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Autore: janisrose    13/12/2011    2 recensioni
Un libro recuperato dal mare e due amori intrecciati e celati in una ciurma, un segreto tenuto nascosto per millenni sta per essere trapelato. una storia di magia e mistero. Spero di entusiasmarvi leggete e fatemi sapere :)
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte Nami si addormentò per terra lasciandosi cadere a peso morto sul pavimento freddo e scuro trasportata dal sonno che l'aveva assalita, fu una notte senza sogni, solo il suo respiro regolare e i suoi occhi chiusi che continuavano a muoversi impercettibilmente sotto le palpebre.

Quando si svegliò la luce intensa che entrava dalla finestra le oscurò per un momento la vista così da farle appoggiare un braccio sul viso, gli occhi le bruciavano terribilmente e un forte mal di testa le impediva di aprirli completamente. Se li sfregò appena cercando di togliersi quella voglia di ritornare a dormire serenamente sul pavimento della Sunny ma una voce all'improvviso la fece destare da quell'intento

"cos'è la bella addormentata ha mirato male il bersaglio oppure quel damerino del cuoco quando ti ha portata in braccio dopo una focosa notte di fuoco ha calcolato male e ti ha lasciato cadere?!" ecco.. quelle solite frasi che proprio lui le rivolgeva le mandavano in bestia il cervello, come osava dirle che era andata a letto con Sanji?!?! ma comunque la sfida, gliel'aveva lanciata, non poteva ritirarsi così facilmente

"non sono affari tuoi mi sembra cos'è ti sei perso come al solito? devi andare in bagno?" sentendo sfotterlo senza alcun ritegno Zoro digrignò i denti dalla rabbia, non sentendolo più parlare Nami alzò troppo velocemente il viso ma una forte nausea la pervase facendole appoggiare una mano sulla bocca per attenuarla almeno un po', Zoro se ne accorse e alzando un sopracciglio sorpreso fissò la navigatrice ancora adagiata a terra

"allora? cosa fai per terra!" chiese seriamente preoccupato, non gli era sembrato che la sera prima avessero festeggiato più del dovuto, quindi non poteva essersi ubriacata e avere la sbornia del giorno dopo. Nami si spazientì sentendo lo spadaccino invadere la sua privacy più del dovuto quindi fissandolo negli occhi gli disse più sicura che mai

"non sono affari tuoi mi sembra! lasciami in pace! sono solo un po' stanca!" disse rivolgendosi a lui più astiosa che mai ma sembrò che Zoro non se ne fosse minimamente accorto dato che la guardò ancora più intensamente di prima

"allora alzati!" sapeva che la navigatrice non era nelle sue piene forze ma provò comunque a vedere se riusciva ad alzarsi, gli era sempre piaciuto sfidare quella ragazzina anche per minime cose

"come sei fastidioso sta mattina! ecco sei contento?" ma la sua voce la tradì quando alzandosi le gambe la tradirono tremando fortemente e facendola ondeggiare sul posto, non fosse stato per Zoro sarebbe di nuovo a terra. Infatti il ragazzo appena vide che l'amica chiuse gli occhi per il capogiro prontamente l'afferrò per le braccia attirandola a se'

"non dirmi di stare contento quando vedo un'amica star male! capito?!" la stretta si fece più forte e il suo sguardo per un momento divenne più intenso lasciandola completamente spiazzata

"non volevo dire questo.." disse Nami mordendosi il labbro inferiore, un forte calore si formò sul punto il cui Zoro stringeva la parte del braccio, ma non le faceva male, era solo per non farla scappare, e Zoro era un maestro nel farlo.

"ora lasciami Zoro! so' camminare da sola!" disse divincolandosi dalla presa ferrea del ragazzo sopra di lei ma lo spadaccino quella mattina non aveva assolutamente intenzione di ascoltarla dato che il suo corpo non accennava ad allontanarsi da lei.

