18. Cena a lume di candela.
Aveva
passato tutto il pomeriggio a fare la sfilata da
camera sua al salotto di casa, indossando tutti gli abiti lunghi della
collezione
di Ron.
-scordatelo
questo è indecente- disse – osservando la
scollatura che le arrivava fino alle natiche.
-ma
che dici, sei bellissima. Vedi risalta le tue forme
qui- disse Ron indicando il seno- e qui- indicando poi il sedere della
ragazza.
-No,
Ron devo andare a cena non fare altro-.
-ma
tu dopo cena vuoi fare altro vero Hermione?-
Disse
malizioso Ron - ancora non avete…-
-Ron
questi non sono affaracci tuoi- rispose secca
diventando rossa.
-prova
questo- disse Ron indicando un abito lungo in seta
rosso fuoco con sottilissime spalline anch’esse in seta, la
scollatura era
semplice e non evidente per contrastare con la lavorazione particolare
della
parte posteriore dell’abito dove dei fili dorati tutti
tempestati di strass si
univano a formare una ragnatela.
Quando
lo indossò, capì che la ricerca era finita,
quello
sarebbe stato l’abito e sorrise nel vedersi vestita di rosso
oro come i colori
della sua ex casa di Hogwarts.
Alle
otto in punto il campanello di casa Granger- Weasley
suonò, la ragazza si guardò un attimo allo
specchio che si trovava all’ingresso
prima di aprire la porta e fece un respiro profondo il suo bellissimo
principe
era arrivato.
Quando
aprì Draco rimase come folgorato appena la vide.
-ciao-
disse Hermione sorridendo invitandolo ad entrare,
ma aveva una paura folle di farlo sfigurare lui era abituato alle donne
più
belle e con classe da vendere lei era solo una nata babbana
Il
biondo non disse niente la guardava come rapito.
-prendo
il cappotto e sono pronta- disse la ragazza
triste per non aver ricevuto nemmeno un piccolo complimento dal biondo.
Quando
rientrò nella cucina, lo trovò nella stessa
posizione in cui l’aveva lasciato.
-Draco
sono pronta se vuoi, andiamo…-disse ancora Hermione
-sei
divina- disse baciandole le mani.
-
vedo che hai ritrovato l’uso della parola- disse la
ragazza sorridendo felice, le era piaciuta. –
anche tu non sei niente male- disse facendo
l’indifferente e afferrando il braccio che il biondo le
offriva.
-comunque
grazie-
-
e di cosa Hermione ho detto solo la verità-rispose il
biondo.
Lei
sorrise socchiudendo gli occhi mentre il suo cuore
batteva a mille.
-dove
mi porti?-chiese ancora la ragazza.
-sei
troppo curiosa Granger, troppo-disse divertito
Malfoy
-dici?-
-dico,
non costringermi a bendarti-
-lo
faresti Malfoy-
-No,
perché non potrei rimanere molto senza perdermi nei
tuoi occhi-Hermione lo guardò un attimo arrossendo, come era
bello.
-Draco,
smettila mi vergogno se dici queste cose-rispose
infine.
-Allora
sto zitto e ti ammiro. Ok-.
-ok-
Giunsero
in una piccola radura, dove delle torce colorate
indicavano la via.
-ci
siamo quasi- disse il biondo – dobbiamo solo
percorrere il sentiero.
-un posto isolato- disse la ragazza guardandosi intorno e osservando un piccolo lago pieno di ninfee e lucciole.
Un posto incantato, magico e decisamente suggestivo.
Non
avrebbe mai pensato che Malfoy fosse tipo
così romantico, ma quel ragazzo la stupiva ogni giorno di
più ogni ora scalava
un gradino nel suo cuore.
Camminarono in silenzio fino a raggiungere un vecchio castello dove un maggiordomo prese i loro soprabiti, mentre un altro li condusse al tavolo. L’arredamento era chic e discreto i tavoli erano tutti tondi, rivestiti con candide tovaglie di lino bianche e color champagne e allestite con candelabri in argento da cui spuntavano candele.
Non
erano i soli
clienti, molte coppie erano già sedute ma furono gli unici
condotti in una
piccola sala adiacente.
-prego-
disse il cameriere scostando la sedia per far
sedere Hermione e ripetendo un attimo dopo lo stesso gesto a Draco.
