X°
CAPITOLO
Era mattina ma
ero ancora completamente stanca del giorno prima, sentii la pancia di Ciku
appiccicata alla mia schiena: come avevo fatto a dormire in quella posizione
così scomoda?
Poi lui mi
sussurrò:
- buongiorno-
io mi girai e gli sorrisi imbarazzata cosa
c’era preso come mai ora qualunque momento fosse i baci erano sempre i primi a
comparire, dov’era finita la nostra amicizia e perché si era trasformata in
quel qualcosa di più?
Fui riportata alla realtà dalla voce di Ciku:
- senti Michihiko io ti devo parlare…… devi
sapere delle cose prima di intraprendere questo viaggio e dopo quello che ti
dirò dovrai scegliere se continuare o No.
Devi sapere che per me non è la prima volta in
questo posto.
Spesso venivo
insieme a mia madre qua per cacciare
spettri indesiderati e negli ultimi tempi prima del tuo compleanno sono venuto
ad allenarmi al fine di proteggerti, ho conosciuto molte persone e alcune di
cui ancora non mi fido, ho conosciuto ragazze che hanno cercato storie d’amore
con me ma solo alcune ne hanno avuto il privilegio.
Conosco queste
terre e questi paesi come se fossero le mie tasche, e mi dispiace ammetterlo ma
anche meglio dell’epoca Sengoku.
Ma la cosa
che mi preme di più dirti è che ci siamo
cacciati nei guai, non ci saremo mai dovuti piacere a causa dei tuoi poteri, io
sono disposto anche a fregarmene ma volevo che tu lo sapessi anche se non so a
cosa andremo incontro.
Sono disposto a tutto ma devi esserlo anche
tu… -
non capivo cosa stava dicendo,io non potevo
avere dei poteri che avrebbero
danneggiato le persone, non potevo più ascoltare queste baggianate così
come un gesto spontaneo sigillai la sua bocca con le mie labbra, lo presi alla
sprovvista perché reagì leccando le mie labbra solo dopo essersene reso conto.
Ad un tratto il mio stomaco brontolò, era due
giorni che non mangiavamo.
Così Ciku si alzò mi prese per mano e mi portò
in paese.
Ci fermammo solo davanti ad una casa massiccia
costruita con pietre bianche di enormi dimensioni.
– questa è casa del mio amico Claudio, dentro
ci sarà da mangiare per entrambi-
ci incamminammo per il viale fiorito, pensai
che doveva essere una persona molto importante se abitava in una casa come
quella.
Il giardino come la casa erano pieni di
persone vestite molto elegantemente, così tanto che ci sentivamo al quanto
fuori posto visto che i nostri vestiti erano pieni di fango e sangue, ma Ciku
al contrario di me aveva un portamento che lo faceva sembrare come uno di loro,
mi dispiaceva che mi avesse mentito per tutto quel tempo su dove andava quando
non era al villaggio, ma vedermelo davanti toglieva ogni mio dubbio, era lui la
persona che avevo cercato per tutta la mia vita.
Ad un certo
punto Ciku mi lasciò per correre ad abbracciare un uomo che lo guardava con
aria divertita, l’uomo era robusto, dai capelli e gli occhi castani, vispo,
troppo vispo per i miei gusti, a dispetto della sua mole mi ero gia fatta
l’idea che fosse incredibilmente veloce
e scattante quando ce ne era bisogno, l’uomo era armato di tutto punto, dalla
sua cintura pendevano diversi coltelli, ma la cosa che mi colpi di più furono
le 6 lame unite tra loro a formare una mazza che pendevano sul suo fianco
destro.
Ciku gli disse:
- vedo che non sei disposto a dividere la
festa con qualcuno-
il sorriso dell’uomo scomparve e disse:
- non sono qua
per divertirmi come invitato-.
Poi finalmente si accorse della mia presenza e
disse:
-amico mio, è da
maleducati non presentare la propria compagna ad un amico, soprattutto se la
sua bellezza supera le altre donne nella sala-
ciku mi prese per mano e mi fece avanzare
dicendo:
- Francesco, ti
presento la mia amica Michihiko, viene dalle mie parti ed è per lei che mi sono
allenato fino ad ora-
poi rivolto a
me:
- Michihiko questo è Francesco Brand ma puoi
chiamarlo Franci e puoi fidarti di lui-
, l’uomo si
chinò e mi fece il baciamano, poi mi ridimenticò per tornare a parlare con Ciku:
- Claudio ha convocato tutti i custodi dei
confini, ci vuole come guardie del corpo, non ha alcun senso ma le cose stanno
cambiando, si parla di complotti con altri governi, ma io so che non è vero,
conosco ogni piccola carogna di questo luogo……… guardandoti mi domando, ma dove
ti sei conciato in quel modo??-
Ciku gli raccontò della foresta e dell’aiuto
degli spiriti buoni per sconfiggere il quadrato.
Francesco gli disse che Daniel lo stava
cercando e che sarebbe stato meglio se ci fosse andato presto.
Tutta la gente incominciò a entrare in casa e
presto la casa fu piena, ma anche in mezzo a quella folla mi sentivo
estremamente sola, c’era sempre la sensazione che tutto quello che succedeva
fosse legato in un qualche modo alle morti dello zio e della nonna, la mia
mente stava rivivendo tutto……… Seguii Ciku che si incamminava verso una tavola
tutta imbandita.
Mi riempii il
piatto di salsicce, cotolette e zuppe di diverse fatture.
Ci fermammo alla
parete per mangiare……… poi Ciku mi chiese di andargli a prendere un pezzo di
formaggio, che gli portai ma che butto per terra dicendomi che lui odiava il
formaggio.
Era impazzito??
