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Autore: Girasolefelicissimo    13/12/2011    5 recensioni
-Ora hai paura di me?- 
Amaimon sapeva già che lei avrebbe risposto di si e che quindi non l'avrebbe più rivista, Questa cosa rendeva triste Amaimon, Aveva trovato un essere umano che non aveva paura di lui e questa cosa lo rendeva "Felice"
-Non proprio, sono solo un po sotto shock ma non ho paura di te. sono Atea, La storia di Demoni ecc. Io non le conosco, e forse perciò non ho paura di te. Poi.. A me non sembri malvagio-
-Io lo sono! Io sono Malvagio! Potrei farti del male in qualunque momento-
-Tu.. Vuoi farmi del male?- gli chiese dolcemente
-No, non ne avrei motivo, non mi hai mai fatto arrabbiare o altre cose del genere- 
-Allora, non ho paura di te, Io mi fido di te- 
Amaimon dopo aver sentito queste parole rimase sbalordito, Tutte le persone che fossero a conoscenza che lui fosse un demone, per di più
uno degli 8 Re di Ghenna, erano fuggiti o chiedevano pietà. Ma nessuno, intendo nessuno aveva mai detto che non aveva paura di lui dopo aver saputo ciò...
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amaimon, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il lato tenero di Amaimon.'
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E giorno. Natalie aveva riposato bene e questo solo grazie ad Amaimon.
Quando si svegliò Amaimon era ancora lì, però non come si erano addormentati, la abbracciava da dietro.
Natalie si accorse che Amaimon era in mutande, probabilmente mentre dormiva si sarà cambiato, dato che prima di farla dormire con la forza, era vestito.  Questa cosa la metteva in imbarazzo.
-Ehm.. Amaimon.. Scusami ehm..- Era imbarazzata, non riusciva a parlare, quindi incominciò a dargli dei colpetti sulle mani. Amaimon si svegliò e si sedette con le gambe incrociate affianco a lei.
-Hai dormito bene?- Gli chiese con tranquillità.
-Eh, si-
-Bene!- Si alzò e si diresse verso la sedia dove aveva poggiato i suoi vestiti, mentre si stava vestendo ogni tanto guardava Natalie.
-Tu non ti vesti?-  Questa domanda la fece imbarazzare parecchio.
-Eh, ecco, si, mi cambierò d'abito, quando te ne sarai andato- Balbettò. Non riusciva a guardarlo in faccia, quindi si girò da un altra parte. Vedere un ragazzo a torso nudo l'aveva "Eccitata".
-E perchè?-
-Bhe, ecco...- Cercò di coprirsi con la coperta e abbassò lo sguardo.
-Io sono una ragazza e tu un ragazzo..- Disse sottovoce. Amaimon capì subito e quindi uscì dalla finestra.
-Per fortuna..- Si sentì sollevata.
-Però... e davvero sexy..- Si blocco e si diede piccoli schiaffetti sul viso
-Ma che vai pensando Natalie! Certe cose non sono da te!!- Si cambiò, preparò la cartella e si diresse a scuola ancora rossa in viso. 
Giunta in classe Il professore chiese agli alunni di consegnargli i compiti che dovevano fare per casa.
-Oh no..- Natalie ieri sera è stata costretta ad addormentarsi con Amaimon, quindi non ha potuto nè scrivere il compito nè aveva studiato. 
Quando il professore passo per ritirare il compito vide che Natalie era "Disarmata"
-Allora signorina Rooney, che fine ha fatto il suo compito?- Chiese infuriato il professore.
-Ecco... Non l'ho fatto- Disse preparandosi ad una severa punizione.
Il professore sospirò.
-Dato che è la prima e spero unica volta.. Posso chiudere un occhio, se verrà all'interrogazione- Il professore era sicuro che non ci fosse stato bisogno di mandarla, dal preside dato che era una studente modello che studiava sempre, ma lei non aveva neanche studiato.
-Ecco.. Non ho studiato- Il professore guardò male Natalie.
-Mi dispiace Signorina Rooney ma dovrò metterle una nota- Natalie rimase sconvolta, in tutti questi anni non aveva mai preso una nota ne era stata mandata dal preside.
Il professore scrisse la nota e gli disse di andare dal preside per far avvertire casa.
Natalie era infuriata, per colpa di Amaimon aveva preso una nota, ed ora e stata mandata dal preside per avvertire casa e dopo ciò sarebbe stata sicuramente sgridata dai suoi genitori. 
Era giunta davanti alla porta del preside.
-Bene.. Benvenuti all'Inferno- Bussò. 
-Avanti- Aprì la porta e trovò il preside seduto alla scrivania con una penna in mano.
-Oh, signorina Rooney, come mai qui?- Rimase ferma sull'entrata, non aveva il coraggio di parlare.
Gli fece segno di accomodarsi sulla sedia. Chiuse la porte e si sedette.
-Cosa la porta qui?- Natalie gli consegnò il foglio restando in silenzio. Il Preside gli dette un occhiata e la guardò sbalordito.
-Non ha svolto i compiti? Lei signorina Rooney, che è uno studente modello? Posso chiedergli del perche non li ha svolti?- Chiese incuriosito, lui già sapeva del perchè.
