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Autore: chanel coos    12/12/2011    3 recensioni
una vacanza da trascorrere in solitudine, si trasforma in una vacanza in buona compagnia. Una ragazza bellisssima ma normale, si trasforma in qualcosa di più. Un ragazza misterioso rivela di essere molto di più di quello che sembra. Questo è un breva accenno alla storia spero vi piacca! ;) buona lettura.
C.C
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
Locale
 
Dopo una mezzora sentii delle pentole cascare a terra e un " miao" strozzato provenire dalla cucina, poi il rumore di una sedia che cascava a terra e quello di un gatto che sbatteva contro la porta.
<< Ma che...? >> Mi alzai e vidi il gatto che continuava a prendere la rincorsa e andare a sbattere contro la porta che portava alla terrazza gigante con delle scale per scendere nel cortile sul retro.
La prima cosa che feci fu aprire la porta, ma alla luce della lampada che lasciavo sempre accesa fuori mi fece notare la cordicella attaccata al collo del gatto. No!. Se si fosse impigliata in qualcosa l'avrebbe fatta soffocare. Mi lanciai all'inseguimento del gatto che però mi fraintese e iniziò a correre ancora più veloce... molto veloce! Scesi le scale di corsa dietro di lei, poi feci il giro della casa fino a ritrovarmi davanti al cancello d'entrata, il gatto andò verso l'orto al lato e io lo seguì. 
<< Aarghh >> Mi dimenticai del canalino che divideva il cortile dall'orto che il gatto aveva saltato e il piede destro ci cascò dentro facendo rigirare tutto il mio corpo fino a farmi ritrovare seduta all'altro lato del canale con un dolore terribile alla caviglia, dovevo essermela slogata. Merda. Cercai di rialzarmi per andare fino alla macchina di Sam, così da potermici appoggiare, ma la macchina era apetra e mi sedetti sul sedile anteriore sudata e affaticata. Appogiai la schiena e la testa allo schienale e cercai di riprendere fiato per bene. Strano... mi sentivo già meglio. La caviglia faceva meno male di prima. Mi chiesi come avrei fatto a tornare di sopra in quelle condizioni, ma per quanto mi sforzassi, l'idea migliore era quella di saltellare su un piede.
 Poi vidi la porta che si apriva e Sam che ne usciva fuori... senza maglia!, con la fronte corrugata. cercai di riprendere fiato. Si avvicinò.
<< Che ci fai qui? >> Non doveva essere a dormire lui?
<< Che ci fai TU qui?!>> nchiese lui.
<< Te l'ho chiesto io per prima >> Sospirò:
<< Questa è la mia macchina io posso essere qui quando mi pare. In quanto a te, che ci fai qui? >>. Non volevo dirgli come ero cascatata nel canale, che figura ci avrei fatto. Ma cosa avrei potuto dirgli? Allora optai per la soluzione più stupida, dimenticandomi della caviglia dolorante.
Alzai la testa con aria altezzosa, cercai di assumere un'espressione rispettabile e mi alzai. Feci per avanzare di un passo così da ritrovarmi faccia a faccia con lui e ripetere la battuta he aveva fatto lui un'ora fa, ma diedi troppa importanza alla caviglia appoggiandoci il peso del corpo e non resse.  Sarei cascata a terra se non mi avesse afferrata per la vita e sorretta.
Ripresi fiato alzando la testa verso di lui che mi guardava preoccupato: 
<< Che ti è successo? >> disse con un tono al quale non avrei osato non rispondere. Allora gli raccontai del gatto, del canale e del motivo per il quale mi ero seduta sulla sua auto.
Mi rimise a sedere e si abbassò, poi pigiò qualche pulsante e sentii dell'aria fresa soffiarmi sulle gambe e sul petto, si era forse accorto delle goccioline di sudore sulla mia fronte? Alzò lo sguardo per vedere sopra la macchina e con aria malinconica disse:
<< Chissà che fine farò, la propietaria dell'hotel dove alloggio insegue gatti e cade in canali che sono sempre stati nel cortile di casa sua. Forse dovrei scappare... tu che dici? >>  Di scatto abbassò la testa e puntò i suoi occhi neri nei miei. Offesa e umiliata decisi che una rispostaccia mi avrebbe fatto sentire meglio:
<< Fottiti >>.
<< Ah, si? >> sembrava volesse sfidarmi. Annuii leggermente con un sorriso stronzo sul viso e un sopracciglio alzato. Prese le mie gambe e le rigirò in modo da farmi sedere per bene sul sedile, chiuse la portiera e iniziò a caminnare. Nello stesso istante in  cui pigiò sulla chiave dell'auto le sicure si abbassarono. Ma... da dentro si sarebbe dovuta aprire lo stesso, no? No. Cosa diavolo aveva fatto a quella macchina?!?
<< Sam! Saaaam! >> urlai. Si girò corrugando la fronte come a volermi chiedere il motivo delle mie urla.
<< Apriiii, apri!! >> 
<< Vorrei, davvero! E' solo che ho tanto sonno! >>
<< Sam, apri!! >> Sospirò e fece finta di sbadigliare.
<< Sam vuoi davvero lasciarmi qui? >>
<< Ehm... così pare... >>
<< No... apri, apri daai, ti prego >>. Sospirò e tornò indietro aprì la portiera e si avvicinò a me, mi prese in braccio e si avviò verso la porta. 
<< Riesco a andare anche da sola, lasciami! >> ero incazzata nera.
<< Davvero? Se insisti ti lascio andare, così vediamo quanto tempo ci metti a fare le scale saltellando su un piede, sarebbe un bello spettaccolo, mi divertirei. >> disse, ma sembrava... dolce, che mi prendeva?
<< Ti odio >> .
Ridacchiò. Alzai gli occhi e studiai il suo viso... ero senza fiato... mi ero dimenticata di respirare.
Appoggiai la testa al suo petto e chiusi gli occhi esausta pensando a quanto era bello, maledettamente stupendo! Accidenti! 
Salì le scale in fretta, come se non stesse tenendo una ragazza in braccio e arrivò davanti a camera mia, mi sdraiò sul letto. 
<< Non vedo l'ora di sdraiarmi per il mio sonno di bellezza >> scherzò imitando chissà chi.
<< Sonno di bellezza? Da quanto tempo è che non dormi? >> mentii. Quanto era bello!?
<>
<< Vattene >>
<< Buona notte e... lascia stare i gatti ! >>.
 