-bello qui- disse la ragazza guardandosi in giro osservando i quadri alle pareti, i tendaggi e le porcellane con cui la tavola era stata allestita soffermandosi poi sul candelabro e sulle piccole fiammelle accese.
Quella
sarebbe stata una cena romantica, la sua prima cena romantica
con Draco Malfoy.
-questo
è il mio ristorante preferito-
-pensavo
mi portassi in qualche tua proprietà facendo
cucinare gli elfi- disse la ragazza sogghignando.
-Tibly
se sapesse che sono qui non pulirebbe più il manor,
ne sono certo- disse Draco.
-Non
vorrai dirmi Malfoy che hai ancora un elfo domestico
come tuo schiavo-
-no
non è mio schiavo. Tibly, mi cura da quando sono
nato, non ci crederai mai ma ci sono affezionato e come fa il te lui
nessuno-
Hermione
corrugò la fronte.
-te
lo farò conoscere Granger e poi mi dirai se lo tratto
male-
-signori
volete ordinare?- chiese il cameriere
interrompendoli.
-si
certo -rispose Draco guardando Hermione – per me
tagliatelle alla vernaccia- disse la ragazza – per me risotto
al nero di
seppia-disse il biondo lasciando il tempo al cameriere di prendere
l’ordinazione.
-per
il secondo, porti le vostre migliori specialità di
pesce-concluse Draco.
-da
bere signor Malfoy?- chiese ancora il cameriere.
-frizzante
bianco del 1998- disse.
L’uomo
sgrano gli occhi meravigliato.
Quando
il cameriere andò via Hermione chiese il perché
l’uomo
l’avesse guardato cosi stranito.
-oh
niente di che, ci sono pochi maghi che hanno avuto
tempo di fare il vino durante la guerra quindi …-
-costa
un botto Draco- disse la ragazza contrariata
-non
preoccuparti-rispose lui osservandosi le mani
facendo l’indifferente.
-certo
che mi preoccupo non voglio che spenda tanti
soldi, facciamo a metà- riprese la Granger.
-non
essere sciocca-
-non
esiste Malfoy-
-oh
certo che esiste, sono stato io ad invitarti a cena e
io che pagherò-concluse Draco.
-queste
cose sono superate- rispose la ragazza interrompendosi
appena il cameriere porto loro il primo.
-mangia
se non si fredda Herm- disse il biondo abbassando
lo sguardo verso il piatto.
Mangiarono
benissimo e bevettero due bottiglie di vino,
ma per la seconda bottiglia Hermione riuscì a convincere il
biondo a farsi
portare un frizzantino del 2010, più economico ignorando che
quell’annata fu
disastrosa e solo pochi vigneti riuscirono a produrre del buon vino.
Giunti
al dolce, avevano esaurito tutti i discorsi
riguardanti gli anni scolastici, gli studi accademici, i rapporti
amicali e
finalmente Draco trovò il coraggio per parlare alla ragazza
a cuore aperto.
-Hermione-
disse sollevando lo sguardo per osservare la giovane
donna di fronte a lui.
-sono
stato benissimo questa sera in tua compagnia-
-grazie
Draco, anch’io…-
-ti
prego lasciami finire- disse tutto d’un fiato.
-sono
felice che tu abbia accettato di passare questa
serata con me nonostante quello che è successo tra di noi,
alcune settimane fa.
Sto ancora male per questo-
-ma
no, non è il caso-
-invece
io sto male, mi sento incolpa per non averti
difeso per non averti creduto e forse ho minato sul nascere il rapporto
tra di
noi-
La ragazza si
raddrizzò sulla sedia osservando tutti i gesti che il biondo
faceva.
-dal
giorno della festa in maschera per me niente è stato
come prima, tu mi hai rubato il cuore, ora è tuo-.
Hermione
lo guardava come incredula quello non era Draco Malfoy,
era impossibile che quello fosse Draco l’ex serpeverde.
- ti ho desiderato, ho bramato di perdermi nelle tue labbra, accarezzare le tue spalle e fondere i miei occhi con i tuoi.
Quando ho scoperto la tua identità, ho avuto paura per tutto il male che ti avevo fatto e che purtroppo ho continuato a farti, potesse allontanarmi da te per sempre.
Il
fato ci ha fatto incontrare più volte in questi giorni e ho
capito che non era
solo la donna che avevo conosciuto al gazebo del manor ad attrarmi ma
eri tu
con la tua intelligenza, con la sua positività il tuo brio.
