14/12/2011
1 recensioni*Titolo: Famiglia
*Fandom: BrotherxBrother
*Personaggi: Soichiro Sonooka, Kaname Shirakawa, Masato Shirakawa
*Genere: Generale, Commedia
*Avvertimenti: What if…?, Flash fic, Missing Moment
*Rating: Verde
*Challange: Questa fanfic partecipa alla Challange Natalizia indetta da Fan World
*Pacco regalo/Prompt: Pacco giallo/ Festoni, "Il prossimo anno appendo io le decorazioni"
*Note autore: Una cosettina, giusto per battezzare come mio anche questo fandom (L)
Chiedo scusa ma effettivamente non mi veniva in mente niente di meglio XD
Famiglia
Il concetto di "famiglia" si arricchiva in special modo di quei momenti spesi in comune atti a solidificare legami e a renderli più preziosi - questo, almeno, secondo la logica comune.
Soichiro era una persona allegra di natura, sempre pronto a fare baldoria e a festeggiare qualsiasi avvenimento. Si ricordava il banchetto che Kaname aveva preparato quando, dopo varie peripezie, si erano trovati tutti a casa della signora Sonooka in pace e in tranquillità. Era bastato quel semplice e futile motivo perché si ritenesse l'avvenimento abbastanza importante da essere ricordato, con tutte le conseguenze e tutti i risvolti che una considerazione del genere aveva comportato. Persino Masato, solito alle recriminazioni, non aveva detto nulla, godendosi in silenzio la gioia contagiosa.
Festeggiare Natale, per i tre fratelli, era dunque una cosa scontata da fare assieme. Kaname si era rinchiuso in cucina da tre giorni, serrando porte e finestre perché nessuno potesse spiare cosa stesse preparando di tanto complesso, regalando attimi di pura isteria agli altri due. Vedendo il fidanzato così attivo, anche Soichiro aveva deciso di punto in bianco di fare qualcosa, anche perché era evidente che Masato se ne sarebbe stato tutto il tempo sul divano del salotto ad aspettare d'essere servito - maledetto lui e il potere da fratello maggiore.
Si era guardato attorno a lungo, senza sapere bene cosa fare. Preparare il tavolo non era una cosa complicata, anche se già Masato l'aveva ammonito di farlo nel migliore dei modi o sarebbe rimasto sicuramente senza pranzo né cena - maledetto despota. Vagò per qualche tempo tra le stanze della casa senza sapere esattamente cosa fare, almeno finché l'occhio non capitò alla finestra e alla lucine colorate che i vicini avevano applicato lungo tutta la facciata della loro casa. Allora gli venne il lampo di genio e si adoperò.
Masato fu abbastanza sconvolto dal risultato di cui fu obbligatoriamente partecipe, anche perché di arte e di estetica, lì dentro, era quello che se ne intendeva meglio di tutti; quasi sentì i suoi occhi violati.
Kaname riuscì persino a sgranare gli occhi, nella sua totale impassibilità di sempre, e si guardò attorno con fare incuriosito, chiedendosi se il fratello fosse stato posseduto da qualche spiritello burlore e pestifero per troppo tempo.
Soichiro era raggiante del proprio operato, così tanto che non colse le occhiate truci che gli erano rivolte addosso; sorridendo si apprestò a sedersi a tavola come se nulla fosse.
Si dimenticarono, però, di ogni cosa quando si sedettero tutti. E gioia, e risa, e piccole liti, e rivalità sotterranee che presto si risolvevano condirono quel piccolo quadretto familiare così banale e così normale che quasi non sembrava, da fuori, nulla di speciale.
Il cibo e il Natale fu solo un contorno a quella innocente perfezione.
E ora che è sera, che le pance sono piene e le menti stanche, Masato con un piede già sulle scale per dirigersi verso la propria camera, non rinuncia all'ennesima stoccata malevola.
-Il prossimo anno appendo io le decorazioni.-
Indica, impietoso, un festone dal color giallo senape che percorre più o meno elegantemente il perimetro della sala che avevano occupato tutto il pomeriggio - i suoi occhi, i suoi poveri occhi.
-Specialmente quelle che devono stare in alto.-
Quello che riceve è una scarpa in faccia.