Sedeva solo al tavolo della cucina di Grimuald
Palce numero dodici. La riunione era appena terminata e tutti si erano
momentaneamente allontanati. Molly Weasley avendo sentito dei rumori sospetti
dal piano superiore era andata a vedere cosa stavano combinando Fred e Gorge, che teoricamente avrebbero
dovuto tenere compagnia a Harry,
Ron, Hermione e Ginny. Il Signor Weasley era stato chiamato con urgenza al
Ministero per un’ ispezione extra.
Kingsley
Shaklebolt se ne era andato a casa, il
Professor Piton con
Erano Charlie e Moor. Il maggiore dei Weasley si avvicinò
al fratello abbracciandolo e ricevendo in cambio una pacca sulla spalla sentendosi dire < Allora Bill come stai??
Mi è arrivato un gufo con la grande notizia. Chi l’avrebbe mai detto che una
ragazza bella è gentile come Fleur si sarebbe innamorata di uno spericolato e
amante del rischio come te??? > l’altro abbozzò un sorriso compiaciuto e poi
spostò lo sguardo da Charlie alla cugina che lo stava a sua volta fissandolo con
aria seria e corrucciata. Bofonchiò
Lo spezza incantesimi la fissò; era
molto cambiata dall’ultima volta in cui si erano visti, e cioè dal settimo anno
ad Hogwarts, da allora di anni ne erano trascorsi cinque e lei fisicamente era
rimasta immutata, ma nell’atteggiament,o nei suoi confronti e nello sguardo era
cambiata in modo spaventoso.
Sembrava che tutta la sua gioia di
vivere, la sua ilarità fosse scomparse in un soffio. Ma l’aspetto che intimoriva
maggiormente era il suo sguardo, divenuto penetrante quasi da far paura. Un
tempo quei meravigliosi occhi blu davano un senso di pace e tranquillità, ora di
tristezza e profonda inquietudine. Il viso era solcato da occhiaie abbastanza
profonde, il colorito era cereo e contrastava con il colore rosso vivo dei
lunghi e ondulati capelli. Nel complesso aveva l’aria stanca.
< Allora
> inziò Bill < Per quale
motivo fratellino siete venuti qui all’Ordine? > nel contempo tornò a
sedersi e ammiccò ai nuovi arrivati a fare altrettanto.
<
Siamo giunti qui per comunicare
ai componenti dell’Ordine una novità sconcertante per quanto riguarda i
mannari e la loro posizione nei confronti di Tu Sai Chi > rispose Charlie
con tono colmo d’apprensione.
Bill alzandosi
di scatto disse < Sarà
il caso che mandi un gufo a Silente e che convochi immediatamente gli altri
componenti per una riunione straordinaria > si avviò verso la porta
della cucina…
< No aspetta
> a parlare questa volta
non fu Charlie, bensì Moor < Non allarmare subito tutti. Innanzitutto sarà
necessario parlare con Remus Lupin >.
Charlie saltò
in piedi e si avviò verso l’atrio
borbottando qualcosa come < Vado a chiamarlo io
>.
Bill e Moor rimasero soli seduti al
tavolo di mogano della cucina. I primi minuti trascorsero in un silenzio tetro.
Nessuno dei due aprì bocca. La ragazza fissava il focolare scoppiettante. La
luce le inondava il volto facendone risaltare i lineamento regolari, che notò
Bill, col trascorrere de tempo avevano assunto una certa durezza e ferocia. “Era bella” , pensò il maggiore dei
Weasley. Ma immediatamente cercò di scacciare quel pensiero dalla sua mente. La
cugina era infatti un abile legimante. O meglio sin dalle più tenera età nella
sua testa non si celavano solamente i suoi pensieri, ma anche quelli delle altre
persone. Le venne insegnato a chiudere la mente, in modo tale che non fosse
sommersa dai pensieri altrui, imparando così ad utilizzare la sua facoltà quando
era necessario insinuarsi nei pensieri altrui. Non poteva quindi correre alcun
rischio, lei poteva sapere cosa pensava in ogni momento. No, non doveva, a breve
si sarebbe sposato con Fleur e loro si amavano. Com’era strano, anni addietro
erano stati fortemente legati da una profonda amicizia, condividendo ogni
aspetto delle loro vite. Ma quei tempi erano ormai trascorsi, ed erano scivolati
su di loro come un ombra che mostra un passato ormai lontano, distante dal
presente.
