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Autore: Balla sulle nuvole    14/12/2011    5 recensioni
Undici ragazze con una grande passione per il calcio.
Una squadra ma anche un gruppo d'amiche.
Una lettera.
Un viaggio per un raduno.
Un' Isola.
Uno sbaglio.
Fra amore, amicizia, risate, equivoci e cospirazioni.
Ecco le Amazzoni.
E la loro storia.
Dal capitolo 13:
.....“Sia chiaro rosso fissami ancora con quello sguardo da maniaco e ti sotterro nella sabbia” lo minacciò Miele lanciandogli un occhiata penetrante, abbastanza simile a quella che Teddy aveva ricevuto al mattino.
Hiroto deglutì “farò del mio meglio” convenne, prima d’affiancarle nelle ricerche......
....Quel pomeriggio Kiyama imparò due cose molto importanti su Miele, la prima era che la ragazza manteneva sempre le proprie intimidazioni, la sabbia nei suoi vestiti quando era tornato al suo dormitorio ne era la prova lampante.
La seconda fu che lei resisteva ai suoi splendidi occhi acquamarina e a tutto l’amplesso, forse non era poi così irresistibile......
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Spazio Me:
Innanzitutto scusatemi per il ritardo colossale, ma non avevo ispirazione e l'arrivo della neve mi ha riempito le giornate, corro di qua e di la come una trottola, per ciò scusatemi veramente...... cercherò di essere più presente!!!!!
Allora, ci tengo a ringraziare tutte le meravigliose persone che sostengono questa storia, vi voglio bene e vi ringrazio di cuore.....
Un bacio
Mary
P:S: FInalmente c'è neve ovunque!!!!!!!!!!!!!! =0)



PENELOPE: NUVOLE, PALLONATE E OCCHIONI DOLCI:
 

Penelope camminava fischiettando per i vicoli ciottolosi, i capelli raccolti in due codini alti dall’aria sbarazzina ed una salopette di jeans sbiadita, le gambe nude marciavano senza meta .
Il sole  le scaldava la pelle rendendola viva mentre il cinguettio degli uccelli  l’accompagnava passo per passo.
Era una situazione meravigliosa, di totale tranquillità e sarebbe stata perfetta se la ragazza non si fosse completamente persa.
Eppure, ciondolando la testa da una parte all’altra, sorrideva spensierata, la situazione non sembrava turbarla.
Era questa la particolarità che maggiormente Melinda amava di lei, nulla era mai in grado di farle perdere il buon umore, di procurarle ansia.
Semplicemente il suo mondo di zucchero filato era intaccabile, certo questo la rendeva parecchio svampita e infantile ma allo stesso tempo unica ed inimitabile.
 
Era talmente concentrata sulle forme delle poche nuvole che si muovevano lentamente in cielo, da non accorgersi in tempo che un pallone da calcio sfrecciava dritto verso il suo viso.
L’impatto la spinse a terra, mentre una leggera botta intorno all’occhi cominciava ad apparire sulla sua pelle candida ed
in breve tempo, cinque figure preoccupate la circondarono.
 
“Tutto bene?” le chiese dolcemente Kazemaru, porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi.
 
Penelope scoppiò in una fragorosa risata, rotolandosi letteralmente sul terreno, sotto lo sguardo sconvolto dei presenti.
 
“ Se il mio capitano sapesse che ero talmente sulle nuvole da non stoppare in tempo un pallone, mi scotennerebbe senza pietà come un pollo” disse tra le risa.
 
“Mi sa che ha preso una bella botta” commentò Goenji inarcando un sopracciglio.
 
Penny si rialzò con un salto carico d’energia e tirando una sonora pacca sulla schiena all’albino  disse “ nah, io e Mel ci rotoliamo per i prati da quando ho memoria, ci vuole un colpo migliore per stendermi biondo”
 
“Lo supponevo” ghignò Kido col solito tono controllato, ricevendo un occhiolino in risposta.
 
Endo le si avvicinò con entusiasmo “ piacere di conoscerti io sono Endo Mamuro capitano della squadra giapponese”.
 
“Penny, attaccante formidabile delle amazzoni, il piacere è tutto mio” gli rispose la ragazza  pulendosi con un gesto rapido il fondoschiena dalla terra.
Poi con tranquillità concentrò per la prima volta la sua attenzione sui ragazzi, osservandoli con una scintilla quasi maniacale e mentre i soggetti deglutivano imbarazzati un paio d’occhi la rapirono.
 
“Noi ci conosciamo?” domandò avvicinandosi pericolosamente alla sua vittima.
 