Sapeva che Amaimon l'aveva costretta a dormire contro il suo volere. Voleva vedere se riusciva a trovare una scusa.
-Ed ora che gli dico? Non posso dirgli che un demone mi ha costretta a dormire perche era "preoccupato" per me! Mi manderebbe da uno psicologo- Pensò. Non riusciva ad elaborare una scusa, lei e le bugie erano 2 cose troppo differenti. Mephisto notò che la ragazza era nel panico.
-Mi dispiace signorina, la legge e uguale per tutti, ora chiamerò i suoi genitori- Il Preside chiamò a casa della ragazza.
Mentre Mephisto parlava al telefono con la madre della ragazza, Natalie notò che qualcuno era arrampicato sulla finestra. Era Amaimon. Natalie rimase paralizzata. 
-Oh, porca paletta che ci fa Amaimon li!!?- Natalie fece segno ad Amaimon di andarsene, il ragazzo non capiva. Appena finita la telefonata, il Preside notò che Natalie faceva dei segni alla finestra.
-Cosa sta facendo?- Non sapeva che dire, era paralizzata..
-....Lasci stare può anche andarsene adesso- Gli sorrise.
Natalie non disse parola, se ne andò e basta.
Dopo nell'ora di stacco, Natalie era  voluta rimanere in classe, se avrebbe incontrato Amaimon, lo avrebbe abbuffato di parole.
Natalie stava per tornarsene a casa, non aveva incontrato Amaimon per tutto il giorno e sperava di non incontrarlo mai più. Mentre camminava per la strada notò che qualcuno stava seduto su un lampione.
Appena lo vide accelerò il passo. Gli bastò uno sguardo per capire che quella persona fosse Amaimon. Amaimon scese dal lampione e la chiamò.
-Natalie!- Lei non si voltò, e continuò a camminare.
Amaimon s'infurio, non gli piaceva essere ignorato quindi la raggiunse e la prese in braccio.
-Kyaa! Lasciami andare- Incominciò ad urlare e tentava di fargli lasciare la presa con qualche pizzicotto ma lui non si faceva per niente male.
Erano giunti su una collina, la stessa in cui Amaimon aveva dimostrato a lei che era un Demone. Poggiò la ragazza per terra.
-PERCHE MI HAI PORTATA QUI!- Era Infuriata la sua calma era esplosa.
-Oggi non ci siamo incontrati e poi mi hai evitato quando ti ho chiamato- Gli disse con tono leggermente infuriato pronunciando l'ultima frase.
-Non m'importa io con te non ci voglio più avere a che fare!-
-E perche?-
-Mi hai fatto prendere una nota e sono stata richiamata dal preside!-
-E allora?-
-Allora un corno! Io non ho mai preso una nota! Ne stata mandata dal preside ed ora il mio Courriculum e rovinato! Mi ritroverò in mezzo ad una strada, e morirò al freddo senza vita e i cani mangeranno il mio corpo rinsecchito!! Ed e solo colpa tua!- 
Amaimon la guardò instranito. Estrasse una cosa dalla tasca, la prese in mano e si dirisse verso Natalie. Gli afferrò la mano, gliela aprì e gli poggiò l'oggetto che aveva in tasca.
Era un anello, un anello fatto con una margherita. Natalie lo guardò, ma era ancora infuriata e quindi presa dalla rabbia glielo lanciò in faccia, Amaimon rimase immobile e la guardò male.
-Non lo voglio il tuo stupido anello, fa schifo e mi fai schifo pure tu! Non voglio più rivederti!! Riportami a casa e basta!!-
Ci fù un attimo di silenzio tra i due, Amaimon tratteneva la rabbia, voleva farle del male, ma non riusciva a muoversi, qualcosa gli faceva male. Quindi la prese in braccio e la riportò a casa.
-Quindi questo è un addio?- 
-Si!- Gli sbatte la finestra in faccia. Amaimon a sentire queste parole ne fu addolorato e quindi se nè andò.
Natalie si cambiò e mise il pigiama, si mise nel letto e si addormentò ma dentro di lei.. Qualcosa non andava.
Amaimon invece andò da Mephisto.
-Aniue, mi fa male-
-Mhm? Cosa? Sei ferito?-
-No, qui- Amaimon indicava lo stomaco.
-E come mai?-
-Mi faceva male quando lei ha rifiutato il mio regalo, volevo picchiarla ma non riuscivo a muovermi, era come se qualcuno mi stesse mantenendo-
-Forse non riuscivi a picchiarla perche la Ami?-
-Che significa Ami?- Amaimon non conosceva le "Usanze" Umane.
-Ami dal verbo Amare, nonchè un sentimento che si prova verso una persona in cui si nutre un certo affetto e di solito quando ami una persona non riescia farle del male- Spiegò con naturalezza Mephisto.
-Quindi, io amo Natalie?- 
-Tu la ami?-
-Bho-
-Come bho? Se non la sai tu come posso saperlo io!-
-Tu sei mio fratello dovresti saperlo se la amo o no- Mephisto non ne poteva più di ascoltare le idiozie del fratello.
-Comunque, tu vuoi farti "Perdonare" Giusto?- Disse esasperato.
-Si come faccio a farmi "Perdonare"?-
-Che ne so.. Fa una ricerca sulle donne, ciò che gli piace, eccetera.-
-Mmm.. Ok- Amaimon decise di recarsi in biblioteca, per fare delle ricerche.
 
