchio al centro. Ma quando mi avvicinavo, l`immagine riflessa mostrava una persona che non ero io, ma quasi identica a me. L`unica differenza era il colore degli occhi, i suoi viola, i miei acquamarina. Diceva che lo zaffiro e il rubino, saranno salvati dalla perla, poi scompariva. Non capendo il significato delle sue parole avevo comprato tre anelli con incastonate quelle gemme, sperando che mi portassero fortuna.
La mattina mi svegliai udendo le grida di mia sorella Fine, in sciopero per la mancanza di dolci nel frigo.
F – Io non vivo senza la mia tortaaaaaaaaaaa…. –
R – Non esagerare! -.
F – Non puoi capire, tu a colazione mangi solo un biscotto! –.
R –Perché sono il capitano delle ragazze pon pon! Se ingrasso io, le matricole penseranno di avere libero accesso al cibo! –
F – Ma allora perché ci sono io nella squadra? –
R – Perché sei una golosa senza speranze. –
F – Ah, ok…COSA HAI DETTO????????? –
R – Che m’incammino verso le mie stanze! Ciao sorellina! –
Fine arrabbiata non era un bello spettacolo, volevo evitare di litigare anche con lei, ero già in cattivi rapporti con Mirlo, questo prima che scomparisse…
Tre settimane prima dell`inizio della scuola, eravamo andate a fare una gita in montagna con le nostre amiche d`infanzia: Lione, Sophie, Altezza e Mirlo. La sera dell`ultimo giorno, feci una brutta litigata con Mirlo, perché l`avevo vista baciare il ragazzo di Sophie. Lei, arrabbiata, disse di voler andare a fare un giro nella foresta, per schiarirsi le idee, ma non torno più. Era colpa mia, tutta colpa mia…
Erano le 6.45, avevo tutto il tempo per decidere cosa indossare. Alla fine optai per la divisa delle cheerleader, era pur sempre il primo giorno di scuola, no? La divisa era formata da una maglietta a maniche corte celeste con i bordi bianchi e una minigonna blu per le Major, cioè quelle nella squadra da più tempo, e una maglietta-gonna rossa a manche lunghe per le Little, cioè le matricole.
Io ero al terzo anno, in più ero il capitano, quindi mi spettava una divisa speciale: pantaloncini cortissimi viola e maglietta senza maniche violacea. Questi soprannomi servivano per dare agli studenti un posto nella scala sociale scolastica di fama e bellezza, mia sorella era al sesto posto, ed io ero al primo. Da questo deriva un soprannome che mi hanno dato a scuola, “ Queen Bee “, che io non amo particolarmente…
Comunque, la nostra scuola si trova in America, più precisamente Los Angeles, California. La mia famiglia è ricchissima, ma non me ne vanto tanto…
F – è arrivata la limousine! Rein scendi! –
Ok, forse andare a scuola in limousine non dimostra proprio la mia modestia…
R – Arrivo! –
Scendendo le scale mi soffermai un secondo sul quadro alla mia destra, era raffigurata la ragazza del sogno…mi fermai a leggere la didascalia. “ Nadja Van der Klaus 1600 – 1617 ”
R – Caspita… -
F – O scendi, o vengo a prenderti con la forza! –
R – Uffa… -
Alla fine raggiunsi Fine, che aveva in mano un dolce al cioccolato.
F – Alla fine ho trovato la riserva segreta…-.
R – Mangiona –
F – Non è colpa mia se avevo fame! –
E – Signorine, mi dispiace interrompervi ma sono le 7.50…-.
R – Ezra! Perché non ci hai avvertite? –
F – Muoviamoci! –
Dopo una corsa disperata in autostrada, con la limousine ovviamente, arrivammo a scuola.