Shirou  avvampò indietreggiando “No, credo proprio di no”.
 
“I tuoi occhi però li ho già visti, non si dimenticano se sono così belli” costatò lei come se stesse tranquillamente dettando la lista della spesa.
 
Fubuki per tutta risposta si strozzò con la saliva, mentre i suoi compagni trattenevano a stento l’ilarità.
 
“Probabilmente in aeroporto ….. si, si, li ho incrociati li” disse ancora la  Maggi trionfante.
Il ragazzo la fissò in volto e davanti a quelle pozze cerulee annui, certi occhi e le emozioni che ne derivavano sono indimenticabili.
 
Penny gongolò, poi con aria divertita domandò “ quindi occhioni tu sei?”
 
Shirou  dondolò sulle punte in imbarazzo “ Fubuki Shirou” rispose evitando il suo sguardo.
 
Inspiegabilmente la ragazza riprese a ridere “ devo dirlo a Gin” trillò emozionata.
 
“E ora che ti prende?” chiese perplesso Ichirota, mentre gli altri facevano spallucce.
 
“Quando siamo arrivate una guardia ha perseguitato una mia compagna di squadra insinuando che volesse attentare alle sue virtù” spiegò puntando il dito verso l’ormai bordò lupo dei ghiacci.
 
“Sua e di un certo Ardena mi pare, è uno di voi?”.
 
“No ma lo conosciamo” rispose prontamente Kido “ comunque” continuò “ lui è Goenji Shuya, alla sua destra c’è Ichirota Kazemaru e io sono Yuto Kido”concluse con enfasi.
 
“Piacere” mormorò distrattamente Penny, la concentrazione non era il suo punto forte.
 
“Ti sta venendo fuori un bel blu” disse Endo, quella ragazza gli stava già simpatica, inoltre l’aveva vista giocare e non vedeva l’ora di testare sulla sua pelle i suoi formidabili tiri.
 
 “ dovremmo andare a prendere del ghiaccio” esclamò Goenji.
 
Penny ci pensò un attimo “ non appena capisco dove sono e come tornare dalle mie compagne ci spalmo uno dei rimedi infallibili di Bianca ma per ora niente ghiaccio”.
 
“Ti sei persa?” le chiese dolcemente Shirou incredulo.
 
“Il mio senso dell’orientamento è discutibile, inoltre perdendomi spesso nei miei pensieri  non memorizzo dove vado” esclamò con ovvietà Penny giocherellando con un codino.
 
“Sei strana sai” commentò il turchino, mentre alle sue spalle Yuto e Shuya annuivano, Endo invece le sorrise incoraggiante.
 
Il povero Fubuki d’altro canto  era estremamente confuso, quella ragazza decisamente folle gli faceva uno strano effetto.
 
“Lo siamo tutti chi più chi meno, certo è palese che io sia un più più” rispose accondiscendente la Maggi.
 
“Se lo dici tu” disse ancora Kido lievemente divertito.
 
Penelope si sgranchì rumorosamente, poi alzo un dito in alto per controllare l’andamento dell’aria e scosse il capo.
 
“Ho paura a chiedertelo ma ora che stai facendo?” le chiese Goenji preoccupato.
 
Penny sgranò gli occhi incredula “ controllavo dove fosse il nord ovviamente”.
 
“In base al vento?”
 
“Logico biondo, non so se l’hai notato ma qui non c’è muschio”
 
Fubuki intervenne decisamente stordito “ muschio?” mormorò interrogativo.
 
“E’ un lichene che cresce sempre verso nord” gli spiego con fare autoritario la ragazza, ammiccandogli successivamente.
 
“Quindi tu devi andare verso nord?” la interrogò nuovamente Endo.
 
Penny dissentì “ non lo so, siamo qui da due giorni e qualche ora, non so dove sia il mio bungalow”.
 
“E allora perché controllavi il vento?” esclamò Kido indignato, la ragazza lo ignorò completamente.
 
Endo le sorrise incoraggiante “ ti aiuteremo noi a trovarlo” esclamò euforico mentre i suoi migliori amici sbiancavano.
 
“Ti ringrazio ma non è necessario, se tra poco non torno Melinda muoverà mari e monti per venire personalmente a recuperarmi, per cui non mi resta che sedermi in un punto e aspettare” gli rispose con sicurezza la ragazza puntandosi nel terreno.
 
“Allora puoi venire con noi, stavamo facendo qualche tiro” le propose ancora Mamuro.
 