"prima siediti!" la sua voce in quel momento le sembrò dannatamente morbida e rassicurante e sentire il suo alito caldo sfiorarle il viso le sembrò di svenire un'altra volta. Da quando Zoro le sembrava così maledettamente attraente. Lentamente la condusse verso il letto della navigatrice non lasciandola mai e quando si assicurò che Nami fosse seduta poté rilassarsi. Nami lo guardò per tutto il tempo chiudendo l'unico occhio e incrociando le braccia al petto, forse pensando al da farsi

"fino a quando pensi di tenermi chiusa qui?!" chiese con una punta di sarcasmo nella voce

"fino a quando riprenderai un po' di colore in viso! sei pallida! forse dovrei chiamare Chopper!" disse alzando il viso verso la porta d'uscita

"no! non ce n'è bisogno! sto benissimo!" esclamò invece Nami stringendo i pugni sulle ginocchia, Zoro la guardò cercando di farle capire quanto la sua frase fosse sciocca e stupida

"non fare l'ingenua a mala pena riesci a tenere gli occhi aperti! si può sapere cosa hai fatto ieri sera?" chiese cercando di capire come aveva fatto a ridursi così, Nami a quel punto cercò di ricordare cosa aveva fatto o dove era stata ma un buio totale aleggiava nella sua mente, una nuova fitta la colpì forte alla testa.

"non ricordo.." rispose infine tristemente, abbassando lo sguardo e guardando i pantaloni di jeans che quel giorno portava

"ti vado a prendere qualcosa da mangiare, forse hai solo un calo di zuccheri" Nami si sorprese non poco di quella affermazione così nuova ed estranea dello spadaccino

"non credevo fossi diventato un gentiluomo in questi due anni, forse dovrei saperne qualcosa di più!" disse sarcastica e Zoro la fulminò con lo sguardo prima di varcare la soglia della porta

"non dire sciocchezze! se ti muovi ti verrò a prendere ovunque tu sia costi quel che costi!" affermò prima di chiudersi la porta alle spalle, Nami a quel punto si buttò esausta sul letto a braccia aperte inspirando l'intenso profumo delle lenzuola pulite e profumate, ma nell'aria sentì anche qualcosa di diverso rispetto a quello che sentiva sempre nella sua stanza, un odore particolare, un misto di metallo e rum, e lo sentiva anche dannatamente vicino, si voltò lentamente alla sua sinistra dove Zoro poco prima l'aveva dolcemente afferrata, si annusò la spalla sentendo forte il suo odore imprimerla e prenderla completamente. Chiuse gli occhi solo per un momento lasciandosi trasportare da quell'aroma che la portò nel mondo dei sogni.

Aprì gli occhi e il legno scuro sopra di se' le invase la vista completamente, nell'aria sentiva anche un vago odore di dolce e salato, alzò una mano osservandola lentamente, non ricordava di avere mai avuto una pelle così bianca e immacolata, se la ricordava ambrata, colorata o tatuata ma mai così immacolata. Voltò il viso di lato vedendo il tavolino al centro della stanza imbandito di prelibatezze, sentì una grande fame invaderle lo stomaco e scattando in piedi come un felino si catapultò al cibo che chiedeva solo di essere mangiato. Prima assaporò una brioche calda alla cioccolata poi mandò giù tutto d'un fiato una tazza fumante di caffè amaro per finire con un pasticcino alla frutta. Si leccò le labbra dai residui di cibo e sorridendo si lisciò le mani sul ventre piatto e nudo constatando che finalmente non aveva più i crampi allo stomaco. Si guardò intorno osservando l'intera stanza da capo a piedi quando la sua attenzione si spostò a terra, vedendo qualcosa che le era mancato da molto tempo. Prendendolo in mano sentì la punta delle dita formicolare intensamente, uno spicchio di luna argentata spiccava sulla copertina e il suo odore sapeva di mare blu, era grande e spesso e appoggiandolo sul ventre per il peso lo accarezzò per poi abbracciarlo. Alcune ciocche di capelli le ricaddero in avanti e prendendone una in mano l'annusò, sapeva di amaro e di dolce, sapeva di arancione e sole e libertà...

"Nami che ci fai ancora li in camera!! vieni fuori dai!!" risate e urla si scagliarono all'esterno di quella dimora attirando la sua attenzione, decise che avrebbe seguito quel consiglio appoggiando prima il suo libro sul tavolino di legno. Prima di uscire però si sarebbe cambiata togliendosi quei fastidiosi pantaloni e quello straccio che portava per coprirsi il seno, avvicinandosi a quell'armadio che credeva sarebbe servito a qualcosa. Aprendolo infatti poté constatare che effettivamente a qualcosa poteva servirle.

