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Autore: ojamajo    17/12/2011    3 recensioni
I ragazzi giovani, si sa, risultano sempre affascinanti e non solo alle loro coetanee, si sente sempre più spesso di donne che iniziano relazioni con uomini più giovani di loro, soprattutto nel mondo dello spettacolo. Bella, direttrice quarantatreenne di una filiale della National Bank of America, ha un'idea più che rigida su quest'argomento e disapprova che anche le sue colleghe siano state contagiate dalla mania del Toy Boy. Potrà un evento improvviso e inaspettato cambiarle così tanto la vita da far vacillare il rigido muro di diffidenza, regole e solitudine che si è costruita? Potrà un nuovo arrivo farle trovare la capacità di amare che sembra aver perduto?
Dal Capitolo 5
Sembra che il mio abbigliamento gli piaccia molto, ma poi cosa penso? Mica mi sono vestita così per lui! "Sicura?" mormora la fastidiosa vocina del mio grillo parlante "sei anche andata a fare shopping con Tanya, e tu odi fare shopping, soprattutto con lei."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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POV BELLA

 

 

Mentre salgo in ascensore fino all'appartamento di Edward mi sento agitata. Capisco che c'è qualcosa da tutte le altre volte che ci siamo visti.

I nostri primi incontri, malgrado si siano dimostrati dei veri e propri appuntamenti a causa dei sentimenti che già allora provavamo entrambi, non erano permeati da aspettative o timori tipici della prima uscita tra due innamorati. Questo invece è differente, un appuntamento in piena regola con un ragazzo straordinario e dannatamente sexy.

Sono nel pallone.

 

Edward non lo sa, ma ho preso mezza giornata di ferie per prepararmi: sono stata dal parrucchiere, dall'estetista e a fare shopping perchè nell'armadio non avevo nulla da mettere, qauntomeno nulla di adatto ad una cena con Edward, gli abiti che ho sono tutti così da vecchia. Presa da un attimo di follia sono entrata in uno di quei negozi che in vita mia non avevo preso in considerazione H&M. All'interno in mezzo a tanti abiti colorati e terribilmente troppo corti, con cui sarei sembrata ridicola e inappropriata, ho trovato il vestito perfetto: un tubino nero con maniche corte e ai fianchi due bottoncini dorati. La lunghezza è perfetta, non troppo coprente ma nemmeno troppo azzardato.  Sono uscita felice dal negozio con il mio nuovo acquisto, quando mi sono trovata di fronte Victoria's Secret e non ho potuto fare a meno di entrare. Spesso mi fermo a osservare capi di lingerie chiedendomi se piacerebbero ad Edward, censurando poi i miei stessi pensieri. E' il primo appuntamento vero per noi, non è buoncostume cedere al primo appuntamento, la preoccupazione per la lingerie era troppo prematura. Malgrado cerchi di dissuadermi, non riesco a fare a meno di comprarmi due completini non esageratamente sexy, avvalendomi della scusa di dover rinnovare il mio scarno parco biancheria.

 

L'ascensore si ferma e le porte si aprono. Sono arrivata. Mi sembra quasi strano che non mi si veda il cuore uscire dal petto, perchè lo sento battere in modo eccessivo. Sono arrivata a più di 40 anni sapendo gestire le mie emozioni al meglio ed ora sono agitata come solo un'adolescente dovrebbe essere.

- Ciao Bella, vieni entra. - mi saluta dandomi un bacio leggero.

La prima cosa che noto dell'appartamento è che è arredato con gusto, non può essere altrimenti considerando che la madre fa l'arredatrice d'interni. Nella sala mi accorgo subito della luce soffusa e delle candele profumate vanno a riscaldare l'ambiente. Sono un po' ovunque, appoggiate sul tavolino vicino al divano, su alcune mensole e sul tavolo, apparecchiato da Edward con molta cura. Guardando l'ambiente non mi sono accorta di Edward che prendeva qualcosa e me lo porge: una splendida orchidea bianca con venature rosa. Sono commossa. Di solito gli uomini regalano rose, soprattutto rosse, fiori che a me proprio non piacciono. Lui invece non solo si è scostato dalla massa, ma mi ha anche regalato il mio fiore preferito.