 
 
Vestita di tutto punto feci il mio ingresso nel pub/locale che preferivo. Si metteva musica di tutti i tipi e le persone ballavano sull'imensa pista. Balconcini ai lati ospitavano piccoli banconi e in quello centrale c'era il dj, le luci in quel momento erano rosse e illuminavano la pista in  maniera... magica. Lindy e Sindy accanto a me con dei vestitin neri ( uguali, puah, non avrei mai voluto avere una gemella!) camminavano troppo velocemente, saltellando. Loro andarono dritto al primo banlconcino, le osservai mentre salivano le scale spintonandosi, mi venne da sorridere. Io feci un passo verso la pista e un altro. C'era u pezzo che  avevo  sentito un paio di volte in raggeaton. Prima che potessi cercare il modo di iniziare a ballare o potessi decidere di seguire le gemelle un mano si posò sulla mia vita e mi fece rigirare di novanta gradi per vedere il viso di Sam... o mio dio Sam! Era da una settimana che abitava a casa mia, ma non ci vedevamo molto spesso quindi non avevo ancora capito bene come era il suo carattere. Il cuore schizzava a trecento battiti al minuto mentre mi stupivo per l'ennesima volta della sua esagerata bellezza e per un secondo, nel vedere il suo volto mi mancò il fiato. Sorrise e mi attirò dolcemente a se... quel sorriso... avrei tanto voluto saltargli addosso... ma cosa andavo a pensare? Iniziai a balllere con lui e fu... magico, perfetto, stupendo. Eravamo gli unici a sapere come muoversi e a saper trovare mosse nuove ogni volta, gli unici a capire subito cosa volesse fare l'altro. Capiva ogni volta cosa intendessi fare e io percepivo quello che voleva lui. Ballammo tutto il tempo insieme anche quando la canzone poteva essere ballata singolarmante. La parte che mi piaceva più di tutte ea il modo in cui mi riprendeva quando si scambiavano le coppie, era quasi possessivo, ero la SUA partener. Le una, le due, le tre ed eravamo ancora a ballare con qualche piccola pausa ogni tanto. Avrei tanto voluto che quella notte non fosse mai finita, ma alle quattro meno un quarto il locale chiuse e io tornai a casa con le ragazze ( usavamo sempre la mia macchina).
Eco nuovo supercapitolone per voi ^^
Spero vi piaccia :D
Recensiiiiteee! Prossimo capitolo a 5 recensioni!! :DD
baci baci C.C

 
  
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