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Autore: mikilily    12/12/2011    5 recensioni
Salve, sono ancora qua e vi posto un'altra FF, l'ennesima Dramione. Questa volta l'ispirazione è venuta guardando le innumerevoli foto di Emma su google. La mia attenzione è stata catturata da un abito grigio da Cenerentola; quindi la principessa c'è, serve un castello magico e tenebroso ed anche quello l'ho trovato.Villa Malfoy è il meglio del meglio ed infine mancava il principe e chi meglio di Draco il principe dei Serpeverde. la storia sarà ooc, perchè i protagonisti vivono in un epilogo alternativo.
Fatemi sapere, Kiss.
Tratto dal 1° capitolo:
c’era una volta e c’è ancora una giovane e promettente studentessa in Magispudenza. Questa ragazza è tanto sfortunata, l’amore non l’ha mai baciata o forse si.
Ma aspettate che vi racconto la sua storia.
Siete comode… avete preso i fazzoletti non vorrei allagaste i vostri divanetti.
Ora che tutto è pronto, vi racconto la storia più antica del mondo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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18. Cena a lume di candela.

Aveva passato tutto il pomeriggio a fare la sfilata da camera sua al salotto di casa, indossando tutti gli abiti lunghi della collezione di Ron.

-scordatelo questo è indecente- disse – osservando la scollatura che le arrivava fino alle natiche.

-ma che dici, sei bellissima. Vedi risalta le tue forme qui- disse Ron indicando il seno- e qui- indicando poi il sedere della ragazza.

-No, Ron devo andare a cena non fare altro-.

-ma tu dopo cena vuoi fare altro vero Hermione?-

Disse malizioso Ron - ancora non avete…-

-Ron questi non sono affaracci tuoi- rispose secca diventando rossa.

-prova questo- disse Ron indicando un abito lungo in seta rosso fuoco con sottilissime spalline anch’esse in seta, la scollatura era semplice e non evidente per contrastare con la lavorazione particolare della parte posteriore dell’abito dove dei fili dorati tutti tempestati di strass si univano a formare una ragnatela.

Quando lo indossò, capì che la ricerca era finita, quello sarebbe stato l’abito e sorrise nel vedersi vestita di rosso oro come i colori della sua ex casa di Hogwarts.

Alle otto in punto il campanello di casa Granger- Weasley suonò, la ragazza si guardò un attimo allo specchio che si trovava all’ingresso prima di aprire la porta e fece un respiro profondo il suo bellissimo principe era arrivato.

Quando aprì Draco rimase come folgorato appena la vide.

-ciao- disse Hermione sorridendo invitandolo ad entrare, ma aveva una paura folle di farlo sfigurare lui era abituato alle donne più belle e con classe da vendere lei era solo una nata babbana

Il biondo non disse niente la guardava come rapito.

-prendo il cappotto e sono pronta- disse la ragazza triste per non aver ricevuto nemmeno un piccolo complimento dal biondo.

Quando rientrò nella cucina, lo trovò nella stessa posizione in cui l’aveva lasciato.

-Draco sono pronta se vuoi, andiamo…-disse ancora Hermione

-sei divina- disse baciandole le mani.

- vedo che hai ritrovato l’uso della parola- disse la ragazza sorridendo felice, le era piaciuta.  – anche tu non sei niente male- disse facendo l’indifferente e afferrando il braccio che il biondo le offriva.

-comunque grazie-

- e di cosa Hermione ho detto solo la verità-rispose il biondo.

Lei sorrise socchiudendo gli occhi mentre il suo cuore batteva a mille.

-dove mi porti?-chiese ancora la ragazza.

-sei troppo curiosa Granger, troppo-disse divertito Malfoy

-dici?-

-dico, non costringermi a bendarti-

-lo faresti Malfoy-

-No, perché non potrei rimanere molto senza perdermi nei tuoi occhi-Hermione lo guardò un attimo arrossendo, come era bello.

-Draco, smettila mi vergogno se dici queste cose-rispose infine.

-Allora sto zitto e ti ammiro. Ok-.

-ok-

Giunsero in una piccola radura, dove delle torce colorate indicavano la via.

-ci siamo quasi- disse il biondo – dobbiamo solo percorrere il sentiero.

-un posto isolato- disse la ragazza guardandosi intorno e osservando un piccolo lago pieno di ninfee e lucciole. 

Un posto incantato, magico e decisamente suggestivo. 

Non avrebbe mai pensato che Malfoy fosse tipo così romantico, ma quel ragazzo la stupiva ogni giorno di più ogni ora scalava un gradino nel suo cuore.