Mi avvicino a lui e lo bacio.

- Grazie, la adoro.-

Lui mi sorride felice e ricambia il mio bacio con molto entusiasmo. Mi accorgo solo ora del sottofondo musicale che esce dallo stereo. "Romeo and Juliet" dei Dire Straits. Mi ricorda le mie paure, ma ora so che è il momento giusto, non voglio più fuggire da lui.

- E' tutto così perfetto Edward, così incredibilmente romantinco. - gli bisbiglio ad un orecchio mentre ancora sono vicina a lui, con i fiori in mano.

- Spero che tu possa dire lo stesso dopo aver assaggiato la mia cucina. - mi risponde improvvisamente imbarazzato. - Giuro che ho fatto del mio meglio, ma non sono all'altezza di quello che mi hai cucinato la settimana scorsa. -

- Sono sicura che sei stato perfetto anche in quello e poi tesoro quello che conta è essere con te. -

Ed è la pure verità, mi basta stare con lui, non ho bisogno d'altro.

Mi accompagna verso la tavola e, come un uomo d'altri tempi, mi tiene la sedia in attesa che io mi sieda. E' una sensazione strana, certi gesti di cavalleria credevo fossero andati persi, ma Edward è diverso da chiunque altro io abbia conosciuto.

La cena trascorre tranquilla, tra un assaggio della cucina di Edward e un bicchiere dell'ottima birra che vi ha abbinato. Ho temuto che la cena fosse qualcosa di estremamente elegante, come tutto il resto dell'organizzazione, invece è stato su piatti semplici e questo ha smorzato leggermente la tensione. Durante il pasto abbiamo parlato più che altro delle nostre giornate. Il medico gli ha finalmente detto che è tutto a posto. Questo mi fa pensare che da lunedì dovremo affrontare il problema lavoro. Mi rendo conto che quando parlo con lui cambio totalmente, come nasconderlo senza sembrare una stronza?

Dopo la cena ci accomodiamo sul divano e continuiamo a parlare, finchè lui non mi si avvicina e mi bacia leggermente. Mi passa una mano tra i capelli, quasi ad aspettare una mia reazione al suo gesto che non si fa attendere. Mi avvicino più a lui ed approfondisco il bacio, aumentando l'intensità del tocco ed invitandolo a far entrare in contatto le nostre lingue. Lo voglio più vicino. Gli butto le braccia al collo e con questo movimento mi avvicino ancora più a lui, ritrovandomi quasi in braccio a lui. Edward allontana le sue labbra dalle mie, per portarle sul mio collo, riempiendomi di piccoli sensualissimi baci tutta la lunghezza del collo, per poi risalire e baciarmi nuovamente le labbra. Sento improvvisamente molto caldo, decido di placarlo aumentando l'intensità del mio bacio. Questa volta sono io a staccarmi dalle labbra, per avventarmi sul collo e continuare a scendere per baciargli il petto. Quasi subito vengo ostacolata dalla camicia, ma non mi lascio intimidire, porto le mani sul primo bottone chiuso e inizio a slacciarglielo lentamente. Non sembra avere niente in contrario per cui lo continuo a slacciargli lentamente i bottoni della camicia mentre lui riprende a baciarmi il collo e a mordicchiarmi leggermente il lobo dell'orecchio. Quando le sue mani arrivano a sfiorare il mio seno perdo totalmente la cognizione di me stessa e gli sfilo la camicia lasciando il mio cuore ed il mio corpo liberi di agire.