Era un imponente edificio di marmo bianco, che ricordava un tempio greco, circondato da un enorme parco con piscina, palestra, mensa e dormitori, che dal giorno seguente sarebbero stati aperti agli studenti. Ho dimenticato di aggiungere che si trattava di un`accademia, quindi saremo dovuti rimanere lì per 365 giorni. Che bellezza…
L`altoparlante si accese
- Benvenuti, cari studenti, all`Accademia Royal Sky. Siete attesi nella sala-teatro per il discorso d`inizio anno, vi auguro una buona giornata. -
R – Dobbiamo sbrigarci! –
Cominciai a incamminarmi verso il giardino esterno, quando mi accorsi che Fine non mi stava seguendo.
R – Fine! Vieni! –
Forse non mi aveva sentito, mi voltai e vidi qualcosa che non mi sarei mai aspettata, Fine stava sbavando come altre decine di ragazze dietro ad un ragazzo che era appena entrato dal portone principale.
Il preside Carlos Montreal arrivo di corsa a stringergli la mano.
CM – Bright Von Black! È un onore averla nella nostra scuola! Se non sono troppo indiscreto, dove si trova vostro fratello Shade? –
B – Purtroppo non so dove sia finito quello sconsiderato, ma avete la mia parola che sicuramente entro una settimana sarà qui! –
CM – Lo spero…Ma si accomodi pure nel salone! Vi assegnerò uno studente che possa farvi da guida per mostrarvi la scuola! –
B – Io, vorrei lei…-
Disse, indicandomi.
CM – Sarà fatto! Signorina Solis! Potrebbe per piacere fare da accompagnatrice a questo nuovo studente?
R – Lo faro sicuramente, Signor Preside! –
CM – Molto bene! –
B – Piacere di conoscerla, signorina Solis! –
Disse, facendo un inchino alla maniera dei principi. In effetti, quel tipo sembrava davvero un principe: capelli biondi, occhi cremisi, sorriso da un milione di dollari…
R – Chiamatemi pure Rein, e datemi del tu –
B – Allora voi chiamatemi pure Bright, e datemi del tu –
R – Con piacere! Dovremmo andare nella sala teatro, vieni? –
B – Sì, certamente! –
Cominciai a correre, pesando che quel ragazzo era proprio simpatico.
Arrivammo alla meta, finalmente. Pero non c`erano più posti a disposizione e cosi dovemmo rimanere in piedi.
Ne approfittai per avvicinarmi al mio gruppetto per parlargli.
R – Ragazze, codice giallo. Domani pomeriggio alle quattro, solito posto.
A – Ok. –
So – Si! –
L – Io verro sicuramente… -
R – Molto bene! –
F – Allora a domani! Vedo che ti sei beccata il nuovo arrivato…-.
R – In realtà è lui il problema… -



Il giorno seguente
Ore 15.55


R – Uffa! Non sono ancora arrivate! Ma cosa staranno aspettando?-
F – Rein eccomi! –
L – Ci sono anch’io! –
A – Durante la corsa mi si è rovinata l`acconciatura! –
S – Non ti lamentare Altezza! Io ti ho dovuta sopportare durante il viaggio, questa è vera fatica! –
A – Che cosa osi insinuare? –
R – Ragazze! Smettetela! È una cosa seria, venite in camera mia! –
Entrammo nella mia stanza del dormitorio, la stessa che per tre anni che avevo condiviso con Lione.
F – Ora, facciamo l`appello! –
A – Non siamo mica alle elementari…-
So – Rein, perché ci hai chiamate? –
R – Il ragazzo nuovo, Bright…credo sia un vampiro…-.
L – Perché? Io non sento niente, e i miei sensi da cacciatrice dovrebbero farsi cauti quando sento la presenza di uno di loro, come quella notte…-.
So – Basta! Quello che è successo a Mirlo è storia passata, ora dobbiamo trovare il colpevole, non piangere sul latte versato! –
F – So…Sophie! –
So – Scusatemi…non so cosa mi sia preso…-
R – Ti capiamo, ma devi calmarti. Piuttosto, tu sei un licantropo, senti niente? –
So – Nada. –
A – Quel tipo ha gli occhi rossi, forse è un neonato, non riusciamo ad avvertirli. –
F – Al massimo sarà un ragazzetto qualunque con delle lenti a contatto…-.
