22.I
gesti che valgono un ti amo.
Era
tornata da lui al calar della notte proprio quando la
luna era già alta nel cielo e mille stelle la circondavano.
Era
tornata da lui accarezzando dolcemente i sui fili di
grano, quei morbidi crini che li cadevano sul viso.
Era
tornata da lui perché senza non poteva andare avanti,
perché senza Draco ormai non era più niente.
Lui
l’aveva guardata un solo secondo fondendo i suoi
occhi in quelli castani di lei per poi stringerla forse al suo petto,
cosi che
non potesse più scappare, cosi che nessuno li potesse
più separare.
Le
aveva chiesto di non lasciarlo più, non aveva aggiunto
altro Draco non aveva aggiunto che la amava pensava che i gesti
valessero quelle
parole pensava che gli sguardi significassero l’amore che
provava per Hermione.
Pensava,
a ragione, che per lei le parole erano vuote e i
gesti esprimessero maggiormente suo amore.
La
strinse tra le braccia continuando a guardarla negli
occhi, mentre Hermione gli posava dolci baci sul viso, prima in fronte,
poi sullo
zigomo, poi sul naso fino a giungere alla bocca.
Accarezzò
con la lingua le labbra di Draco percorrendole
fino a che non s’insinuò tra di loro, il ragazzo
rise del gesto della sua fata
e non fece resistenza, si faceva baciare mentre si smaterializzava
nella stanza
patronale.
Giunto
in prossimità del letto la posò delicatamente su
quei morbidi e candidi guanciali, rimanendo per lunghi attimi fermo a
guardarla,
ad ammirarla.
Era
bella la sua fata, bella, dolce e sensuale e lei
nemmeno lo sapeva.
Scivolò
con dolcezza accanto al corpo caldo di Hermione poggiando
la testa sul braccio continuando a guardarla, non disse niente mentre
lei
imbarazzata da quella situazione si mordeva il labbro.
-Draco-disse
-si-
rispose il biondo che la guardava languido.
-che
c’è?-chiese.
-Niente,
non posso guardarti?- domando il giovane.
-certo
e che…- cercò di spiegare Hermione
-cosa?-domandò
ancora Draco impedendole così di
rispondere.
-mi
imbarazza che mi guardi cosi. Ecco!- rispose Hermione
infine trovando le parole.
Draco
rise scompigliandole i capelli con la mano libera.
-non
voglio che ti senta imbarazzata quando ti guardo,
voglio solo imprimere nella mente il tuo corpo, cosi quando sarai
lontana da me,
sperando che non accada mai, ricorderò ogni parte del tuo
viso- disse sussurrando
nell’orecchio della ragazza, mentre con il dito le sfiorava
il profilo. Prima la
fronte, poi il naso e infine la bocca.
–
Del tuo seno –. Continuando a percorrere con il dito il
corpo della donna al suo fianco, giungendo infine al busto.
–
Del tuo ventre-. Disse aprendo così la mano, in
prossimità dell’ombelico della
ragazza, accarezzando quel punto erogeno ancora coperto dal vestito.
Hermione
rabbrividì al tocco vellutato del biondo e il
desiderio s’impadronì di lei.
Lo
voleva e leggeva negli occhi di Draco lo stesso ardore,
lo stesso desiderio.
Si
girò anch’essa imitando la posizione del biondo
che
ghignò divertito.
-Mi
dica signorina Granger cosa vuole?-la canzonò il
biondo con il sorriso sulle labbra giocando così con la sua
bella fata.
La
ragazza stette al gioco, facendo finta di pensare,
posò un dito sul naso con fare malandrino, poi
guardò nuovamente il biondo e
finalmente rispose:
-Lei
signor Malfoy. Voglio lei-disse Hermione sussurrando
quella frase a fil di labbra.
Il
biondo sorrise mentre con la lingua s’inumidiva le
labbra, labbra che un attimo dopo erano posate su quelle della sua fata.
Gli
sfilò il tubino nero mentre lei li sbottonava la
camicia rimanendo poi entrambi in intimo.
Draco
guardò ammaliato la lingerie che ricopriva la sua Hermione,
reggiseno a balconcino con brasiliano coordinato in pizzo nero,
guepiere e
reggicalze sempre nere, sapeva come farlo impazzire, si disse tra se.
Lei,
si sollevò un attimo sulle gambe rimanendo cosi
davanti a Draco che non perdeva nemmeno un gesto che la ragazza faceva
con
tanta maestria. Posò un piede sul letto mentre
l’altro poggiava in terra e si
piegò leggermente verso la coscia sganciando il nastrino che
reggeva una calza
facendola scivolare dolcemente sulla gamba, compiendo poi lo stesso
gesto con l’altra
calza.
Sollevò
lo sguardo per vedere cosa stesse facendo Draco e
fu felice nel vedere che il biondo non aveva occhi che per lei.
Sganciò così la
guepiere senza staccare gli occhi dalle iridi ghiacciate del suo uomo
che
subito dopo si avvicinò con un balzo al bordo del letto dove
si trovava.
Le
accarezzò il piede risalendo piano piano fino alla
gamba e dal ginocchio incomincio a baciare fino a che non
arrivò alla sua femminilità,
sfilò le mutandine in pizzo e la fece accovacciare sopra di
lui sganciandole
anche il reggiseno.
Ora era nuda, mentre
Draco indossava i boxer che a stento contenevano la sua
virilità, Hermione la
sentiva pulsare e sbattere contro la sua femminilità.
Così,
prese ad accarezzargli la schiena mentre lui le
baciava il collo e il seno soffermandosi sui capezzoli, oramai la
ragazza era
quasi al limite, così, con una leggera spinta lo fece cadere
nuovamente sul
letto rimanendo a cavalcioni su di lui.
Gli tolse i boxer,
prendendo tra le mani il sesso del biondo che rimase in un primo
momento
sorpreso dalle attenzioni della ragazza per poi abbandonarsi a quelle
carezze
di piacere.
Draco la lasciò
fare,
fino a quando non raggiunse il limite e fu costretto a prenderla per i
fianchi ponendola
sopra di lui entrando infine, in lei.
Hermione
sorrise guardandolo ansimare dal piacere di
quella dolce penetrazione, poi incominciò a muoversi sopra
di lui, prima piano
poi man mano che l’eccitazione aumentava, con lei aumentava
anche il ritmo e la
forza delle spinte fino a che vennero contemporaneamente.
Non
avevano bisogno di dirsi ti amo, i loro gesti, le
loro carezze spiegavano quello che provavano uno per l’altra.
Quello era amore.
SPAZIO AUTRICE.
COME PROMESSO CAPITOLO TRA IL ROMANTICO E L'HOT. NON SO NEMMENO COME è VENUTO...A ME SEMBRAVA CARINO MA NON NE SONO POI MOLTO CONVINTA CHE DITE?
VI ASPETTO SUL BLOG
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