Natalie non aveva voglia di andare a scuola, perciò decise di rimanere a casa mentre i suoi genitori andavano a lavoro. Si preparò la colazione e sentì bussare alla finestra.
-Com'è possibile che bussino alla finestra? 'Sto al secondo piano- Pensò tra se e se.
Aprì la finestra e sorpresa delle sorprese era Amaimon, con in mano una scatola di cioccolatini e uno mazzo di rose.
-Questi sono per te- Gli porse la scatola. Entrò nella casa e cercò un vaso per i fiori. Quando lo trovò, lo riempii d'acqua e immerse i fiori.
-Vabbè almeno ha portato i cioccolatini- Ma appena aprii la scatola.. Ne trovò solo uno di cioccolatino, in una confezione da 30 pezzi ne ritrovò solo uno. E inutile dire che ci rimase male.
-Scusa e i cioccolatini?- Gli domandò.
-Avevo fame. Però vedi te ne ho rimasto uno- Disse con nonchalance. Natalie non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere. Amaimon la guardò con sguardo serio.
-Perche ridi?- Natalie smise di ridere, ma gli scappava ancora qualche risata.
-Perche mi hai "Regalato" dei cioccolatini e dei fiori?-
-Volevo farmi perdonare-
-Bhè non è molto per farsi perdonare-
-Però ho un altro regalo per te- Amaimon si inginocchiò difronte a lei e incominciò a cantare 'O Sole mio, in maniera più stonata che mai, sembrava un gatto che moriva in una lenta agonia.
E quando sbagliava la pronuncia ricominciava d'accapo. Natalie si tappò le orecchie.
-Ti prego, ti prego basta! Ti scongiuro! Smettila!- Aveva una voce stridula, così stridula che fece spaccare il vaso in cui aveva posato il mazzo di rose.
-Quindi mi perdoni?-
-Si, va bene ti perdono. Dopo tutto, è il pensiero che conta, no?-
-
Anche se poteva risparmiarselo..- Pensò. 
Amaimon sorrise e l'abbracciò, non sentiva più quel dolore al cuore. Si sentiva felice...
 
 
 
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Mi sa che di questi tempi non ho più voglia di scrivere e perciò scrivo capitolo Minuscoli. Sinceramente mi sa che ho reso Natalie peggio di Cody (Di Zack e Cody al ponte di comando)
 
"allora un corno! Io non ho mai preso una nota! ne stata mandata dal preside ed ora il mio Corriculum e rovinato! mi ritroverò in mezzo ad una strada, e morirò al freddo
 senza vita e i cani mangeranno il mio corpo rinsecchito!! Ed e solo colpa tua!" 
 
*Trool face* Ho esagerato, ma in quel momento stavo guardano Zack e Cody ù.ù 
Riguardo ad Amaimon sono schiattata dal ridere nel immaginarmelo che canto 'O Sole mio.. XD  
Ah e visto che ci sono vorrei ringraziare delle persone:
 
naotop4 che ha messo tra i preferiti la mia storia
 
deidara_love_artist Che la segue
 
*Sigh* sapere che queste due seguono in particolare le mie storie mi viene voglia di ringraziarle.. Non so perchè, bhò..
Ah, e naturalmente ringrazio anche tutti quelli che hanno recensito! 

Aloha!
Alòhà, al prossimo Capitolo! E come al solito Recensiteee!!!
   
 
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