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Autore: michihiko91    01/08/2006    0 recensioni
è la prima stria che scivo quindi siate gentili, a presto
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Shippou
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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X° CAPITOLO

X° CAPITOLO

Era mattina ma ero ancora completamente stanca del giorno prima, sentii la pancia di Ciku appiccicata alla mia schiena: come avevo fatto a dormire in quella posizione così scomoda?

Poi lui mi sussurrò:

- buongiorno-

io mi girai e gli sorrisi imbarazzata cosa c’era preso come mai ora qualunque momento fosse i baci erano sempre i primi a comparire, dov’era finita la nostra amicizia e perché si era trasformata in quel qualcosa di più?

Fui riportata alla realtà dalla voce di Ciku:

- senti Michihiko io ti devo parlare…… devi sapere delle cose prima di intraprendere questo viaggio e dopo quello che ti dirò dovrai scegliere se continuare o No.

Devi sapere che per me non è la prima volta in questo posto.

Spesso venivo insieme a mia madre qua per cacciare spettri indesiderati e negli ultimi tempi prima del tuo compleanno sono venuto ad allenarmi al fine di proteggerti, ho conosciuto molte persone e alcune di cui ancora non mi fido, ho conosciuto ragazze che hanno cercato storie d’amore con me ma solo alcune ne hanno avuto il privilegio.

Conosco queste terre e questi paesi come se fossero le mie tasche, e mi dispiace ammetterlo ma anche meglio dell’epoca Sengoku.

Ma la cosa che mi preme di più dirti è che ci siamo cacciati nei guai, non ci saremo mai dovuti piacere a causa dei tuoi poteri, io sono disposto anche a fregarmene ma volevo che tu lo sapessi anche se non so a cosa andremo incontro.

Sono disposto a tutto ma devi esserlo anche tu… -

non capivo cosa stava dicendo,io non potevo avere dei poteri che avrebbero danneggiato le persone, non potevo più ascoltare queste baggianate così come un gesto spontaneo sigillai la sua bocca con le mie labbra, lo presi alla sprovvista perché reagì leccando le mie labbra solo dopo essersene reso conto.

Ad un tratto il mio stomaco brontolò, era due giorni che non mangiavamo.

Così Ciku si alzò mi prese per mano e mi portò in paese.

Ci fermammo solo davanti ad una casa massiccia costruita con pietre bianche di enormi dimensioni.

– questa è casa del mio amico Claudio, dentro ci sarà da mangiare per entrambi-

ci incamminammo per il viale fiorito, pensai che doveva essere una persona molto importante se abitava in una casa come quella.

Il giardino come la casa erano pieni di persone vestite molto elegantemente, così tanto che ci sentivamo al quanto fuori posto visto che i nostri vestiti erano pieni di fango e sangue, ma Ciku al contrario di me aveva un portamento che lo faceva sembrare come uno di loro, mi dispiaceva che mi avesse mentito per tutto quel tempo su dove andava quando non era al villaggio, ma vedermelo davanti toglieva ogni mio dubbio, era lui la persona che avevo cercato per tutta la mia vita.

Ad un certo punto Ciku mi lasciò per correre ad abbracciare un uomo che lo guardava con aria divertita, l’uomo era robusto, dai capelli e gli occhi castani, vispo, troppo vispo per i miei gusti, a dispetto della sua mole mi ero gia fatta l’idea che fosse incredibilmente veloce e scattante quando ce ne era bisogno, l’uomo era armato di tutto punto, dalla sua cintura pendevano diversi coltelli, ma la cosa che mi colpi di più furono le 6 lame unite tra loro a formare una mazza che pendevano sul suo fianco destro.

Ciku gli disse:

- vedo che non sei disposto a dividere la festa con qualcuno-

il sorriso dell’uomo scomparve e disse:

- non sono qua per divertirmi come invitato-.

Poi finalmente si accorse della mia presenza e disse:

-amico mio, è da maleducati non presentare la propria compagna ad un amico, soprattutto se la sua bellezza supera le altre donne nella sala-

ciku mi prese per mano e mi fece avanzare dicendo:

- Francesco, ti presento la mia amica Michihiko, viene dalle mie parti ed è per lei che mi sono allenato fino ad ora-

poi rivolto a me:

- Michihiko questo è Francesco Brand ma puoi chiamarlo Franci e puoi fidarti di lui-

, l’uomo si chinò e mi fece il baciamano, poi mi ridimenticò per tornare a parlare con Ciku:

- Claudio ha convocato tutti i custodi dei confini, ci vuole come guardie del corpo, non ha alcun senso ma le cose stanno cambiando, si parla di complotti con altri governi, ma io so che non è vero, conosco ogni piccola carogna di questo luogo……… guardandoti mi domando, ma dove ti sei conciato in quel modo??-

Ciku gli raccontò della foresta e dell’aiuto degli spiriti buoni per sconfiggere il quadrato.

Francesco gli disse che Daniel lo stava cercando e che sarebbe stato meglio se ci fosse andato presto.

Tutta la gente incominciò a entrare in casa e presto la casa fu piena, ma anche in mezzo a quella folla mi sentivo estremamente sola, c’era sempre la sensazione che tutto quello che succedeva fosse legato in un qualche modo alle morti dello zio e della nonna, la mia mente stava rivivendo tutto……… Seguii Ciku che si incamminava verso una tavola tutta imbandita.

Mi riempii il piatto di salsicce, cotolette e zuppe di diverse fatture.

Ci fermammo alla parete per mangiare……… poi Ciku mi chiese di andargli a prendere un pezzo di formaggio, che gli portai ma che butto per terra dicendomi che lui odiava il formaggio.

