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Autore: cutuletta    12/12/2011    19 recensioni
Una storia sul Natale e sul karma il tutto in pieno stile Castle. Buona lettura e AUGURI!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
Capitoli:
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Mancava poco a Natale e per Richard Castle quello era il periodo più bello dell’anno.
 
C’era qualcosa di magico in quella festa, qualcosa che lo rendeva di buonumore tutti i giorni: era forse il
sorriso di tutti i bimbi che incontrava per strada, o le strade addobbate o le insegne luminose? Non sapeva
bene il motivo, eppure si sentiva più vivo che mai. Tutto quell’entusiasmo si spegneva mettendo piede al
distretto; nonostante alcuni agrifogli e qualche ramoscello di vischio appeso qua e là, in quel posto
sembrava che il Natale non dovesse arrivare.
 
A casa Castle il clima era decisamente diverso; sebbene per gli impegni di Martha con la sua scuola di
recitazione e per quelli scolastici di Alexis, avessero deciso di rimandare alla Vigilia il “rito” di addobbare
l’albero di Natale, Castle non si lasciò sfuggire l’occasione di illuminare casa sua come se fosse il Rockfeller
Center, con lucine di ogni forma e colore:
-Pronta?
-Sì – Rispose sbuffando Alexis, che si sentiva ostaggio del delirio natalizio di suo padre
Quando spense le luci e accese gli addobbi natalizi il salotto si trasformò in una specie di convulso laser-tag.
-Forse abbiamo esagerato! – Disse Castle guardandosi attorno
-Forse? ABBIAMO? Dopo aver aperto la 33esima scatola di lucine intermittenti non ti era venuto il
sospetto? – Disse Alexis cercando di coprirsi gli occhi
-Hai ragione, dovevo fermarmi a 30! – Si mosse con fare furtivo come se tentasse di schivare le luci che
arrivavano radenti al volto come proiettili e poi inforcò un paio di occhiali da sole – AH decisamente meglio.
Sai che con questi è tutta un’altra storia? Dovresti provare anche tu!
-Mi rifiuto di girare per casa con gli occhiali da sole, a Natale per giunta!
-Perché? Sembra molto “l’afa e la neve” (1). – Disse sorridendo
Alexis fece una smorfia esasperata e poi si avvertì rumore di chiavi.
-Ecco la nonna. – Disse Castle sottovoce, spegnendo la luce – Facciamole una sorpresa.
Non appena Martha fu entrata, Castle accese le luci e fece sobbalzare Martha e le preziose buste di Gucci
che teneva tra le mani.
- Richard, ma sei impazzito? Vuoi accecare tua madre?
-Prendi un paio di occhiali per tua nonna. – Disse ad Alexis, che era sempre più rassegnata – Allora, che te
ne pare?
Martha non rispose, togliendosi stizzita i guanti si limitò a scuotere la testa
-Dici che ho esagerato? A me piace! E’ come dire … Luminoso!
-Se non sbaglio è tradizione in questa casa fare gli addobbi insieme. Cos’è, quest’anno hai deciso che tua
madre è superflua?
-Se per tradizione intendi io e Alexis che addobbiamo casa mentre tu ondeggi sulle note di un cd natalizio
con un calice di vino in mano, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere trovare tutto già pronto.
-Io dirigo i lavori e il vino stimola la mia creatività. E poi tesoro io sono l’unica che riesce a porti un limite.
-Disse la donna con mezzo negozio Gucci tra le mani!
- Quest’accozzaglia di luci psichedeliche ne è la prova: senza di me hai combinato un disastro!
- Credevo ti annoiasse, non volevo offendere la tua sensibilità. Scusami! –Disse con l’aria di un cucciolo
bastonato
-Vorrà dire che ti farai perdonare con un bel regalo, ho fatto mettere da parte delle cose da Burberry …
Rick incassò il colpo, mentre Martha si diresse trionfalmente verso la cucina.
-Ok, ho una figlia che quest’anno sembra la sorella del Grinch e una madre che smonta i miei gesti di