 

 

 

Vengo svegliata dalla luce che filtra dalle finestre. Quando apro gli occhi mi trovo nuda in un letto non mio. Di fronte a me vedo un'intera parete coperta di cd musicali ben ordinati e una tastiera, intorno a me mensole in acciaio ben ordinate con sopra libri di musica così come libri di lettura. Il mio iniziale smarrimento si trasforma in consapevolezza quando accorgo del braccio di Edward che mi cinge la vita. Abbiamo dormito abbracciati tutta la notte. Beh quel poco che abbiamo dormito. Mi ritrovo a pensare al suo tocco sulla mia pelle, ad ogni bacio che ha sfiorato il mio corpo, alle sue mani intorno al mio seno, a quando è entrato in me e i nostri corpi si sono finalmente fusi in un tutt'uno.

- Buongiorno amore. - mi dice con voce impastata baciandomi sul collo. C'è qualcosa che non va, sembra abbia paura di qualcosa.

- Buongiorno. - mi giro verso di lui e ricambio il suo bacio,  poi finalmente lo guardo negli occhi. Ha qualcosa che non va.

- Bella perdonami ti prego. -

Perdonarlo? Per cosa esattamente? Non lo capisco.

- Di cosa scusa? -

- Per stanotte. Ti giuro che non era mia intenzione, non ti ho chiesto di venire qui solo per passare la notte con te. Ora ho rovinato tutto. -

Gli tiro una cuscinata. E poi un'altra.

- Sei uno stupido - terza cuscinata - veramente uno stupido - quarta cuscinata - a pensare queste cose. - altre cuscinate.

- Amore ti prego lasciami spiegare. -

- Ti sei già spiegato stupido! Cosa pensavi che sarei scappata terrorizzata? - Non serve che mi risponda, posso leggerlo nei suoi occhi: si questa era esattamente la sua paura.

- E' successo tutto troppo in fretta. Io so che hai bisogno di tempo e volevo dartelo, non volevo rovinare tutto, invece mi sono lasciato andare e lo so che ho combinato un disastro. -

Non so più se essere arrabbiata con lui o commuovermi per la sua dolcezza, nessuno prima d'ora si è mai preso cura dei miei sentimenti con così tanto amore.

-  Edward ascoltami per favore. So che se hai queste paure è a causa dei miei comportamenti delle scorse settimane, ma non sono più quella persona, mi sto impegnando per affrontare le mie paure. Non ho mai pensato che invitarmi a cena fosse solo un escamotage per portarmi a letto. -

- Mi dispiace averlo pensato. -

- Sai cosa, mi sono svegliata veramente felice questa mattina, come non succedeva da tantissimo tempo, è bastata una tua parola a rovinare tutto. -

- Mi dispiace. -

Lo guardo maliziosa - Sai una cosa amore? Credo proprio che dovrai farti perdonare. -

Gli butto le braccia al collo e inizio a baciarlo senza alcuna inibizione, voglio fargli capire da subito il mio intento. Gli stuzzico con la lingua le labbra affinchè mi conceda l'accesso . Lui non si fa pregare ed in un attimo gli sto accarezzando il palato; come ho scoperto stanotte è un gesto che lo eccita tantissimo. Con una mano inizio ad accarezzargli i pettorali scendendo sul suo petto fino ad arrivare a sfiorare la sua intimità, ancora nuda dopo la nottata trascorsa. E' reattiva vicino alla mia mano e mi diverto a stuzzicarlo, mentre continuo a baciarlo. Ad un certo punto le sue labbra si staccano dalle mie, accarezzando il mio collo e continuando a scendere, finchè non sento il loro tocco sul mio seno. Il mio respiro si fa leggermente più accelerato, così come il mio tocco sulla sua initimità. Gli scappa un piccolo gemito di piacere, subito seguito dal mio, quando inizia a succhiarmi un capezzolo inturgidito.