Io mi sono
innamorato di te Hermione Granger e non mi vergogno nel dirlo.
Per te sono disposto a cambiare vita, abitudine tutto.
Ti
chiedo una piccola possibilità,
una sola. Non ti deluderò-
-una
possibilità?-ripeté Hermione
-si-
disse Draco.
La
ragazza sorrise dolcemente, accarezzando la mano del
biondo che tremava dall’agitazione.
-si
può fare Malfoy ma sei in prova-
-certo.
Cosa fa un uomo in prova -chiese poi.
-prima
cosa invita la donna che dice di desiderare a
ballare.
-oh
si può fare-
Disse il biondo
alzandosi dal tavolo e chiedendo con un leggero inchino alla sua bella
mora di
concedergli un ballo.
Hermione
acconsentì accoccolandosi con il capo sul petto
del ragazzo, ballarono per quasi due ore senza staccarsi mai.
-Draco-
disse la ragazza -forse stanno per chiudere-
disse osservando il via a vai che i camerieri facevano da una sala
all’altra.
-credo
di aver perso la condizione del tempo-
Si
guardarono un attimo prima di baciarsi, il bacio fu
dolce e delicato e coinvolgente per entrambi.
Si
staccarono dopo un po’ quando respirare divenne
necessario e dopo aver pagato si smaterializzarono al manor, Hermione
non ne fu
sorpresa e in cuor suo sperava di continuare quella serata a casa sua.
-ti
spiace se ti ho portato qui- chiese il biondo
togliendosi la giacca e aiutando la ragazza a togliersi la sua.
-no
tranquillo- rispose accomodandosi nel divano del
salone primavera tutto dipinto con alberi di ciliegio fiorito.
-
hai rimodernato tutto dalla penultima volta che sono
stata qui?- chiese.
-si
quell’ala del manor però non la utilizzo mai,
troppi
brutti ricordi- disse il biondo abbassando lo sguardo Hermione si alzo
e gli sfiorò
la schiena incominciando a massaggiargli il collo.
-a
cosa devo questo gesto-
-A
niente, Draco solo alla mia bontà- rispose la ragazza.
Lui
rise abbandonandosi a quei dolci tocchi, i massaggi
divennero carezze e presto anche Draco ricambiò quei gesti.
Prima
massaggio le mani, poi le braccia e infine la
spalle della ragazza incominciando a depositare qualche bacio sulla
schiena
tanto da farle venire i brividi.
La
strinse forte a se sfilandole poi l’abito accarezzando
così la pelle nuda.
Le
spalle, il seno, il ventre ricoprendola di baci e dolci
carezze.
Il
desiderio e la voglia di unirsi si fece sempre più
evidente. Hermione aveva gli occhi chiusi ed era completamente in balia
delle
mani sapienti del biondo che non smetteva un attimo di sentire la sua
pelle
calda sotto le sue mani.
-ti
desidero- le sussurrò nell’orecchio facendola
sorridere.
-anche
io- rispose aprendo gli occhi e guardando le pozze
grigie di Draco che la bramavano.
Hermione
gli accarezzò il petto sbottonando bottone dopo
bottone la camicia, la sfilo baciandogli poi i pettorali scolpiti e
accarezzando la schiena.
Rimasero
attimi a guardarsi e ammirarsi a vicenda, prima
che Draco la prese di peso e la condusse su per le scale fino alla sua
stanza, dove
venne depositata dolcemente. Lì nel suo letto a baldacchino,
i loro due corpi
si unirono nella danza più dolce e antica del mondo.
L’amore
li univa e li faceva ansimare.
La
penetrazione fu dolce e mai nemmeno un attimo i loro
occhi smisero di guardarsi; al culmine del piacere Draco
sussurrò il nome di Hermione
che a fil di labbra gli rispose dolcemente che lo amava.
Rimasero
abbracciati per ore a confidarsi segreti e
dolcezze, fino a che non si assopirono uno nelle braccia
dell’altro.
Forse la loro storia d’amore iniziava da lì da quel ti amo e da quell’atto d’amore.
Non so come è venuto spero però vi piaccia...è romantico soprattutto draco è dolcissimo, almeno io volevo farvi intende questo.
grazie a tutte voi che continuate a leggere, commentare e mettere tra i preferiti e seguiti la ma mia storia.