dolcezza, ma nonostante questo sono così generoso che voglio condividere con voi un’idea geniale che ho
avuto qualche giorno fa.
Si recò nel suo studio per tornare qualche secondo più tardi con le mani dietro la schiena e l’aria di un
bambino che sta per aprire un grosso pacco e poi, con fare teatrale, mostrò quello che nascondeva: un
sacchetto scuro di iuta. Alexis e Martha si guardarono perplesse. Rick anticipò entrambe:
-E’ un sacchetto
Le due non parlarono
-Un sacchetto MAGICO.
Alexis si sedette in attesa di una spiegazione con aria seccata, Martha si versò da bere
-Ok, non è proprio magico, però è magico quello che rappresenta. Sono al distretto da 4 anni e
trascorriamo il Natale come un giorno qualunque; nessuno sembra essere travolto dallo spirito natalizio,
dall’aria che sa di neve, dal profumo di dolcetti alla cannella. Questo sacchetto vuole diffondere un po’
dell’atmosfera perduta.
-Sembra un sacchetto del Bingo! – Disse Alexis con fare annoiato
-Bingo? Ma questa è mia figlia o è il suo doppio privo di entusiasmo? Ma tesoro, questo è il sacco di Babbo
Natale! - Prese dei foglietti dalla tasca e iniziò a inserirli nel sacco di iuta – Vedi ci sono i nomi della squadra
su questi foglietti: Ryan, Esposito, Beckett, Lanie e persino la Gates. Ognuno pescherà un nome al quale
dovrà fare un regalo in modo assolutamente anonimo e alla vigilia avverrà lo scambio. Allora non è un’idea
carina?
Martha approvò annuendo con la testa, mentre trangugiava un cabernet, Alexis, invece, continuò a
mostrarsi piuttosto contrariata
-Sui foglietti non c’è il tuo nome però!
- Ottima osservazione. Decisamente un doppio poco sorridente ma molto arguto. Io preferisco l’Alexis
originale comunque! – Tirò fuori dall’altra tasca una manciata di foglietti tutti con il suo nome e con un
gesto abile sfoderò una tasca secondaria nel sacco di iuta in cui depositò i foglietti tutti uguali. – Ecco i
foglietti con il mio nome, per questi serve una tasca apposta!
Le due donne non fecero domande ma si mostrarono curiose di ascoltare il seguito
-Ok, farò così: arrivo al distretto, illustro questa trovata geniale, raccolgo il consenso del gruppo tra applausi
e feed the birds e poi faccio pescare prima Kate. – Si avvicinò alla figlia, allargandole il sacchetto in
corrispondenza della tasca in cui erano depositati tutti i foglietti con il suo nome. Alexis seccata si prestò
alla pantomima, pescando un foglietto. Per poi aprirlo e fare una faccia di finta sorpresa.
- Esatto, dovrebbe andare più o meno così - Poi con un gesto abile fece in modo di nascondere l’apertura e
si avvicinò alla madre, facendole pescare un foglietto tra i nomi della squadra.
-Sono o non sono un genio?
- Io vado di sopra, devo studiare! - E Alexis lasciò suo padre e la nonna da soli in cucina
- Si può sapere che ha?
-E’ per Ashley, si sono appena lasciati, non è in vena di festeggiamenti!
-Pensi che qualcosa da Burberry aiuterebbe anche lei?
Martha diede un buffetto sul braccio del figlio
-Cosa posso fare? Ho paura si trasformi in una sociopatica che disprezza il Natale e fa strage di Babbi,
Natale e non!
-Le passerà, dalle tempo. Ma, restando in tema di stragi, io fossi in te starei attento, se Beckett scopre che
l’hai presa in giro te ne farà pentire.
-E’ un piano a prova di bomba. Ho cucito personalmente la tasca interna del sacchetto. Ho preso lezioni da
una simpatica vecchietta di nome Doris Tiggle su youtube! Ha più di un milione di visualizzazioni …
-Rischi che ti si ritorca contro! Ricordati Richard che lo spirito del Natale non ammette imbrogli!
-Ma questo è un imbroglio a fin di bene! – Diede un bacio a sua madre, poi uscì per recarsi al distretto.

