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Autore: muriel    03/08/2006    1 recensioni
Chi è la ragazza che giunge a Grimuald Palce? Cosa è venuta a fare? Che rapporti ha con l Ordine della Fenice? Ma soprattutto cosa l'ha fortemente legata a Bill Weasley? Perchè di punto in biaco non l'ha voluto (o forse potuto) più rivedere?? Se v'intriga leggere pure e recensite. PS: Attenzione spoilerini quinto libro di HP.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap due

CAP 2

Aveva dormito malissimo. Per tutta la notte era stato tormentato da incubi che non avevano fatto altro che aumentare la sua ansia riguardo all’imminente viaggio in Romania. Il maggiore dei fratelli Weasley si alzò, si vestì in fretta e si apprestò a raggiungere gli alti.

La signora Weasley era in cucina intenta a preparare un’abbondante colazione per tutti a base di porridge, latte e cereali, uova con bacon e salsicce fumanti.

Quando Bill entrò in cucina notò che Remus e suo fratello Charlie erano seduti al tavolo di mogano, discutendo animatamente con il Signor Weasley che sbocconcellava una brioche e buttava occhiate distratte ai titoli della Gazzetta del Profeta. Mamma Weasley invece stava riempiendo un bricco del latte. Ma il fatto che sorprese maggiormente il ragazzo appena entrato nella stanza fu che la cugina era in piedi, vicino, al focolare, dove un calderone ricolmo di un pozione maleodorante, era stato messo su fuoco. La ragazza salutò Bill con un cenno del capo, poi tornò a tagliuzzare delle radici di valeriana.

<  Siediti caro. La colazione è quasi pronta. Dopo mangiato non dovrete far altro che attendere che Moor finisca di preparare la pozione e poi potrete partire. I vostri manici di scopa sono all’entrata, pronti per essere utilizzati. > fu Molly a parlare al figlio che, era rimasto impalato sulla porta a fissare corrucciato i gesti della ragazza, poi si sedette e dopo aver affermato <  Ho una fame da lupi. > iniziò a mangiare il porridge che la madre gli aveva appena posato davanti. A questa parole Moor e Remus si lanciarono un’occhiata d’intesa e scoppiarono rumorosamente a ridere. Quello di mamma Weasley e Charlie, invece fu piuttosto un sorriso colmo di malinconia. Gli occhi grigi di Bill si ridussero a due fessure, non riusciva  a capire. Era tutto così incomprensibile. Aveva dei forti sospetti che la cugina e il fratello, sin dal loro arrivo, la sera prima, non gli avessero raccontato tutti i fatti. Era quasi certo che gli stessero nascondendo qualcosa.

Il ragazzo fu costretto ad abbandonare le sue riflessioni, poiché con arie da prima donna e con un espressione stampata sul volto  che  aveva il fine di trasmettere a tutti la  consapevolezza  del suo fascino, entrò in cucina Fleur.

Ella, ignorando la presenza dei Signori Weasley, Charlie, Remus e Moor, si avvicinò al suo fidanzato, lo baciò fugacemente, si allacciò il mantello e affermò con aria di trionfo  <  Bill!!!! Caro, volevo salutorti prima di andore a lavorore >. Tutti, tranne il suo ragazzo , la guardarono e i loro volti assunsero un espressione che poteva benissimo significare “  Ma è  proprio necessario che annunci al mondo intero tutto quello che fai? Ma no! Certo, noi non potevamo arrivarci che lo stavi salutando ”.

La ragazza di tutta risposta si voltò e con grazia si diresse verso il focolare, dove afferrata una manciata di Polvere Volante e con aria di superiorità rivolgendosi a Moor <  Scusa dovrei passore >, poi la studiò con aria critica, e con disgustò adocchiò la pozione che bolliva nel calderone. Alcuni istanti dopo, avvolta da un riverbero di luce verde, scomparve tra le fiamme.

Mamma Weasley alzò esasperata gli occhi al cielo, mentre il marito da dietro “ La Gazzetta ” rideva sommessamente.

Charlie che sino a quel momento se ne era rimasto in assoluto silenzio ad osservare la scienza, per evitare che in famiglia si accendesse una delle ormai frequenti discussioni che vertevano sul tema “  Bill! Ma quanto è poco seria  questa ragazza! ”, disse in tutta fretta

<  Moor ti do una mano a imbottigliare la pozione che poi andiamo >. E così fece.

 

 

Nell’atrio li attendeva Sirius, che prima di salutarli porse una busta marrone a Moor che, annuendo a qualcosa che  l’uomo le stava sussurrando all’orecchio, la infilò immediatamente sotto il mantello.

I due maggiori dei Weasley, la cugina e Remus salirono sulle loro scope e si alzarono in  volo. Charlie e la ragazza davanti, Bill e Lupin dietro.

Il gelido vento di dicembre, che preannunciava una nevicata,penetrava sotto i loro mantelli sino alle ossa. Sorvolarono Londra e poi virarono a Est, volando sopra la Manica, per poi sorvolare le coste di Francia, Germania, l’Austria e l’Ungeria .

Charlie trascorse matà del viaggio a parlare fitto, fitto con la cugina. Ella aveva una aria estremamente preoccupata.

Il maggiore dei Weasley, riuscì a sentire solo brevi battute della conversazione, poiché, oltre al vento, Lupin ogni cinque minuti cercava di iniziare un discorso con lui, tediandolo con monotone domande sul suo lavoro di Spezza Incantesimi. 