Con una leggera spinta mi ritrovo sopra di lui costringendolo a staccarsi da me. Inizio a coprirgli il corpo di piccoli sensuali baci, fino ad arrivare a sostituire la mia mano. Lui trattiene il respiro. Sento che gli piace e continuo, disinibita come nemmeno immaginavo di essere. E' lui ad un certo punto a fermarmi, ribaltando le nostre posizioni e riprendendo a baciarmi il corpo.

Quando sento che so per esplodere a causa della tortura dei suoi baci sento il rumore di un preservativo che viene aperto e dopo un istante è dentro di me ed io mi perdo nel piacere che lui sa darmi.

 

 

Vengo svegliata dal brontolio del mio stomaco. Non so che ore siano e nemmeno mi interessa, non mi è mai capitato di perdere il senso del tempo quando ero con un uomo. Ma stare con Edward è diverso, tutto con lui è diverso. Come la certezza che non troverò mai il suo lato del letto vuoto dopo aver fatto l'amore con lui.

Mentre penso questo allungo una mano verso il punto in cui dovrebbe trovarsi, ma non lo sento accanto a me. Contemporaneamente si apre la porta.

- Buongiorno amore mio, mentre dormivi ho pensato di prepararti qualcosa da mangiare. - mi dice entrando.

Addosso ha solo i boxer e una maglietta ed in mano porta un vassoio con pancakes, frutta, pane tostato marmellata, spremuta e caffè.

- Buongiorno amore, effettivamente avevo un leggero languorino. - gli dico facendogli cenno di avvicinarsi a me.

Appena posa il vassoio gli do un casto bacio.

- Non sapevo cosa avresti preferito, in realtà è quasi ora di pranzo, forse il dolce non è proprio una bella idea. -

- E' perfetto amore mio, ho sempre voglia di dolce dopo aver fatto l'amore. -

Sorride e mi si avvicina.

- Mi piace svegliarmi accanto a te sai? -

- Piace anche a me. Dovrebbe succedere più spesso. - ok forse ora sto esagerando, ma è vero, amo svegliarmi accanto a lui, mi sento così felice e so che non è dovuto all'aver fatto con lui dell'ottimo sesso, o non mi sarebbe successo anche sabato scorso. 

- Ti amo. - 

Sono ancora terrorizzata da ciò che penserà la gente sapendoci insieme, dai pettegolezzi, dai problemi che potremmo avere, ma una cosa l'ho capito. Quando sono con lui sono felice come non sono mai stata. Per cui mi chiedo, perchè dovrei negare quello che provo? Perchè dovrei tenergli nascosto quello che avrei dovuto dirgli dal primo momento in cui l'ho rivisto in quell'ospedale? Perchè fargli venire paure e insicurezze quando non c'è nessun motivo? 

- Ti amo anche io . - mi decido infine a confessargli. 

 

 

 

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Eccomi qui con un nuovo capitolo. Lo pubblico durante la notte in quanto domani sarà una giornata un po' movimentata e  non so quando potrò mettere le mani al pc. 

Per la prima volta vediamo il "lato oscuro di Edward" che in questo caso è la sua insicurezza. Ditelo che sembrava troppo perfetto. Beh io penso lo fosse. OK OK Edward è sempre perfetto in  realtà, cioè non sarebbe Edward altrimenti no? Però è ora che iniziamo a conoscere meglio un po' anche lui, dopo esserci persi per capitoli e capitoli nelle insicurezze di Bella. 

Una piccola notazione: sabato prossimo è il 24 dicembre, prometto che farò i salti mortali per postare, se non vedeste aggiornamenti prometto che al massimo il 27 sarà online il nuovo capitolo. Inizio invece ad avvisarvi che è probabile che da metà gennaio fino a fine febbraio gli aggiornamenti diventino bisettimanali perchè devo preparare gli esami per l'università, vi segnalerò con più precisione non appena avrò le date degli esami.

Un bacio e se non riuscissi a postare sabato

Buon Natale a tutte.

Ojamajo

   
 
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