Era impazzito??

Mi chiedeva il formaggio e poi lo buttava?

Vedendo la mia faccia sbalordita mi disse:

- non ti girare, ci sono due uomini che ci fissano, ti ho mandata a prendere il formaggio per capire chi guardavano e loro, non ti hanno staccato gli occhi di dosso. Ti stanno sorvegliando-

gli sorrisi e dissi:

- Ciku non preoccuparti, il quadrato è stato sconfitto, siamo al sicuro adesso, forse ci guardano perché non ci conoscono.-

Ciku mi attirò a se visibilmente incavolato e mi ringhiò contro:

- HO UCCISO OGGI PER SALVARTI, NON SONO BEN DISPOSTO A RIFARLO, MI FACCIO DEL MALE PER TE E NON VOGLIO CORRERE PERICOLI, INTESI??-

non riuscivo a capirlo e una rabbia incontrollabile salì in me e gli dissi:

- senti pallino, oggi se continui così mi fai veramente incavolare non sono una cacchina da pesticciare a tuo piacimento, e ti ricordo che quella che rischia sono io, non tu. Abbassa la cresta o sarei capace di farti ritrovare dalla parte opposta del coltello.-

lui riparlò e mi disse:

- non sei nulla per me perciò smettila di parlarmi così-

continuammo a mangiare senza guardarci e comportandoci come due perfetti estranei.

Ad un certo punto tutti si girarono, era arrivato Claudio, era basso e grasso, moro e baffuto, vestito di bianco e d’oro.

Salito sul palco salutò Ciku e cominciò a parlare:

- signore e signori oggi ho accettato la carica di primo consigliere delle terre d’occidente, per troppo tempo abbiamo guardato al passato e non al futuro dei nostri figli, per troppo tempo abbiamo dato la caccia a malvagità antiche senza preoccuparsi di quelle presenti, per troppo tempo abbiamo seguito il sentiero della pace e non quello della guerra senza nessun risultato.

Ma questo è il passato, da oggi combatteremo per unificare il mondo.

Il nostro primo passo sarà la distruzione del confine che ci separa dalle terre centrali per poi distruggere quello del Cord’hara, così le tre nazioni diventeranno un unico e immenso stato.

Possiamo guardare ad un giorno in cui potremo condividere la gioia del ricongiungimento se ne abbiamo io coraggio!!

E quella gioia nascerà e si propagherà da qua, da oggi!!!-

- portate questo messaggio di pace fino ai confini delle vostre regioni, perché la gente veda quale verità arde nei vostri cuori-

Ciku era sconvolto, di cosa stava parlando e poi non lo aveva mai visto parlare con tanta convinzione Claudio riprese a parlare:

- non voglio più sentir parlare di morti, là in mezzo a voi c’è il mio migliore amico – disse indicando Ciku

- abbiamo assistito alla morte di un nostro caro amico proprio tre settimane fa, da parte di mani troppo assetate di sangue-

molti abbracciarono Ciku sussurrando condoglianze e molti altri si misero a piangere, molti rivivevano nelle loro menti momenti simili delle loro famiglie.

Tutti, passato il momento si ritirarono al tavolo dei cibi e Claudio si avvicinò a noi, Ciku era imbronciato e gli disse:

- perché hai ritirato fuori la morte di George in questo contesto?-

-lo so che è spiacevole e mi dispiace, ma hai visto le loro lacrime?

La mai politica porterà benessere a tutti quanti-

Ciku riparlò dicendo:

- hai scoperto qualcosa sulla morte di Gorge?-

Claudio rispose:

- cresci Ciku sai bene che George si cacciava sempre nei guai, questa volta ci ha rimesso la pelle.

In fondo ha rubato, qualcuno se ne doveva pur accorgersene-

poi vedendo la faccia irritata di Ciku aggiunse:

- solo perché le persone a cui prendi degli oggetti sono morte da tempo non vuol dire che hai il diritto di impossessartene.

Quelli che lo hanno ucciso cercavano qualcosa che non hanno trovato e che lui non gli ha rivelato- pensai che il discorso di Claudio non facesse una piega, anzi forse era andata proprio così.

Mi accorsi che molte persone ci guardavano disgustate a causa dei nostri vestiti logori.

Così mandando via l’imbarazzo dissi:

- ti prego di perdonarci, spero che non avrai disonorato i tuoi occhi per i nostri vestiti. Comunque io sono Michihiko,vengo dallo stesso paese di Ciku.-

gli occhi dell’uomo viaggiarono su tutto il mio corpo facendomi arrossire.

–rimarrete qui bella signora?-

il suo tono era autoritario ma declinai l’offerta gentilmente sotto gli occhi attenti di Ciku dicendo:- ho altri programmi grazie-

Ad un certo punto l’uomo mi spinse piano addosso alla parete posò le mani sul mio fondoschiena e premette una gamba tra le mie cosce dicendo in tono glaciale :

- cambiali-

gli dissi di togliermi le mani di dosso mentre Ciku faceva altrettanto, Claudio si avvicinò alla mia faccia e mi sussurrò:

- mi piaci, penso che potrei anche innamorarmi di te-

gli ridissi di togliermi le mani di dosso e vedendo che non eseguiva il mio ordine scatenai la mia ira appoggiandoli l’unghia del pollice sotto l’attaccatura del collo e lentamente,… molto lentamente gli aprii la carne.

Un rivolo di sangue uscì dalla carne aperta e l’uomo aprì le braccia per il dolore arretrando di qualche passo.

Poi uscii di corsa seguita da un Ciku colma di ira.

  
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