Nami Onda

Quei due nomi le ronzavano perennemente nella testa, ma con la vista di quei vestiti si dimenticò subito del fatto, erano tutti quasi molto comodi e molti dei quali erano pantaloni e maglie poi spostando una maglietta gialla corta i suoi occhi si illuminarono alla vista di un vestito lilla che era particolarmente bello e grazioso. Metteva in bella vista ma non troppo il petto e scopriva quasi completamente le gambe, proprio come piacevano a lei. Indossatolo uscì finalmente all'aria aperta, guardandosi intorno la prima cosa che vide fu uno scheletro passarle accanto come niente fosse, tranquillo e vestito con pantaloni a fiori

"signorina Nami, posso gentilmente vedere le sue mutandine quest'oggi?" chiese probabilmente rivolgendosi a lei, la ragazza lo guardò alzando il volto, in quei pochi minuti in cui i suoi occhi videro i bulbi vuoti dello scheletro nessuno parlò e un'aria gelida si formò, la sentì chiaramente anche Brook.

"signorina Nami" sentì lo scheletro sussurrando ma girando i tacchi decise di ignorarlo cercando qualcos'altro di interessante, lo scheletro dal canto suo non perse di vista la ragazza vedendola allontanarsi nella parte superiore della nave attraversando le scale con le sue lunghe gambe.

Il pavimento di legno su cui camminava sembrava duro e invalicabile, come se nulla potesse scalfirlo, sentiva ogni cellula e organismo sotto di lei e sopra di lei, sentiva gli animali nel mare nuotare liberamente e gli uccelli cantare per il cielo. Sospirò chiudendo gli occhi lasciandosi trasportare da tutti quei suoni, si appoggiò al parapetto cercando un qualche segno di una delle sue vite passate, un qualcosa che potesse riaffiorare dal lontano tempo.

"allora ti sei svegliata!" si voltò di scatto colta in fragrante in uno dei suoi momenti più intimi, guardando dietro di lei la figura più splendida di uomo che avesse mai visto. Di re, di maghi, di spiriti, di umani ne aveva visti molti bellissimi, affascinanti, ma quello che le si presentava davanti li batteva tutti in tutti i fronti

"perché mi fissi così?" chiese Zoro osservando lo sguardo alquanto strano e alieno della sua amica, vide anche il leggero vestito che indossava quel giorno, di solito metteva la parte superiore del costume abbinato ai suoi inseparabili jeans, quel giorno portava un vestito che non aveva mai visto. La vide guardarlo attentamente, cosa che non aveva mai fatto e avvicinarsi lentamente fino ad arrivare sotto di lui a pochi centimetri di distanza, i loro corpi erano se non attaccati ci andavano molto vicino. Zoro sbarrò gli occhi avvertendola così vicina, però qualcosa non quadrava, non sentiva come di consueto il suo odore di mandarino sentiva qualcos altro.. di estraneo.

"Nami ti senti bene?" quella che aveva davanti era sicuramente Nami, i suoi lunghi capelli arancioni si erano impiantati bene nella sua mente da quando l'aveva rivista e i suoi occhi marroni dolci e arrabbiati che facevano costantemente parte della sua vita erano li davanti a lui.

Sobbalzò quando sentì la piccola mano bianca di Nami appoggiarsi sul suo petto scoperto

"c-che fai?" il leggero rossore che invase il viso di quell'uomo fece sorridere la ragazza sentendo i sentimenti trapelare dal suo corpo, quel ragazzo provava qualcosa per l'involucro. Sentendosi imbarazzato per quella troppa vicinanza spostò l'attenzione verso il basso cercando per lo meno di formulare una frase sensata

"sei scalza" riuscì solo a dire vedendo i piedi nudi della ragazza davanti a lui, lei sorridendogli lo prese dalle spalle alzandosi sulle punte e sfiorandogli delicatamente le labbra contro le sue. Zoro sbarrò gli occhi per quel gesto inaspettato e che mai avrebbe dato per scontato, soprattutto con uno come lui. La sentì muoversi lentamente sulle sue labbra bollenti ma lui immobile non rispondeva. Quando si staccò sospirando contro il suo viso disse guardandolo

"sei così buono" Zoro non sapeva assolutamente come comportarsi, nella sua vita non aveva avuto molte esperienze in genere e le uniche non le ricordava dato che quando era stato con donne che neanche conosceva era completamente sbronzo, ma questo andava ben oltre una scappatella di una notte e via, qui si parlava di un'amicizia..