***

-Caffè! – Disse, appoggiando il caffè sulla scrivania della detective
Kate sollevò gli occhi dalla tastiera e si trovò di fronte lo scrittore con un sorriso smagliante
-Che cos’hai?
-Buongiorno anche a lei detective!
-Avanti, voglio sapere questa idea geniale che ti è venuta di cui mi hai parlato al telefono!
-Shh, dobbiamo aspettare che ci siano tutti, non essere impaziente!
Ryan e Esposito arrivarono dopo qualche minuto, anche loro avvisati telefonicamente da Castle, e persino
la dottoressa Parrish, che di rado lasciava il suo laboratorio, si unì a loro, tenendosi a debita distanza da
Esposito col quale, però, continuava a scambiarsi sguardi carichi di tensione.
-Ok, manca la Gates, ma direi che posso iniziare a spiegarvi. – Poi estrasse il sacchetto di iuta – Quest’anno
al distretto avremo il nostro BABBO NATALE SEGRETO!
Disse con tutto l’entusiasmo di cui era in possesso e aspettandosi una reazione simile dai colleghi, che però,
a parte Ryan, non ci fu.
- Oh, andiamo ragazzi. Babbo Natale segreto: ognuno di noi estrae un foglietto su cui c’è scritto il nome
della persona a cui fare un regalo. Il bello è che tutti ricevono un regalo ma nessuno è a conoscenza
dell’identità del proprio Babbo Natale. Che ne dite?
-A me sembra un’idea fantastica – Disse felice l’irlandese, che stava già per avvicinarsi ed estrarre,
vanificando così il piano architettato da Castle.
- Ah ah ah, fermo. Prima le signore. – Disse avvicinando il sacchetto a Kate
 
Kate si morse una guancia, pensierosa e indecisa se assecondare Rick. La verità è che lei adorava il Natale,
ma non voleva che Castle lo scoprisse. Le venne da sorridere all’idea che era lei quella che organizzava
espedienti di quel genere quando sua madre era ancora viva, era lei quella che fissava l’albero per ore
chiedendosi cosa ci fosse dentro i pacchetti, che si addormentava con la testa appoggiata alla finestra
aspettando la neve. Pescò con l’amarezza che tutto quello non c’era più e non ci sarebbe più stato.
 
Erano anni che non trascorreva un Natale tradizionale; aveva preferito passare gli ultimi al distretto,
piuttosto che in una casa troppo grande per due persone sole e piene di ricordi dolorosi.
Pescò e non riuscì a trattenere una smorfia quando lesse il nome di Castle, che invece sorrideva sornione
sapendo bene cosa avesse letto Kate. Con un abile gesto, lo scrittore mostrò agli altri la tasca con i nomi
restanti. Ryan si lanciò deciso ed estrasse Beckett. Poi fu il turno di Esposito che cercò di trattenere il
disappunto di aver pescato proprio Lanie con la quale non parlava da settimane. Poi fu il turno di Rick.
Mescolava i foglietti rimasti con la sensazione che avrebbe pescato il nome di Kate, per restarci poi deluso
quando il nome letto fu quello della Gates. Infine Rick avvicinò il sacchetto a Lanie, la quale pescò
controvoglia e aggiunse in direzione di Castle, prima di tornarsene ai suoi cadaveri:
-Solo tu potevi avere un’idea tanto infantile.
 
Castle rimase di sasso e, non appena Lanie lasciò la sala, fu Esposito a spiegargli i motivi della reazione
brusca della donna.
-Non parla con sua madre da qualche anno, hanno avuto un brutto litigio proprio durante le feste natalizie.
Non ama questo periodo dell’anno.
-Oggi sembra che le mie idee non piacciano a nessuno! – Rispose Castle sconfortato
-Ah direi che almeno uno l’hai reso felice. – Disse Esposito indicando Ryan esaltato come un bambino in un
negozio di giocattoli!
La Gates uscì dal suo ufficio e Castle le si avvicinò con il sacchetto:
-Manca solo lei per l’estrazione del Babbo Natale a sorpresa.
La Gates lo guardò con un’aria di disapprovazione e poi lo ignorò rivolgendosi ad un agente. Castle
sconsolato tornò alla scrivania accanto a Beckett.
-Io credevo che il Natale mettesse di buonumore tutti!
-Sai cosa vuol dire Natale in un distretto di polizia, Castle? Vuol dire un aumento dei casi del 25%. Natale
non è solo alberi e palline colorate, purtroppo!
-Già, ma non è neanche solo cadaveri! Ho rischiato di perderti – A quelle parole Kate si irrigidì – Natale per
me vuol dire anche ringraziare per le persone importanti che ho nella mia vita e soprattutto quest’anno ho
un motivo in più per dire grazie! – Entrambi rimasero in silenzio qualche secondo e poi Castle smorzò i toni
– E poi Natale vuol dire anche fare regali, Taaanti regali! Nel caso tu fossi il mio Babbo Natale segreto, sappi
che non disdegno regali che non possono essere impacchettati, come inviti a cena o telefonate notturne …
– Disse sorridendo e alzando un sopracciglio – Ora se vuoi scusarmi, vado a saccheggiare un paio di centri
commerciali!