Camminarono in silenzio fino a raggiungere un vecchio castello dove un maggiordomo prese i loro soprabiti, mentre un altro li condusse al tavolo. L’arredamento era chic e discreto i tavoli erano tutti tondi, rivestiti con candide tovaglie di lino bianche e color champagne e allestite con candelabri in argento da cui spuntavano candele. 

Non erano i soli clienti, molte coppie erano già sedute ma furono gli unici condotti in una piccola sala adiacente.

-prego- disse il cameriere scostando la sedia per far sedere Hermione e ripetendo un attimo dopo lo stesso gesto a Draco.

-bello qui- disse la ragazza guardandosi in giro osservando i quadri alle pareti, i tendaggi e le porcellane con cui la tavola era stata allestita soffermandosi poi sul candelabro e sulle piccole fiammelle accese. 

Quella sarebbe stata una cena romantica, la sua prima cena romantica con Draco Malfoy.

-questo è il mio ristorante preferito-

-pensavo mi portassi in qualche tua proprietà facendo cucinare gli elfi- disse la ragazza sogghignando.

-Tibly se sapesse che sono qui non pulirebbe più il manor, ne sono certo- disse Draco.

-Non vorrai dirmi Malfoy che hai ancora un elfo domestico come tuo schiavo-

-no non è mio schiavo. Tibly, mi cura da quando sono nato, non ci crederai mai ma ci sono affezionato e come fa il te lui nessuno-

Hermione corrugò la fronte.

-te lo farò conoscere Granger e poi mi dirai se lo tratto male-

-signori volete ordinare?- chiese il cameriere interrompendoli.

-si certo -rispose Draco guardando Hermione – per me tagliatelle alla vernaccia- disse la ragazza – per me risotto al nero di seppia-disse il biondo lasciando il tempo al cameriere di prendere l’ordinazione.

-per il secondo, porti le vostre migliori specialità di pesce-concluse Draco.

-da bere signor Malfoy?- chiese ancora il cameriere.

-frizzante bianco del 1998- disse.

L’uomo sgrano gli occhi meravigliato.

Quando il cameriere andò via Hermione chiese il perché l’uomo l’avesse guardato cosi stranito.

-oh niente di che, ci sono pochi maghi che hanno avuto tempo di fare il vino durante la guerra quindi …-

-costa un botto Draco- disse la ragazza contrariata

-non preoccuparti-rispose lui osservandosi le mani facendo l’indifferente.

-certo che mi preoccupo non voglio che spenda tanti soldi, facciamo a metà- riprese la Granger.

-non essere sciocca-

-non esiste Malfoy-

-oh certo che esiste, sono stato io ad invitarti a cena e io che pagherò-concluse Draco.

-queste cose sono superate- rispose la ragazza interrompendosi appena il cameriere porto loro il primo.

-mangia se non si fredda Herm- disse il biondo abbassando lo sguardo verso il piatto.

Mangiarono benissimo e bevettero due bottiglie di vino, ma per la seconda bottiglia Hermione riuscì a convincere il biondo a farsi portare un frizzantino del 2010, più economico ignorando che quell’annata fu disastrosa e solo pochi vigneti riuscirono a produrre del buon vino.

Giunti al dolce, avevano esaurito tutti i discorsi riguardanti gli anni scolastici, gli studi accademici, i rapporti amicali e finalmente Draco trovò il coraggio per parlare alla ragazza a cuore aperto.

-Hermione- disse sollevando lo sguardo per osservare la giovane donna di fronte a lui.

-sono stato benissimo questa sera in tua compagnia-

-grazie Draco, anch’io…-

-ti prego lasciami finire- disse tutto d’un fiato.

-sono felice che tu abbia accettato di passare questa serata con me nonostante quello che è successo tra di noi, alcune settimane fa. Sto ancora male per questo-

-ma no, non è il caso-

-invece io sto male, mi sento incolpa per non averti difeso per non averti creduto e forse ho minato sul nascere il rapporto tra di noi-

 La ragazza si raddrizzò sulla sedia osservando tutti i gesti che il biondo faceva.

-dal giorno della festa in maschera per me niente è stato come prima, tu mi hai rubato il cuore, ora è tuo-.

Hermione lo guardava come incredula quello non era Draco Malfoy, era impossibile che quello fosse Draco l’ex serpeverde.

- ti ho desiderato, ho bramato di perdermi nelle tue labbra, accarezzare le tue spalle e fondere i miei occhi con i tuoi. 