Udì però Moor dire <  Con tutta la fiducia e il rispetto che nutro per Silente, spero per lui che tutto fili liscio. Non vorrei proprio ritrovarmi di fronte ad un Fernin Greyback pronto a seminare subbuglio tra il nostro branco. Io mi fido di Ian. Ma temo che le sue rivalità passate con Greyback possano mandare tutto all’aria. E’ molto impulsivo, soprattutto dopo la notte in cui….. >ma non terminò la frase poiché si era accorta che Bill la stava ascoltando. Lanciò uno sguardo di rimprovero a Lupin, per fargli intendere che avrebbe dovuto impedire al ragazzo  di sentire il discorso.

 

Il maggiore dei fratelli Weasley dal canto suo era profondamente accigliato. Non era affatto contento che gli si stesse celando qualcosa. Aveva accettato di accompagnarli in Romania, per cui aveva il pieno diritto di essere a conoscenza di ogni aspetto della missione. Che cosa era l’intruglio che stava preparando in cucina Moor? Ma in particolare che cosa c’era scritto sulla lettera che Sirius aveva consegnato alla ragazza prima di partire. Il rosso era talmente assorto nei suoi dubbi che non si accorse neppure che accanto a sé, non c’era più Lupin  a volare, bensì suo fratello. Questo avendo probabilmente intuito i suoi crucci gli sussurrò all’orecchio <  Non preoccupati Bill. Avrai occasione di conoscere tutti i fatti quando a saremo giunti a Fall’s House, il luogo dove vive il branco dei mannari rumeni >.

Il resto del viaggio trascorse nel silenzio, a esclusione del rumore dei manici di scopa che sfrecciavano nel cielo.

 

Volarono per tutta la notte. Giunsero a destinazione: Ploiesti. La sorvolarono e giunsero ad alcune miglia di distanza dalla cittadina, sopra una fitta boscaglia. Era Moor a guidarli. Cavalcava la sua Stella Sfrecciante con destrezza,  la faceva virare con gesti sicuri e precisi. Ad un certo punto rallentò, si voltò di scatto a guardare i tre maghi sui manici di scopa alle sue spalle e disse <  Ora atterreremo al centro della radura, poi proseguiremo a piedi per un breve tratto >. Scese in picchiata, ma quando fu quasi arrivata a toccare suolo, rallentò poggiando con dolcezza i piedi sull’erba. I compagni di viaggio la  imitarono. I tre maghi e la strega, con scope in spalla, successivamente s’incamminarono lungo un sentiero sconnesso.

In lontananza si potevano udire dei rumori sinistri, molto simili a brontolii. Man mano che il gruppo avanzava diventavano sempre più forti. Tutto ciò inquietava Bill, ma Moor, Charlie e Remus sembravano invece non dare per nulla importanza alla cosa.

Ai misteriosi versi si aggiunsero anche dei forti scossoni, che facevano tremare le betulle della radura in modo preoccupante. Bill stringeva forte la sua bacchetta, sotto il mantello, pronto ad utilizzarla. Si sentiva la faccia ricoperta da sudore freddo e il cuore gli batteva all’impazzata nel petto per l’eccitazione.

Moor notò l’agitazione del ragazzo e con un tono stranamente calmo e quasi dolce tentò di rassicurarlo <  Cugino, non temere, non è nulla di pericoloso. Charlie sa come tenerli a bada. Più che naturale visto che è il suo lavoro >. Il secondo dei Weasly sorrise compiaciuto, e un lampo gli attraversò gli occhi azzurro/verdi. Egli senza aver cura di nascondere il suo orgoglio, con decisione estrasse da sotto il manto la sua bacchetta e la tenne puntata davanti a sé con il braccio teso. Trascorsero alcuni istanti, poi tutti udirono un tonfo: delle betulle erano state sradicate. Due enormi draghi avanzavano verso di loro. Erano un Drago Rugoso di Norvegia e uno Spianto.

Charlie afferrò la bacchetta con una presa ancor più salda, poi pronunciò <  Celsiusem! >.

I due draghi rimasero immobili per alcuni istanti sotto l’effetto dell’incantesimo. Gli enormi bestioni si voltarono e tornarono da dove erano venuti.

<  Ben fatto Charlie. > dichiarò con entusiasmo Moor <  Non so proprio come farebbe la Riserva senza di te  > alzò la sua bacchetta e annunciando <  Reparo  > le betulle sradicate tornarono ad affondare le loro radici nel terreno.

Delle chiazze rosse comparvero sulle guance del ragazzo. <  Non è necessario che tu mi aduli cugina. Sarà meglio andare. A Fall’s House ci staranno aspettando e Ian in particolare >. Il suo volto assunse un espressione maliziosa e Moor di tutta risposta alzò gli occhi al cielo esasperata.

 

La boscaglia via via che avanzavano diventava sempre più rada, sino a che non si ritrovarono davanti ad una costruzione alta tre piani. Si poteva accedere all’entrata salendo alcuni gradini di granito e passando sotto ad un arco. Ci si ritrovava a  fronteggiare un antico portone in legno di abete. Moor bussò con energia e, dopo aver atteso alcuni istanti, una ragazza alta e magrolina, con capelli castano chiaro, occhi del medesimo colore e il volto cosparso da lentiggini, venne da accoglierli.

<  Ian e tutti i compagni vi stanno aspettando nel salone  > disse in tono velato e , rivolgendosi a Moor <  Ben tornata > e le sorrise.

 

 

 

 

 

 

 

  
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