Ma prima che potesse solo replicare Nami se ne stava già andando voltantogli le spalle e andandosene verso il ponte della nave

"ci rivedremo" disse soltanto voltandosi un'ultima volta, un ultimo sorriso, un'ultima occhiata lanciatogli addosso, un'ondata di freddo lo pervase vedendo quel viso completamente diverso, che non le apparteneva, si grattò il capo cercando di visualizzare il contatto che avevano avuto poco prima, perché era stato solo un semplice contatto, non un vero bacio... questo Zoro pensava voltandosi e incamminandosi verso la palestra della nave.

"stupida mocciosa" disse digrignando i denti in un gesto impulsivo mentre tutti si voltarono verso di lui guardandolo stranamente. Avrebbe parlato con Nami più tardi, si ripromise facendo grandi passi e fissando la sua meta in alto.

Sentiva urgente il bisogno di sentire l'acqua scorrerle addosso, di spalmarsi con i suoi olii profumati l'intero corpo e di nuovo sentire l'odore familiare della sua pelle non quella dell'involucro. Attraversò l'intero ponte di terra e avvicinandosi verso quello che sperava fosse un luogo dove potesse lavarsi restò decisamente stupita nel vedere quella stanza così elegante e ben curata, aveva spesse mattonelle ad adornarla e una vasca larga e ben proporzionata al centro della stanza, si rilassò completamente avanzando verso di essa

"Nami-sannn ti aiuto io a lavarti mia splendida ninfa!" si sentì urlare alle spalle, un Sanji urlante infatti stava catapultandosi verso la rossa senza esitazioni, la ragazza senza neanche voltarsi anzi sentendo così fastidiosa quella voce decise di ignorarla sbattendo con forza la porta del bagno. Sanji irrimediabilmente si spiccicò all'esterno cadendo e molti cuoricini a svolazzargli sul viso.

Togliendosi delicatamente le spalline del vestito e lasciandolo scivolare attraverso il suo corpo si avvicinò al grande specchio di vetro che rifletteva soave la sua immagine.

"così tu saresti Nami, sei più bella dell'ultima.." disse sussurrando per poi dirigersi all'interno della vasca di acqua bollente e bolle di sapone, il suo corpo si rilassò al contatto con l'acqua e appoggito il capo sul bordo chiuse gli occhi lasciandosi trasportare da quell'atmosfera.

Aprì gli occhi trovandosi completamente immersa nell'acqua, sentiva tutto il suo corpo pesante e caldo, si alzò a fatica appoggiandosi al bordo e osservando l'interno del bagno della Sunny, si ricordava solo dell'odore familiare di Zoro e il letto della sua stanza comodissimo. Uscì trasportando con se alcune goccioline d'acqua e bagnando il pavimento del bagno con i piedi; a terra un vestito lilla che ricordava di aver comprato all'arcipelago Saboudy prima di partire per l'isola degli uomini-pesce, ma non ricordava di averlo mai indossato, allora perché stava li?! Opressa da questi pensieri si asciugò in poco tempoi capelli lasciandoli umidi e, anche se non era il suo tipo, si mise il vetsito lilla che era per terra, solo per raggiungere la camera e appropriarsi dei suoi comodi pantaloni. Quando uscì dal bagno il tramonto era evidente sull'orizzonte del mare, un cielo arancione e rosso sembrava che prendeva vita dalla terra e i suoi occhi per un momento rimasero sorpresi dalla bellezza del creato. Non capiva più niente, la confusione più totale impadroniva la sua mente e riuscì solo a dire poche parole

"ma quanto ho dormito?"

  
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