Quando ho scoperto la tua identità, ho avuto paura per tutto il male che ti avevo fatto e che purtroppo ho continuato a farti, potesse allontanarmi da te per sempre.

Il fato ci ha fatto incontrare più volte in questi giorni e ho capito che non era solo la donna che avevo conosciuto al gazebo del manor ad attrarmi ma eri tu con la tua intelligenza, con la sua positività il tuo brio. Io mi sono innamorato di te Hermione Granger e non mi vergogno nel dirlo.

 Per te sono disposto a cambiare vita, abitudine tutto. 

Ti chiedo una piccola possibilità, una sola. Non ti deluderò-

-una possibilità?-ripeté Hermione

-si- disse Draco.

La ragazza sorrise dolcemente, accarezzando la mano del biondo che tremava dall’agitazione.

-si può fare Malfoy ma sei in prova-

-certo. Cosa fa un uomo in prova -chiese poi.

-prima cosa invita la donna che dice di desiderare a ballare.

-oh si può fare-

 Disse il biondo alzandosi dal tavolo e chiedendo con un leggero inchino alla sua bella mora di concedergli un ballo.

Hermione acconsentì accoccolandosi con il capo sul petto del ragazzo, ballarono per quasi due ore senza staccarsi mai.

-Draco- disse la ragazza -forse stanno per chiudere- disse osservando il via a vai che i camerieri facevano da una sala all’altra.

-credo di aver perso la condizione del tempo-

Si guardarono un attimo prima di baciarsi, il bacio fu dolce e delicato e coinvolgente per entrambi.

Si staccarono dopo un po’ quando respirare divenne necessario e dopo aver pagato si smaterializzarono al manor, Hermione non ne fu sorpresa e in cuor suo sperava di continuare quella serata a casa sua.

-ti spiace se ti ho portato qui- chiese il biondo togliendosi la giacca e aiutando la ragazza a togliersi la sua.

-no tranquillo- rispose accomodandosi nel divano del salone primavera tutto dipinto con alberi di ciliegio fiorito.

- hai rimodernato tutto dalla penultima volta che sono stata qui?- chiese.

-si quell’ala del manor però non la utilizzo mai, troppi brutti ricordi- disse il biondo abbassando lo sguardo Hermione si alzo e gli sfiorò la schiena incominciando a massaggiargli il collo.

-a cosa devo questo gesto-

-A niente, Draco solo alla mia bontà- rispose la ragazza.

Lui rise abbandonandosi a quei dolci tocchi, i massaggi divennero carezze e presto anche Draco ricambiò quei gesti.

Prima massaggio le mani, poi le braccia e infine la spalle della ragazza incominciando a depositare qualche bacio sulla schiena tanto da farle venire i brividi.

La strinse forte a se sfilandole poi l’abito accarezzando così la pelle nuda.

Le spalle, il seno, il ventre ricoprendola di baci e dolci carezze.

Il desiderio e la voglia di unirsi si fece sempre più evidente. Hermione aveva gli occhi chiusi ed era completamente in balia delle mani sapienti del biondo che non smetteva un attimo di sentire la sua pelle calda sotto le sue mani.

-ti desidero- le sussurrò nell’orecchio facendola sorridere.

-anche io- rispose aprendo gli occhi e guardando le pozze grigie di Draco che la bramavano.

Hermione gli accarezzò il petto sbottonando bottone dopo bottone la camicia, la sfilo baciandogli poi i pettorali scolpiti e accarezzando la schiena.

Rimasero attimi a guardarsi e ammirarsi a vicenda, prima che Draco la prese di peso e la condusse su per le scale fino alla sua stanza, dove venne depositata dolcemente. Lì nel suo letto a baldacchino, i loro due corpi si unirono nella danza più dolce e antica del mondo.

L’amore li univa e li faceva ansimare.

La penetrazione fu dolce e mai nemmeno un attimo i loro occhi smisero di guardarsi; al culmine del piacere Draco sussurrò il nome di Hermione che a fil di labbra gli rispose dolcemente che lo amava.

Rimasero abbracciati per ore a confidarsi segreti e dolcezze, fino a che non si assopirono uno nelle braccia dell’altro.

Forse la loro storia d’amore iniziava da lì da quel ti amo e da quell’atto d’amore.

SPAZIO AUTRICE.


Non so come è venuto spero però vi piaccia...è romantico soprattutto draco è dolcissimo, almeno io volevo farvi intende questo.
grazie a tutte voi che continuate a leggere, commentare e  mettere tra i preferiti e seguiti la ma mia storia.

   
 
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