R – No, io l`ho percepito…è un Nobile Alpha! –
L – Addirittura! –
R – Bhè, se ci pensi è molto bello. In più, quando il preside gli parlava, sembrava aver paura…e noi sappiamo bene cos`è il preside…-.
A – Un Nobile Puro…-
R – Esatto –
F – Ma perché tu lo hai sentito, e noi no? –
A – Già, tu sei un’umana, se non sbaglio…-.
R – Dovrei esserlo, credo.-
L – Il quadro invece?
R – Solita storia, è identica a me. –
So – Lo sai che però non sei tu…-
R – Sì, ma ci assomigliamo troppo –
F – Ragazze…-
So – Si? –
F – Io ho fame! –
R – Io devo andare agli allenamenti, ci vediamo dopo! –
L – Ciao! –
R – Cavolo! È tardi! –
Au – Hei Queen Bee!
R – Auler! –
Au – Volevo presentarti un mio nuovo amico, Bright –
B – Ho già avuto il piacere di conoscere Rein! –
R – Idem, in piu sono in ritardo, quindi ciao! –
Au - … , fa niente! Ti devo ancora mostrare la palestra! Vieni! –
B – Ok. –



R – Eccomi –
P – Sei in ritardo! –
R – Lo so allenatrice, sono stata trattenuta.-
P – Dovresti dare il bon esempio! –
Poi bisbiglio
P – Per questa volta ti lascio andare, perché sei la mia preferita. Ma che non si sappia! –
R – Muta come un pesce! –
P – Vai! –
R – Si signora! Ciao ragazze! –
D – Salve capitano! –
Al – Buongiorno Queen Bee!
R – Uffa con questo Queen Bee! Chiamatemi Rein, al massimo Queen! –
Al – Cosa si fa oggi? –
Alison era una ragazza pallida e bionda, con gli occhi azzurri. Una Mayor.
D – Allenamenti? Nuova coreografia? –
Denise, invece aveva la pelle olivastra e gli occhi verdi, i suoi capelli erano corvini. Anche lei era una Mayor.
R – Oggi vi devo solo parlare, poi siete libere di…non ve lo dico! –
Al – Uffa! –
R – Tutte qui! Annuncio importante! –
Le altre ragazze corsero verso di noi. In tutto erano una trentina, venti Mayor e dieci Junior.
Quasi tutte erano le fidanzate dei giocatori di football, basket e baseball.
R – Abbiamo una nuova entrata nella squadra! Marylin, vieni.
Una ragazza dai capelli rossi si fece strada tra le altre, con addosso la divisa delle Junior.
R – Trattatela bene! Non voglio che succeda come a Mitchie! –
Mitchie ora è ricoverata nel reparto psichiatrico della città, perché è quasi impazzita dalle torture che le avevano inflitto la Mayor. Dovetti bandire dalla squadra un bel po`di gente per quello scherzetto.
R – In piu, questa settimana avrete la possibilità di creare delle coreografie. –
F – Evviva! –
R – Buon Lavoro! Create le squadre! –
Io mi ritrovai in squadra con Fine, Alison, Denise e Marylin. Finimmo prima dell`inizio della terza ora, cosi andammo a fare dei giro di campo a corsa. La prima a cedere fu Denise, seguita da Alison e Fine. Rimanemmo solo io e Marylin, che aveva una resistenza spettacolare. Alla fine però cadde stremata al suolo, mentre io continuavo a correre tranquilla.
F – Come fai? –
R – Duro allenamento! –
D – Si, certo…-
R – È vero! –
Al – Propongo di andare a mangiare una granita! –
D – Per me al limone! –
R – Per me alla fragola! –
F – Io tutti i gusti! –
Ma – Io passo, non ho fame…-
R – Strano…-
  
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