Mi chiedeva il formaggio e poi lo buttava?
Vedendo la mia faccia sbalordita mi disse:
- non ti girare,
ci sono due uomini che ci fissano, ti ho mandata a prendere il formaggio per
capire chi guardavano e loro, non ti hanno staccato gli occhi di dosso. Ti
stanno sorvegliando-
gli sorrisi e dissi:
- Ciku non preoccuparti, il quadrato è stato
sconfitto, siamo al sicuro adesso, forse ci guardano perché non ci conoscono.-
Ciku mi attirò a se visibilmente incavolato e
mi ringhiò contro:
- HO UCCISO OGGI
PER SALVARTI, NON SONO BEN DISPOSTO A RIFARLO, MI FACCIO DEL MALE PER TE E NON
VOGLIO CORRERE PERICOLI, INTESI??-
non riuscivo a capirlo e una rabbia
incontrollabile salì in me e gli dissi:
- senti pallino,
oggi se continui così mi fai veramente incavolare non sono una cacchina da
pesticciare a tuo piacimento, e ti ricordo che quella che rischia sono io, non
tu. Abbassa la cresta o sarei capace di farti ritrovare dalla parte opposta del
coltello.-
lui riparlò e mi
disse:
- non sei nulla
per me perciò smettila di parlarmi così-
continuammo a mangiare senza guardarci e
comportandoci come due perfetti estranei.
Ad un certo punto tutti si girarono, era
arrivato Claudio, era basso e grasso, moro e baffuto, vestito di bianco e
d’oro.
Salito sul palco salutò Ciku e cominciò a
parlare:
- signore e
signori oggi ho accettato la carica di primo consigliere delle terre
d’occidente, per troppo tempo abbiamo guardato al passato e non al futuro dei
nostri figli, per troppo tempo abbiamo dato la caccia a malvagità antiche senza
preoccuparsi di quelle presenti, per troppo tempo abbiamo seguito il sentiero
della pace e non quello della guerra senza nessun risultato.
Ma questo è il passato, da oggi combatteremo
per unificare il mondo.
Il nostro primo passo sarà la distruzione del
confine che ci separa dalle terre centrali per poi distruggere quello del
Cord’hara, così le tre nazioni diventeranno un unico e immenso stato.
Possiamo guardare ad un giorno in cui potremo
condividere la gioia del
ricongiungimento se ne abbiamo io coraggio!!
E quella gioia
nascerà e si propagherà da qua, da oggi!!!-
- portate questo messaggio di pace fino ai
confini delle vostre regioni, perché la gente veda quale verità arde nei vostri
cuori-
Ciku era sconvolto, di cosa stava parlando e
poi non lo aveva mai visto parlare con tanta convinzione Claudio riprese a
parlare:
- non voglio più
sentir parlare di morti, là in mezzo a voi c’è il mio migliore amico – disse
indicando Ciku
- abbiamo
assistito alla morte di un nostro caro amico proprio tre settimane fa, da parte
di mani troppo assetate di sangue-
molti abbracciarono Ciku sussurrando
condoglianze e molti altri si misero a piangere, molti rivivevano nelle loro
menti momenti simili delle loro famiglie.
Tutti, passato il momento si ritirarono al
tavolo dei cibi e Claudio si avvicinò a
noi, Ciku era imbronciato e gli disse:
- perché hai
ritirato fuori la morte di George in questo contesto?-
-lo so che è spiacevole e mi dispiace, ma hai
visto le loro lacrime?
La mai politica porterà benessere a tutti
quanti-
Ciku riparlò dicendo:
- hai scoperto
qualcosa sulla morte di Gorge?-
Claudio rispose:
- cresci Ciku
sai bene che George si cacciava sempre nei guai, questa volta ci ha rimesso la
pelle.
In fondo ha rubato, qualcuno se ne doveva pur
accorgersene-
poi vedendo la faccia irritata di Ciku
aggiunse:
- solo perché le
persone a cui prendi degli oggetti sono morte da tempo non vuol dire che hai il
diritto di impossessartene.
Quelli che lo
hanno ucciso cercavano qualcosa che non hanno trovato e che lui non gli ha
rivelato- pensai che il discorso di Claudio non facesse una piega, anzi forse
era andata proprio così.
Mi accorsi che molte persone ci guardavano
disgustate a causa dei nostri vestiti
logori.
Così mandando
via l’imbarazzo dissi:
- ti prego di
perdonarci, spero che non avrai disonorato i tuoi occhi per i nostri vestiti.
Comunque io sono Michihiko,vengo dallo stesso paese di Ciku.-
gli occhi
dell’uomo viaggiarono su tutto il mio corpo facendomi arrossire.
–rimarrete qui
bella signora?-
il suo tono era autoritario ma declinai
l’offerta gentilmente sotto gli occhi attenti di Ciku dicendo:- ho altri
programmi grazie-
Ad un certo punto l’uomo mi spinse piano
addosso alla parete posò le mani sul mio fondoschiena e premette una gamba tra
le mie cosce dicendo in tono glaciale :
- cambiali-
gli dissi di
togliermi le mani di dosso mentre Ciku faceva altrettanto, Claudio si avvicinò
alla mia faccia e mi sussurrò:
- mi piaci,
penso che potrei anche innamorarmi di te-
gli ridissi di togliermi le mani di dosso e
vedendo che non eseguiva il mio ordine scatenai la mia ira appoggiandoli
l’unghia del pollice sotto l’attaccatura del collo e lentamente,… molto lentamente gli aprii la
carne.
Un rivolo di sangue uscì dalla carne aperta e
l’uomo aprì le braccia per il dolore arretrando di qualche passo.
Poi uscii di
corsa seguita da un Ciku colma di ira.