Fu così che trascorsero alcuni
minuti con Moor che fissava le fiamme ardere nel camino e Bill che a sua volta
studiava la cugina. Improvvisamente
entro nella stanza una ragazza che doveva avere su per giù una ventina
d’anni, con lunghi capelli biondi , lisci come seta e due meravigliosi occhi
celesti. Non parve accorgersi della presenza di Moor, poiché si precipitò verso
Bill, buttandogli le braccia al collo e baciandolo teneramente. La nuova
arrivata fissava la scena attonita, con un sopraciglio sollevato. Poi il
maggiore dei Weasley si staccò dalla fidanzata e con le orecchi che erano
diventate rosse e la voce tremante alla cugina che la ragazza coi capelli color
del miele, Fleur Delacour, era la sua fidanzata. Nel frattempo entrarono nella
cucina della sede dell’Ordine della Fenice Charlie accompagnato da Remus Lupin,
che aveva la stessa aria stanca e trascurata di Moor. Si sedettero con gli altri
attorno al tavolo, il secondo dei fratelli Weasley vicino alla cugina e il
mannaro su una delle sedie vuote.
Trascorsero alcuni istanti di silenzio in cui Charlie lanciava sguardi
carichi di nervosismo alla cugina e a Remus. Poi con un colpo di tosse si
schiarì la voce e rivolgendosi alla giovane strega bionda disse < Fleur scusaci,
ma potresti lasciarci soli. Dovremmo di discutere di un’importante questione.
>
La mezza Veela comprese che la sua
presenza non era gradita e si alzò dalle gambe di Bill, dove prima si era
accomodata, e con un espressione seccata sul volto si avviò verso il soggiorno,
ma prima di chiudersi la porta alle spalle lanciò un occhiata di traverso alla
strana ragazza seduta accanto a Charile.
Fu Remus a prendere la parola < Dunque
mi è arrivato un vostro gufo dalla Romania, dove m’informavate di avere
delle importantissime notizie sulla posizione dei mannari rispetto a Voi Sapete
Chi. >
Moor e Charlie annuirono, poi la ragazza
prese la parola < Almeno per quanto riguarda i mannari rumeni possiamo
essere certi che ci sosterranno con tutti i mezzi possibili nella lotta contro
Voldemort >.
A quelle parole i due Weasley rabbrividirono.
Remus non batté ciglio < E che cosa mia cara ti permettere di essere
tanto sicura della tua affermazione? >
La ragazza fece un profondo respiro <
Sono in buoni rapporti con il loro capo branco. Lui è un anticonformista e non
approva il ritorno del Signore Oscuro, ma del resto era già prima ostile a Lui
e ai suoi seguaci. Quindi si schiera con L’Ordine > detto ciò, per la
prima volta da quando era arrivata sorrise a Charlie e a Remus, che per la bella
notizia, ricambiarono il gesto.
Bill a tale affermazione si dimostrò
scettico. < E ne hai le prove? Puoi dimostrarlo ? Chi ci garantisce
che non sia tutta una trappola? > attaccò quasi con rabbia la ragazza.
Charlie intervenne in sua difesa
< Su fratellone! Che motivo c’è di adirarsi tanto? Tu e lei un tempo
eravate inseparabili. Non comprendo come mai ora l’aggredisci con parole così
dure. Comunque, non temere potrai accertartene tu stesso. Domani mattina
partiremo tutti e quattro per
< Bene
> continuò Lupin < Ora sarà
il caso di andare tutti a riposare. Domani sarà una giornata intensa. Venite >
rivolgendosi a Charlie e Moor < Sirius sarà ben lieto di ospitarvi qui
questa notte > si alzò on piedi e li condusse al piano
superiore.
Bill rimase solo a riflettere.
Tutta questa faccenda dei mannari rumeni lo rendeva nervoso. O forse, si chiese se, in
realtà a renderlo nervoso era la presenza di Moor a renderlo tale. Udì dei passi
alle sue spalle. Era Sirius, che prese posto a fianco al
ragazzo.
< E’
lei vero? > disse in un sussurro
< E’ lei vero che ti turba? Che non ti lascia dormire la notte?? Che ti
ossessiona? >
Il giovane si voltò a fissare l’altro
mago in volto < Non sai cosa dici. Noi eravamo amici. Poi, purtroppo, finita
la scuola, abbiamo smesso di frequentarci. E la vita. Ognuno ha scelto la sua
via. Tutto qua >.
Si alzò di scatto, bofonchiò
un < Notte > e salì le scale verso la sua stanza. Si svestì in una baleno e
appena si fu infilato sotto le coperte si addormentò. Ma non riuscì a riposare.
Fu tormentato da incubi su lupi mannari che assalivano la sua dolce Fleur. E di
Moor che durante il plenilunio si trasformava in un
ibrido…