Penny  si gratto la nuca, poi riportò il suo sguardo su Shirou, squadrandolo attentamente “ Accetto, dopo tutto siamo qui per questo no!”.
 
“Perfetto, allora andiamo” e con la solita grinta contagiosa il capitano iniziò a correre.
 
“Coraggio, fammi vedere cosa si nasconde sotto quegli occhioni” urlò Penelope al difensore prima di correre a sua volta.
 
 

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

 
Il sole stava ormai tramontando quando i sei si sdraiarono esausti sull’erba soffice, il respiro irregolare e le fronti sudate.
 
“Sei davvero brava” commentò Kazemaru lanciando un occhiata furtiva alla ragazza che senza il minimo imbarazzo si era sdraiata col capo sulle gambe di Shirou e giocherellava tranquilla con dei ciuffi d’erba.
 
“L’ho detto che sono un portento, comunque anche voi non siete male, anzi sarebbe bello affrontarvi in una vera partita” gli rispose Penny sognante.
 
“Sarebbe davvero bello” la supportò Endo, col solito sorriso da bimbo.
 
“E con la mia squadra che mi copre le spalle, sarà tutta un’altra musica, non avrete scampo” li canzonò lei sicura.
 
Goenji scoppiò a ridere, mentre Kido esclamò “non ne sarei così sicura”.
 
“Allora, chi è in realtà Shirou Fubuki?” domandò lei alzando il capo verso il suo appoggio, stranamente più silenzioso del solito.
 
“C-cosa?” balbettò lui riemergendo dai suoi pensieri.
“Dimmi qualcosa di te” continuò la ragazza ampliando il sorriso.
 
Shirou abbassò lo sguardo, perdendosi ancora una volta negli occhi limpidi, dolci ed incredibilmente puri della Maggi, il cuore iniziò a battergli più forte e la confusione della giornata aumentava di minuto in minuto.
 
“ Sei misterioso, beh vorrà dire che lo scoprirò da sola chi sei, il che onestamente non mi dispiace” ruppe improvvisamente il silenzio Penelope.
 
Il resto del gruppo osservava la scena, senza intromettersi.
 
“Per il momento so: il tuo nome, che sei giapponese, un difensore ed un attaccante, arrossisci spesso e ti piacciono i miei occhi” continuò lei divertita, mentre Fubuki sbatteva le palpebre sempre più scosso.
Per fortuna, o sfortuna, un urlo sovrumano salvò il povero ragazzo risuonando per tutto il campo.
 
“PENELOPE MAGGI IO TI STRANGOLO” Melinda li stava raggiungendo come un furia, i capelli rossi ondeggiavano indomabili.
 
“Sembri Dì” le disse Penny non appena le fu di fronte.
 
Mel aggrottò le sopraciglia “ sei uscita alle due dicendo che volevi prendere un po’ di sole ma tornavi subito, sono le sei e per quanto sembri strano io avevo calcolato che saresti tornata un ora fa, ragion per cui già ti vedevo annegata nel lago o ancor peggio rapita da un maniaco, poi finalmente ho capito che trattandosi di te ti eri semplicemente persa” sbottò drammatica.
 
Penelope si alzò  abbracciandola di getto, “ scusa ma non mi ricordavo come tornare indietro, poi ho incontrato loro e ho deciso di aspettarti qui, sapevo che mi avresti trovata”.
 
La rossa sorrise “ cos’è quel blu?” domandò accarezzandole una guancia protettiva, mentre squadrava il gruppetto.
 
“ Un pallone” rispose l’altra facendo spallucce.
 
“Stavi col naso all’insù verso le nuvole vero?”
 
Penny annui, “ grazie per averla soccorsa, da sola probabilmente a quest’ora sarebbe dall’altra parte dell’isola” esclamò ridendo Mel ai ragazzi.
 
“Ci siamo divertiti” le rispose sinceramente Endo.
 
Melinda sorrise “ ora andiamo, il Boss vuole la tua testa, ci vediamo ragazzi” continuò prendendo la mano dell’amica e trascinandola via.
 
Penelope la segui  saltellando, poi girandosi urlò “ a presto ragazzi, a presto begli occhi”.
 
I giapponesi le salutarono con la mano, mentre Shirou arrossiva oramai per la centesima volta.
 
“Qualcuno a fatto colpo!” lo prese in giro Kazemaru.


Rieccomi:

Allora qui la protagonista indiscussa è la dolce e sulle nuvole Penny, spero vi sia piaciuta perchè io l'adoro come personaggio e darà il tormento al nostro povero Fubuki, muaaaaaaaah!!!!!!!!

Un bacio

Mary




  
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