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Autore: Alessandra S    13/12/2011    1 recensioni
Adele non ci credeva più all'amore, disillusa.
Obbligata a una vita che non voleva.
Aveva smesso di cercare il principe azzurro da tempo.
Aveva smesso di fare l'amore con amore da tempo.
Ma un giorno tutto cambiò.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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I'm on the road to love

Capitolo 13 (paradise)

 

Nicholas

 

Mentre mi raccontava di quella notte sentivo il suo corpo tremare sotto le mie braccia.

La paura gli rigava il volto e io avrei voluto non avergli fatto quella domanda.

Sentivo il cuore spezzarsi ad ogni parola.

Quando vidi quel sorriso triste incrinare le sue labbra alla fine del racconto mi sentii terribilmente colpevole.

Rimanemmo in silenzio e la notte ci scivolò tra le mani.

Chiuse gli occhi verso le tre e cadde in un sonno profondo.

Avevo paura di perderla, una paura tremenda di non essere abbastanza per lei.

Posai le mie labbra sulle sue palpebre e scivolai nell'incoscienza, mi addormentai con il mio angelo tra le braccia.

 

Adele

 

Lui era un mistero per me.

Mi amava, questa era l'unica certezza.

Non sapevo chi era, sapevo solo il suo nome e questo m'inquietava.

Abitava in una villa da solo, senza genitori o fratelli, ma veniva ancora a scuola.

C'era qualcosa che non mi quadrava in lui, c'era qualcosa che mi metteva paura ma, quando mi teneva stretta tra le sue braccia, non ci pensavo.

Aveva un buon profumo, genuino, di legno e polvere.

Mi ricordava l'odore della casa in campagna dei miei nonni e mi faceva sentire protetta.

Mi addormentai tra le sue braccia, quando riaprii gli occhi l'alba rosata illuminava tutto donando sfumature violette ad ogni cosa.

Sorrisi, pensando che oggi non avevo voglia di andare a scuola ma volevo rimanere così, stretta tra le sue braccia per sempre.

Lui era già sveglio, guardava fuori dal finestrino.

Alzai la testa per guardare i suoi occhi e lui si girò verso di me, sorridendomi dolcemente.

«Hai fame ?» sussurrò, e appena me lo chiese sentii il mio stomaco brontolare ... si, avevo fame.

«Si, un po'»

«Allora ti porto in un bel posto !» disse sorridendo.

Tornò a sedersi davanti al volante e io mi sedetti al suo fianco.

Mise in moto e accese la radio, le casse vibravano alle dolci note di someone like you.

Attraversammo il centro, deserto a quell'ora.

Parcheggiò e venne ad aprirmi la portiera, mi prese per mano e mi condusse in un bar davanti al Po.

Il cameriere ci fece sedere ad un tavolino sulla terrazza sulla riva del fiume e ci chiese gli ordini prima di andarsene.

Era un giornata fantastica, il cielo si era tinto di azzurro e non faceva neanche troppo freddo, al sole si stava bene nonostante fosse dicembre.

Sentii la sua mano serrarsi intorno alla mia e gli sorrisi, mi sentivo bene dentro.

«Hai freddo ?» mi chiese premuroso.

«No, sto bene»

 

Nicholas

 

Mentre aspettavamo la vidi perdersi con lo sguardo all'orizzonte.

Era bellissima, sempre, in ogni caso, anche ora che aveva i capelli arruffati dalla notte.

Le tenni stretta la mano, avevo paura di perderla, non sapevo niente di lei e mi terrorizzava questo.

Sarebbe potuta scappare e io non avrei avuto nessun mezzo per rintracciarla.

Il cameriere ci portò i due cappuccini e i cornetti e iniziai a mangiare il mio in silenzio.

Adele sorrise, vederla così raggiante mi faceva bene al cuore.

Mi faceva bene all'anima.

«Cosa vuoi fare oggi ?» le chiesi.

«Non lo so, per me va bene tutto»

«Anche a me va bene tutto, decidi tu»

«Niente di troppo impegnativo, ti prego, sono stanca»

«Va bene, niente di impegnativo ... possiamo andare a casa mia a fare i pigri» sorrise

«Si, ok, va bene»

Finì di sorseggiare il suo cappuccino in silenzio, guardando il corso del fiume che scorreva inesorabile.

Intanto mi alzai e andai a pagare.

 

Adele

 

Lo vidi alzarsi.

Stava andando a pagare.

Sorrisi dentro la tazza e continuai a guardare il fiume.

Oggi era tutto così perfetto.

Tanto perfetto che sembrare surreale.

Tanto perfetto che sembrava un sogno.

Tanto perfetto che sembrava il paradiso.

Tanto perfetto che quasi mi spaventava.

Ritornò da me, mi prese la mano e ritornammo in macchina, l'atmosfera leggera mi aiutava a sorridere, la sua mano destra posata sul mio grembo con le dita attorcigliate alle mie mi aiutava a sentirmi a casa.

 

 

Entrammo in casa sua e mi prese il giubbotto per appenderlo dentro ad uno sgabuzzino.

«Scusa per il disordine, non sono abituato ad avere ospiti» mi guardai intorno chiedendomi se mi stesse prendendo in giro, il parquet splendeva, il divano non era pieno d'indumenti e le scarpe erano messe in fila vicino alla porta.

Feci finta di niente e lo seguii sul divano.

Mi sdraiai con la testa appoggiata alle sue gambe e lui accese la TV.

Fece un po' di zapping per poi fermarsi su un canale dove stavano trasmettendo un cine-panettone natalizio.

Mi guardai un po' intorno, nonostante fosse molto grande mi sembrava una casa molto triste, non cera neanche una decorazione natalizia, un qualcosa di allegro, di personale.

«Non addobbi la casa per natale ?» gli chiese stupita, lo vidi sospirare

«Di solito lo faccio, quest'anno non ne avevo voglia»

«Perchè ?»

«Perchè non sono in vena» troncò bruscamente la conversazione e io non ebbi il coraggio di fargli altre domande così mi accoccolai ancora di più sulle sue gambe e mi godetti il calore del suo corpo.

 

 

 

 

Ciao ragazzi, solo due recensioni lo scorso capitolo ? Non vi piace la storia ? Guardate che se non mi fate sentire amata io mi faccio i complessi e poi cadi in depressione ... ç.ç

Non tiratemi questo brutto tiro perfavore !!!

Già che ci sono vi lascio il link di tre mie storie, andate a fargli compagnia perchè si sentono taaaanto sole, e recensite che non vi viene la piorrea ! (Se non sapete cos'è la piorrea WIKI IS THE ANSWER ! XD)

Tempus vulnera sanat: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=712730&i=1

Credo di amarti: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=724958&i=1

Don't you know ? What I want is just a kiss under the

mistletoe: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=888907&i=1

 

 

Emy McGray

   
 
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