***

Tutti facevano finta di non dar peso all’idea di Castle ma continuavano a pensare a quale regalo fare. Kate
tra tutti era quella più preoccupata, cosa regalare ad un uomo che ha praticamente tutto? Che ha persino
un ettaro lunare? Per Castle serviva un regalo che lasciasse il segno. Sì, ma cosa? Forse era il caso di iniziare
scartando alcune idee, fu per questo che decise di recarsi a casa Castle. Le aprì la porta Martha.
-Ciao tesoro, che bella sorpresa, vieni entra!
-Scusami Martha, non vorrei disturbarti. – Disse vedendola alle prese con grovigli di lucine colorate
-No, vieni. – Disse invitandola ad entrare – Rimedio al disastro di mio figlio, che pensa di poter addobbare
casa senza sua madre.
-E’ in casa?
-Richard è tornato velocemente, ha lasciato alcune cose ed è corso a cercare regali e conoscendolo starà via
per ore, intento a comprare cianfrusaglie e a fermarsi in tutti negozi di giocattoli che incontra per strada!
Devo dirgli che sei passata?
-No, no, anzi vorrei approfittare della sua assenza se per te non è un problema. Vorrei dare uno sguardo e
scartare qualche possibile regalo; non so se ti ha parlato dell’idea del Babbo Natale segreto, ma disgrazia ha
voluto che estraessi io il suo nome.
Martha si finse sorpresa e, da attrice superba quale era, non le riuscì difficile.
-Fai come se fossi a casa tua, ti preparo qualcosa da bere. Un martini?
Kate rise.
-Sono le cinque Martha, non ti sembra un po’ presto?
-Non è mai troppo presto per un Martini, mia cara!
-Un tè andrà bene, grazie! – Rispose Kate, lasciando Martha un tantino delusa.
 
Kate andò nello studio di Rick. Entrò in punta di piedi in modo devoto, come fosse un luogo sacro. Respirò
appieno il profumo del suo scrittore, che era così vivo in quella stanza. Si avvicinò con fare lento alla
biblioteca e ne accarezzò i volumi rilegati. Sorrise quando vide la console wii montata all’enorme tv led e
sbadatamente urtò la scrivania, facendo cadere il sacchetto di iuta dell’estrazione. Si chinò per raccoglierlo
e vide a terra diversi foglietti con il nome “Castle”. Scrutando il sacchetto, si accorse di una doppia tasca e
non ci mise molto a fare due più due.
E quella parentesi si rivelò proficua, perché ora sapeva esattamente cosa regalare al suo scrittore …
 
(1)    L’afa e la neve è una storia bellissima scritta dalla Muusa Tersicore. Se non l’avete fatto, vi consiglio di leggerla: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=740084&i=1
 
 
Quanto tempo!
Come state?
Erano più di quattro mesi che non buttavo giù due righe e non mi ero resa conto di quanto mi mancasse finché non ho scritto il primo scambio di battute tra Rick e Martha ... La storia è una specie di favola natalizia, è il mio personale augurio di Buon Natale a tutte e spero segni anche il mio ritorno definitivo qui su efp.
La dedico a tutte le mie fan accanite (lo so siete tante) che non vedevano l’ora di leggermi di nuovo e alla mia family adorata. Questa ff, inoltre, vuole essere un piccolo regalino per una persona speciale che è lontana 570 km, grazie <3!
 
Se volete, ci leggiamo tra qualche giorno per la seconda parte.
Oddio eh devo lasciarvi con un mantra, come tradizione vuole… Sono reduce da cuffed, per cui:
Attenti alla tigre!
   
 
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